[Forumlucca] Econews - 3 giugno 2005

Delete this message

Reply to this message
Autor: Federazione dei Verdi di Lucca
Data:  
Assumpte: [Forumlucca] Econews - 3 giugno 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Referendum. Pecoraro: tutelare diritto al voto, astensionismo non violi
principio segretezza
- UE. Partito verde europeo: il no francese e olandese non è un no alla
Costituzione
- Costituzione UE. Pecoraro: serve sterzata, più diritti ai cittadini meno a
multinazionali
- Spiagge. Boato: maggioranza viola ambiente e legalità
- Spiagge. Pecoraro: Cdl truffaldina ripesca follia Tremonti
- Spiagge. Bonelli: Governo fa affari ai danni dell'ambiente
- Procreazione. Pecoraro: sms sono informazione non appello al voto
- Farmaci. Zanella: decreto inadeguato che non risolve problema prezzi
- Prodi. Pecoraro: intervento da vero leader
- Conti pubblici. Ripamonti: Berlusconi potrebbe essere primo a subire
procedura
per deficit
- 2 giugno. Pecoraro: Calderoli si dimetta se non crede in Repubblica
- Gay. Verdi presentano Ddl contro discriminazioni sul lavoro
- Uranio. Bulgarelli: gravissime omissioni, Martino dovrà risponderne
- Rai. Pecoraro: azienda e Monorchio vittime della Cdl
- Roma. Cento: ordinanza anti vetro inutile e proibizionista
- Costituzione. Dopo no landese i Verdi chiedono un dibattito sull'avvenire
dell'UE
- A-31 Valdastico Sud. Bettin: il Tar blocca uno scempio ambientale
- A-31 Valdastico Sud. Marchi: il Tar veneto la boccia
- Ambiente. Greenpeace propone un bando per i sacchetti di plastica
- Ogm. Associazioni: nasce il primo registro mondiale on line della
contaminazione
Econews dalle agenzie estere:
- India offers to set up disaster warning centre (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/31069/story.htm
- France launches drive to boost organic food sales (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/31063/story.htm


Referendum. Pecoraro: tutelare diritto al voto, astensionismo non violi
principio segretezza

“E’ essenziale in questa consultazione referendaria tutelare il diritto al voto
di tutti i cittadini, laici e cattolici. Sarebbe un fatto estremamente grave se
la campagna per l’astensionismo si trasformasse in una pressione fortissima per
limitare questo diritto e la stessa segretezza del voto, principi basilari
della
democrazia”. Lo ha dichiarato il Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio.
“L’astensione - afferma Pecoraro - è una scelta manifesta, non segreta, che
quindi viola il principio della segretezza del voto, creando una
differenziazione tra chi va e chi non va a votare. Cosa succederà a chi andrà a
votare? Sarà messo all’indice? Penso soprattutto alle realtà dei piccoli paesi,
dove è più facile che i comportamenti vengano giudicati. Si devono abbassare i
toni per permettere un dibattito più sereno su argomenti delicati, nel rispetto
delle diverse posizioni”. “Per questi motivi conclude il leader del Sole che
Ride- rivolgo un appello a una maggiore sobrietà a chi, come i presidenti delle
due Camere ed alcuni sindaci di piccoli comuni, da posizioni istituzionali
invita i cittadini a disertare le urne”.

UE. Partito verde europeo: il no francese e olandese non è un no alla
Costituzione

A seguito del “no” nei referendum in Francia ed in Olanda, il Partito Verde
Europeo crede fermamente che il “no” espresso dall’elettorato francese e
olandese debba essere rispettato in quanto riflette la volonta’ democratica del
popolo in queste due nazioni. Grazia Francescato, Co-Portavoce del Partito
Verde
Europeo, ha dichiarato: “E’ evidente che questo “no” non e’ un vero “no” contro
la Costituzione ma un chiaro voto di protesta contro le politiche interne dei
governi nazionali della Finlandia e dei Paesi Bassi. I cittadini di questi
paesi
stanno protestando contro le politiche neo-liberali dei loro governi, che
stanno
portando ad un tasso piu’ alto di disoccupazione, ed ad una mancanza di
sicurezza, diminuito potere di acquisto ed una generale instabilita’. Pekka
Haavisto, Co-Portavoce del Partito Verde Europeo, ha ribadito: “I risultati in
Francia ed in Olanda dimostrano che l’istituzione dell’unione Europea e’ ancora
molto lontana dal cittadino normale nei venticinque paesi. I politici e le
istituzioni europei non sono riusciti a spiegare la vera importanza della
Costituzione per un’ Europa piu’ forte in un mondo globalizzato”. Arnold
Cassola, Segretario Generale del Partito Verde Europeo, ha concluso: “In quanto
politici Verdi, il nostro dovere rimane quello di far si’ che le tematiche
europee siano vicine alla sensibilita’ dei cittadini di ognuno dei 25 paesi e,
nel contempo, di lavorare per assicurarci che il dibattito su tematiche europee
non venga soffocato dalle manchevolezze del dibattito nazionale”.

