[Forumlucca] Econews - 15 giugno 2005

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Author: Federazione dei Verdi di Lucca
Date:  
Subject: [Forumlucca] Econews - 15 giugno 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Nucleare. Senatori Verdi si incatenano al ministero dell'Industria
- Nucleare. Pecoraro: Berlusconi chiarisca posizione Governo
- Nucleare. Verdi: no al Ddl Edison/Edf, abbiamo bisogno di rinnovabili
- Grazia. Pecoraro: Ciampi rimedia a pasticcio Castelli
- Grazia. Cortiana: inaccettabili le strumentalizzazioni di partito
- Fecondazione. Zanella: Mussolini offre il destro agli antiabortisti
- Procreazione. Pecoraro: modificare Legge 40 e referendum
- Commissione Storace su aborto. Cento: anticamera per revisione 194?
- Università. Bulgarelli: e’ la giusta fine per un pessimo Ddl
- Rai. Pecoraro: confusione totale anche su privatizzazione
- Diritto autore. Cortiana: assurdo prolungarlo a 100 anni
- Barista ucciso. Cento: Pisanu non alimenti campagna strumentale
- Lazio. Zaratti: nelle scuole Marino il radon e' sopra limiti
- OGM. Greenpeace: riso gm illegale dilaga in Cina
- Ambiente. Wwf presenta impronta ecologica a presidente UE Barroso
Econews dalle agenzie estere:
- South Africa opposes Japan's plan to expand whale hunt (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/31245/story.htm
- China to watch others on climate change action (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/31247/story.htm


Nucleare. Senatori Verdi si incatenano al ministero dell'Industria

Ieri mattina un gruppo di senatori Verdi si è incatenato davanti al
Ministero dell'Industria in segno di protesta contro il ritorno al
nucleare. L'iniziativa è stata organizzata in concomitanza con l'esame
nell'aula di Palazzo Madama del decreto legge in materia di energia
elettrica e gas. Il provvedimento, infatti, è conseguente ad un accordo
stipulato tra Italia e Francia che prevede la partecipazione dell'Enel alla
realizzazione e gestione di impianti nucleari sul territorio francese. I
senatori Sauro Turroni, Loredana De Petris, Anna Donati e il capogruppo
Stefano Boco, circondati da militanti del Sole che Ride, da bandiere verdi
e da bidoni gialli con il simbolo della radioattività, hanno esposto uno
striscione con lo slogan "no al nucleare". "Questi bidoni gialli - ha
spiegato il vicepresidente della commissione ambiente, Sauro Turroni - sono
simili a quelli utilizzati per contenere le scorie nucleari. Il nostro
Governo continua a giocare con il fuoco, nonostante non sia nemmeno
riuscito a risolvere il gravoso problema dello smaltimento delle scorie.
Infatti, passo dopo passo, accordo dopo accordo, quest'esecutivo sta
puntando a far rientrare dalla porta quello che gli italiani nel 1987, con
un referendum, hanno buttato via dalla finestra: il nucleare. Tra l'altro -
ha proseguito l'esponente del Sole che Ride - il decreto legge che il
Senato sta esaminando rientra nel quadro di accordi tra Raffarin e
Berlusconi per la 'reciprocità' in campo energetico, che ha stabilito lo
sblocco dell'entrata di Enel nel nucleare francese, con una copertura
legislativa iniziata con l'articolo 42 della riforma Marzano e poi
completata con la legge comunitaria del 2004. Insomma, questi accordi
mirano a riproporre una tecnologia obsoleta ed abbandonata da tutti i paesi
industriali avanzati. L'Enel e il Ministro dell'industria, uniti come non
mai, hanno di fatto cancellato ogni politica a favore delle energie
rinnovabili e contro gli sprechi energetici. Il decreto che sembra
occuparsi solo di tetti di diritto di voto fra la società francese Edf e
l'Enel, in realtà, è volto a favorire la lobby nuclearista. Questo
provvedimento - ha concluso Turroni mostrando le catene che lo legano al
portone principale del ministero - è già il terzo che persegue queste
finalità".

