[Animate] sceneggiatura

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Autore: Mostro
Data:  
Nuovi argomenti: [Animate]
Oggetto: [Animate] sceneggiatura
Io devo fare la 5 della nona tavola, e manco all' appello. Il prima
possibile strangolo una seppia e la intingo nel foglio, lo giuro. Le
dimensioni quali sono (o le proporzioni, dato che l' immagine si può
sempre rimpicciolire? Posso spedire la vignetta via mail vero?

Francesco per il Mostro.

SCIATTO produzie ha scritto:

> per chi ne ha bisogno la sceneggiatura di antonella e appena ci
> capisco posto un quadro di riferimento di vignette e autori e faccio
> l'appello dei mancanti
> baci
> sono felice anch'io di tutto l'ambaradam
> e che ci siete
> a presto
> vlr
>
> TITOLO:Oltre lo specchio
> sceneggiatura di Antonella Lattanzi
> <maeouzo at yahoo.it >
>
> NOTA PER I DISEGNATORI: Se il fumetto potesse essere realizzato a
> colori, le tavole dalla 1 alla 8 dovranno essere dipinte con toni
> sempre più vivaci ? per segnalare la ricchezza, la felicità e,dalla 5
> alla 8, il climax crescente ? mentre la 9 dovrà essere dipinta con
> toni spenti tendenti al grigio ? quasi in bianco, nero e sfumature di
> quest?ultimo - per simboleggiare la degradazione e la tristezza.
> Ancora, tutti i bambini in affitto portano uno stemmino appuntato qua
> e là, con il logo della NPT, che poi è lo stesso del festival crack.
> Il logo però non dev?essere troppo visibile, altrimenti metterebbe già
> il lettore in allarme.
>
> SCHEDE DEI PERSONAGGI
> Tutti i personaggi della prima parte del soggetto sono persone ricche,
> facoltose, onnipotenti, spesso trucatissime, ma hanno un sogno ?
> meglio una necessità ? quello di avere dei bambini (da sculacciare, da
> cullare, da curare). Per alcuni si tratta di uno status simbol, per
> altri è un gioco, per altri ancora una nuova esperienza o un modo
> diverso per passare una serata. Per certi è un tentativo di superare
> la frustrazione della sterilità, ad altri è stato consigliato dallo
> psicologo dal quale sono in analisi. Decidete voi. Questo vuol dire
> che non solo l?atmosfera di sottofondo a tutta questa prima ? lunga ?
> parte dev?essere insieme normale ma eccentrica, meditata e insieme
> felice, ma soprattutto che il contrasto tra lo squallore e la
> fastosità non è soltanto nei luoghi e nei vestiti, ma anche nei volti,
> nelle rughe, nei movimenti. Mi è stato insegnato ? e ritengo questa la
> prima regola di uno sceneggiatore ? a dare la stragrande libertà al
> disegnatore (non mi interessano il colore dei capelli, degli occhi,
> dei vestiti dei personaggi, ma soltanto il gusto, l?odore, il sapore
> che devono ispirare): allora ho intenzione qui di dare delle
> indicazioni piuttosto sommarie della fisicità dei personaggi, per
> soffermarmi più sulle esperienze e sulle sensazioni, che fanno a mio
> avviso il colore degli occhi, la profondità, il numero di rughe
> attorno alle labbra. Per il resto, siete bravissimi, fate quello che
> volete e divertitevi!!!
>
> GENITORI
> Luis e Maria Da Silva
> Sono entrambi giovani rampolli di famiglie facoltose. Sarebbero felici
> ma lei è sterile e non c?è verso di avere dei bambini. Lui ha una
> passione particolare per l?Italia, e desidera questa figlia più di
> ogni altra cosa. Sono entrambi estremamente legati alle tradizioni, e
> cercano di ricreare gli stereotipi di una maternità normale.
>
> Alambra e Joao Marquez
> Anch?essi ricchi, pieni di oggetti che simboleggiano altrettanti
> status simbol. Non più giovanissimi, ma neanche troppo vecchi, sentono
> il tempo che sfugge, e ne hanno paura. Credo che non si siano mai
> decisi a fare un figlio perché troppo egoisti e incentrati su se
> stessi. Alambra ha una sorella con cinque bambini che forse si vede
> sullo sfondo.
>
> Miguel Dalima
> Ricordate la canzone di ? mi sembra ? Luca Barbarossa che fa ?giovani
> rampanti intraprendenti fanno passi da giganti nei debutti in società.
> Sempre pronti ad ogni avvenimento ho un appartamento in centro a
> pranzo vado da mammà.?? Eccolo, è lui, dieci anni dopo? Adesso (35-40
> anni) vuole un bambino, però non vuole neanche rinunciare alla propria
> vita spendacciona e latin lover. Così, credo, un giorno ha detto: bè
> proviamo la festa del papà, tanto va di moda! Oppure è anche possibile
> che ?dietro quella scorza da duro??. È tutto da scoprire. La sua casa
> è arredata con cura, lui stesso è sicuramente più simile a Kevin
> Kostner (o al piacione Tom Cruise) che a Benicio del Toro, ma per il
> resto, l?importante è appunto che il tutto renda l?idea dell?incallito
> single egocentrico e un po? cascamorto, ricco lampadato e forse pure
> palestrato. Non è un caso comunque che scelga un figlio maschio!