Costituzione UE. Pecoraro: serve sterzata, più diritti ai cittadini meno a
multinazionali

“Per rilanciare il processo d'integrazione europea è necessaria una sterzata.
Servono più diritti e meno regali alle multinazionali. E' questa la lezione del
duplice no espresso dai cittadini francesi ed olandesi". Lo ha dichiarato il
Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. "Il no olandese - afferma
Pecoraro
- era scontato, ma la partecipazione e la percentuale di no è stata superiore
alle previsioni, per questo nessuno può sottovalutare le dimensioni della
bocciatura. Il voto olandese conferma le perplessità dei Verdi, che in sede
europea hanno difeso i principi fondamentali sui diritti ed i valori pur con
forti critiche alla terza parte, caratterizzata da evidenti eccessi liberisti.
Questa parte sembra scritta per il mercato e le multinazionali più che per i
cittadini. Anche sui diritti, che sono un passo avanti rispetto a diverse
legislazioni dei paesi membri, ci sono carenze e gli olandesi, che hanno una
legislazione molto avanzata e libertaria, non l'hanno accettato". "Per questi
motivi - conclude il leader del Sole che Ride- che confermano le perplessità da
sempre espresse dai Verdi, è necessario riscrivire parte della costituzione,
ampliarne i diritti e correggerne le parti sbilanciate verso il mercato,
che non
può essere la misura di un patto fondativo".

Spiagge. Boato: maggioranza viola ambiente e legalità

Con l'articolo 14 del Ddl sulla competitivita' "la maggioranza di governo
conferma comportamenti e obiettivi delittuosi nei confronti della tutela del
paesaggio e dell'ambiente. Non vi sono altri termini per definire la previsione
di concessioni di beni demaniali marittimi che possono arrivare fino a novanta
anni". La critica arriva dal parlamentare dei Verdi Marco Boato. "Ferma
sara' la
nostra opposizione, in Parlamento e nel territorio, a tali disposizioni, che
confermano quanto gia' denunciato dai Verdi dinanzi alle proposte del vice
presidente del consiglio Tremonti. Al ministro dell'ambiente, Matteoli, che
aveva commentato la proposta di Tremonti auspicando che fosse 'solo una
provocazione' ribadiamo: quella provocazione e' nero su bianco in un testo
unificato presentato dal relatore Crosetto di Forza Italia a nome della
maggioranza. Ci chiediamo - conclude Boato - che cosa abbia da dire in
proposito
ora il ministro dell'ambiente". (Dire)

Spiagge. Pecoraro: Cdl truffaldina ripesca follia Tremonti

“Con un’operazione truffaldina la Cdl ripesca la folle proposta di Tremonti di
vendere le spiagge, spacciandola come un provvedimento per il turismo di
qualità. Sappiamo che questo Berlusconi bis è un governicchio balneare, ma
dobbiamo prendere atto che al peggio non c’è mai fine”. Lo ha dichiarato il
Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, commentando l’Art.14 del decreto
sulla competitività, che prevede, tra le altre cose, concessioni demaniali
della
durata di 90 anni. “Questo Governo afferma Pecoraro - odia il Belpaese, le sue
coste, il suo patrimonio ambientale, la sua storia e le sue tradizioni. E’ un
Governo talmente irresponsabile che per coprire la propria incapacità economica
e far cassa è capace di ipotecare il futuro del Paese, di svendere le sue
bellezze e di distruggere un ambiente costiero e marino che non è in grado di
tutelare e valorizzare”. “I Verdi conclude il leader del Sole che Ride- daranno
battaglia alle Camere e sono pronti a mobilitarsi contro una norma che
surrettiziamente intende distruggere le coste italiane. Non permetteremo che
politici inetti consegnino le nostre belle coste a speculatori e
cementificatori”.

