[Incontrotempo] sui fatti del virgilio. comunicato studenti …

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polizia interviene in modo surreale durante i festeggiamenti per la fine
di scuola: 2 feriti, 1 fermato, 8 identificatiGIOVEDI 16 PRESIDIO

COMUNICATO 10 GIUGNO 2005

Sui fatti di questa mattina al Virgilio

Denunciamo con forza i gravi fatti di questa mattina a Piazza della Chiesa
Nuova. A fronte di un gruppo di studenti del Virgilio che festeggiava nei
soliti e decennali modi (uova, gavettoni, ecc ecc) la fine della scuola,
la polizia è intervenuta con un dispiegamento di uomini e modalità
surreali, senza neppure un pretesto credibile.

Il bilancio finale della situazione creata dalle forze dell’ordine è
serio: un ragazzo di 14 anni tradotto con la forza in commissariato, due
ragazzi feriti che sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso (5
giorni ciascuno) per una distorsione del polso ed un colpo di manganello
alla schiena, otto identificati anche attraverso i filmati della DIGOS
(presente con attrezzatura al gran completo, casco, manganello,
videocamera). Botte, schiaffi, minacce, tentativi di caricare studenti in
strane macchine senza neanche la sirena, manganellate.

Esprimiamo la massima alla nostra compagna e militante del Collettivo
Autorganizzato Virgilio ed a tutti gli studenti colpiti, feriti, coinvolti
questa mattina.

In questi giorni, abbiamo fatto circolare un volantino che denunciava la
criminalizzazione massmediatica di uno dei fenomeni piu’ ovvi e scontati
mai esistito, ovvero i festeggiamenti di fine anno. I presidi delle forze
dell’ordine, la denuncia di ieri di un ragazzo al liceo avogadro,
l’intervento della polizia al visconti, i servizi dei telegiornali hanno
sviluppato uno scenario inquietanti, in cui anche una cosi scontata forma
di aggregazione vuole essere raccontata come qualcosa di pericoloso da
reprimere. Ma siamo convinti che quanto accaduto oggi a piazza della
Chiesa Nuova, pur inserendosi in questo contesto, abbia una sua
specificità.

Denunciamo infatti il carattere preordinato dei fatti di questa mattina.
Anzitutto, la polizia era schierata nella piazza storica di aggregazione
per gli studenti del Virgilio prima ancora che questi uscissero dalla
scuola. In secondo luogo, la presenza di forze dell’ordine (comprese
quelle prontamente sopraggiunte) era quanto mai sproporzionata ad un
centinaio di studenti che si tiravano qualche gavettone. In terzo luogo,
non crediamo la Digos sia stata oggi a presidiare tutte le scuole di roma,
nè che sia solita girare con le videocamere per riprendere i lanci di
gavettoni. Denunciamo con forza l’operato del Commissario Trevi-Campo
Marzio, diretto da Antonino del Greco (che abbiamo già molte volte potuto
apprezzare in questi mesi e che ogni tanto ha gusto di ordinare
manganellate anche la sera a Campo dei Fiori, e che ebbe già l’onore della
cronaca per aver coordinato una ottima operazione antidroga proprio al
Virgilio lo scorso anno, con tanto di perquisizioni domiciliari che non
portarono a nulla). La scena di oggi è sembrata quasi un regolamento di
conti, una piccola vendetta, o forse un segnale. Un segnale, sia chiaro,
che non intendiamo accettare.

Giovedì manifesteremo al Campidoglio, per denunciare quello che sta
diventando per noi questa città che Veltroni, di scuola in scuola, ci
racconta “democratica e aperta”. Una città dove ci viene vietato di
manifestare (17 mazo 2005), una città dove la sera puoi trovarti caricato
dalla polizia perché qualcuno ha tirato fuori un pallone a Campo dei
Fiori, una città dove il bilancio dell’ultimo giorno di scuola – da sempre
un bel giorno per noi – deve essere di 8 identificati, 1 fermato, 2 feriti
– una città dove puoi venire fermato per presunti controlli “antifumo”,
portato in commissariato, picchiato come se fosse la cosa piu’ normale del
mondo, una città dove centinaia (almeno 400) studenti sono stati
denunciati ed oltre cento hanno un processo in corso per aver occupato o
autogestito la propria scuola, una città in cui il vero problema per il
sindaco sembrano i venditori ambulanti ed i gavettoni.

Da parte nostra, continueremo il nostro impegno. Anche in questi giorni.
Oltre a rinnovare le già note richieste, che hanno portato migliaia di
studenti in piazza, all’Ufficio Scolastico Regionale ed alla Provincia di
Roma che finora hanno sempre e comunque ignorato le mobilitazioni degli
studenti (in piena coerenza con chi li manganella), abbiamo avviato un
monitoraggio degli scrutini, perché non intendiamo accettare bocciature
per motivi disciplinari (riguardino il militante del collettivo o il
semplice studente indisciplinato), ed intendiamo denunciare tutti gli
episodi di questo genere (anche attivando un supporto legale per quanti
vogliano fare ricorso). Vogliamo inoltre che le scuole possano essere
luoghi di aggregazione, e consideriamo inaccettabili i rifiuti che stiamo
ricevendo a poterci incontrare (considerando che gli edifici, come noto,
rimangono aperti in queste settimane) in questi giorni nei cortili e nelle
aule delle scuole.

Ai sociologi che continuano a criminalizzarci, al Prefetto Serra che si
stupisce del nostro scarso senso delle istituzioni e a tutti gli altri di
questa risma, diciamo una cosa semplice: state “crescendo” (come dite voi)
una generazione fra aule dei tribunali, commissariati, manganellate,
sospensioni, divieti…ma che altro volete? Almeno tacete.

COORDINAMENTO AUTORGANIZZATO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE DI ROMA