Rassegna quotidiana di notizie verdi.
SOMMARIO:
- Prodi. Pecoraro: nessuna rinuncia, ma sfida a tentazione neocentrista
- Grazia. Pecoraro: Castelli ha perso la testa, si dimetta
- Grazia. Cortiana: Castelli finge di preoccuparsi della Costituzione
- Grazia. Boato: sconcertato da dichiarazioni Castelli
- Grazia. Cento: Castelli mette le mani avanti
- Nucleare. Pecoraro: dibattito retrogrado, vera sfida solare e idrogeno
- Nucleare. Turroni: Micciche' ha poco fiuto
- Nucleare. Bulgarelli: operazione nato Sorbet Royal conferma rischio
incidenti sommergibili
- Nucleare. Cento a Micciche': il referendum lo abbiamo gia vinto!
- Nucleare. Turroni a Stradella: argomentazioni povere
- Nucleare. Bonelli: riproporlo? Incoscienza verso umanità
- Rai. Pecoraro: servizio pubblico non e' azienda di famiglia
- Universita'. Cento: ora governo ritiri Ddl
- Immigrati. De Zulueta a Pisanu: irresponsabile e' il governo
- Immigrazione. Cento: chiudere cpt è segno di civiltà
- Immigrazione. Bulgarelli: governo non nasconda suoi fallimenti con uscite
xenofobe
- Roma. Cento: dopo inaugurazione Ikea, garantire viabilita
- UE. Verdi: Consiglio Europeo rischia di cadere preda della sindrome di Nizza
Econews dalle agenzie estere:
- Illegal fishing hits world's poorest (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/31256/story.htm
- New laws make Antarctic polluters liable (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/31263/story.htm
Prodi. Pecoraro: nessuna rinuncia, ma sfida a tentazione neocentrista
Le parole di Prodi sulla leadership non sono una rinuncia, ma una sfida
lanciata alle tentazioni neocentriste. Dire che conta il progetto più della
leadership è l'abc della politica. Per questo ora nell'Unione deve
riprendere il dialogo per realizzare quanto prima un programma radicalmente
alternativo alle destre e ai disastri di Berlusconi". Lo ha dichiarato il
presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. "Si devono accantonare le
polemiche degli ultimi giorni - afferma Pecoraro - e si deve ripartire da
un vero e franco dialogo per portare avanti senza esitazioni un progetto di
centrosinistra. La situazione attuale richiede infatti un intervento deciso
per rilanciare l'Italia, messa in crisi da quattro anni devastanti".
Grazia. Pecoraro: Castelli ha perso la testa, si dimetta
Le dichiarazioni di Castelli sono inaccettabili e presuntuose. Il ministro
leghista ha perso la testa, si dimetta. Lo ha dichiarato il Presidente dei
Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. Se la posizione del ministro sulla
concessione del potere di grazia può essere legittima - afferma Pecoraro -
è inaccettabile il modo in cui la esprime, aprendo un pericoloso scontro
istituzionale con il Presidente della Repubblica, verso il quale dimostra
di non avere rispetto. E evidente la differenza di stile tra le due
figure. La sobrietà ed il rigore del Capo dello Stato ed i modi rozzo ed
arroganti del senatore leghista. Linadeguatezza di Castelli - conclude
il leader del Sole che Ride - è sempre più evidente. Berlusconi, che ha
smentito il ministro del suo esecutivo, dovrebbe estrometterlo dal Governo,
ma evidentemente il premier non ha più la leadership nella Cdl. Come un re
Travicello è ricattato da tutte le componenti di quellarca di Noè che è la
Cdl.
Grazia. Cortiana: Castelli finge di preoccuparsi della Costituzione
Fa piacere che un ministro leghista faccia finta di preoccuparsi della
Costituzione dopo gli stravolgimenti radicali proposti dalla sua forza
politica ai principi cardine dettati dai nostri padri costituenti".
Dichiara il senatore dei Verdi Fiorello Cortiana. "In realtà, il ministro
Castelli, dall'inizio del suo mandato, ha solo un'ossessione: il caso
Sofri. Adesso bluffa persino sui compiti che la Carta costituzionale,
all'art.134, affida alla Consulta. Castelli si ricordi di aver giurato
nelle mani di Ciampi e, quindi, come ministro rispetti sia il ruolo del
presidente della Repubblica sia quello della Consulta".
Grazia. Boato: sconcertato da dichiarazioni Castelli
Il presidente del gruppo misto alla Camera il verde Marco Boato critica il
ministro della Giustizia Castelli per le sue dichiarazioni sul ricorso
presentato da Ciampi alla Consulta in materia di grazia, mentre definisce
"ineccepibile" il comportamento tenuto dal presidente della Repubblica.