Spiagge. Bonelli: Governo fa affari ai danni dell'ambiente

“Il governo vuole fare affari ai danni dell'ambiente". Lo afferma in una nota
Angelo Bonelli,
coordinatore dell'esecutivo dei Verdi a proposito dell'articolo 14 inserito nel
Ddl sulla competitivita' che autorizzerebbe la vendita delle spiagge. "Quanto
sta accadendo e' vergognoso - afferma Bonelli - cosi' si da' il via libera alla
cementificazione delle coste italiane con la realizzazione di innumerevoli
insediamenti turistici. Dare in concessione gli arenili per 90 anni equivale a
privatizzare definitivamente le spiagge. Ai cittadini altro non restera' che
vedere il mare in cartolina". I verdi, annuncia l'esponente del sole che ride,
"sono pronti alla mobilitazione per impedire che le coste dell'Italia vengano
definitivamente privatizzate. E' necessario tutelare e gestire al meglio le
risorse ambientali del paese e non ­ conclude - trattarle continuamente come
merce da svendere". (Dire)

Procreazione. Pecoraro: sms sono informazione non appello al voto

“Gli sms sarebbero un’utile informazione per i cittadini, non un appello al
voto, ma nello scandaloso rifiuto espresso da Urso c’è la conferma che il
Governo sta facendo di tutto per boicottare questi referendum”. Lo ha
dichiarato
il Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “E’ gravissimo ed
incomprensibile - afferma Pecoraro - che il Governo adotti due pesi e due
misure
in base alla propria convenienza politica. Prima delle elezioni europee di
giugno, di competenza dello Stato e non delle regioni, l’esecutivo di
Berlusconi
si premurò di avvertire i cittadini sui giorni e l’orario di apertura dei
seggi,
temendo forse che l’astensione avrebbe danneggiato la Cdl. Oggi, il Governo
rifiuta di rendere un semplice servizio ai cittadini, evitando di metterli al
corrente sulle modalità di voto referendarie”.

Farmaci. Zanella: decreto inadeguato che non risolve problema prezzi

“Tanto rumore per un decreto inadeguato". E' il commento della deputata verde
Luana Zanella, intervenuta sullo scontro tra il ministro della salute Francesco
Storace e il presidente della Federfarma Siri sul decreto per la riduzione dei
prezzi per i farmaci di fascia C. "Sul certo decreto taglia prezzi - ha
dichiarato Zanella - si è fatta tanta pubblicità, la verità è che Storace è
riuscito a scontentare tutti. Sarebbe questa la tanto sbandierata 'cura
Storace'
alla sanità italiana? Più opportuna e più equa afferma - sarebbe stata una
diminuzione generalizzata del prezzo dei farmaci da banco senza affidare al
farmacista lo sconto da applicare, con il rischio di creare disparità di
trattamento tra cittadini che acquistano lo stesso farmaco". "Il vero nodo
della
questione resta comunque quello relativo ai farmaci in fascia A: una politica
efficace sui medicinali avrebbe dovuto portare all'introduzione dei nuovi
farmaci essenziali in fascia a, quella a carico del Ssn, in questo modo - ha
concluso Zanella - si sarebbero anche scoraggiate le prescrizioni inutili".

Prodi. Pecoraro: intervento da vero leader

“L’intervento di Romano Prodi è quello di un vero leader. Ora l’Unione deve
smetterla con lo stillicidio degli ultimi tempi per concentrarsi sul
programma”.
Lo ha dichiarato il Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “La
leadership
di Prodi - continua Pecoraro - si rafforzerà ulteriormente con il
programma, che
sarà partecipato, forte e radicale. Positivi, nell’intervento del leader
dell’unione i riferimenti ai temi dell’ambiente, dei beni comuni e della
solidarietà, da sempre al centro delle richieste del Sole che Ride. Ora si deve
accelerare sul programma e sulle regole della coalizione, per costruire una
seria e credibile alternativa di Governo e prendere in mano un Paese che oggi è
senza guida”. “Anche nella vicenda Rai - conclude il leader del Sole che Ride -
c’è stato chi ha lavorato per danneggiare la leadership di Prodi, ma a questo
punto è indispensabile essere chiari. Se ci sono proposte alternative escano
subito allo scoperto per consentire una decisione rapida, perché le
polemiche di
questi giorni minano la fiducia dei nostri elettori. Sarebbe una follia
indebolire il leader dell’unione, un regalo inaspettato ed assurdo ad una Cdl
sempre più in crisi che ha condotto il Paese in una crisi economica
gravissima”.

