[Hackmeeting] tiriamo il fiato, va

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Author: Fronte Internazionalista per la Liberazione del Tapiro
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Subject: [Hackmeeting] tiriamo il fiato, va
http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni/scienza_e_tecnologia/analogico/analogico/analogico.html

L'azienda Usa di nastri magnetici aveva dichiarato fallimento
Ma in un mondo digitale non si può ancora farne a meno
Quantegy salvata dalla bancarotta
così vivrà il tempo dell'analogico
di GAIA GIULIANI


ROMA - A dicembre dell'anno scorso la Nasa, l'Archivio nazionale americano
e molti musicisti hanno tremato: la Quantegy, casa produttrice a stelle e
strisce di nastri magnetici - vero e unico tempio dell'analogico - ha
dichiarato bancarotta.
Nonostante si viva nell'epoca del digitale, è sembrato un cataclisma perché
agenzie come la Nasa usano ancora nastri magnetici sugli Space Shuttle (per
la cui missione programmata intorno al 2010 era stata fatta un'ingente
un'ordinazione alla Quantegy), e con lei le più importanti agenzie federali
americane di cui la casa è fornitrice esclusiva, e cioè la Nara (National
Archives and Records Administration), che conserva i principali atti
federali, congressuali e presidenziali dalla dichiarazione d'indipendenza
ad oggi, la Biblioteca del Congresso e la Nls (la biblioteca statale che
possiede un'immenso archivio di audio libri per non vedenti e persone
portatrici di handicap).

La Quantegy infatti è un monumento storico della tecnologia americana e
deve la sua nascita ad uno spinoso incidente diplomatico avvenuto
all'allora generale Eisenhower nel '45. Di stanza a Berlino, il futuro
presidente decise di registrare un messaggio per la popolazione tedesca
occupata dalle sue truppe. Per l'incisione venne riutilizzato un nastro
sequestrato ai nazisti, e il risultato gettò nel panico tutti gli uditori:
alla voce di Eisenhower infatti si alternò quella di Hitler, presente nella
traccia originale del nastro. "Ike" furibondo ordinò che fosse creata una
fabbrica statunitense di nastri magnetici, e così nacque la Quantegy.
Il suo fallimento ha causato nuovo panico ed è intervenuta la Spars, una
sorta di gigantesco sindacato che fornisce servizi e consulenze agli
specialisti del suono - e che ha sede non a caso a Nashville, patria della
musica country - di cui sono membri anche la Walt Disney, la Skywalker
Sound di George Lucas e la Warner Bros. Dopo mesi di mobilitazioni ed
appelli due ex dipendenti della Quantegy sono riusciti a rilevarla più o
meno un mese fa, ma non prima di aver affrontato una lunga battaglia a
colpi di avvocati con la Sony che voleva bloccare per sempre la produzione
di nastri col suo marchio ritirando la licenza che la società possiede da
anni.

La domanda sorge spontanea: nel secondo millennio non si può ancora fare a
meno dell'analogico?
Molte delle istituzioni che la Quantegy rifornisce hanno avviato un
programma di digitalizzazione - a costi che prevedono cifre a sei zeri - ma
sono sorti problemi di tipo tecnico e legale. Gene DeAnna, direttore della
sezione audio della Biblioteca del Congresso ha fatto presente che "non
solo siamo stati costretti a raddoppiare gli investimenti, ma riversando il
materiale andiamo incontro ad un rischio da non sottovalutare, e cioè la
violazione del copyright, perché si tratta pur sempre di una duplicazione",
e questo significa un ulteriore lievitare dei costi. Al momento la
struttura è intenzionata a non interrompere l'acquisto dei nastri, e come
lei l'agenzia spaziale americana che sui nastri registra i dati su
pressione e temperatura rilevati dai sensori dislocati sugli shuttle (che
usano nastri fin dalle prime missioni).

Molti dei musicisti testimonial e sostenitori della casa continuano ad
usare l'analogico negli studi di registrazione e in eventi particolari come
la consegna dei Grammy o degli Mtv Awards. Perché se qualcuno parla di
tecnologia obsoleta, non ha fatto i conti col digitale. Quanto dura un cd
masterizzato in casa (in cui magari abbiamo salvato dati ed e-mail dal Pc)?
La Hp Italia fa sapere che bisognerebbe "rinfrescare" le masterizzazioni
ogni 3-5 anni, tenendo presente che Cdrom e Dvd con musica e film
acquistati nei negozi hanno la vita di un teen ager arrivando, nei casi
migliori, a raggiungere un percorso vitale di venti anni. La loro
superficie infatti contiene anche una parte di componenti organici
destinati a deteriorarsi.

E i nastri? Con opportuni accorgimenti come conservarli lontano dalla
polvere, impilarli sempre verticalmente tenendoli lontani da tv e computer
in un ambiente che abbia una percentuale di umidità del 40%, si può anche
raddoppiare la durata. La Discoteca di Stato italiana possiede incisioni
"che risalgono ai primi anni '50 ancora funzionanti, che per precauzione
sono stati riversati su nastri più recenti", spiega Marina Ventura della
sezione Conservazione. "Al momento stiamo avviando un'azione di
digitalizzazione su larga scala usando delle cassette digitali LTO (Liner
Tape Open, ndr), ma il suono analogico rimarrà sempre insuperato per
l'ampia gamma di sonorità che offre, molto più calde di quelle del
digitale". In America ne frattempo stanno rinascendo le incisioni su
vinile, mentre un appassionato sta costruendo un
<http://www.studio2.freeserve.co.uk>museo delle cassette. E allora lunga
vita all'analogico, nuovo dinosauro del futuro.

(8 giugno 2005)