[Incontrotempo] Fwd:corteo nazionale no ponte 6 agosto Messi…

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Autor: v.miliucci@libero.it
Data:  
Assunto: [Incontrotempo] Fwd:corteo nazionale no ponte 6 agosto Messina
COMUNICATO STAMPA


PONTE NO: FERMIAMOLI ADESSO
IL 6 AGOSTO A MESSINA CORTEO NAZIONALE
CONTRO IL PONTE SULLO STRETTO

Domenica 5 giugno durante l’assemblea per promuovere le iniziative di
lotta contro la costruzione del ponte si è costituita la RETENOPONTE2005.
All’assemblea hanno partecipato molte realtà di base sindacaliste e
associazionistiche, partiti, movimenti e singoli cittadini. Dopo una
intensa discussione sulle iniziative e sulle manifestazioni da costruire,
è stata proposta una piattaforma di lavoro e di interventi sul
territorio.

Alla retenoponte 2005 hanno aderito:

ARCI, CONFEDERAZIONE COBAS, COMITATO SCILLA E CARIDDI, CUB, CSOA CARTELLA,
LABORATORIO CONTRO IL PONTE, LEGAMBIENTE SICILIA, LEGAMBIENTE VILLA SAN
GIOVANNI, MESSINASOCIALFORUM, MOVIMENTO NONVIOLENTO, PARTITO DELLA
RIFONDAZIONE COMUNISTA, FEDERAZIONE DEI VERDI MESSINA, SUD ANTAGONISTA

Impediamo progetti che sono interessi solo di alcuni per liberare la
progettualità del bene comune (come la realizzazione del doppio binario in
tutte le aree nelle quali la rete ferroviaria è insufficiente e il
potenziamento del servizio via mare).
Il modello di chi vuole governare e farsi delegare dalla società di base
per proteggere gli interessi delle lobby pontiste, continua a proporre
l’operazione ponte sullo stretto anche a copertura di una totale assenza
progettuale per il meridione. In questi anni di mobilitazioni e lotte
contro il mega-mostro abbiamo ampiamente messo in luce tutti i disastri
che l’opera provocherebbe. Lo abbiamo fatto con dovizia di particolari e
sostenuti da un coinvolgimento popolare crescente. Dal 1. campeggio di
lotta contro il ponte sono passati tre anni sino alle mobilitazioni
dell'anno scorso. Allora, intuendo che si poteva passare dalla fase della
convegnistica all’iniziativa di piazza, investimmo tutte le nostre energie
in un progetto che si è, poi, rivelato fondato, tant’è che le dimensioni
delle manifestazioni hanno avuto una crescita esponenziale. Da quel primo
momento sono cambiate tante cose. Sono nati comitati, reti, movimenti come
espressione di una posizione anti-ponte che si andava consolidando. Alcuni
settori della stessa classe politica che al livello nazionale si esprimono
in favore alla costruzione del ponte, in riva allo stretto si scoprono
difensori del territorio. Sintomo che il peso elettorale del “no ponte” è
cresciuto? Chissà che anche questo non possa essere utile alla causa!
Noi ci siamo sempre opposti alla prospettiva della devastazione ambientale
e sociale che verrebbe causata dalla costruzione del ponte con la stessa
determinazione e con lo stesso spirito con cui ci opponiamo alla politica
di riduzione dei diritti sociali, all’aggressione alle garanzie del
lavoro, allo smantellamento dello stato sociale. La legge Bossi-Fini, i
centri di permanenza temporanea (veri e propri lager per i migranti), la
legge 30 che aggrava il processo di precarizzazione del lavoro fino a
disegnare uno scenario da nuovo caporalato, lo scippo del tfr, le
privatizzazioni, la distruzione di scuola, università e sanità pubbliche,
la dissennata politica di smaltimento dei rifiuti che dissemina il
territorio meridionale di termovalorizzatori, lo scempio del ponte sullo
stretto sono aspetti diversi di una politica unica che mescola
neoliberismo di quart’ordine e speculazione. Per questo la battaglia
contro la costruzione del ponte non può non essere inscritta dentro un
percorso di resistenza che sappia contrapporre i diritti delle popolazioni
meridionali e dei loro territori alla smania profittattrice delle
consorterie politico-affaristico-mafiose. D’altronde le ultime inchieste
in ordine di tempo, quella della procura di Roma che ha svelato il
tentativo di Cosa nostra e ‘ndrangheta di mettere le mani sull’affare
ponte e quella relativa all’operazione “gioco d’azzardo”, disegnano un
intreccio di interessi che attraversa nel nostro territorio poteri
politici, imprenditoriali, giudiziari, criminali e ci danno il quadro
dell’ambiente pronto ad accogliere il flusso di miliardi destinati alla
mega-opera.
Questa potrebbe essere l’ultima estate prima dell’apertura dei cantieri.
E’ importante, quindi, fermarli adesso.
Per questo la RETENOPONTE2005 si fa promotrice di un percorso di
iniziative e mobilitazioni che culmineranno con una manifestazione il 23
luglio per le strade di Faro e con il quarto corteo nazionale contro il
ponte il 6 agosto per le strade del centro di Messina. La RETENOPONTE2005
invita tutte le realtà locali e nazionali che in questi anni hanno
partecipato alla crescita del movimento contro il ponte nell’area dello
stretto a contribuire fattivamente alla piena riuscita di questi
appuntamenti.

RETENOPONTE2005
retenoponte2005@???





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