Conti pubblici. Ripamonti: Berlusconi potrebbe essere primo a subire procedura
per deficit

“Sui conti pubblici "il governo è incartato" e "il presidente Berlusconi, che
tanto si è pavoneggiato per le modifiche apportate al patto di stabilità,
potrebbe essere il primo a subire una procedura per deficit eccessivo". Lo
dichiara, in una nota, il senatore Natale Ripamonti, capogruppo dei Verdi in
commissione bilancio commentando il rapporto della Commissione UE. "Infatti -
aggiunge Ripamonti - il deficit è fuori controllo già dagli scorsi anni e
per il
2005 si prevede possa sfondare il tetto del 4%, insieme al valore del debito
che, dopo la riclassificazione decisa da eurostat, ritorna a salire violando
un'altra condizione prevista sia dal vecchio che da nuovo patto di
stabilità. Il
governo è incartato perché una manovra correttiva produrrebbe ulteriori effetti
recessivi sull'economia, però i conti sono fuori controllo, le famiglie non
arrivano alla quarta settimana e le imprese non investono. Fortunatamente
Berlusconi straparla di un paese ricco e benestante con tante automobili e
telefonini acquistati grazie alla riduzione delle tasse per i più ricchi.
Occorre - conclude Ripamonti - mandarlo a casa nel più breve tempo possibile".

2 giugno. Pecoraro: Calderoli si dimetta se non crede in Repubblica

“Basta ministri spergiuri, l’Italia non ha proprio bisogno. Un ministro che
disconosce la festa della Repubblica dovrebbe dimettersi, avendo giurato
proprio
sulla Costituzione repubblicana”. Lo ha dichiarato il Presidente dei Verdi
Alfonso Pecoraro Scanio. “Calderoli - afferma Pecoraro - ha stabilito il record
dell’ipocrisia: prima giura sulla Costituzione poi afferma di non sentire
sua la
festa della Repubblica; si allarma sulla perdita di sovranità nazionale con la
ratifica del trattato costituzionale europeo mentre tenta di spaccare il Paese
con una devolution pasticciata. E’ vero che ormai siamo abituati alla politica
dell’improvvisazione, ma questo sembra eccessivo”. “La Festa della Repubblica -
conclude il leader del Sole che Ride - diventi un’occasione per celebrare la
Costituzione ed i suoi valori di unità, e per rilanciare i corpi civili di
pace,
che vorremmo veder sfilare insieme alle Ong, che nel mondo sono il migliore
emblema dell’Italia”.

Gay. Verdi presentano Ddl contro discriminazioni sul lavoro

“E' necessario che non vi siano vuoti normativi che legittimino licenziamenti e
mobbing nei confronti dei lavoratori gay al pari di tutti gli altri. A tal
proposito, ho presentato un disegno di legge che mira a garantire il diritto al
lavoro a chi è diverso, rivedendo così la direttiva europea contro le
discriminazioni che, nel recepimento da parte dell'Italia, è stata stravolta" .
Lo afferma il senatore dei Verdi Fiorello Cortiana, firmatario del disegno di
legge (S 3413)e promotore di un incontro sull'argomento, tenutosi ieri al
Senato, dal titolo "(R)Innoviamo i Diritti - Tutela nel lavoro per le realtà
GLBT. "Occorre ribadire - prosegue l'esponente del Sole che Ride - il valore
culturale della diversità vista come una ricchezza anche e soprattutto nel
mondo
del lavoro, garantendo a tutti pari diritti". Si associa a questa richiesta la
senatrice dei Verdi Tana De Zulueta, coofirmataria del disegno di legge e
moderatrice dell'incontro tenutosi ieri: "Questa nuova proposta legislativa va
sostenuta, nasce anche dall'esigenza di allinearsi ad una politica europea che
tuteli le differenze".

