[Forumlucca] L'8 per mille alla chiesa Valdese

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Autore: massimiliano.piacentini@tin.it
Data:  
Oggetto: [Forumlucca] L'8 per mille alla chiesa Valdese
In fondo a questo testo troverete, sullo stesso argomento, un intervento
di Massimo Consoli, uno dei fondatori del movimento gay italiano

da www.gaynews.it

L'8 PER MILLE DELL'IRPEF ALLA CHIESA VALDESE
Appello alla comunità gay
martedì 10 maggio 2005 , di La redazione

Anche quest'anno rinnoviamo l?indicazione a favore della "Chiesa valdese
- Unione delle Chiese metodiste e valdesi" come destinataria dell'8 per
mille dell'Irpef.

Lo facciamo innanzitutto per ricordare che anche in Italia vi sono Chiese
cristiane che non hanno nulla a che fare con i continui attacchi della gerarchia
vaticana contro le più importanti conquiste democratiche degli ultimi decenni
in materia di diritti umani e civili.

L?ostilità della gerarchia cattolica (che decide in via esclusiva sulla
ripartizione dei fondi conferiti a tale Chiesa) a ogni riconoscimento dei
più elementari diritti dei cittadini omosessuali viene invece espressa sistematicamente
perfino in occasione di ogni più banale manifestazione a sostegno dei diritti
degli omosessuali. Tale ostilità si ripropone ostinatamente e con protervia
con la richiesta rivolta a tutte le forze politiche di negare ogni riconoscimento
dei diritti reclamati dalle associazioni gay ovunque nel mondo, e cioè di
una completa tutela giuridica contro le discriminazioni e della parità di
diritti per le coppie gay. E perfino con accostamenti diffamatori fra omosessualità
e pedofilia, così frequenti nelle prediche e nella pubblicistica cattolica,
come se non fosse proprio negli ambienti ecclesiastici cattolici (oltre
che all?interno di famiglie eterosessuali) che si verificano più di frequente
gli episodi di pedofilia. Questo arrogante spirito di rivincita contro le
conquiste della modernità democratica è assecondato purtroppo da gran parte
della classe politica italiana.

Ricordiamo ancora l'attacco alla scuola laica e la pretesa di clericalizzare
il più possibile la scuola pubblica, sottraendole in pari tempo fondi e
risorse a favore di quella confessionale; ricordiamo il boicottaggio di
ogni seria campagna di prevenzione dell'Aids (anche in sede di conferenze
internazionali, con il risultato di bloccare importanti campagne di prevenzione
dell?Onu) e la pretesa di regolare ogni aspetto controverso dell?esistenza
individuale (bioetica, eutanasia, ricerca scientifica sugli embrioni, limiti
cervellotici e vessatori alla procreazione assistita) con l?imposizione
autoritaria anche ai non cattolici e ai non credenti delle regole proprie
della religione cattolica.

Quest?anno, attraverso l?indicazione di astensione nei referendum sulla
procreazione assistita per far mancare il quorum e invalidare la consultazione,
la Chiesa cattolica italiana ha dimostrato una volta di più non solo la
sua volontà di imporre all?intera società italiana la propria morale confessionale,
ma anche la volontà di farlo pur sapendosi minoranza: solo sommando i (mancati)
suffragi dei propri sostenitori più acritici alle astensioni fisiologiche,
i vescovi possono sperare di continuare a imporre la volontà di una confessione
religiosa a un?intera popolazione che, su questo punto, come attestano tutti
i sondaggi, ha opinioni maggioritariamente diverse e più rispettose della
libertà individuale.