>
> Angela e Leandro Vasquez
> Sono i più ricchi. Lui è un ambasciatore (in merito, vorrei che questo
> fosse scritto sulla sceneggiatura, quando la segretaria chiama i due
> signori, comunque vi allego questa variazione in un altro file). Lei è
> la moglie dell?ambasciatore. Potete immaginare: la NPT non solo è così
> forte da trattarli come due persone normali (tranne quando li fanno
> entrare prima di tutti), ma da proporre loro gli sconti per i
> dipendenti statali, come se ? in qualche modo ? potessero averne
> bisogno. La NPT è come una droga, per coloro che cominciano a farne
> uso. Di qualsiasi estrazione sociale siano, ne hanno sempre più
> bisogno, e indossano perciò questo atteggiamento in un certo senso
> servile.
>
> BAMBINI IN AFFITTO
> Erica
> Quattro anni, è una bambina in affitto che ? probabilmente ? non
> capisce niente di quello che succede. Oppure sa tutto. Finta figlia
> dei signori Marquez, è sicuramente molto bella, ben vestita, boccoli
> lunghi (forse extensions) sulle spallucce sottili, è molto educata e
> solare, come tutti i bambini della NPT. Non dimentichiamoci però che
> proviene da una situazione totalmente disastrata e che i vestiti sono
> tutti forniti dalla stessa NPT.
> Rodriguez
> Sette anni, immaginatelo un po? timido e spaurito all?inizio, ma
> subito ben calato nella propria parte. Ha i capelli cortissimi e lo
> sguardo vispo, un paio di occhialetti sul nasino, è molto abbronzato
> perché passa un sacco di tempo per strada. Suo padre è scappato molto
> tempo fa, vive con una sorella maggiore e una mamma alcolizzata.
> Isabel
> Otto anni, è la nostra protagonista insieme alla famiglia Vasquez.
> Quando ho scritto sulla sceneggiatura che deve avere indosso una
> camicia da notte particolare, in modo che poi fosse riconoscibile
> quando ? nell?ultima vignetta ? la sua vera mamma la sta struccando,
> forse ho preteso troppo. Ciò implicherebbe infatti che, subito dopo la
> performance della febbre, i vasquez vanno alla Npt, e che tutto si
> svolge quindi in una sola giornata, al termine della quale isabel,
> tornata a casa, si strucca e va dormire. Se voi credete che questo sia
> possibile, allora concedetemi questo particolare, perché potrebbe
> essere carino. Altrimenti non tenetelo in alcun conto. Isabel forse è
> ancora più bella degli altri bambini, forse ha delle efelidi sul viso,
> di certo è una ?grande?, perché è perfettamente consapevole di quello
> fa, e lo fa ? di certo ? anche per la sua mamma.
>
> ALTRO
> Maddalena
> Un?ostetrica qualunque.
> Juanita
> Bella e fine segretaria di una ditta facoltosa.
> Marie Dos Santos
> Ragioniera e ?capo spirituale? della NPT. Responsabile anche
> dell?immagine della ditta. Dalla sceneggiatura: ?È una figura
> eccentrica, un donnone tutto gonne ampie e campanellini da figlia dei
> fiori. Ha i capelli lunghissimi raccolti in due trecce. È piena di
> monili d?oro.? E? una femminista, innamorata di sua madre, proviena da
> una famiglia facoltosa.
> Antonia
> Mamma di Isabel. Dalla sceneggiatura: ?è una donna consumata dagli
> affanni e dalla povertà, vestita di stracci. Niente a che vedere con
> la curatissima Angela. Grande importanza, nel disegno, si darà agli
> occhi di Atonia, molto espressivi: sono disperati, interrogativi,
> lucidi, come se stesse per piangere, ma non volesse farlo davanti a
> sua figlia. Si morde le labbra. Ci guarda.? È una donna abbastanza
> giovane, forse anche molto giovane, quasi una ragazzina. Ha un altro
> bambino molto piccolo, capelli lunghi con la riga al centro,
> nerissimi, raccolti in una coda bassadalla quale fuoriescono dei
> ciuffi disordinati. Ha le mani consumate e callose, il viso pieno di
> rughe provocatele dagli stenti. È povera e sola, non è felice. Non è
> mai truccata.
>
>
>
> 1 tavola
> 1.
> Striscia completa.
> America del Sud. San Paolo. Quartieri alti. Interno giorno.
> Totalone ? leggermente dall?alto ? di uno squarcio della città ricca.
> Soggetto della vignetta è un ospedale molto elegante. Da una delle
> finestre dell?ospedale, proviene una voce ? è quella di Luis da Silva,
> il finto padre, che contempla la sua finta figlia nella nursery.
> COLONNINO: America del Sud. San Paolo. Ospedale ?Santa Maria?.
> VFC: Mamma mia, com?è piccola?
> 2.
> Nell?ospedale. Nursery e corridoio antistante. Ambiente ricco.
> Soggettiva dei bambini dietro il vetro del nido: Luis e Maria da Silva
> si tengono per mano, in piedi davanti alla nursery, e guardano
> commossi verso il lettore. Maria ? in vestaglia ? si asciuga una
> lacrima, mentre Luis la cinge con un braccio.
> LUIS: ?è tutta sua madre!
> MARIA: Mah, non so, forse le orecchie. Potremmo chiamarla Linda ? come
> la nonna - o Sally ? che sa di cantante pop- tu che ne dici?
> 3.
