La lettera aperta ai cittadini di Roma è stata pubblicata solo da " Liberazione " del 14 giugno p. 8.
"in un epoca in cui la comunicazione pervade la nostra vita, c'è una grande
informazione che continua a non informare"
Grande festa contro il fascismo a Centocelle
Tutti invitati
Cari abitanti di Roma, negli ultimi due mesi la nostra città è stata segnata da una recrudescenza della violenza fascista. Si sono susseguiti 2 attentati che potevano stroncare delle vite nei quartieri di Primavalle e Tufello; un tentato omicidio con accoltellamento alla gola a Centocelle; 2 devastazioni nelle sedi di partiti di sinistra, numerose aggressioni ai danni di esponenti d'associazioni sociali e politiche, pestaggi di ignari giovani studenti e poi scorribande di picchiatori con coperture e connivenze nella cosiddetta destra Sociale di AN nella Terza Università di Roma; parate di stampo neofascista negli stadi e nei quartieri della città.
Il 2 giugno un piccolo corteo pacifista che espone uno striscione "irriverente" nei confronti del Ministro dell'Interno e che chiede la chiusura dei "Centri di Permanenza Temporanea" per i migranti viene aggredito da carabinieri e polizia; molti sono i feriti.
Sembrava Genova del 2001 ma era Roma nel 2005.
Il 4 giugno i neofascisti di Forza Nuova convocano una manifestazione nel giorno dell'anniversario della liberazione di Roma in un quartiere, Centocelle, distintosi nella lotta antifascista e partigiana.
La popolazione di Centocelle, le forze sociali e politiche del quartiere, hanno impedito quella manifestazione, dando vita ad una grande festa popolare, pacifica e festosa. La gente ha accolto con gioia la partecipazione di alcuni partigiani e del nostro amato Pietro Ingrao. Un concerto di musica classica (orchestra di 40 elementi ) ha suonato per le strade del quartiere. Ma nella notte. nel buio. ancora un pestaggio da parte di 4 persone che scese dalla macchina, a viso coperto, al grido di "duce duce" hanno spaccato la testa di un giovane che tornava a casa dopo una serata di festa. Ed ancora l'irruzione nella sede centrale del Comitato per il SI ai Referendum, da parte di una trentina di giovani di Alleanza Nazionale che al grido di duce duce hanno intimidito i presenti, li hanno fotografati, hanno danneggiato il materiale di propaganda presente nella sede e poi si sono dileguati all'arrivo della Polizia. E la Polizia ?
" Odio gli indifferenti " scriveva Gramsci nel 1917 " L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera passivamente, ma opera.. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da nessun controllo, tessono la tela della vita collettiva; e la massa ignora, perché non se ne preoccupa. ".
Cari abitanti di Roma, la sequenza dei fatti, la rinnovata violenza e il contesto ci preoccupano.
Voi ignorate oggi come ieri. In un epoca in cui la comunicazione pervade la nostra vita, c'è una grande informazione che non informa.
Siamo in presenza di una strategia della tensione che si ripropone in tutte le periferie della città all'indomani dalla sconfitta della Destra alle elezioni e che irrompe nella campagna referendaria e nella prossima campagna elettorale. A tre mesi dai primi fatti, nessuna indagine di polizia e carabinieri si è sviluppata, nessun riscontro giudiziario da parte della magistratura ha fatto luce sugli eventi. Strano! Veramente strano, e pensare che su altri piccoli fatti dimostrano una solerzia stupefacente! Chi muove la mano di questi assassini? Chi li legittima e li copre?
Chi vuole tornare agli anni della strategia della tensione?
Non provate a ritirare fuori la teoria degli opposti estremismi! Non ci provate! Voi che avreste il dovere istituzionale di rispettare per primi la Costituzione. Voi che avreste il dovere di fermare il dilagare della violenza fascista e non lo fate!!!
Cari abitanti di Roma, vi chiederete che hanno fatto, invece, le istituzioni della città: Comune, Provincia, Regione per garantire l'agibilità democratica e costituzionale su tutto il territorio?
Non è ancora pervenuta una risposta chiara e decisa. Siamo fiduciosi d'averla prima del 18 giugno.
Si, perché il 18 giugno i fascisti di Forza Nuova e forse anche quelli che albergano in altre formazioni compresa Allenza Nazionale, vorrebbero riprovare ad entrare nel quartiere di Centocelle, con il loro portato di violenza, di odio razziale, d'intolleranza, di sopraffazione.
Ancora una volta ci sarà una folla ad aspettarli, questa volta ancora più grande, ancora più determinata. Insieme con noi del quartiere ci saranno i migranti, gli zingari, gli appartenenti all'associazionismo ed ai partiti antifascisti, i centri sociali, i gay, gli sfrattati, gli occupanti delle case, i precari, i disoccupati, i lavoratori, gli studenti. Una grande folla composta da tutti coloro che dalla riproposizione della cultura, dell'ideologia e delle pratiche fasciste hanno tutto da perdere. anche la propria vita.
Cari abitanti di Roma vi aspettiamo per manifestare, in tutte le strade del quartiere, la nostra gioia di vivere e lottare insieme per un'altra città, per un altro paese. Facciamo appello anche a quella parte di Voi: intellettuali, giornalisti, partiti, sindacati dai quali ci aspettiamo degli atti e dei fatti che ci facciano sentire meno soli in questa emergenza democratica. Anche Voi avete molto da perdere!!!
Aspettiamo anche Voi il 18 giugno a Centocelle. Saremo felici di avervi con noi. Di discutere dei problemi della gente che popola i nostri quartieri, di discutere della storia e del presente del quartiere e del suo tessuto democratico e civile che vogliamo difendere ad ogni costo, ora e sempre!
RETE TERRITORIALE MUNICIPI ROMA 6 E 7
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