otto ciclomeccanici, due bambine e un'amica fotografa sono stati per due giorni a castiglione del lago a riparar biciclette per el pueblo.
il tutto parte da riccardo, un indigeno critico, che ha coinvolto il comune e la locale associazione di cittadini a mettere su una flotta di biciclette da dare aggratis a chi vuole girare lì senza accendere un motore.
ha messo su un campo di lavoro internazionale, che finirà il 17 luglio, radunato un botto di cadaveri di bici da aggiustare ed ha chiamato le ciclofficine.
abbiamo aderito di corsa.
due giorni molto belli, passati a divertirsi aggiustando, e smadonnando per ritrovare i pezzi che i pischelli del campo avevano smontato interamente per riverniciare di verde le bici (avete presente un freno a ganascia? bene, parecchi di questi erano incomprensibilmente smontati IN OGNI LORO PARTE e i pezzi sparsi qua e là), e infine a rimettere in sesto le povere bestie e a farle funzionare apprezzabilmente. la location era un aeroporto militare abbandonato, poi "occupato" dagli anziani del centro sociale.
ci hanno ospitato in una scuola, completa di cucina industriale mannara che ha funzionato a pieno regime. nella scuola c'era una palestra con rete da pallavolo, teatro della più bella partita di ciclonightvolley che la storia ricordi.
abbiamo messo in piedi in meno di mezz'ora una ciclofficina da campo e ci siamo messi tutti, con organizzazione spontanea e quasi perfetta, a lavorare intensamente. abbiamo recuperato una quindicina di bici tra grazielle, passeggio e mtb. mentre lavoravamo i vecchierelli del centro sociale si avvicinavano, chiedevano che diavolo facessimo lì' e, quindi, andavano a prendere le bici che gli avanzavano e ce le regalavano.
bella iniziativa.
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quanti iracheni fai fuori con un litro?
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