Uranio. Bulgarelli: gravissime omissioni, Martino dovrà risponderne

“Gravissime omissioni delle quali il ministro Martino dovra' rispondere", ed e'
"scandaloso che la primaria fonte d'informazione sulla nocivita' dell'uranio
impoverito siano le vittime degli eserciti che hanno sparato, e che nulla o
quasi si sappia degli effetti sui civili". Cosi' il deputato dei Verdi Mauro
Bulgarelli commenta la denuncia dei carabinieri dell'Unac, sui militari che si
sono ammalati di tumore dopo essere stati esposti a uranio impoverito delle
ogive dei proiettili. "Apprendo con amarezza, ma senza stupore, che dai fogli
matricolari che registrano la 'storia' di alcuni militari colpiti da tumori
collegabili all'esposizione d'uranio impoverito sarebbero scomparse
informazioni
fondamentali per poter stabilire le correlazioni tra le missioni a rischio con
l'insorgenza della malattia, come quella in Kosovo- spiega Bulgarelli- non
credo
che tali gravissime omissioni delle quali il ministro Martino dovra'
rispondere,
qualora fossero confermate, siano spiegabili solo con la mancata volonta' di
riconoscere le cause di servizio per malattia, ma penso che ci sia un forte
interesse internazionale per ritardare il sorgere di una consapevolezza
collettiva sulla pericolosita' dei proiettili di questo tipo, che andrebbero
banditi, ma che ormai sono invece entrati nelle dotazioni 'ordinarie' degli
eserciti". Del resto, agggiunge Bulgarelli, "l'insoddisfacente e lacunoso
dossier ufficiale recentemente diffuso dal ministero della difesa (Elementi di
documentazione sull'interazione tra uranio impoverito e salute umana nelle
operazioni militari) testimonia l'assenza di studi esaustivi sugli effetti
sulla
popolazione in detti territori - continua il deputato dei Verdi - l'impatto
sulla popolazione, e' scritto a pagina 12 del documento, 'non e' al momento
qualificabile'". Per Bulgarelli, "e' semplicemente scandaloso che la primaria
fonte d'informazione sulla nocivita' dell'uranio impoverito siano le vittime
degli eserciti che hanno sparato e che nulla o quasi si sappia degli
effetti sui
civili che hanno subito bombardamenti e sparatorie". "Ritengo pertanto sotto
ogni profilo, necessaria e urgente una ampia indagine tra la popolazione civile
delle aree di tutti i teatri in fase di 'pacificazione' - dichiara Bulgarelli -
dove l'Italia gioca un ruolo nel mantenimento dell''ordine'". Popolazione
"verosimilmente coinvolte dalle contaminazioni legate all'esplosione di
proiettili ad uranio impoverito, anche per tutelare la salute dei nostri
soldati", sottolinea il deputato dei Verdi. "In definitiva - conclude
Bulgarelli
- credo che il ministro Martino dovra' rendere conto ai parenti delle vittime,
ai malati, al parlamento e a tutti i cittadini, della miopia, lentezza e scarsa
prudenza con cui ha affrontato questa questione". (Dire)

Rai. Pecoraro: azienda e Monorchio vittime della Cdl

“Lo sciagurato blitz voluto dalla Cdl ha prodotto due vittime: Monorchio e il
servizio pubblico radiotelevisivo. Ora mi auguro che la maggioranza metta da
parte trucchi e forzature e scelga di riportare al centro dell'iniziativa la
tutela dell'azienda". Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro
Scanio, segretario della commissione di Vigilanza Rai. "Auspico quindi - ha
aggiunto il leader dei Verdi - l'avvio di un confronto trasparente per
individuare un vero vertice di garanzia. Si tratta di una necessita', tanto
piu'
che i prossimi saranno mesi assai delicati, non solo per la scadenza elettorale
ma anche per il rilancio aziendale". “Basta con il gioco allo sfascio che
si sta
conducendo sulla più importante azienda culturale del Paese. C’è il
sospetto che
il centrodestra stia deliberatamente puntando ad affossare l’azienda. In questo
modo si potrebbe spiegare l’atteggiamento di Berlusconi, che ha mandato allo
sbaraglio un nome autorevole come quello di Monorchio senza discuterne non solo
con l’opposizione, ma neanche con gli alleati del centrodestra”. “Mentre è
obbligatorio cercare una soluzione positiva per uscire da questo impasse
conclude Pecoraro - è necessario garantire il massimo dell’informazione sui
referendum. Bene ha fatto Curzi a sollevare il problema. Mancano solo 10 giorni
ed in questo periodo è assolutamente necessario garantire gli spazi per
favorire
un dibattito serio su questioni importantissime. I cittadini hanno il
diritto di
essere informati nel miglior modo possibile”.