Nucleare. Pecoraro: Berlusconi chiarisca posizione Governo

“Non vorremmo che le dichiarazioni del ministro Matteoli, che oggi si dice
contrario al nucleare, appartengano ad uno squallido gioco delle parti
nella Cdl. Berlusconi chiarisca qual è la posizione del Governo, se quella
di Matteoli o di Urso e Scajola, i quali non perdono occasione per
rilanciare l’atomo. Su una questione così delicata il Governo non può
parlare ai cittadini con lingua biforcuta”. Lo ha dichiarato il Presidente
dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Le pressioni della lobby dell’atomo e
le nostalgie radioattive ancora presenti nella Cdl afferma Pecoraro- hanno
riportato in auge il dibattito su un’energia pericolosissima e dai costi
stratosferici, mentre l’italia è clamorosamente in ritardo sulle energie
pulite, sicure e rinnovabili”. “Piuttosto che parlare di nucleare conclude
il leader del Sole che Ride- il Governo si attivi davvero, e non con i
proclami di un ministro poco sensibile all’ambiente, per investire sulle
fonti pulite, come il solare e l’idrogeno”.

Nucleare. Verdi: no al Ddl Edison/Edf, abbiamo bisogno di rinnovabili

“La posizione dei Verdi e' convintamene contraria al decreto-legge in
materia di energia elettrica e gas approvato, ieri, dall'aula di Palazzo
Madama". Dichiara il senatore dei Verdi Sauro Turroni, vicepresidente della
commissione Ambiente di Palazzo Madama. "Nel provvedimento, dietro il
semplice superamento dei limiti di partecipazione azionaria di Edf in
Edison, si cela un disegno volto alla realizzazione e alla gestione degli
impianti nucleari, ma anche allo smaltimento delle scorie atomiche. Con il
referendum sul nucleare del 1987 abbiamo escluso espressamente la
partecipazione dell'Italia e delle sue imprese ad avventure nucleari in
altri paesi". Infatti, dice Turroni, "non intendiamo guardare solo ai
nostri confini: ci preoccupiamo dell'intero pianeta e la questione nucleare
e' qualcosa che va al di la' del giardino di ognuno di noi. Tra l'altro,
non possiamo dimenticare il disastro nucleare di Chernobyl, una regione che
ha, ancora oggi, una superficie contaminata pari alla Lombardia e al Veneto
messi insieme, dove vivono, purtroppo, tre milioni di persone". Quanti sono
i ragazzini - si chiede Turroni - "che tutte le estati, per cercare di
vivere un po' di piu', riducendo e dimezzando la contaminazione che
minaccia la loro salute, vengono accolti da tante associazioni no profit
del nostro paese? Ripeto, non guardiamo solamente al nostro giardino. Il
nostro giardino e' il pianeta, e per questo noi verdi combattiamo l'energia
nucleare per la sua pericolosita', per i suoi rischi, per cio' che puo'
comportare per tutti noi ovunque essa venga realizzata. Abbiamo invece
bisogno di energie alternative, di risparmio energetico, di ricerca e
innovazione tecnologica, di sistemi produttivi che consumino meno energia,
di piccolo idroelettrico, di biomasse, di eolico in luoghi adatti, ma
soprattutto ­ conclude - abbiamo bisogno di guardare al futuro senza
vincolarci a tecnologie ormai obsolete che sono state abbandonate da tutti
i paesi avanzati". (Dire)

Grazia. Pecoraro: Ciampi rimedia a pasticcio Castelli

“Benissimo ha fatto il Presidente della Repubblica Ciampi a sollevare di
fronte alla Corte Costituzionale il conflitto di attribuzione tra i poteri
dello Stato sulla concessione della grazia. Un atto che gli spetta
costituzionalmente, nonostante i boicottaggi ed i pasticci del ministro
Castelli, della Lega e di An ”. Lo ha dichiarato il Presidente dei Verdi
Alfonso Pecoraro Scanio. “Si sta parlando - afferma Pecoraro- di concedere
la grazia ad un detenuto dalla condotta irreprensibile e che non
rappresenta assolutamente un pericolo per nessuno, quindi non si comprende
perché questa legittima facoltà del Presidente debba essere limitata
dall’ostruzionismo e dal boicottaggio dei leghisti e di chi vuole farne una
battaglia ideologica”. “La sentenza della Consulta - conclude il leader del
Sole che Ride - chiuderà finalmente una querelle tra poteri dello Stato che
finora non ha giovato a nessuno”.