D?altra parte, i fondi attribuiti con il meccanismo dell'8 per mille alla
Chiesa romano-cattolica sono in larga prevalenza destinati a scopi di culto,
al pagamento degli stipendi dei sacerdoti e alla costruzione di nuovi edifici
ecclesiastici, all?opposto di quel che lasciano intendere i tendenziosi
messaggi pubblicitari della campagna cattolica sull?8 per mille. Viceversa,
la gran parte delle altre confessioni religiose concorrenti alla ripartizione
di tali fondi (a cominciare dalla Chiesa valdese, il cui rendiconto è visibile
all?indirizzo http://www.chiesavaldese.org/pages/finanze/otto_mille.php)
li destinano invece esclusivamente a finalità sociali e umanitarie. Nell?atmosfera
di parossistica mobilitazione mediatica a sostegno delle posizioni vaticane
in ogni campo, seguita alla morte di Giovanni Paolo II, la Rai era addirittura
arrivata, nelle scorse settimane, a censurare in un primo tempo uno spot
della Chiesa valdese sull?8 per mille che evidenzia questa differenza fra
valdesi e cattolici nell?uso dei fondi in questione.

Dall'altro lato, neppure lo Stato merita la nostra generosità. Lo Stato
è inerte per quel che riguarda la prevenzione dell'Aids e l?Italia è il
solo paese dell?Europa occidentale che abbia escluso il finanziamento della
distribuzione gratuita di preservativi come strumento di prevenzione, condannando
migliaia di adolescenti italiani ogni anno a infettarsi e a contagiare a
loro volta i loro partner. E, mentre preleva ai cittadini omosessuali lo
stesso contributo fiscale imposto agli altri, nega loro non solo il riconoscimento
della parità di diritti come individui e come coppie, ma perfino una legge
che vieti le discriminazioni ai loro danni, come richiesto più volte dal
Parlamento europeo: una legge come quelle vigenti in quasi tutti gli altri
paesi dell?Europa occidentale e come quelle che vietano anche in Italia
la discriminazione di altre minoranze. Addirittura, una direttiva europea
mirante a combattere la discriminazione è stata ?recepita? dall?attuale
maggioranza parlamentare in modo così distorto ? e illegale ? da rendere
possibili discriminazioni in precedenza vietate da norme di legge generali.

La Chiesa valdese e metodista ha invece da tempo avviato una seria e coraggiosa
riflessione anche sul tema dell'omosessualità (come sulla bioetica e da
sempre sulla laicità dello Stato e della scuola pubblica, e come anni fa
sul tema del divorzio e su quello dell'aborto), fondata sull'esegesi biblica
e sull'impegno civile, tesa a superare pregiudizi secolari, riflessione
che si è manifestata in numerose occasioni e anche con la solidarietà sempre
manifestata di fronte agli ostacoli frapposti dalla Chiesa cattolica al
libero svolgimento delle nostre manifestazioni. Queste riflessioni che provengono
da una Chiesa cristiana universalmente rispettata e riconosciuta sono preziose
per noi nel confronto con chi vuole negarci pari diritti e pari dignità
sociale sulla base di una presunta ?naturale? illiceità della nostra identità
personale e morale.

Anche, ma non solo, attraverso questo impegno di riflessione e di ricerca,
questa minoranza significativa nella società italiana ha spesso dimostrato
che anche in questo paese la fede religiosa può motivare scelte di libertà
anziché di autoritarismo clericale.

La scelta sulla destinazione dell?8 per mille assume un particolare significato
quest?anno, al culmine di un crescendo di delirio idolatrico da cui l?intera
società italiana è stata investita dopo la morte di Giovanni Paolo II e
l?elezione del suo successore. Sull?onda di un servilismo e di un?eccitazione
mediatica e politica senza precedenti, si è smarrita ogni memoria del carattere
laico delle istituzioni italiane, del profondo pluralismo culturale, politico
e religioso della società in cui viviamo, del carattere estremamente controverso,
perfino per gli stessi cattolici romani, dell?eredità del defunto Papa,
pienamente condivisa dal nuovo soprattutto in materia di limitazione dei
diritti civili. Si è perso in questi giorni, soprattutto, ogni rispetto
per i milioni di cittadini che dissentivano dalle opinioni e dalle convinzioni
della Chiesa di Roma.


