per liberare bici.
per liberare persone.
per liberare bici e persone.
per liberare persone con le bici.
risalendo via cavour, a sinistra per via dei serpenti, dopo la piazza a destra, su per la salita: e poi dritto, fino al mattino.
"poi la strada la trovi da te
porta all' isola che non c'è"
istituto occupato angelo mai.
ciclofficina centrale.
qui l'isola c'è.
qui qualcuno ha riscritto le regole.
c'è gente che gira senza freni-ma questa è un'altra storia-che raccatta roba dai cassonetti, e la rivende.con successo peraltro.al ribasso.
anzi, al baratto.
domenica sera, al centro di roma, presso l'istituto occupato "angelo mai" in via clementina non mi ricordo e/o non lo so, si è tenuta un'asta di biciclette, anzi, un'atsa a detta degli organizzatori: un'asta al contrario, al ribasso piuttosto che al rialzo.
la serata comincia con la proiezione di video e fotografie dal mondo della bici e di quanto le gira intorno:primo fra tutti l'evento ciclico romano denominato "ciemmona", già al suo secondo compleanno tra le strade della capitale.c'è una piccola folla, sedie e tavoli non bastano per tutti, qualcuno si siede a terra;si mangia, si beve: un piatto di pasta costa non mi ricordo, un bicchiere di vino 50 centesimi.
verso le non mi ricordo la gente si sposta: nell'altro lato del cortile c'è una saracinesca aperta, una specie di garage: telai di bici appesi alle travi,chiavi inglesi e brugole dapperttutto, oggetti sconosciuti dai nomi strani per chi non è dell'ambiente: tip top( cip ciop?) estrattori, centraruote: siamo in ciclofficina. in sintesi,un posto dove è possibile ripararsi la bici, con l'aiuto di chi c'è,lasciando una sottoscrizione per l'uso che se ne è fatto.
sta cominciando la prima asta di questa neo nata ciclofficina romana( ne esistono altre due, presso i centri sociali ex snia e macchia rossa) e sotto i riflettori vediamo arrivare una dopo l'altra le bici, con sedili rimbalzanti, ruote dai raggi in plastica, persino strane creazioni a telaio doppio concepite e forgiate rispettivamente nelle menti dei ciclomeccanici e poi nei recessi della ciclo, come viene affettuosamente chiamata.vengono animatamente contese, a suon di "meno un euro più un'ora":è questa la regola, si parte da un massimo di venti euro e si arriva al minimo di 10:ogni rilancio vale un euro, e un'ora di lavoro in ciclofficina, da utilizzare per mettere in ordine la bici che si sta prendendo.l'atsa è animata da due strani personaggi, detti boscaiolo e brunociclo, che incitano la folla delirante a un suicidio di massa in bici, no scusate mi è scappato, quello è bellino che va in giro senza freni, dicevo che boscaiolo e brunociclo incitano la folla a ribassare sempre di
più, e quando la bici arriva al fatidico prezzo di 10 euro il pretendente deve spiegare: voglio questa bici perchè...in caso di contesa si confrontano le motivazioni , ed è il pubblico che decide, col più classico degli strumenti: l'applausometro.
c'è a chi è stata ritirata la patente, chi non sa più come muoversi a roma , a chi hanno rubato tutto:dalla macchina al motorino.c'è persino uno straniero che ha bisogno di traduzione per litigarsi la bici.
non troppo tardi finisce tutto, domani si lavora: già , perchè la cosa più strana era il pubblico:non un pubblico di studenti in vacanza o universitari senza fretta, ma mamme e papà con bambini che hanno sonno e che domattina devono preparare la colazione.
la prima asta della ciclocentrale e la prima atsa -penso -in assoluto finisce così: con viviciclica, brunociclo e mepesaerculo sdraiati sulle sedie senza forze e inebriati non necessariamente in quest'ordine dall'alcol, dalla stanchezza ,dai sorrisi nostri e degli altri e dal proiettore che ormai pedala autonomamente....
scusate la noia mi andava di scriverlo così
adesso chi me lo pubblica ? :)))))))))))))))
a parte tutto
per chi c'era e chi non c'era
è stato bello
-hanno pure cercato di mettere all'atsa la bici di pipino....:PPPPP
io me so tajata
e voi?
"quelle bici erano delle ciofeche"-boscaiolo-e parla una che c'ha una de rosa da stayer(pare a dì:so una che ce capisce, e invece manco per il ciufolo,cheèpeggio,diceva puffo quattrocchi)-ma ho sempre pensato che le bici debbano rotolare, e quelle rotoleranno benissimo, portate dal vento- tanto, che pesicchiano- da amore infuso e profuso e da gambine leggere che spingeranno.
per sempre vostra-ahi voi!!!!!!!!!
viciclica innamorata PrimaVera
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