L'aggressione in perfetto stile squadrista della scorsa notte al Barocchio segna un pesante peggioramento del clima in città. Per un pelo non c'è scappato il morto.
Due occupanti dello squat accoltellati e feriti - uno in modo grave - sono chiaro indicatore della volontà fascista di colpire e di uccidere.
Le protezioni istituzionali, la scarsa propensione della sinistra al governo in città a denunciare l'escalation di violenza fascista, rendono sempre più arrogante e pericoloso l'esercito pretoriano della destra politica e sociale.
Torino vive un momento delicato, stretta tra la crisi irreversibile di un modello di sviluppo targato Fiat e la volontà, costi quel che costi, di affidare il futuro al baraccone olimpico e alle grandi opere, come il TAV.
Nonostante l'opposizione di gran parte della popolazione della Gronda Ovest e della Val Susa, testimoniata dalla grande manifestazione popolare del 4 giugno, Bresso e la sua giunta di tecnocrati in salsa rosa-verde intende andare avanti. Le ruspe dovrebbero iniziare il loro lavoro di devastazione il 29 maggio. In questi giorni in Valle ed in città fervono le iniziative: il treno della morte non deve passare e la gente è decisa a fermarlo ai blocchi di partenza.
Mentre l'attenzione e l'impegno di tanti sono rivolti alla lotta popolare contro il TAV, alla solidarietà ai migranti in rivolta al CPT, alla denuncia del razzismo omicida dello stato, puntuali come sempre, si presentano le truppe d'assalto dei padroni.
I responsabili materiali dell'aggressione al coltello agli abitanti del Barocchio Squat non sono che manovali direttamente o indirettamente al servizio di chi vorrebbe mettere la sordina alle lotte sociali, stringendoci tutti in difesa.
Occorre sventare questo piano i cui contorni sono sin troppo chiari.
I fascisti non intralceranno il nostro impegno sociale, antirazzista, antimilitarista: prosciughiamo le fonti cui si abbevera la barbarie fascista!
Rafforziamo la lotta antifascista contro gli squadristi e chi li protegge.
Solidarietà al Barocchio e ai due occupanti feriti.
Torino, 12 giugno 2005
Federazione Anarchica Torinese - FAI
Corso Palermo 46 - ogni giovedì dopo le 21,15
fat@???; 011 857850; 338 6594361