> Inquadriamo uno scorcio del corridoio e del nido, leggermente dall?alto.
> In primo piano Luis, Maria e l?ostetrica ? Maddalena ? che porge un
> fiore a Maria. Sullo sfondo, vita di ospedale e volti confusi di neonati.
> MADDALENA: Congratulazioni, signora Maria. Avete fatto proprio un buon
> lavoro.
> LUIS: Anche tu, Maddalena. Se mia madre avesse incontrato un?ostetrica
> come te, credo che oggi non avrebbe così paura degli ospedali.
>
>
> 4.
> Striscia completa.
> Totale del nido dietro il vetro.
> Una decina di bambini. Chi piange, chi si succhia il dito. Non
> distinguiamo nessuno in particolare.
> VFC (Maria): Stavo pensando, Luis, come si chiama quella cantante
> italiana, la Carrà? Mi sembra Donatella, o no? Potrebbe essere un?idea.
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> 2 tavola
>
> Stacco
> 1.
> Notte di natale. San Paolo. Quartieri alti. Esterno notte.
> Totalone ? leggermente dall?alto ? dei quartieri residenziali della
> città addobbata per natale. Centro della vignetta è un villone con
> ampio giardino antistante, completamente rivestito di decorazioni
> natalizie. Come nella vignetta 1 di tavola 1, da una delle finestre
> della villa, proviene un coro di voci.
> COLONNINO: Notte di natale. San Paolo. Villa Marquez.
> VFC: Tu sce-ndi dall-e stelle, oh reee del cieeelo e vie-ni in u-na
> groootaaal freeddo e al geeelo!
> 2.
> Esterno/interno notte.
> Scorcio dell?interno della villa, visto da una delle finestre. Salone
> ricco e addobbato. Sullo sfondo, un presepe.
> La famiglia Marquez al completo ? finti
> genitori-nonni-zii-cugini-parenti vicini e lontani ? celebra il santo
> natale. Erica ? quattro anni, la figlia in affitto ? è a capo della
> processione di parenti che si dirige verso il presepe dove adagerà la
> statuina di gesù bambino in una culla. Erica tiene in mano il
> bambinello. La sua finta mamma ? subito dietro di lei ? le cinge le
> braccia e la aiuta, con le proprie mani sotto quelle della bimba, a
> non far cadere la statuina. Tutti cantano, tranne la finta mamma,
> Alambra, che sussurra qualcosa teneramente chinata verso Erica, e il
> finto padre, Joao, che riprende commosso la scena con una telecamera
> ultimo modello.
> CORO DI PARENTI: Ooh bambii-no, mio divi-no, io ti ve-do qui a tremar?
> (o altra canzone popolare)
> ALAMBRA: Brava, piccolina. Bravissima. Sei la più brava. Forza, altri
> due passetti, e gesù potrà fare la sua santa nanna.
> 3.
> Alcuni secondi dopo. Stesso luogo.
> Erica è china sul presepe. Sta poggiando la statuina nella culla. La
> processione si è sciolta. Un?anziana donna ? la finta nonna ? recita
> una preghiera in latino. Alambra e Joao si stringono felici alla
> bambina, mentre uno zio riprende il quadretto familiare. È quasi
> stucchevole.
> NONNA: ave maria, grazia plena, dominus tecum?
> JOAO: Adesso,Erica, da? un bacino a gesù bambino: ti proteggerà sempre.
> ZIO: Questa bambina bellissima è proprio fotogenica: scommetto che da
> grande farà la modella in tv!
> Stacco.
> 4.
> Un altro giorno. Casa, arredata con molta cura, di Miguel Dalima,
> inguaribile single. Interno giorno.
> Miguel ? 35-40 anni ? sta cucinando, mentre parla al telefono tenendo
> in mano un cordless. Sembra divertito dalla conversazione. È
> indaffarato, la cucina è un po? disordinata. Sotto il grembiule,
> indossa un elegante abito da ufficio. Squilla il campanello della
> porta d?ingresso.
> COLONNINO: Festa del papà. Casa di Miguel Dalima.
> MIGUEL: Sì,sì,te lo prometto,papà. Tra un anno esatto sarò sposato.
> Hai ragione tu, basta con le confezioni monodose anche se, devo dire,
> fino adesso non ho mai sentito il bisogno di?
> VFC (campanello): DLIN DLON!
> MIGUEL: eh eh, ciao papà devo scappare suonano alla porta. Tanti
> auguri ancora pà, tanti tanti baci. Eh? No no, non mi sento affatto solo!
> 5.
> Miguel apre la porta. Sulla soglia Rodriquez, di crica sette anni (il
> figlio in affitto), vestito di un grembiulino blu, gli salta al collo
> con una pergamena in mano.
> RODRIGUEZ: Tanti auguri, pà! Ti voglio tanto bene.
> MIGUEL: Oh, grazie, grazie, Rodriguez, ma non stringere così forte.
> Anch?io ti voglio bene!
> 6.
> Poco dopo, Rodriguez è in salone, in piedi davanti al suo finto padre.
> Impettito e concentrato, legge una poesia da una pergamena. Miguel, di
> spalle, seduto in poltrona, lo guarda e si asciuga gli occhi con un
> fazzoletto.
> COLONNINO: Poco dopo
> MARIO: ? e perciò tanti auguri/ mio caro papà/ che più forte di te/
> nessun mai sarà!