Roma. Cento: ordinanza anti vetro inutile e proibizionista

“Il parere favorevole del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza,
presieduto dal Prefetto Achille Serra, ad una nuova emissione dell'ordinanza
''anti-vetro'', avviata già l'estate scorsa nella piazza di Campo de'
Fiori, che
anche questa estate vieterà la vendita delle bottiglie di vetro sia nella
piazza
sia nelle vie limitrofe è inutile a risolvere i problemi e afferma un metodo
proibizionista che è già fallito la scorsa estate - ha dichiarato il deputato
verde Paolo Cento, vicepresidente della commissione Giustizia. Ancora una volta
prevale la scorciatoia di trasformare il rispetto dei residenti di piazza Campo
de’ Fiori in questione di ordine pubblico, militarizzando una piazza e tutto il
centro storico con eccessi che contrastano con quell’immagine di Roma città
aperta che ha sempre caratterizzato la capitale. Ci auguriamo solo che questa
ordinanza annunciata non venga mai emessa.

Costituzione. Dopo no landese i Verdi chiedono un dibattito sull'avvenire
dell'UE

A commento del risultato del referendum olandese sulla Costituzione europea,
Monica Frassoni e Daniel Cohn-Bendit, co-Presidenti dei Verdi/ALE al Parlamento
europeo, hanno dichiarato: "Come gli elettori francesi, il popolo olandese ha
lanciato un messaggio forte al suo Governo e all'Europa. Anche gli olandesi
hanno espresso la loro sfiducia nei loro rappresentanti politici e pensano che
l'Europa non sia in grado di rispondere alle loro paure. I Verdi sono
rammaricati del fatto che questa diffidenza verso i governi nazionali si sia
tradotta in un voto contro la Costituzione europea, che, malgrado i suoi
limiti,
contiene delle innovazioni positive. Siamo contrari all'arresto del processo di
ratifica del Trattato Costituzionale. Se esso dovesse interrompersi la morte
dell'attuale Costituzione sarebbe decretata e con essa la speranza di poter
andar oltre l'attuale Trattato, che è largamente insufficiente". "D'altro canto
proseguire il processo di ratifica facendo finta di niente sarebbe un grave
errore. Ciò di cui abbiamo bisogno è una nuova iniziativa europea. La
Commissione, il Consiglio e il Parlamento devono sforzarsi di trovare una via
d'uscita a questa crisi. Un dibattito inter-istituzionale dovrebbe permettere a
ciascuno di proporre nuove idee e di mostrare ai cittadini che le istituzioni
comunitarie discutono e si confrontano favorendo la trasparenza". "Il
Parlamento
europeo deve diventare la culla del dibattito sull'avvenire dell'Europa e dei
suoi cittadini. Dopo un primo dibattito sulle conseguenze dei No francese e
olandese, i Verdi hanno chiesto che la prossima "mini" seduta plenaria che si
terrà a Bruxelles il 22 e 23 giugno, sia interamente dedicata a questo
dibattito, con la partecipazione del Consiglio e della Commissione. Durante
queste due giornate il Parlamento dovrebbe discutere solo dell'avvenire
dell'Unione Europea". "Il prossimo 27 giugno poi i Verdi si riuniranno con i
rappresentanti di varie Ong, di reti e di sindacati favorevoli alla
Costituzione
per rendere pubbliche alcune iniziative che permettano ai cittadini di
confrontarsi sul futuro del progetto europeo".