Grazia. Cortiana: inaccettabili le strumentalizzazioni di partito

“Questa è bella. Un ex ministro, che ha giurato nelle mani di Ciampi, ora
si arroga il diritto di dettare le priorità al Capo dello Stato". Dichiara
il senatore dei Verdi Fiorello Cortiana. "E' inaccettabile che le
strumentalizzazioni di partito, di corrente e personali siano fatte sul
Capo dello Stato, sulle sue prerogative e sul suo operato. Così facendo si
mina il patto istituzionale come retroterra comune per ogni partito.
Chiarire le competenze e le prerogative, relativamente all'istituto della
grazia, richiede di agire con "velo di ignoranza" perché è una questione
costituzionale e non un provvedimento 'ad personam' che oggi interessa una
persona e domani un'altra. Ora ci auguriamo - conclude Cortiana - che la
Consulta faccia presto e che riconfermi il potere della grazia
esclusivamente al Capo dello Stato".

Fecondazione. Zanella: Mussolini offre il destro agli antiabortisti

“Meraviglia che sia proprio la Mussolini, una delle parlamentari che più
hanno contestato la legge 40 in aula, a cavalcare in modo cinico e
strumentale il risultato referendario addirittura aprendo ad una possibile
revisione della legge sull’aborto. Per prevenire gli aborti e aiutare le
donne in difficoltà, e si tratta molto spesso di donne immigrate, non è
assolutamente necessario un’altra legge, servono piuttosto interventi e
servizi mirati. “Mussolini non è così ingenua da non sapere che la sua
posizione offre un contributo notevole agli anti abortisti per scatenare
una nuova offensiva alla 194”.

Procreazione. Pecoraro: modificare Legge 40 e referendum

“Il mancato raggiungimento del quorum e la così bassa partecipazione
impongono una riflessione sullo strumento referendario”. Lo ha dichiarato
il Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Da dieci anni - afferma
Pecoraro - un referendum non raggiunge il quorum, per questo è necessario
modificare le norme che regolano questo prezioso strumento di
partecipazione diretta dei cittadini alla vita pubblica. L’invito
all’astensione non deve essere un trucco per invalidare il voto di milioni
di persone che si recano alle urne. Se una delle due posizioni in campo
invita all’astensione parte da una posizione di forte vantaggio, perché
somma i propri voti a quelli di chi non si reca ai seggi”. “Rimane -
conclude il leader del Sole che Ride - la necessità di migliorare in
Parlamento la legge 40, espressa da molti esponenti anche del centrodestra.
Ci auguriamo che il clima si rassereni e si abbandonino le posizioni
estreme ed ideologiche”.

Commissione Storace su aborto. Cento: anticamera per revisione 194?

“Si tratta forse, nonostante le rassicurazioni di Storace, di una
anticamera per la revisione della Legge 194?”. Così Paolo Cento,
vicepresidente della commissione Giustizia di Montecitorio, commenta quanto
annunciato dal ministro della Salute in merito alla istituzione di una
commissione per garantire la giusta attuazione della 194. "E’ strano che
proprio mentre la destra punta l’indice su questa legge così importante nel
percorso democratico del nostro paese, Storare - conclude Cento - senta il
bisogno di istituire una commissione ad hoc: se intende usarla come clava
contro la stessa 194, sa bene che si troverà contro buona parte degli
italiani”.

Università. Bulgarelli: e’ la giusta fine per un pessimo Ddl

“E’ la giusta fine di un pessimo DDL”. Così Mauro Bulgarelli, deputato
Verde della commissione Cultura, commenta la votazione con cui è stato
battuto alla Camera il Governo sul provvedimento relativo allo stato
giuridico dei docenti universitari. “Speriamo che la votazione di ieri
metta definitivamente una pietra sulla scellerata controriforma del
ministro Moratti ­ spiega Bulgarelli - che rischia di fare letteralmente a
pezzi il mondo della ricerca, creando un numero enorme di docenti precari,
umiliandone la professionalita' e penalizzando drammaticamente la qualita'
dell'insegnamento nelle universita' pubbliche''.