> MIGUEL: Piccolo, piccolo mio, vieni qui: da? un bacio al tuo
> fortissimo papà!
>
>
>
>
> 3 tavola
> Stacco
> 1.
> San Paolo. Casa Vasquez. Interno notte.
> Dall?alto, camera da letto dei finti genitori Leandro (ambasciatore) e
> Angela. Anche questa volta, dall?abbigliamento dei personaggi e
> dall?arredamento, si capisce che siamo alle prese con una famiglia
> molto ricca.
> Isabel ? la figlia in affitto, otto anni ? ha la febbre molto alta. La
> sua camicia da notte, per quanto si vedrà, deve essere molto
> particolare, poiché i lettori dovranno riconoscere la bambina, nella
> tavola 9, proprio dagli indumenti che indossa e dalla sua forte ?erre
> moscia?. A piacere, si possono aggiungere anche altre peculiarità alla
> bambina ? efelidi, diverso colore degli occhi? ? ma ricordando che
> nella prima vignetta della 9 la vedremo di spalle. Se ne sta
> rincantucciata sotto le coperte, nel lettone dei genitori. Angela, un
> catino di acqua bollente ai piedi, è seduta accanto al letto e canta,
> mentre poggia degli impacchi sulla fronte di Isabel. Leandro guarda
> costernato un termometro.
> COLONNINO: Casa Vasquez. Un giorno qualunque.
> ANGELA (canta): Luungo i pa-scoli del cieel/ caavalliino vaa/ tutto
> d?ooro il su-o mantel/ neell?azzuu-rrità?
> ISABEL: Acqua? povtatemi tant?acqua: ho sete, tanta sete, mamma. Ho un
> gvan mal di testa. Ohi ohi!
> LEANDRO: Ancora quaranta meno due! Non sarà il caso di richiamare il
> dottore?
> 2.
> Stessa scena.
> Dall?alto, inquadriamo Angela china sul catino di acqua bollente nel
> quale sta imbevendo le pezze da mettere sulla fronte di Isabel. Isabel
> si è leggermente sollevata da cuscino per protestare. Leandro non c?è
> più.
> ANGELA: Per favore, Leandro, puoi portarmi la tisana per Isabel? È già
> sul fuoco, devi solo scolarla!
> VFC (Leandro): Non la trovo! Ah si, è questa qui. Arrivo subito!
> ISABEL: NO, mà, mi fa pvopvio schifo la medicina!
> 3.
> Stesso luogo.
> Di spalle, Leandro che, accostatosi ad Isabel, le tiene la nuca
> sollevata per farle bere la tisana senza che la bimba si sforzi.
> COLONNINO: Pochi secondi dopo.
> LEANDRO: Tieni, bambina. Vedrai che ti sentirai subito bene
> 4.
> PPP del viso disgustato di Isabel paonazza.
> 5.
> Soggettiva di Leandro. Il corpo inarcato, il braccio teso, Isabel sta
> scaraventando per terra la tazza e addosso a suo padre arrabbiatissimo
> la medicina. Ha il viso contratto e la bocca spalancata. Urla e piange
> disperatamente.
> TAZZINA: SVUOSH
> ISABEL: PUA?! Ti avevo detto ACQUA ACQUA ACQUA! Questa mi fa pvopvio
> schifo, e non la voglio pev niente!
> VFC: Sei CATTIVA, Isabel! NON si fanno queste cose al TUO PAPA?!
> 6.
> Leggermente dall?alto, stesso contesto di vignetta 1, tavola 3.
> Isabel si è ributtata sul letto, distrutta, le labbra secche, gli
> occhi lucidi. Leandro, in piedi, completamente sporco di tisana, le
> sta dando uno schiaffetto sulla mano. Angela è china per terra, e
> raccoglie i cocci della tazza.
> SCHIAFFETTO: SCIAF!
> ISABEL: Scusami, pà, non l?ho fatto apposta! È che non mi sento
> pvopvio bene. Ho fveddo e caldo, mi fanno male le gambe, mi viene da
> vomitave.
> LEANDRO: Lo so lo so, cara, e mi dispiace. Sarà sicuramente colpa del
> diavoletto, ma tu lo devi mandare via, capito? Adesso gesù starà
> piangendo per colpa tua.
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> 4 tavola
> Stacco.
> 1.
> Striscia completa.
> San Paolo. Quartieri alti. Esterno giorno.
> Totalone, dal basso verso l?alto, della zona ricca, popolata di
> grattacieli che ospitano uffici e agenzie di sorta. Tra tutti questi
> edifici altissimi, spicca una grattacielo su cui troneggia il logo
> della ?nostra? agenzia (il logo del festival crack), responsabile
> dell?affitto dei bambini: NPT. Il lettore non sospetta ancora nulla né
> della finzione delle precedenti scene, né del reale campo d?azione
> della NPT. Fino alla vignetta 7 di tavola 7, il nome dell?agenzia
> rimarrà, quindi, solo NPT e nient?altro. Quello che ospita la nostra
> impresa è il palazzo più imponente, il più ricco, il più magnificente
> e il più vistoso.
> COLONNINO: San Paolo. Quartieri alti. Agenzia NPT.
> 2.
> Ravvicinata sul grattacielo della NPT. In questa inquadratura, abbiamo
> ancora una panoramica del quartiere degli uffici, ma molto più
> ristretta. Si vede quasi unicamente il palazzo in questione, questa
> volta ad altezza reale.