PROPOSTE DI RIFORMA

LA GRANDE TRUFFA DELL'8 PER MILLE ALLA CHIESA CATTOLICA
Solo il 36,57 per cento ha barrato con una crocetta la casella. I miei soldi
ai valdesi
lunedì 19 aprile 2004 , di Massimo Consoli



OTTO PER MILLE: L'ARMA DEI POVERI!



di Massimo Consoli



E' l'ora della rivolta.

Se volete, è anche l'ora della rivoluzione.

Comunque, ognuno di noi/voi è chiamato a fare la propria parte, a portare
il

proprio sassolino per l'edificazione di una grande casa comune, e a non

nascondersi dietro la convinzione che le piccole azioni non servono a nulla

ed è perciò inutile farle.

Noi viviamo in Italia.

Se uno si va a studiare le raccolte di giornali degli ultimi cento anni

(giusto per fissare un limite comprensibile e facilmente controllabile),
poi

si mette a leggere un po' di libri sull'argomento che lo interessa, e si

guarda attorno parlando con la gente, arriverà ad una conclusione forse

banale ma incontrovertibile e che non è inutile ripetere anche qui per

l'ennesima volta:

Nel nostro Paese, il nemico più pernicioso della comunità varia è la Chiesa

Cattolica!

Nessuna classe, categoria, istituzione, comunità, religione, razza, etniaS

si è accanita contro di noi con tanta pervicacia, crudeltà e scientificità,

e con tutti i mezzi disponibili all'ingegno umano, neppure solo limitandosi

a bruciare vivi i sodomiti per chissà quanti secoli nel nome di Dio e

sottomettendoli alla croce, ma cercando, anzi riuscendo in pieno ad entrare

nelle coscienze degli individui fino a distruggerne ogni capacità o

desiderio di resistenza alla violenza.

Non credo di sbagliare dicendo che ognuno di voi che mi sta leggendo in

questo momento, almeno una volta nella sua vita ha pensato al suicidio come

soluzione ai propri conflitti interiori tra pulsione sessuale e/o

sentimentale per una persona del proprio sesso, e fede religiosa.

Che poi una gran parte di ecclesiastici (maschi e femmine) siano

omosessuali, dimostra il perverso successo delle strategie messe in atto
da

una istituzione che vanta migliaia di anni di esperienza e di studio

accurato dell'essere umano e delle sue possibilità di manipolazione.

Ma non voglio fare una conferenza sulla storia delle religioni o lanciare
un

attacco anticlericale contro il Vaticano.

Io qui, oggi, sto difendendo me stesso contro i miei nemici mortali, contro

coloro che hanno torturato i miei padri e le mie madri, che hanno rovinato

la vita a quelli che ci hanno preceduto sulla strada che stiamo percorrendo,

che pongono continuamente ostacoli nel nostro giusto desiderio di

raggiungere la serenità, la felicità, l'amore.

E spero di non trovarmi da solo, in quest'impresa.

Entro giugno bisogna presentare la dichiarazione dei redditi. In questa

occasione il contribuente deve decidere a chi destinare l'8 per mille

dell'IRPEF (Imposta sul Reddito delle PErsone Fisiche).

I fondi raccolti in questo modo (e sono somme incredibilmente alte) vengono

suddivisi tra vari soggetti, tutti religiosi, tranne uno, lo Stato Italiano.

Gli altri sono così elencati: Chiesa Cattolica, Comunità Ebraiche, Assemblee

di Dio in Italia, Avventisti del Settimo Giorno, Chiesa Evangelica Luterana,

Tavola Valdese.

Questo 8 per mille è stata una invenzione della Chiesa Cattolica per

ricevere dagli italiani ancora più soldi di quanti non ne riceva in mille

altri modi.

Porto un esempio che spero mi aiuti ad essere più chiaro possibile.

I media hanno riportato a suo tempo la notizia che l'87 per cento dei

contribuenti italiani, nello scorso 2003, hanno fatto la propria scelta
a

favore della Chiesa Cattolica.

