[Incontrotempo] comunicato espulsione jihad mohammad issa

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Autore: sguardohandala
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Oggetto: [Incontrotempo] comunicato espulsione jihad mohammad issa
DIRITTO AL FUTURO

Jihad Mohammad Issa è un palestinese che il 15 giugno ha finito di scontare 20 anni di carcere nel nostro Paese.
E' in Italia dall'ottobre '84. A una settimana dal suo arrivo è stato condannato a 22 anni di reclusione, con l'accusa mai comprovata di partecipazione ad un attentato nonché di appartenenza ad un gruppo di resistenza palestinese.
Dopo aver scontato 12 anni di carcere pieno, dal '96 ha ottenuto la semilibertà con i benefici della legge Gozzini, che prevede per i detenuti la possibilità di lavorare all'esterno. Dal 2004, in merito agli ottimi riscontri della sua buona condotta, ha ottenuto l'affidamento sociale, essendogli stata riconosciuta la non pericolosità sociale.
Ma per Jihad non è affatto finita. La libertà pagata allo stato italiano con 21 anni di vita e dallo stesso stato italiano legalmente riconosciuta, nella realtà dei fatti gli viene nuovamente negata.
Convocato telefonicamente presso la questura di S.Lorenzo perché gli fosse notificato il fine pena, vi si è immediatamente recato, ma ha avuto la sgradita sorpresa di ritrovarsi, sì libero, ma, paradossalmente, immigrato clandestino privo di documenti. Per questo, grazie alla legge Bossi-Fini, è stato automaticamente deportato al Centro di Permanenza Temporanea di Ponte Galeria, in attesa di essere espulso. Espulso: ma dove?
Il governo giordano gli ha negato la cittadinanza dopo che il passaporto giordano con cui è entrato in Italia è scaduto ormai da anni.
La sua presunta appartenenza ad un’organizzazione dichiarata fuori legge da Israele e da numerosi Paesi arabi, gli comporterebbe il rischio di ritorsioni – compresa la morte - in qualsiasi Stato mediorientale.
Un appello contro l’espulsione di Jihad Mohammed Issa vede già le adesioni di associazioni e comitati di solidarietà con il popolo palestinese, associazioni per la difesa dei diritti umani e dei migranti, unitamente a quelle di molti rappresentanti politici, fra i quali i parlamentari Bulgarelli e Cento dei Verdi, Russo Spena del PRC, Pettinari dei DS, Sciacca del PdCI, l’europarlamentare Luisa Morgantini, i consiglieri romani Adriana Spera e Nunzio D’Erme.
Chiediamo la restituzione immediata della piena libertà per Jihad Mohammad Issa e denunciamo l'assurdità di una legge che costringe migliaia di persone ad una detenzione di fatto nei CPT pur non avendo commesso alcun reato specifico.
Un primo, importante appuntamento è per lunedì 20, dalle ore 9.30, all’ingresso del CPT di Ponte Galeria, dove si svolgerà l’udienza per l’espulsione.

Roma, 18.6.2005
Tutte le adesioni devono essere inviate
forumpalestina@???
il sito è:
www.forumpalestina.it



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