> Da una delle finestre ? a specchio ? proviene una VFC, quella della
> segretaria della rag. Dos Santos, Juanita.
> VFC: Signori Vasquez, è il vostro turno!...ripeto: Vasquez!
> 3.
> Palazzo della NPT.
> Ravvicinata più stretta, solo sulla finestra da cui proviene la voce.
> Non vediamo nulla al suo interno, siamo ancora troppo lontani. VFC del
> signore e la signora Vasquez e della segretaria.
> VFC1: Angela?! Angela vieni, tocca a noi!
> VFC2: Oh? Sì, sì, mi scusi, ero in bagno.
> VFC3: Non si preoccupi, signora. La rag. Dos Santos vi sta spettando.
> Sapete già dove andare: la contabile è cambiata, ma l?ufficio è sempre
> lo stesso. Arrivederci Ambasciatore.
> 4.
> Palazzo del NPT. Interno/esterno giorno.
> Soggettiva del lettore che guarda dentro la finestra. Questa volta,
> siccome siamo molto vicini, ancor più ravvicinati rispetto alla
> vignetta precedente, vediamo ciò che accade all?interno. Inquadriamo
> uno scorcio della sala d?aspetto della NPT, dove i signori Marquez e
> Da Silva sono seduti su comodi divanetti di pelle. La sig. Da Silva
> parlotta con la Sig. Marquez. Miguel è appena entrato: ha ancora la
> mano appoggiata sulla maniglia e si rivolge alle segretaria. Juanita è
> seduta ad una scrivania e sta controllando delle carte sul tavolo, di
> fronte alle coppie sul divanetto. Alla sua destra, il corridoio che
> porta all?ufficio della Dos Santos.
> MIGUEL: Buongiorno, sono Miguel Dalima. Non so se sono nel posto
> giusto: è qui l?ufficio pagamenti della N.P.T.?
> JUANITA: Prego, si accomodi, signor? Dalima!? La chiamo io.
> MARIA DA SILVA (alla Marquez): Ma non c?eravamo prima mio marito ed
> io, e poi lei e suo marito? I Vasquez sono appena arrivati!
> Sig. MARQUEZ: Signora mia, lo sa come vanno le cose: chi più paga
> prima è servito. I Vasquez lei non lo sa forse ma sono
> am-ba-scia-to-ri! Qui alla NPT spendono una fortuna ogni mese. È
> naturale che la Ditta li favorisca. Ma se pesco il direttore?
> 5.
> Siamo dentro.
> Interno giorno.
> Soggettiva ? dal basso ? del lettore che guarda il corridoio alla fine
> del quale i signori Vasquez, entrambi molto curati nel vestire,
> aspettano davanti ad una porta socchiusa su cui è applicata una
> targhetta: Rag. Dos Santos. Per la prospettiva, il corridoio deve
> sembrare lunghissimo e la figura della coppia molto piccola. Leandro
> sta bussando alla porta.
> MANO CHE BUSSA: TOC TOC!
> LEANDRO: Permesso?
> VFC (dos santos): Prego, è aperto, accomodatevi. Come si dice, mi casa
> es tu casa. O no?
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> 5 tavola
> 1.
> Ufficio Dos Santos. Interno/esterno giorno.
> Soggettiva dei Vasquez. L?ufficio è illuminato da una finestra che
> occupa tutta la parete, come nei grattacieli degli uffici americani,
> per cui vediamo anche uno scorcio di panorama. La Dos Santos è di
> spalle. Vicinissima al vetro della finestra-parete, guarda fuori.
> Tiene in mano un fascicolo ? quello che riguarda i Vasquez ? di cui
> non vedremo l?intestazione fino all?ultima vignetta di tavola 8. Sarà
> infatti leggendola che scopriremo, a lettere cubitali, la scritta :
> Niños Por Todos - società di BAMBINI IN AFFITTO. È una figura
> eccentrica, un donnone tutto gonne ampie e campanellini da figlia dei
> fiori. Ha i capelli lunghissimi raccolti in due trecce. È piena di
> monili d?oro. Sulla scrivania, un computer e un fax che sta sfornando
> fogli da molto tempo: un cumulo di carta è abbandonata sul pavimento
> proprio sotto di lui.
> DOS SANTOS: Il ragionier Fernandez è andato in pensione lo scorso
> aprile, adesso ci sono io. E so tutto di voi. Ma andiamo avanti:
> accomodatevi -Lui sulla sedia, lei in poltrona-
> 2.
> La Dos Santos si è avvicinata ai Vasquez e sta stringendo la mano ad
> Angela ? seduta in poltrona come la ragionera ha comandato. Vediamo
> chiaramente il viso allargato e rossiccio della Dos Santos e quello
> stranito di Angela. Leandro è in secondo piano.
> DOS SANTOS: Marie Dos Santos, femminista. Strano nome, per una
> sudamericana, dice? Le spiego, mia madre è di Hartford. Ha studiato
> alla Columbia Universty, Boston.
> 3.
> F.I. di Marie che, vicina alla porta dell?ufficio, ha una mano
> poggiata sulla maniglia e con l?altra regge sempre il fascicolo, da
> cui più tardi leggerà ai Vasquez la minuta del pagamento. Stesso
> sorriso allargato e finto.
> PORTA CHE SI APRE: CLICK!
