[NuovoLaboratorio] appello operazione colomba

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Auteur: Elisabetta Filippi
Date:  
Sujet: [NuovoLaboratorio] appello operazione colomba
Ricevo ed inoltro.
Elisabetta

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From: "operazionecolomba" <operazione.colomba@???>
To: <operazionecolomba@???>
Sent: Thursday, June 02, 2005 5:57 PM
Subject: [operazionecolomba] Appello per salvare la comunità cristiana
palestinese di Aboud


Care/i tutte/i,

il progetto del Muro di separazione ad Aboud (area di Ramallah)
procede e diventa sempre più vicina la sua realizzazione.
Il villaggio di Aboud conta circa 2000 abitanti, metà dei quali sono
palestinesi cristiani e l'altra metà musulmani.
Con la costruzione del Muro di separazione le due comunità del
villaggio verranno pesantemente penalizzate per sempre.
Oltre che dai 600 ettari di terreno che verranno espropriati, la
comunità palestinese cristiana verrà inoltre separata dall'antica
chiesa di Santa Barbara, costruita su quello che secondo la tradizione
fu il luogo del suo martirio, distrutta dall'esercito israeliano nel
2002 e di recente ricostruita.

Per questo chiediamo a tutte/i quante/i voi di attivarvi presso la
vostra parrocchia/comunità ecclesiale - ma non solo - per raccogliere
adesioni all'appello sottostante che Operazione Colomba, corpo civile
di pace dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, sta
promuovendo presso la Chiesa italiana.
Ogni vostra azione volta a pubblicizzare questo appello è utile.

Abbiamo preparato un kit di materiale informativo che potrai stampare
e fotocopiare per diffondere l'appello.
Il kit contiene:
- n. 1 testo della petizione
- n. 1 modulo per la raccolta firme
- n. 4 poster in formato A4 che mostrano la realtà del villaggio di Aboud

Qui trovate tutte le informazioni e il kit informativo da scaricare:
http://www.operazionecolomba.org/aboud_petition.htm

I moduli, debitamente firmati, dovranno essere rispediti a:

Operazione Colomba
Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII
via della Grotta Rossa 6 - 47900 Rimini

Tutti i moduli firmati saranno successivamente raccolti ed inviati,
assieme al testo della petizione, a:
- Primo Ministro israeliano
- Ministero della Difesa israeliano
- Rappresentanze diplomatiche israeliane in Italia e Vaticano
- Santa Sede
- Ministero degli Esteri italiano
- Rappresentanze diplomatiche italiane in Israele

Ulteriori informazioni sul villaggio di Aboud e sugli sviluppi della
costruzione del Muro verranno man mano aggiornati sul nostro sito.

Confidiamo nella vostra buona volontà per la diffusione e la riuscita
di questa iniziativa.

Operazione Colomba
Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII
www.operazionecolomba.org

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Appello per salvare la comunità cristiana palestinese di Aboud

Ai nostri fratelli maggiori.

Il 15 aprile 2005 alcuni rappresentanti del Ministero della Difesa
Israeliano hanno informato il Sindaco del villaggio di Aboud che circa
600 ettari (6000 dunam) di terra coltivata del villaggio, verranno
espropriati per la costruzione della barriera di separazione tra
Cisgiordania e Stato d'Israele.

Secondo l'attuale progetto la barriera porterà via al villaggio, oltre
alle terre, la Chiesa Santuario di Santa Barbara, la vicina area
archeologica con tombe giudaiche datate a più di 2000 anni fa e la
cisterna dell'acqua. Tutto questo perchè la barriera verrà costruita a
6 chilometri dalla Linea Verde (limite tra lo Stato d'Israele e la
Cisgiordania ) a ridosso del villaggio.

La maggior parte delle famiglie di Aboud sono cristiane, cattoliche ed
ortodosse. Da tempo esse soffrono a causa del conflitto in atto e
delle ripercussioni che esso ha nella loro vita quotidiana, come
l'impossibilità di poter lavorare in Israele come era invece stato in
passato.

Gran parte di loro possiede terre coltivate soprattutto ad olivo,
nell'area che verrà confiscata.

Da tempo la comunità cristiana palestinese è in pericolo di
sopravvivenza in Terra Santa; molti cristiani sono immigrati a causa
della situazione economica peggiorata negli ultimi 5 anni a causa del
conflitto. Tutti i giovani della popolazione di Aboud sono
disoccupati, non possono sposarsi, non possono costruire casa. La
realizzazione della barriera di separazione non farebbe altro che
distruggere la già povera sussistenza agricola della comunità di
Aboud, forzando così alla partenza moltissimi cristiani del villaggio
con un ulteriore consistente calo della presenza cristiana in Terra Santa.

Per questo chiediamo, sentendoci fratelli nella comune paternità di
Abramo,

che la barriera di separazione non venga realizzata.

Capiamo le esigenze di sicurezza dello Stato d'Israele ma non vediamo
nessuna relazione tra queste e il progetto di costruzione della barriera.

Vogliamo ricordare il Santo Padre Giovanni Paolo II, che molto fece
per la convivenza tra tutti i figli di Dio ed in particolare con voi
"nostri fratelli maggiori".

Invochiamo la benedizione del Padre sulle vostre decisioni.