[Cm-roma] Sopra e sotto il cielo

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Auteur: Nunzio
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Sujet: [Cm-roma] Sopra e sotto il cielo
La Don Chisciotte non capisce come dovrebbe partecipare alla festa
dell'altra economia.
La Don Chisciotte è una ciclofficina, quello che fa e quello che ce se fa mi
pare superfluo rispiegarlo l'ennesima volta in lista, grosso modo se
riparano, costruiscono, recuperano biciclette, come e perché lo facciamo
venitelo a vedè! Durante la discussione di lunedì sera abbiamo parlato
brevemente di sta festa e deciso che non avevamo la possibilità di
sdoppiarci, nemmeno abbiamo capito bene, pensavamo che ci si chiedeva di
andare al foro italico a riparare biciclette, poi è arrivato Stefano ci ha
parlato di uno stand, di pannelli espositivi, ma non abbiamo materiale da
esporre, non sappiamo cosa avremmo dovuto esporre, poi ci ha chiesto
l'anteprima dell'articolo su Dublino che uscirà sul prossimo Carta mensile e
gli è stato detto, ovviamente, di provare a chiederlo a Carta, anche perché,
ovviamente, non ci sembrava una richiesta corretta.
(Se l'avverbio "ovviamente" rimane oscuro per qualcuno mi contatti in
privato e avrò la pazienza di spiegarglielo.)
Ora esce fuori addirittura chi parla di antipatie, chi dice che vogliamo
boicottare (!) l'altra economia, chi se dispiace che la Don Chisciotte non
"partecipa", etc.
Le mie personali motivazioni a non prendere in considerazione una qualsiasi
forma di partecipazione come ciclofficina don chisciotte a sta festa le ho
già spiegate, altri hanno espresso altri motivi e perplessità, tutti abbiamo
realizzato che già non ce la facciamo a stare appresso alla gran quantità di
ciclisti che usano la ciclofficina, abbiamo addirittura raddoppiato la
presenza dei "responsabili" (provatece voi a seguì da soli 4 o 5 bici al
giorno in riparazione/costruzione contemporaneamente..), figuramose se se
può spostà la ciclofficina pure al foro italico! Se altri ce riescono e lo
fanno, meglio così, più bici se riparano e se costruiscono, più ne
circolano! Se chi ce và fa pure un volantinaggio sulla Critical Mass ancora
meglio!
Tutta sta canizza sull'altra economia quindi me pare assolutamente fuori
luogo, mi sono preso la briga di mandare un resoconto dell'assemblea in
lista limitatamente ai punti discussi che potevano interessare lu ciclistu
romanu della lista, della CM, e abbiamo altre cose ben più pressanti di cui
occuparci, sia come ciclofficina che come Snia, che dedicà energie a ste
polemiche futili.










"Non ho intenzione di prendere posizione. Quello che mi interessa è la forma
delle idee!"
(S. Beckett)






From: "brunociclo" <brunociclo@???>
To: "Critical Mass Roma" <cm-roma@???>
Sent: Tuesday, June 21, 2005 5:46 PM
Subject: [Cm-roma] Sopra e sotto il cielo


Dispiace che la DonChisciotte non partecipi alla Festa dell'Altra Economia.
E lo dice uno che l'anno scorso andò a fare un volantinaggio critico proprio
nella stessa occasione.
Credo che quella festa possa essere per noi un momento di contatto con
persone e associazioni.
Non vedo come molte di queste possano far vivere insieme le loro analisi
socio/politico/economiche con l'uso costante dell'automobile. Così come non
capisco perchè chi compra Ecquo e Solidale arriva alla bottega in scooter.
Credo che se la maggior parte di queste persone ed associazioni non abbiano
mai neanche pensato alla bicicletta come elemento critico tanto se non di
più di tutti quelli che caratterizzano il loro agire quotidiano, sia una
nostra colpa. Non siamo stati capaci di raggiungerli. In una metropoli come
Roma la frammentazione e la frenesia ci impongono difficoltà di contatto. La
Festa potrebbe essere forse un modo (non una soluzione) di ovviare a questa
nostra difficoltà. La Festa è organizzata da una pluralità di realtà, che
magari condividerebbero a pieno le motivazioni della DonChisciotte, ma sono
lì ugualmente. Perchè? E' la domanda da porsi le cui risposte possono essere
anche ignobili, come anche molto sensate.
Sono sicuro che tante persone che passeranno alla festa (come tante
associazioni presenti) ne usciranno con un'idea in testa: usare la bici si
può/si deve/è meglio. Molte di queste idee diventeranno bici che girano per
la città. Altre diventeranno elemento di riflessione per associazioni,
collettivi e realtà varie. Altre rimaranno potenzialità che prima o poi si
manifestaranno. Questo è quello che mi interessa.

So che chi è andato a Dublino ha accettato il confronto dall'interno con
poteri economici/politici/istituzionali ben peggiori della Festa dell'Altra
Economia. L'ha fatto e ha fatto bene, nonostante io non ne sarei stato
capace forse per una mia chiusura mentale. L'ha fatto e i risultati sono
stati graditi a tanti.

Ci sono luoghi diversi da noi. Ci sono realtà a noi del tutto estranee.
Alcune di queste stanno bene dove stanno e noi stiamo bene fuori a
condannarle. Altre sono però luoghi utili nei quali non mancare, mantenendo
la libera possibilità di essere critici, per far fare contatto alle teste di
tutti i potenziali ciclisti che passeranno da lì...per dare una spinta
all'urgenza di cambiamento delle modalità/idee di spostamento...

Confronto e contatto non significano sempre compromissione. E la
compromissione ha vari gradi e forme. Partecipare alla Festa non supera il
grado di compromossione che ogni giorno accettiamo anche semplicemente
vivendo (o essendo obbligati a vivere) in questa metropoli.


Eppur rispetto la scelta della DonChisciotte. Ma stavolta preferisco quella
della Centrale! :-)
Ma spero di non dover sempre scegliere.

brunociclo




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