Rai. Pecoraro: confusione totale anche su privatizzazione

“Quanto sta accandendo intorno alla vicenda Rai è oramai intollerabile. E'
necessario che si metta la parola fine a questa maionese impazzita". Lo ha
dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, segretario
della Commissione di Vigilanza."La scomposta ricerca di ottuagenari - ha
continuato Pecoraro - rappresenta un ulteriore tassello nella strategia di
smantellamento dell'azienda voluta da un premier guidato dal conflitto di
interessi. L'obiettivo di indebolire il servizio pubblico, palese e
sciagurato, va quindi respinto al mittente". "Le dichiarazioni del ministro
Landolfi sulla quotazione in Borsa - ha aggiunto il leader dei Verdi -
evidenziano peraltro lo stato di confusione totale che regna nella
maggioranza anche sul fronte della privatizzazione. E' bene quindi, per
evidare danni enormi, che ora si blocchi quel demenziale processo. Non
accettiamo e non accetteremo alcun gioco o giochetto sulla pelle della Rai.
Noi continueremo a batterci per impedire lo svilimento della più importante
azienda culturale del paese".

Diritto autore. Cortiana: assurdo prolungarlo a 100 anni

La proposta del ministro della cultura inglese di prolungare a 100 anni
dopo la morte dell'autore l'esigibilita' del diritto d'autore sull'opera
''assolutamente al di fuori di qualunque logica''. Lo dice il senatore dei
Verdi Fiorello Cortiana, presidente del gruppo bicamerale per l'Innovazione
tecnologica, che invita il ministro dei Beni Culturali Buttiglione a
''prendere subito le distanze, visto che nella societa' della conoscenza e'
necessario allargare gli spazi di mercato e non favorire le rendite
parassitarie''. ''Proprio la settimana scorsa - riferisce il senatore - in
vista della WSIS delle Nazioni Unite previsto a Tunisi a novembre, ho
discusso con il ministro della cultura brasiliano Gilberto Gil dell'ipotesi
di una proposta comune che costruisca un nuovo patto tra agli utenti della
rete e i produttori di beni culturali, e della necessita' di ridurre la
durata, oggi abnorme, del diritto d'autore, che, durando decine di anni
dopo la morte dell'autore stesso, ottiene l'unico risultato di aumentare le
contraddizioni''. E un caso rappresentativo, fa notare Cortiana, ''e'
quello pescarese di questi giorni, dove un solerte pubblico ministero ha
accusato 55 per persone di associazione a delinquere perché si scambiavano
film e canzonette, basando questa accusa su un articolo della legge sul
diritto d'autore che ormai da quattro mesi e' stato modificato nelle aule
parlamentari e per un reato che e' ormai stato depenalizzato''.(Ansa).

Barista ucciso. Cento: Pisanu non alimenti campagna strumentale

“E’ grave che ministri del Governo continuino a strumentalizzare il tragico
omicido del giovane di Varese per alimentare una campagna d’odio contro gli
immigrati clandestini”. Lo sostiene il coordinatore dei Verdi, Paolo Cento,
secondo il quale “Il ministro Pisanu, anziché aggiungere la sua voce al
coro contro i clandestini, farebbe bene a prendere atto del fallimento
della legge Bossi Fini e dell’incapacità del Governo a gestitre il fenomeno
dell’immigrazione”.

Lazio. Zaratti: nelle scuole Marino il radon e' sopra limiti

Elevata concentrazione di gas radon nelle scuole di Marino, a pochi
chilometri da Roma. Il comune dei castelli sta operando un monitoraggio
nelle scuole comunali per determinare la concentrazione di gas radon nei
plessi scolastici, e i primi risultati "farebbero rilevare in alcuni casi
concentrazioni oltre i 1.000 bq/m3". Lo comunica il capogruppo dei Verdi
della Regione Lazio Filiberto Zaratti che sottolinea come sia "necessario
dare immediata attuazione alla l.r.14/2005 'prevenzione e salvaguardia dal
rischio del gas radon' che prevede, nelle more di adozione del piano
regionale che dovra' essere adottato entro due anni, l'adozione di piani
stralcio di prevenzione e riduzione dei rischi connessi all’esposizione al
gas radon, limitatamente ad ambiti territoriali ove risulta accertata la
presenza di livelli di concentrazione di gas radon nei campi di fratture
naturali e negli edifici a rischio per le popolazioni". E' il caso dei
comuni di Ciampino e Marino, dove esiste gia' un'ampia rilevazione del
fenomeno operata dal dipartimento scienze della terra dell'universita' "La
Sapienza", oltre che dall'Istituto nazionale di geofisica. ". (Dire)