"Sono sinceramente sconcertato dalle dichiarazioni del ministro Castelli,
il quale arriva a smentire doppiamente se stesso - dice Boato - La prima
volta in riferimento a quanto aveva scritto di suo pugno sulla Padania il
30 dicembre 2003 quando aveva riconosciuto che stava esercitando 'un potere
di interdizione' nei confronti del Capo dello Stato. E una seconda volta
rispetto alle sue dichiarazioni risalenti solo a lunedì scorso quando aveva
espresso soddisfazione per il ricorso alla Consulta a cui sarebbe stato
definitivamente demandato il giudizio in merito ai poteri presidenziali
sulla grazia". "Ora - prosegue - vedo con dispiacere che Castelli abbandona
repentinamente questo atteggiamento di correttezza e di rispetto
istituzionale mettendo in atto una penosa campagna di pressione nei
confronti della stessa Corte e di dileggio nei confronti dello stesso
Presidente della Repubblica". "Quando il giudizio è demandato al supremo
organo di garanzia costituzionale previsto dal nostro ordinamento -
sottolinea Boato - è opportuno e necessario che i 'poteri dello Stato'
soggetti del conflitto di attribuzione si rimettano esclusivamente al
giudizio della Corte. Così ovviamente sta facendo, e sono certo che
continuerà a fare, Ciampi". "E' invece imbarazzante e francamente penoso -
conclude - che non faccia altrettanto il ministro Guardasigilli smentendo
anche se stesso".(Ansa)
Grazia. Cento: Castelli mette le mani avanti
Castelli mette le mani avanti per non cadere indietro. E il commento del
Verde Paolo Cento, vice-presidente della commissione Giustizia di
Montecitorio, alle affermazioni del Guardiasigilli. Secondo Cento "sarebbe
devastante, quello sì, un ministro della Giustizia che di fronte ad una
decisione della Consulta la giudicasse eversiva. Bene ha fatto Ciampi a non
cedere al veto del ministro Castelli sui poteri di grazia, sollevando il
conflitto di competenza davanti alla Corte Costituzionale che è lunico
organo legittimato a derimere.
Nucleare. Pecoraro: dibattito retrogrado, vera sfida solare e idrogeno
La lobby dellatomo ancora una volta ci riprova, stavolta con Micciché e
Stanca, e riapre un dibattito retrogrado che guarda al passato, mentre la
sfida del futuro è sulle fonti pulite, sicure e rinnovabili, come il solare
e lidrogeno. Lo ha dichiarato il Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro
Scanio. La solita demagogia da quattro soldi della Cdl - afferma Pecoraro
- nasconde la mancanza di una politica energetica degna di questo nome,
gettando fumo negli occhi dei cittadini. Berlusconi si esprima e chiarisca
la posizione del Governo, che mentre continua a bloccare le fonti
rinnovabili e pulite, non riesce a trovare una strategia energetica per il
Paese. A chi continua a parlare di nucleare come un disco rotto -
conclude il leader del Sole che Ride - ricordo che la maggioranza degli
italiani non lo vuole e che oltre ad essere pericolosa, lenergia atomica
ha costi stratosferici. I nostalgici dellenergia radioattiva spieghino poi
come intendono smaltire le scorie. Le centrali italiane non funzionano più
da 20 anni, ma ancora non abbiamo risolto il problema dello smaltimento
delle scorie. Certo la lobby del nucleare sorvola su questi problemi, ma
chi ha il dovere di tutelare i cittadini non può farlo.
Nucleare. Turroni: Micciche' ha poco fiuto
Miccichè, come tutti sanno, ha davvero poco fiuto". Risponde così il
senatore dei Verdi Sauro Turroni, vicepresidente della commissione ambiente
del Senato, al ministro Miccichè che ha proposto un altro referendum sul
nucleare. " Il ministro per lo Sviluppo e la Coesione territoriale dovrebbe
preoccuparsi dello sviluppo del Sud piuttosto che interessarsi a tematiche
di cui conosce poco o nulla. In questi quattro anni il Governo di cui fa
parte ne ha combinate di tutti i colori sull'energia: dal carbone allo
sblocca centrali, dall'innalzamento dei limiti delle emissioni per gli
impianti più nocivi all'aumento della temperatura per le centrali che
scaricano nei corpi idrici. Non c'è ambito che non abbia visto il Governo
alacremente all'opera per favorire gli interessi dell'Enel e delle altre
società che producono energia. Il risultato è stato il black out e una
situazione di totale confusione. Tra l'altro, il nostro paese è l'ultimo
tra quelli industrializzati nelle tecnologie avanzate e pulite, nel solare
e nell'innovazione tecnologica. Questo Governo difende le posizioni
dominanti, i monopoli, a scapito degli interessi dei cittadini ed ora, con
la ciliegina del nucleare, vogliono condannare l'Italia ad un futuro pieno
di problemi che nessuno sa come risolvere, a cominciare dalle scorie".