> MARIE: È laureata in fisica nucleare. E fin qui niente di strano. Ma
> la storia si complica. Vogliamo andarci a prendere un caffè al bar qui
> vicino, signori?
> VFC: Certo, certo, andiamo. Leandro?
> MARIE: Leandro è d?accordo, Angela. Gli uomini sono sempre un nostro
> diritto. Pensa, mia madre è appassionata di chimica nucleare. Avrebbe
> voluto scoprirlo lei, il radio.
> 4.
> Soggettiva del lettore che guarda in viso lo stranio trio ? Marie,
> Leandro e Angela ? camminare attraverso il lunghissimo corridoio.
> Marie, davanti, è sfuocata. Ben chiare sono invece le figure di Angela
> e Leandro che, mano nella mano, si guardano incuriositi e leggermente
> infastiditi.
> MARIE: Così mi ha chiamato Marie, come il premio nobel moglie di Enrie
> Curie. Strana storia, o no? Che ne pensi, Angela?
> ANGELA: Beh, sì, in effetti è interessante, pensi che mia madre?
> MARIE: Sì sì sì, signora, me lo dirà dopo.
> 5.
> Ascensore. Interno/esterno giorno.
> Inquadratura della cabina dell?ascensore panoramico, all?interno,
> dall?alto, come se ci fosse una telecamera posta sul soffitto
> dell?abitacolo. I tre all?interno. Marie guarda fuori.
> ASCENSORE: FRRRRR!
> MARIE: Guardate che bel panorama! Qui alla NPT cerchiamo sempre di
> fare in modo che il cliente si ritenga soddisfatto. Avete qualche
> domanda, cari?
> LEANDRO: No, credo che sia tutto chiaro. Ci serviamo da voi da più di
> un anno: Isabel è sempre perfetta.
> 6.
> Strada antistante l?ingresso della NPT. Interno/esterno giorno.
> Inquadratura dal basso che, dall?esterno, ritrae il trio che esce
> dalla porta a vetri dell?edificio della NPT. Marie ha preso Angela a
> braccetto e indica il fascicolo che tiene in mano. Leandro è dietro di
> loro.
> PORTA A VETRI CHE SI APRE: CLICK CLACK!
> MARIE: Adesso ci sediamo ai tavolini di un bar qui vicino, ?La Vida
> Loca?, e vi faccio la minuta del pagamento. Ce l?ho proprio qui dentro.
> LEANDRO: Non ce n?è bisogno, ragioniera?
> MARIE: Prego, chiamami Marie. Ma andiamo avanti.
> LEANDRO: Certo, marie. Mi sembrerebbe, ecco, di poco tatto, una minuta
> in questo campo, come dire, delicato, ecco.
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> 6 tavola
>
> 1.
> Striscia completa.
> Esterno giorno.
> Scorcio della strada antistante la NPT immersa nel traffico di auto e
> passanti ? per lo più in tailleur e abito. Ora di punta. Ai lati della
> strada, grattacieli di uffici, bar e ristoranti per i dipendenti delle
> ricche multinazionali. Distinguiamo Marie, Leandro e Angela, seduti al
> tavolino del bar ?La Vida Loca?. Il primo beve un caffè. Angela fuma,
> una tazzina già vuota di caffè accanto. Marie ha poggiato sul tavolo
> il suo fascicolo e alcuni depliant che sta consultando, mentre
> sorseggia un tè caldo. Una cameriera, dopo aver consegnato le
> ordinazioni, fa come un inchino diretto verso Luis e fa per
> allontanarsi dal tavolo.
> COLONNINO: Strada antistante la NPT. Bar ?La Vida Loca?. Qualche
> minuto dopo.
> CAMERIERA: Mi chiami per qualsiasi cosa, ambasciatore. Qui siamo tutti
> a sua disposizione!
> MARIE: Sì sì lo sappiamo cara, non è vero Luis? Ma adesso abbiamo da
> fare: su, va? via.
> LUIS: Certo certo Marie, e allora dicevi?
> 2.
> Ravvicinata sui tre seduti al tavolo. Marie gongola per i complimenti,
> e intanto distribuisce i depliant ai coniugi.
> MARIE: Allora, Sono 300 euro e 75 centesimi più IVA. Esistono diverse
> soluzioni di pagamento, chiuderete la pratica con la mia segretaria
> Juanita. Mi auguro che siate felici, adesso e sempre.
> ANGELA: Felicissimi, rag? ehm ? Marie, credimi. Felice come non sono
> mai stata in vita mia. Paghiamo tutto subito, pagheremmo anche di più,
> Leandro ha tanti soldi e noi certe volte?
> MARIE: Ottimo, ottimo, adoro i clienti corretti e disponibili. Sono
> orgogliosa di voi, mie cari: il futuro della NPT è nei giovani, lo
> dico sempre, giovani belli e profumati come i Vasquez. Bene bene, E
> questi sono per voi.
> 3.
> Ravvicinata, dall?alto, sulle mani dei tre, poggiate sul tavolino.
> Leandro ha un corposo depliant in mano, Angela spegne la sigaretta
> mentre dà uno sguardo al depliant. Marie ha preso in mano il suo
> fascicolo.
> VFC1: Quello che avete in mano è il catalogo delle nostre prestazioni,
> completo di tariffe e servizi speciali. Ora vi spiego tutto, se vi va.
> VFC2: Non vedo l?ora di sentire che c?è di nuovo. Fernandez mi aveva
> parlato di certe chicche?