Non è vero. Solo il 36,57 per cento ha barrato con una crocetta la casella

apposita sul modulo delle tasse. Il restante 63.43 per cento non ha espresso

alcuna preferenza. Quasi i due terzi! La stragrande maggioranza di questi

due terzi ha lasciato in bianco le apposite caselle nella convinzione che,

in questo modo, non avrebbe dato i suoi soldi a nessuno.

Errore madornale!

La legge (che è una vera e propria LEGGE-TRUFFA) è congegnata in modo che
i

soldi di chi non ha espresso alcuna preferenza vadano comunque distribuiti

percentualmente tra i soggetti ammessi alla distribuzione dei fondi.

Gli ebrei italiani sono 35.000. Le altre convinzioni religiose sono composte

da quattro gattiS è chiaro che la parte del leone va automaticamente alla

Chiesa Cattolica che così, dal 36,57 per cento, balza all'87 per cento dei

soldi da ripartire.

Ma non è finita.

Chi non ha simpatia per nessuna confessione religiosa e preferisce lasciare

i propri soldi allo Stato (come, ingenuamente, ho fatto io fino

all'altr'anno) perché ha saputo che verranno impiegati per opere di restauro

culturale, o simili, rimane coinvolto in una truffa colossale. Nel 2002,
ad

esempio, un terzo dei soldi che i contribuenti hanno assegnato allo Stato,

sono stati da questo dirottati alla ristrutturazione dei beni culturali

della Chiesa Cattolica!

Alla fine, alla Chiesa Cattolica sono andati, nel 2003, la bellezza di 1.967

miliardi di lire (oltre 1 miliardo di euro): una somma che supera il

bilancio di chissà quanti Stati del Terzo Mondo. E tutto questo senza colpo

ferire, cercando di convincere gli italiani con una campagna pubblicitaria

che alla Conferenza Episcopale Italiana è costata 8 milioni di euro. E tutto

questo senza contare altre agevolazioni delle quali continua a godere la

stessa Chiesa Cattolica, per accontentare la quale Destra e Sinistra fanno
a

gara, offrendo regali di tutti i generi.

E' di due giorni fa la notizia che, finalmente, Il Comune di Roma (Veltroni)

e la Regione Lazio (Storace) si sono accordati per costruire 26 nuove chiese

nella capitale.

26 nuove chiese proprio mentre le autorità cattoliche medesime si lamentano

che gli italiani (e soprattutto i romani) non vanno a messa, non frequentano

le chiese le quali, nella stessa città di Roma, sono deserte e frequentate

quasi solo da turistiS

E per finire: che uso ne fa, dei suoi fondi, la Chiesa Cattolica? Forse

quelle belle opere di assistenza ai bisognosi che ci fanno continuamente

ammirare in TV?

No! Gli interventi caritativi sono solo il 18,21 per cento, mentre le

"esigenze di culto e pastorale" assorbono un buon 41.58 per cento; il

sostentamento del clero (lo stipendio ai preti, per capirci meglio), si

prende il 32,43 per cento; e la "riserva", il 7,78 per cento.

Ebbene, nel mio piccolo io mi rifiuto di contribuire a finanziare i miei

nemici, coloro che hanno usato il mio denaro per discriminarmi, insultarmi
e

farmi star male. Preferisco aiutare chi mi da' maggiori garanzie di

utilizzare il mio denaro in iniziative che condivido e che non si ritorcono

contro di me.

Sono stato a lungo indeciso tra le Comunità Ebraiche ed i Valdesi, mentre
le

altre confessioni cristiane non le vedo tanto tanto diverse da quella

cattolica. Poi, considerando che quando ho cercato di intervistare per "Rome

Gay News" due rabbini (il prof. Elio Toaff e il dr. Bachbut, nel 1995)

sull'argomento che mi sta più a cuore, questi non mi hanno neppure degnato

di una risposta, mi sono convinto che non posso dare i miei soldi a chi
non

mi prende neppure in considerazione.

Il mio 8 per mille, quest'anno, lo darò ai Valdesi, per ora convinto che

siano il male minore. Speranzoso che si dimostreranno il bene maggiore.



Massimo Consoli