Nucleare. Bulgarelli: operazione nato Sorbet Royal conferma rischio
incidenti sommergibili
Rendere noti piani di evacuazione per i porti italiani interessati dal
transito dei sommergibili nucleari. Il deputato dei Verdi Mauro Bulgarelli
ha presentato uninterrogazione parlamentare al ministro della Difesa in
merito alloperazione Nato denominata Sorbet Royal, che si terrà tra il
17 al 30 giugno al largo di Taranto per mettere a punto più efficaci misure
di ricerca e soccorso a sommergibili nelleventualità di incidenti.
Loperazione di esercitazione, che si tiene già da alcuni anni, conferma
che lipotesi di incidenti a sottomarini, la maggioranza dei quali sono a
propulsione nucleare, è tuttaltro che remota, come dimostrano, tra
laltro, gli incidenti già avvenuti negli anni scorsi. Mi sembra pertanto
assurdo che, mentre si allestiscono esercitazioni militari per far fronte a
questa eventualità, non vengano resi noti i piani di evacuazione per la
popolazione civile delle 11 città italiane nei cui porti transitano navigli
a propulsione nucleare, nonostante la normativa europea lo preveda
esplicitamente e il nostro paese, proprio per il non osservarla, sia già
incappato in sanzioni dellue. Ho presentato numerose interrogazioni che
chiedono la desecretazione dei piani ma, a tuttoggi, continua uno
scandaloso scaricabarile tra prefetti, ministero della difesa e autorità
militari e i piani continuano a rimanere segreti. E un fatto veramente
intollerabile conclude il parlamentare dei verdi- e per questo continuerò
a chiedere, con nuove interrogazioni parlamentari, che sia rispettata la
legge e garantita la sicurezza dei cittadini.
Nucleare. Cento a Micciche': il referendum lo abbiamo gia vinto!
Abbiano già dato: e il referendum, come è noto, lo abbiamo vinto. Il
coordinatore dei Verdi, Paolo Cento, replica così al ministro Miccichè che
provocatoriamente propone un nuovo referendum sul nucleare. "E pure noto -
dice Cento - che lunica strada saggia ed equilibrata, quella non da
mentecatti che abbiamo di fronte, sono le energie alternative e pulite. E
del resto, come possono i signori dellatomo continuare ad invocarlo, se in
Italia non riusciamo a risolvere neppure il drammatico problema delle
scorie già esistenti?.
Nucleare. Turroni a Stradella: argomentazioni povere
L'amico Stradella, che ha replicato alle mie affermazioni sul nucleare, se
si occupasse di cemento e asfalto, assecondando le sue competenze, forse
eviterebbe di mischiare embrioni, nucleare ed eolico".Capisco l'ansia di
dare una mano a Micciché e alla lobby nuclearista , ma le sue povere
argomentazioni non aiutano i suoi amici". Lo afferma il senatore dei Verdi
Sauro Turroni. "I Verdi non hanno nulla contro l'eolico, ma ritengono che
gli impianti debbano essere localizzati in luoghi appropriati, scelti dalle
Regioni sulla base di una corretta pianificazione e non sulla base delle
proposte dei rappresentanti di commercio delle pale eoliche, senza
manomettere il paesaggio che è la più grande ricchezza del Paese ".