A-31 Valdastico Sud. Bettin: il Tar blocca uno scempio ambientale

“La sentenza del Tar del Veneto, che accoglie il ricorso di varie associazioni
ambientaliste e di comitati di cittadini, blocca la costruzione dell’autostrada
A-31 Valdastico Sud, i cui lavori erano stati pomposamente inaugurati dal
Presidente della Regione, Giancarlo Galan, in piena campagna elettorale. Una
battaglia durata più di vent’anni, contro un’opera che Antonio Cederna, dalle
pagine del Corriere della Sera del 1973, definiva “un record d’inutilità” . Per
rendersi conto di quanto profetiche furono le parole di Cederna, bisogna
leggere
bene la sentenza del Tribunale Amministrativo - ha dichiarato Gianfranco Bettin
consigliere regionale del Veneto dei Verdi. Infatti, il collegio giudicante
ritiene che “si imponga una riconsiderazione della scelta di realizzare il
tronco autostradale in questione nel contesto di una politica del territorio
finora mancata, e di una valutazione critica di un modello economico di cui
oggi
emergono le connotazioni negative (legate essenzialmente allo spreco della
risorsa-territorio), alla luce ­oltre che della fondatezza di talune delle
censure - della rinnovata opposizione, di varia provenienza, alla costruzione
del medesimo”. La sentenza sottolinea che risultano “sicuramente fondate”
almeno
sei censure formulate nei ricorsi, in merito a tutto l’iter procedurale. Una
bocciatura senza appello, nonostante le sfuriate del Presidente della Regione
Veneto, Giancarlo Galan, che non trova di meglio che scagliarsi contro gli
ambientalisti che definisce “il male oscuro dell’Italia”. Siamo invece di
fronte
al risultato dell’incapacità del governo regionale di individuare strategie e
mezzi che, salvaguardando le necessità delle imprese, non arrechino ulteriori
danni alla salute dei cittadini e a un territorio già martoriato,
valorizzandone
invece le vocazioni specifiche. I territori del basso vicentino, della bassa
padovana e del rodigino non hanno certo bisogno di uno sviluppo basato su di
un’opera viaria moltiplicatrice di insediamenti, pensati esclusivamente in una
logica di speculazione fondiaria ed immobiliare. Un ultimo pensiero va dedicato
con affetto e gratitudine ad Antonio Verlato, battagliero membro di Italia
Nostra che, per oltre vent’anni, è stato punto di riferimento nelle
mobilitazioni contro quest’autostrada, prematuramente scomparso ad aprile di
quest’anno. Questa è anche e soprattutto una sua vittoria”.

A-31 Valdastico Sud. Marchi: il Tar veneto la boccia

“Siamo molto soddisfatti per l’esito della sentenza del TAR Veneto che boccia
l’attuale progetto della Valdastico Sud accogliendo tutti i ricorsi presentati
da privati, associazioni ambientaliste, comitato intercomunale e Fondazione
“The
Landmark Trust”. Si tratta di una vittoria della ragionevolezza
sull’insensatezza di questa opera, voluta da un insieme di interessi ­ da
quelli
della società autostradale proponente ai sindaci sino ai cavatori e alle
imprese
in attesa dell’avvio delle conseguenti lottizzazioni a fianco del tracciato ­
che oggi trovano voce nell’ira del Presidente della Regione Veneto Giancarlo
Galan. “Per fortuna che ci sono gli ambientalisti definiti dal Galan “il male
oscuro dell’Italia” a difendere il territorio da un progetto devastante ­
54 km,
con 5 dei quali in galleria e trincea, e poco più di 4 su ponti e viadotti, con
6 caselli e 2 svincoli ­ utile esclusivamente agli interessi del concessionario
autostradale, della speculazione fondiaria e immobiliare, dei cavatori (si
parla
di un fabbisogno di materiale di scavo pari all’escavazione annuale totale
regionale) ecc.” dice Paolo De Marchi il Presidente regionale dei Verdi che
invita il centro sinistra a non continuare a tenere su questa opera un
atteggiamento di disponibilità. “Non è questa l’opera viaria più importante per
la bassa padovana come sembrano pensare anche i sindaci di centro sinistra più
volte espostisi a favore della Valdastico Sud quale volano dello sviluppo. Caso
mai lo è la nuova statale 10 colpevolmente ferma da decenni. Ma di quale
sviluppo si parla quando si pensa solo a consumare territorio per insediamenti
produttivi di capannoni da più parti, dove già si sono fatti, chiusi o in
via di
chiusura? Di quale sviluppo si parla quando si pensa a riprodurre anche qui un
modello insediativi in crisi nel resto del Veneto e del nord est?” dice
Paolo De
Marchi “La bocciatura del TAR Veneto dovrebbe servire invece a riaprire il
dibattito nel centro sinistra, a riportare partiti e amministratori di questo
schieramento all’ascolto delle ragioni dei cittadini, delle associazioni e dei
comitati che hanno sempre detto no a questa opera, a stimolare la discussione e
la ricerca per progettare in questi territori uno sviluppo realmente
sostenibile
in grado di valorizzare le ricchezze ambientali e storico architettoniche, di
pensare ad una mobilità diversa da quella autostradale ed esclusivamente su
ruota, di mettere a profitto le vocazioni principali di queste zone.”

