[Forumlucca] è la volta dell'Iran? (1)

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Autore: Roberto Guidi
Data:  
Oggetto: [Forumlucca] è la volta dell'Iran? (1)
http://www.informationguerrilla.org/

http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idpa=&idc=7&ida=&idt=&id
art=1120

      Stati Uniti d'America - 25.1.2005
      Senza precedenti
      Seymour Hersh: l'amministrazione Usa si prepara ad attaccare l'Iran.
In segreto ha inviato squadre speciali










      Seymour Hersh, uno dei più grandi giornalisti d’inchiesta degli Stati
Uniti d’America, lavora oggi per il settimanale New Yorker con il quale ha
vinto anche il premio Pulitzer. Una sua nuova inchiesta, basata su documenti
segreti, ha rivelato che il Pentagono ha da tempo uomini infiltrati nel
territorio iraniano. Il compito? Identificare obiettivi militari, e renderli
identificabili anche dalle armi intelligenti.
      Lo intervista Amy Goodman, di Radio Democracy Now, un network
radiofonico indipendente.


      Amy Goodman: George Bush ha dichiarato, rispetto alla questione
iraniana: “Spero di trovare una soluzione diplomatica, ma valuterei ogni
possibile ipotesi a disposizione”.
      La sua risposta a quello che ha detto il presidente Bush?
      Seymour Hersh: Bene, Bush dovrebbe unirsi ai colloqui che sono in
corso da più di un anno. Dal 2003, l'Unione Europea, guidata
dall'Inghilterra, dalla Francia e dalla Germania, sta conducendo estese
trattative con gli iraniani. L'obiettivo di queste trattative, in cambio di
un impegno al disarmo, è di offrire all’Iran, per usare un cliché, la carota
di cui hanno bisogno in termini di incremento commerciale, incremento dei
crediti e delle merci dual-use, merci che sono state negate dalle sanzioni a
causa delle loro attività.
      Gli Stati Uniti non si sono uniti a quei colloqui, non hanno
assolutamente intenzione di farlo. Nel mio articolo sul New Yorker ho citato
comunque i diplomatici occidentali, uno dei maggiori diplomatici europei mi
ha detto: “Siamo in una posizione perdente, perché finché l'America non si
unisce a queste trattative non abbiamo potere d’influenza".
      Se ci fosse davvero un interesse per questo allora è semplice:
iniziamo a comunicare con l’Iran.
      Se la Cia si occupasse di inviare truppe in Iran, allora secondo la
Legge dovrebbe dirlo al Presidente. Il Presidente dovrebbe rendere pubblico
un giudizio di approvazione ed il Congresso ed il Senato dovrebbero essere
informati. Invece, se i militari compiono un'operazione segreta, secondo l’
interpretazione della Legge, basta che ne sia informato il Presidente.
Quindi l’esercito si trova là e prepara il campo di battaglia secondo questi
meccanismi. Stanno introducendo squadre segrete. La parola che usano loro è
“wiped clean” (ripulitura). I soldati sono “ripuliti”. Le loro identità sono
completamente non-americane e non militari.


      Stanno andando a stabilire contatti con i gruppi all'interno di vari
paesi, a mettere a punto operazioni, provando a fare qualche gioco di
guerra, applicando un po’ di terrorismo verso se stessi per infiltrarsi.
Bisogna agire come "i cattivi ragazzi" per scovare "i cattivi ragazzi". Cioè
assomigliare ai ragazzi cattivi per attrarre altri ragazzi cattivi in modo
da sapere chi sono. Molto spesso è difficile scoprire i terroristi. Questo è
un modo per scovarli. E stiamo andando o fare questo usando i militari. Ma
non lo diremo all'ambasciatore americano nel paese, non lo diremo al capo
del distaccamento della Cia. Sarà fatto da Rumsfeld e dalla sua gente.
Questo è un cambiamento enorme, senza precedenti negli ultimi 60 anni.
      È giusto dire attaccare l'Iran?
      Penso sia giusto dire così. E’ naturale che stiano progettando di
attaccare l'Iran. Ti dico qual è l’obiettivo di quelli che chiamiamo i
neo-conservatori, cioè i Paul Wolfowitz e i Doug Feith della direzione
civile nel Pentagono.


      Premesso che una delle cose che hanno imparato in Iraq (hanno imparato
qualcosa) è che quel cambiamento di regime, raggiunto con la forza, non sta
funzionando così bene.
      L'obiettivo Iran è anche tre volte più grande dell'Iraq. E se l'Iraq
potrà essere controllato, dopo le elezioni, allora lo scopo sarà colpire tre
o quattro obiettivi rapidamente e in modo pulito per essere sicuri di avere
la prova delle armi di distruzione di massa così da dimostrare che gli
iraniani stanno ingannando più di quanto si creda. Questo potrebbe indurre
la popolazione (iraniana n.d.r.), e quei milioni di giovani, a non gradire l
’operato del proprio governo, provocando, ancora una volta, agitazioni
contro il regime dei mullah. L'unico problema di questo progetto è che è
sostenuto soltanto da alcuni membri del Pentagono; perché quasi ogni altro
con cui ho parlato, dentro e fuori il governo, afferma che sono tutte
sciocchezze.
      Ecco perché alcune persone mi hanno parlato: con il gruppo che comanda
alla Casa Bianca e nel Pentagono, non si può ottenere un incontro. Solo
essendo d’accordo con loro si possono incontrare.
      Invece penso che questo sia lo scopo: impiegare poche truppe, un
attacco aereo, forse qualche commando per colpire precisi obiettivi.



      Il governo infine ha risposto al tuo articolo dicendo, "E’ così pieno
di errori su fatti fondamentali che è stata distrutta la credibilità dell’
intero resoconto".
      Nessun attacco da me ricevuto affronta la sostanza di ciò che ho
scritto. Stiamo operando in Iran? C’è una nuova consapevolezza di che cosa
il Pentagono può fare? Tutto questo non è stato affrontato quando hanno
tentato di screditarmi. Penso a quando scrissi i miei articoli sulla
prigione di Abu Ghraib e feci notare sul New Yorker che cosa stava
accadendo, cosa già era successo a Guantanamo, in Afghanistan. Quando ho
scritto quella roba sono stato accusato di calunnia. Ma non dobbiamo dare
importanza a ciò che viene riferito da un addetto alle relazioni pubbliche.
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