Nucleare. Bonelli: riproporlo? Incoscienza verso umanità
Riproporre l'energia nucleare e' un atto di incoscienza nei confronti
dell'umanita'". Lo afferma Angelo Bonelli, coordinatore nazionale
dell'esecutivo dei Verdi. L'energia nucleare e' energia "superata, vecchia,
antieconomica ed ha provocato solo guerra e distruzione - dice Bonelli -
inoltre non e' mai stato risolto il problema della gestione delle scorie
nucleari, ne' quello di porre le popolazioni al riparo da incidenti
nucleari. Un incidente nucleare comporterebbe, come i fatti hanno
dimostrato, un disastro umanitario e ambientale e comprometterebbe la vita
anche per le generazioni future per i secoli a venire". Dire no al nucleare
e' dunque un "atto di responsabilita' nei confronti dell'umanita' e del
pianeta - dice Bonelli - e' infine necessario riflettere sul fatto che in
italia la produzione di energia elettrica e' di oltre 70mila megawatt e se
ne consumano solo 52mila. Il punto oggi e' di realizzare l'ammodernamento
delle centrali energetiche e delle reti esistenti, e di sviluppare una
seria politica energetica basata - conclude l'esponente del sole che ride -
sullo sfruttamento dell'energia solare e dell'idrogeno". (Dire)
Rai. Pecoraro: servizio pubblico non e' azienda di famiglia
Le parole di Berlusconi esprimono una concezione davvero indecente del
concetto di 'presidente di garanzia'. Il premier confonde il servizio
pubblico con l'azienda di famiglia". Così Alfonso Pecoraro Scanio,
presidente dei Verdi commenta le dichiarazioni del Presidente del Consiglio
sulla Rai. "Senza il minimo ritegno - ha aggiunto Pecoraro - Berlusconi ha
gettato la maschera: l'unica garanzia che vuole da un presidente della Rai
è quella che tuteli i suoi interessi. Il monumentale conflitto di interessi
che guida da quattro anni l'azione del Governo in questo settore trova oggi
l'ennesima conferma. Ma è grave che nessuno nel centrodestra sia in grado
di mettere un argine a questo sconcio che rischia di produrre gravissimi
danni all'azienda".
Universita'. Cento: ora governo ritiri Ddl
Al ministro Moratti non resta che scegliere la ritirata. Paolo Cento,
coordinatore dei Verdi, dopo il voto che ha mandato in minoranza il centro
destra sulla riforma della docenza universitara, chiede al Governo di
ritirare il provvedimento, togliendo così di mezzo un testo contestatissimo
dentro e fuori il Parlamento. Ancora una volta il centro destra, nonostante
i suoi 150 deputati in più rispetto allopposizione, scricchiola
vistosamente e si mostra diviso su una riforma che loro stessi ritengono
fondamentale.
Immigrati. De Zulueta a Pisanu: irresponsabile e' il governo
Irresponsabile è la campagna d'odio promossa dal Governo che, in questi
giorni, non ha fatto altro che strumentalizzare l'omicidio del barista
23enne avvenuto nel varesotto". Risponde così la senatrice dei Verdi Tana
de Zulueta al ministro dell'Interno Pisanu che ha definito 'irresponsabili'
coloro che intendono aprire le frontiere e chiudere i Cpt. "La verità è che
l'Esecutivo dovrebbe prendere atto del fallimento della legge Bossi-Fini.
Una proposta sbagliata, da cancellare e sostituire con un legislazione
all'altezza di un paese civile. I Centri di permanenza temporanea
dovrebbero semplicemente accogliere gli immigrati per un tempo limitato,
mentre il Governo li sta utilizzando impropriamente come strutture per
controllare gli immigrati irregolari e richiedenti asilo. I Cpt, e non
finiremo mai di ripeterlo, sono diventati luoghi di detenzione indegni di
un paese democratico e noi - conclude l'esponente del 'Sole che ride' -
continueremo a chiederne la chiusura".
Immigrazione. Cento: chiudere cpt è segno di civiltà
Il Governo la smetta di strumentalizzare il drammatico omicidio del
barista di Varese per rilanciare e fomentare una campagna di caccia alle
streghe nei confronti dellimmigrazione clandestina. Lo ha dichiarato il
deputato verde Paolo Cento, vicepresidente della commissione Giustizia. In
questo contesto - afferma Cento - la campagna di chiusura dei Cpt è una
grande battaglia di civiltà di cui Pisanu dovrà prima o poi prendere atto,
anche perché sono sempre di più i comuni, le province e le regioni che
rifiutano di ospitare queste Guantanamo italiane. Il Governo conclude
il deputato del Sole che Ride- ha fallito sulla sicurezza, nonostante le
promesse elettorali, ed è fallita anche la Bossi-Fini. La Cdl non è
riuscita a garantire nemmeno la convivenza tra le diverse etnie presenti
nel nostro territorio.
Immigrazione. Bulgarelli: governo non nasconda suoi fallimenti con uscite
xenofobe
I Cpt restano dei lager e vanno chiusi. Le affermazioni dei ministri
Pisanu e Calderoli circa la presunta minaccia costituita dai migranti sono
irresponsabili e minacciano di rinfocolare i peggiori sentimenti xenofobi e
razzisti nel nostro paese. E il commento del verde Bulgarelli alle
dichiarazioni diffuse dal ministro dellInterno e da quello per le Riforme
dopo lomicidio del barista di Varese. Sarebbe ora che Pisanu, come ora
dice di voler fare, venga a riferire in Parlamento sul totale fallimento
della Bossi Fini e il disastroso bilancio di questi anni, ma nel frattempo
farebbe bene a non uscirsene con dichiarazioni strumentali e inaccettabili.