Ambiente. Greenpeace propone un bando per i sacchetti di plastica

Greenpeace propone un dibattito sui sacchetti di plastica, per arrivare al
bando
degli shopper non biodegradabili “Sostenere l’utilizzo dei sacchetti di
plastica, seppure come ha proposto la Coop, di una plastica speciale che
subirebbe un processo di degradazione non ancora ben chiaro e validato da norme
certe in 3 anni, significa deresponsabilizzare il consumatore che sarà portato
magari a incrementarne l’uso. La presenza di additivi rilasciati in
ambiente una
volta che i sacchetti saranno smaltiti in discarica o bruciati è ugualmente
preoccupante" afferma Roberto Ferrigno, di Greenpeace Italia. Per Greenpeace si
può negoziare sui tempi del bando ai sacchetti di plastica ma non sul concetto
di fondo. Un sacchetto biodegradabile, come definito dagli standard italiani ed
europei, esiste e costituisce una valida alternativa, in quanto avviabile al
compostaggio, che rimane lo strumento alternativo di fondo alla discarica e
all’
incenerimento. “Conduciamo numerose battaglie con la Coop, ma questa scelta ci
lascia perplessi. Sui sacchetti di plastica crediamo che vadano percorse altre
strade: il bando come obiettivo ultimo e una tassazione seria, che riesca
davvero a fungere come deterrente. L’Irlanda, con una tassa sui sacchetti di
plastica, ne ha diminuito l’uso del 90% in un anno, guadagnando 12,6 milioni di
euro destinati al riciclaggio” afferma Ferrigno.

Ogm. Associazioni: nasce il primo registro mondiale on line della
contaminazione

Greenpeace e GeneWatch lanciano oggi il primo registro mondiale della
contaminazione da Ogm: www.gmcontaminationregister.org. Il sito, con un pratico
motore di ricerca, offre i dettagli di tutti i casi noti di contaminazione da
Ogm di cibo, mangimi, semi e piante selvatiche nel mondo. “Nessun governo o
agenzia internazionale ha creato un registro pubblico degli incidenti o degli
altri problemi associati alle colture Ogm. Non si può chiudere un occhio quando
si ha a che fare con il biotech che implica un rilascio incontrollato di
organismi viventi nell’ambiente” afferma Federica Ferrario, della campagna Ogm
di Greenpeace. Dalla loro introduzione nel 1996, gli Ogm hanno causato 62
incidenti legati alla contaminazione da Ogm illegali o senza etichettatura, in
27 Paesi, in 5 continenti. E questi sono solo gli incidenti di cui si è
venuti a
conoscenza. “Lanciamo oggi questo registro mentre i governi si incontrano a
Montreal per decidere sul regime di responsabilità internazionale per le
colture
Ogm. Se non si prendono delle misure concrete in questo senso, gli Ogm saranno
completamente fuori controllo” sostiene Ferrario. Scorrendo il registro, si
scopre che il maggior numero di casi di contaminazione da Ogm si è registrato
negli Stati Uniti (11 incidenti). La contaminazione da mais 'Starlink' si è
verificata in sette Paesi: Stati Uniti, Canada, Egitto; Bolivia, Nicaragua,
Giappone e Corea del Sud. Il rilascio illegale di Ogm nell’ambiente o nella
catena alimentare è avvenuto in India (cotone), Brasile (cotone e soia), Cina
(riso), Croazia (mais), Europa, Germania (papaia) e Tailandia (cotone e
papaia).
Sei casi di effetti collaterali negativi in agricoltura sono stati riportati,
inclusa la diffusione di erbe infestanti resistenti agli erbicidi.

---
Federazione dei Verdi di Lucca -> www.verdi.luccanet.com

Ambiente, pace, diritti, solidarietà: un altro mondo è possibile!