> 4.
> Ravvicinata di Leandro che tiene in mano il depliant. Sulla copertina
> ben in vista ? illustrata con disegni di bambini che sorridono a degli
> ipotetici genitori, in varie fasi della giornata o della vita ? si
> legge una scritta imponente: ?NPT, catalogo 2006. Papà, hai provato
> già tutto? Piangete, mamme, che l?NPT vi compra i palloncini!?.
> MARIE: E non si sbagliava. Questa volta ci siamo superati, credetemi!
> Sento odore di Nobel per la famiglia.
> LEANDRO: Certo, non mi stupirei se foste proprio voi?
> MARIE: Ma basta con l?autocelebrazione. Adesso, cari miei, state zitti
> e ascoltate.
> 5.
> Vignetta tagliata in obliquo: in una sezione, dettaglio dell?occhio di
> Leandro che guarda estasiato quello di Angela, nell?altra sezione .
> Aspettano frementi.
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> 7 tavola
>
> Dalla vignetta 1 ha inizio un climax che porterà Marie ? da un
> iniziale stato di eccitazione ?controllata? ? ad uno di estasi
> estrema, quasi trance, per poi lasciarla sfinita accasciarsi al suolo:
> nell?elenco delle infinite possibilità della NPT c?è tutta la sua vita.
>
> 1.
> Come nella vignetta 5 di tavola 6. PPP dell?occhio vispo di Marie.
> Questo è il suo pezzo forte. È estasiata da quello che sta per dire.
> COLONNINO: Ore 13: 00 - lo spettacolo ha inizio.
> VFC (Marie): La NPT è lieta di offrirvi (seguitemi): canzoncina di
> ogni festività, ninnananna,
> 2.
> Come in sogno ? possibilmente in bianco e nero, solo matita, senza
> chine. Inquadriamo una mamma che aggiusta il grembiulino a un bimbo: è
> il suo primo giorno di scuola.
> DIDASCALIA: ??primo giorno di scuola, santo natale con travestimento
> da babbonatale o processione con tuscendidallestelle ? per i più
> devoti, non so se mi spiego?
> 3.
> Realtà. PP. del viso di MARIE. Sorriso smagliante, occhi luccicanti di
> piacere, bocca larga e sorridente.
> MARIE: E ancora: compleanno ? il primo ha un costo ovviamente molto
> più alto ? pasqua con funzione religiosa,
> 4.
> Come vignetta 2, tavola 7 (sogno). Inquadriamo una coppia che
> accompagna il figlio in partenza per una gita all?autobus.
> DIDASCALIA: ??malattie con muchi e catarro, accompagnamento
> all?autobus di un figlio in partenza per una gita??
> 5.
> Realtà. P.A. di Marie che gesticola con il fascicolo in mano,
> sfogliandolo mentre parla. Guarda verso la vignetta successiva, dove
> vedremo i Vasquez che guardano verso di lei. Il climax prosegue.
> FASCICOLO: FRUSH FRUSH
> MARIE: ? neonato in nursery con infermiera che si congratula per il
> felice avvenimento?
> 6.
> Realtà. P.A. di Angela e Leandro che, abbracciandosi, guardano felici
> e quasi reverenziali verso la vignetta precedente, dove abbiamo visto
> Marie.
> ANGELA e LEANDRO: Oooohhh!
> VFC: ? festa del papà o della mamma ? ma questi di solito sono servizi
> per singles ??
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> 8 Tavola
> 1, 2, 3, sulla stessa striscia
> 1.
> Come vignetta 2 e 4, tavola7 (sogno). Inquadriamo una mamma che cambia
> il pannolino a suo figlio.
> DIDASCALIA: ?? festa del patrono con zuccherofilato, cambio di
> pannolini??
> 2.
> Come 2, 4, tavola7 e 1 tavola 8 (sogno). Inquadriamo un papà che,
> seduto su una sedia, sculaccia il figlio in braccio a lui.
> SCULACCIATA: PAC PAC!
> DIDASCALIA: ?: ? punizioni di ogni genere per bambini cattivi ?che ne
> dite di questo, mi sembra il vostro genere, eh??
> 3.
> Realtà. Come vignetta 6, tavola 8: i Vasquez guardano le due vignette
> precedenti.
> VFC: E adesso il pezzo forte, l?assoluta novità 2006, per i portafogli
> più? ehm? forniti: da oggi esistono anche servizi di durata
> settimanale o addirittura mensile!
> VASQUEZ: Ooooh!
> 4.
> Dettaglio della tessera del NPT con 25 timbri ? ogni timbro è una
> faccina di bimbo che ride, sovraimpressa su un logo NPT ? applicati in
> ogni casella, tipo raccolta punti. Lo spazio per il trentesimo è
> occupato da una scritta rossa: complimenti, hai vinto!
> DIDASCALIA: ?E per voi, cari ed affezionati amici, la prestigiosa
> tessera fedeltà da 30, 60 o 100 servizi. Ogni trenta timbri vi
> regaleremo una nostra prestazione! Non è fantastico??
> VFC: Leandro, siamo a venticinque! Siamo a venticinque!
> 5.
> Realtà. F.I. di Marie dal basso. Espressione esaltata, viso
> congestionato, bocca spalancata, rossetto sbavato e rimmel colante,
> trecce disfatte, pelle ricoperta di sudore. Piange per la commozione.