In particolare continua il parlamentare dei Verdi - Pisanu torna alla
carica sui cpt, questi orribili lager che infangano limmagine del nostro
paese, e sulla militarizzazione delle frontiere e ciò la dice lunga su
quali siano le sue intenzioni: sfruttare londa emotiva dei fatti di Varese
per rinforzare le politiche illegali e le violazioni del diritto che
lItalia da tempo attua in materia di immigrazione. E una strategia cinica
e miope conclude Bulgarelli - che va contrastata con forza, con le armi
del diritto e con politiche efficaci di accoglienza e integrazione.
Roma. Cento: dopo inaugurazione Ikea, garantire viabilita
Dopo linaugurazione del secondo stabilimento di Ikea, il deputato dei
Verdi Paolo Cento chiede che il Comune e il Municipio garantiscano la
tutela dei cittadini, rafforzando interventi per la viabilità del trasporto
pubblico ed evitando che i quartieri adiacenti restino ostaggio del
centro commerciale. Non ci piace una città dove gli interessi legittimi dei
privati vengono prima dei quelli collettivi e diffusi: per questo -
conclude - auspichiamo che sia predisposto un intervento ulteriore per
risolvere i disagi di impatto sociale e ambientale provocati da questo mega
centro commerciale.
UE. Verdi: Consiglio Europeo rischia di cadere preda della sindrome di Nizza
Monica Frassoni e Daniel Cohn-Bendit, co-Presidenti del gruppo dei
Verdi/ALE al Parlamento europeo dichiarano a proposito del summit europeo
di oggi 16 giugno 2005: "I negoziati sulle prospettive finanziarie al
Consiglio europeo di oggi rischiano di concludersi come quelli di Nizza.
Vista la situazione attuale, i capi di Stato e di Governo cercheranno
senz'altro di raggiungere un accordo e garantire un successo politico, come
fu il caso a Nizza, per poi rendersi conto, dopo poche settimane, che il
compromesso raggiunto non è accettabile. L'assenza di un accordo, o il
rinvio di quest'ultimo, sarebbe certamente un risultato migliore di un
compromesso elaborato male che rischierebbe di bloccare la capacità di
azione dell'Unione Europea. L'UE deve farsi coraggio ed affrontare le
difficoltà senza inutili paure. Tutte le carte devono essere scoperte,
dallo sconto britannico alla politica agricola comune, e gli accordi
conclusi nel passato non dovrebbero costituire un intralcio alle
negoziazioni. Tutti gli Stati membri devono far prova di flessibilità. Il
rilancio dell'economia europea ed una maggiore vicinanza alle esigenze dei
cittadini europei devono essere le priorità del nuovo budget dell'Unione.
Bisogna investire nella ricerca e nell'educazione, nell'innovazione
ecologica, nelle energie rinnovabili e garantire i necessari investimenti
nei nuovi Stati membri. Bisogna inoltre dare più mezzi alla cultura, alla
produzione audiovisiva e ai programmi di scambio per i giovani come
Erasmus, Socrates e Leonardo. L'Unione merita un budget ambizioso che le
permetta di superare le sfide attuali. Bisogna infine smetterla di parlare
a voce bassa dei finanziamenti. Si potrebbero sviluppare più strumenti
finanziari comunitari con un sistema di prestiti europei o altri meccanismi
di co-finanziamento. Si potrebbero creare nuove risorse per l'Unione
versando parte di un'imposta armonizzata sulle società o ancora creando una
tassa sul cherosene. Questo summit non sarà coronato da successo se i capi
di Stato e di Governo non decideranno di applicare misure radicali e nuove.
Riguardo al futuro allargamento dell'Unione, poi, bisogna distinguere due
livelli. Da un lato c'è la riunificazione europea (ingresso di Romania e
Bulgaria) dovere storico dell'UE; dall'altro c'è la realizzazione concreta
di un nuovo allargamento (Turchia, dove bisogna procedere con cautela). Nel
processo di ratifica della Costituzione, il Consiglio europeo di oggi
dovrebbe optare per una moratoria di un anno, affinché gli Stati membri
possano prendersi una pausa di riflessione. In questo arco di tempo si
dovrebbe convocare una nuova Convenzione per discutere concretamente le
politiche dell'Unione di cui si parla nella parte terza della Costituzione."
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Federazione dei Verdi di Lucca ->
www.verdi.luccanet.com
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