Care amiche e amici
vorrei unire la mia modestissima voce a quanti sottolineano l' importanza del dovere civico di votare (e non solo in questo ma in tutti i referendum)
lo faccio senza entrare nel merito dei problemi sottoposti a referendum sui quali ci sarebbe molto da dire e da discutere (in realtà ciò sta avvenendo e quasi sempre in modo esemplare di pacatezza civica e di confronto, se non addirittura di sincera ricerca)
personalmente sono già da tempo disturbato dalle posizioni di chi ha voluto 'ideologizzare' il referendum trasformandolo in un referendum di schieramento politico : i temi in gioco sono ben diversi, ben più ampi e trasversali ma, ripeto, non entro nel merito augurandomi che il dibattito e l' approfondimento proseguano oltre il referendum stesso ed al livello dovuto al di fuori delle strumentalizzazioni politiche di parte che il successo o insuccesso del referendum sicuramente trascineranno
il problema che sollevo è squisitamente di diritto/dovere alla cittadinanza ed alla partecipazione politica che lascia aperte tutte e tre le vie civiche possibili : il si (totale o parziale), il no (idem), la scheda bianca che è il modo attivo di esprimere le proprie indecisioni o perplessità senza nuocere alla possibilità di riuscita del referendum che esprimerà così la maggioranza di una o l' altra posizione. Ritengo l' astensione, se pur legittima, non costruttiva.
Buon voto !
Aldo Zanchetta
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