Ciao Massimiliano, ti ringrazio della risposta e della disponibilità alla discussione. Condivido in gran parte, ma continuo a pensare che anche tra i referendari c'è chi ha esagerato sì, e oso sperare che malgrado la scarsa trasparenza dei mass media, i vespa, i libero, i giovanardi, ecc, ecc, il voto non sia solo la vittoria dell'astensionismo o del disinteresse ma anche altro, cosa non so.
mi tengo i miei dubbi, che malgrado tutto mi hanno portato a votare 4 sì, senza dover abiurare la mia fede, ma puoi, immaginare, con grosse titubanze. l'ho fatto anche e proprio pensando che c'è qualcuno a cui queste modifiche potrebbero essere utili, madri e padri in attesa, gente che andrebbe all'estero e che continuerà ad andarci, embrioni congelati e inutilizzabili mentre li possiamo acquistare all'estero. per me ho avuto la coscienza e la fortuna (ho tre figli) di poter scegliere altro, ma con tutti i miei dubbi capisco che non tutti hanno le stesse opportunità, opzioni. resto comunque con i miei dubbi che lo sottolineo, li preferisco anche alle certezze del sì, specialmente quelle propinate urlando e non pacatamente, sottovoce, ci sono tanti esempi nel mondo e nella storia di gente all'avanguardia che con umiltà ha smosso le montagne, quasi mai urlando.
sono d'accordo con te che molti del mondo cattolico sono stati scorretti; mi viene in mente un articolo su toscana oggi di casini, quell'altro, quello del movimento per la vita che diceva che in questo caso il fine giustificava il mezzo, ovvero la scelta dell'astensione dicendo che cosa avremmo fatto se la nostra astensione avrebbe impedito una guerra...rabbrividisco, i principi per me contano, il fine non giustifica mai i mezzi, e comunque frasi del genere non vanno mai brandite come delle spade e il buon senso, l'elasticità nelle scelte non va mai urlata, ma coltivata.
ripeto pur avendo votato sì, e malgrado non sia servito, forse vale la pena ricordare che la scienza deve esser sempre al servizio dell'uomo, del miglioramento della sua vita, ma che non si pensi mai di poter risolvere tutto, magari fin dall'embrione, perché la vita è un dono ma nessuno, né io, né tu, né bill gates ha la garanzia della salute, della vita senza malattie o di avere figli sani, tutto possiamo fare per migliorare la qualità per noi e per gli altri, ma senza l'arroganza che ciò sia un diritto che ci è dovuto, altrimenti che cosa racconteremo a chi è comunque a vivere questa avventura o nascerà domani ed ha qualcosa in meno di noi, un braccio, la parola, la vista ecc. ecc. E' la bellezza e la crudeltà, forse della vita.
buona giornata e buon lavoro.
Massimiliano
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