OGM. Greenpeace: riso gm illegale dilaga in Cina

Greenpeace ha scoperto riso gm illegale a Guangzhou, la maggiore città del
Sud della Cina: l’episodio solleva dubbi sull’ampiezza della contaminazione
genetica del riso che ormai riguarda le principali città cinesi. Alcune
settimane fa Greenpeace aveva scoperto che del riso gm illegale Bt veniva
coltivato nella provincia di Hubei. Le autorità cinesi avevano annunciato
che avrebbero condotto un’indagine sullo scandalo, ma sembra che nessuna
azione sia stata intrapresa, mentre la contaminazione si estende. “Dobbiamo
bloccare immediatamente questo riso Ogm Bt che potrebbe causare reazioni
allergiche, come è già accaduto nei topi. Circa 29 tonnellate di semi sono
state vendute nell’Hubei quest’anno e al momento del raccolto potremmo
trovarci con 14.500 tonnellate di riso gm” afferma Federica Ferrario,
campagna Ogm di Greenpeace. I ricercatori di Greenpeace hanno raccolto
campioni dai negozianti di Guangzhou e due campioni si sono rivelati
positivi all’esame per la ricerca della modificazione genetica svolto in
Germania. La notizia sta scatenando preoccupazioni tra i Paesi importatori
di riso, dal Giappone e Corea alla Commissione Europea, che temono la
contaminazione delle partite di riso destinate all’esportazione. “A marzo
il maggiore importatore al mondo di riso, Riceland, ha chiesto agli Stati
Uniti di sospendere gli esperimenti sul riso gm, per il rigetto di questi
prodotti espresso dai consumatori di tutto il mondo” conferma Ferrario.
Anche in Cina aumenta la preoccupazione sul riso geneticamente modificato:
una ricerca di mercato condotta da Greenpeace a marzo mostra che il 73% dei
consumatori di Guangzhou, Pechino e Shanghai preferirebbero il riso
tradizionale a quello gm. Dalla ricerca svolta da Greenpeace sono emersi
anche interessanti dati sulla fonte della contaminazione. Semi di riso Ogm
venivano introdotti sul mercato come prodotto della “New Technology Company
of Huazhong Agriculture University”, azienda appartenente alla stessa
Università che conduce i test in campo aperto nella provincia di Hubei.

Ambiente. Wwf presenta impronta ecologica a presidente UE Barroso

E' stato presentato a Bruxelles al presidente Barroso il rapporto Wwf
"Europe 2005 the ecological footprint", l'impronta ecologica dell'Europa,
metodo, ormai internazionalmente riconosciuto, che calcola quale e' il
nostro peso in termini di consumo di natura, cioe' quale estensione di
territorio e' necessario a produrre le risorse che ognuno di noi,
direttamente o indirettamente, consuma quotidianamente. "Sono ben 25 i
paesi membri dell'Unione Europea che hanno raggiunto un deficit ambientale
del 220% rispetto alla loro capacita' biologica. Questo significa - spiega
l'associazione ambientalista - che l'Europa oggi usufruisce delle risorse
naturali del resto del mondo per colmare il suo deficit ecologico,
importando risorse come legno, metalli e pesce". "La crescita economica a
scapito delle risorse naturali e il degrado ambientale fa si' che il
problema venga spostato ad altre parti del mondo", afferma Gianfranco
Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia. "Ridurre la pressione
dell'Europa sulla natura e' essenziale per la prosperita' europea e la sua
credibilita' come leader per lo sviluppo sostenibile". Con il 7% della
popolazione mondiale la UE genera il 17% dell'impronta ecologica
dell'intera umanita'. La sua impronta ecologica e', quindi, superiore di
2.2 volte rispetto alla propria capacita' biologica, ed e' aumentata di
circa il 70% rispetto al 1961. I cittadini europei consumano oggi in media
4,9 ettari globali pro capite per soddisfare il proprio stile di vita. Le
nazioni europee con la piu' alta domanda pro capite sono la Svezia, la
Finlandia, la Danimarca, l'Estonia, l'Irlanda e la Francia. L'Ungheria, la
Slovacchia e la Polonia registrano la domanda minore ma, nonostante questo,
consumano il doppio della media di risorse naturali utilizzabili a persona.
(Dire)


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