> E? gigantesca, quasi diabolica. Il cielo si è oscurato dietro di lei,
> come prima di un tornado. Sta sfogliando le pagine del fascicolo che
> le volano dalle mani, e rimangono sospese nell?aria, quasi ci fosse
> molto vento. I vestiti si gonfiano impazziti.
> FOGLI: FRUSH FRUSH
> CIELO: RUMBLE RUMBLE
> MARIE: E non dimenticate gli sconti per i dipendenti statali!
> VFC: Sì, sì!
> 6.
> F.I. della Dos Santos, dall?alto. È stesa, per terra, semisvenuta: non
> ha retto all?emozione. Stringe ancora tra le mani il fascicolo della
> NPT, con la copertina rivolta verso il lettore, ma ancora non
> riusciamo a leggerne l?intestazione, perché è troppo lontana. Una
> leggera bava le scivola dalle labbra sbavate. È sudatissima, quasi
> colante, ma assolutamente rigida, come chi è cascata dritto per terra.
> Poche lacrime dagli occhi aperti. Appare più magra. Il paesaggio
> dietro di lei è tornato normale. Il suo show è finito.
> CORPO PER TERRA: STOMP
> MARIE (sottovoce): Siamo proprio una grande azienda, eh?
> 7.
> buio totale, come un occhio che si chiude sul paesaggio circostante,
> di cui non vediamo che un pezzo, racchiuso entro due linee oblique, le
> palpebre.
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> 9 tavola
>
> Stacco.
> 1.
> Striscia completa.
> Stessa inquadratura di vignetta 1 tavola 1. Contrapposizione netta tra
> i quartieri ricchi e quelli poveri, evidenziata dal modo stesso di
> presentare la vignetta.
> America del Sud. San Paolo. Bidonville.
> Rappresentiamo più verosimilmente possibile lo squallore di una favelas.
> Totalone ? dall?alto ? delle roulottes aggrappate all?asfalto
> bollente. Bambini che giocano nella polvere. Desolazione e povertà.
> Rigagnoli maleodoranti dovunque.
> COLONNINO: America del Sud. San Paolo. Favelas.
> BAMBINO1: Passami quella palla, Pablo!
> BAMBINO2: No, mia madre ha detto che se la perdo anche ?sta volta gesù
> bambino non me la ricompra più!
> 2.
> Ravvicinata su una roulotte ? se possibile, ancora più malandata delle
> altre. Accanto alla porta, un passeggino con un neonato che piange
> adagiato al suo interno. La porta è aperta. Ne fuoriesce una voce,
> quella della vera mamma di Isabel, Antonia, che canta.
> NEONATO: Uèèèèè! Uèèèèèèèè!
> VFC: (cantato) ninna nanna ma-mma, tie-ni-mi con te/ nel tuo letto
> gran-de? (parlato) Isabel, riesci o no a star ferma per un minuto intero?
> 3.
> Ci soffermiamo sulla porta. Fermi sull?ingresso, di cui intravediamo i
> contorni, osserviamo Isabel di spalle, con lo stesso vestito che
> indossava nella sua ?performance? e le eventuali peculiarità
> aggiuntive (ma soprattutto l?inconfondibile ?erre moscia? e il logo
> crack ben visibile), seduta sul letto, all?interno della piccola,
> cadente e malridotta roulotte dove vive. Accanto a lei, ben
> riconoscibile, lo stesso catalago della NPT del quale, però, non si
> legge ancora l?intestazione. La madre, sempre fuori campo, sta
> struccando sua figlia, ma il lettore non deve ancora vederla, perciò
> sarà nascosta da un mobile o altro.
> ISABEL: Ahia, non così fovte: sono tvoppo stanca! Come sono andata
> oggi, mamma?
> VFC: Sei una vera attrice, Isabel. Brava, bravissima.
>
> 4, 5, 6 sulla stessa striscia
> 4.
> Ci avviciniamo. soggettiva di Antonia. PP del viso di Isabel che
> guarda la sua vera mamma. Adesso vediamo le mani di Antonia che stanno
> struccando il viso di Isabel ? le labbra e gli occhi sono già tornati
> ?normali?, adesso le sta togliendo il cerone dalla pelle rosa. La
> bimba sta benissimo: è chiaro che la malattia era assolutamente falsa.
> ISABEL:Quei signovi sono stati genevosi con noi, mamma?
> VFC: Sì, piccola mia, molto generosi davvero?
> 5.
> Raccordo di sguardi. Antonia guarda Isabel. Soggettiva della bimba.
> Atonia in PP. La vignetta rivela che la vera mamma della bimba è una
> donna consumata dagli affanni e dalla povertà, vestita di stracci.
> Niente a che vedere con la curatissima Angela. Grande importanza, nel
> disegno, si darà agli occhi di Atonia, molto espressivi: sono
> disperati, interrogativi, lucidi, come se stesse per piangere, ma non
> volesse farlo davanti a sua figlia. Si morde le labbra. Ci guarda.
> ATONIA: lo sai? Ci hanno lasciato anche la mancia!
> 6.
> Stringiamo sul fascicolo, di cui finalmente vediamo l?intestazione,
> scritta a caratteri cubitali: NPT: società di BAMBINI IN AFFITTO. Il
> logo è quello del festival crack. È come un sasso dietro la nuca.
>
> fine
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>Animate mailing list
>Animate@???
>https://www.inventati.org/mailman/listinfo/animate
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