[Forumlucca] Fw: ALCUNE CONSIDERAZIONI E PROVOCAZIONI

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Autore: Alessio Ciacci
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Oggetto: [Forumlucca] Fw: ALCUNE CONSIDERAZIONI E PROVOCAZIONI

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From: Eugenio
To: Undisclosed-Recipient:;
Sent: Thursday, June 02, 2005 12:57 PM
Subject: Fw: ALCUNE CONSIDERAZIONI E PROVOCAZIONI



Carissimi amici e compagni,

Vi spedieco di seguito un intervento che ho spedito alla stampa ma siccome è troppo lungo già mi immagino che fine farà o in che maniera verrà ridotto, allora vi chiedo un piccolo aiuto per farlo circolare, per metterlo in rete inviandolo ognuno al vostro indirizzario disponibile, anche istituzionale, in modo che circoli il più possibile e se a qualcuno arriverà più di una volta, pazienza, basta un click per scaricarlo nel cestino.



Si tratta dell'acqua e del famigerato accordo di programma per la tutela delle acque della Piana la cui firma è saltata a data da destinarsi, forse mai, allora il centro sinistra e la sinistra, soprattutto la nostra, non può più subire in silenzio la demagogia e la logica mercantile imposta alla discussione dal centro destra lucchese.



Vi chiedo di fare questo perchè sono consapevole che certe affermazioni che per molti di voi sono scontate, rappresentano la scoperta dell'acqua calda, dette da uno che ricopre una carica istituzionale come il sottoscritto, acquisiscono un maggiore peso, stimolano il dibattito e state certi che alcune di queste provocazioni faranno discutere e forse faranno anche scandalo nell'ambiente degli addetti ai lavori, ma giunti a questo punto va bene così.



Faccio presente a tutti che il sottoscritto ha partecipato dal giorno del suo insediamento, nel luglio 2004, come assessore di Capannori a tutte le innumerevoli riunioni , sia presso l'Autorità di Bacino del Serchio, sia al tavolo del Prefetto di Lucca, quindi nessuno può accusarmi di non essere a conoscenza della questione.



grazie



Eugenio Baronti



"Acqua tu sei la fonte

di tutte le cose

e di ogni esistenza"

(antico testo indiano)



ALCUNE CONSIDERAZIONI E PROVOCAZIONI RISPETTO ALLE POLEMICHE IN CORSO SULL'ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA TUTELA DELLE ACQUE DELLA PIANA



Vorrei ritornare sulla storia infinita dell'accordo di programma per la tutela delle acque nella Piana per cercare di fare chiarezza e capire come sia potuto accadere che nel momento in cui, nell'ultima riunione convocata attorno al tavolo del Prefetto, l'accordo sembrava cosa fatta, tutto sia tornato improvvisamente in discussione. L'ordine del giorno approvato a maggioranza dal Consiglio Comunale di Lucca e la lettera di risposta dell' ATO 2 dove si dichiara la indisponibilità a firmare alle condizioni che pretende di imporre il Comune di Lucca, fanno temere il peggio, ovviamente il peggio per i cittadini che vivono nelle zone interessate dai fenomeni di subsidenza e che da anni aspettano la risoluzione di questo problema.



Una cosa è certa e voglio dirla con estrema determinazione: Capannori è stanca di aspettare, anzi, i cittadini di capannori e in particolar modo di Paganico dopo vent'anni, sono stanchi di parole a cui non seguono mai fatti coerenti e concreti. Può un Amministratore dire ora basta? Basta con le polemiche fondate sulle strumentalizzazioni demagogiche, sulla disinformazione e peggio ancora sulle falsità. Perché l'Assessore Renzo del Mugnaio continua a gridare "ci stanno espropriando l'acqua nostra" (NOSTRA DI CHI!) con un nuovo tubone 2 della portata di 1000 l/s quando questo è stato cancellato e non sta scritto da nessuna parte nell'accordo di programma? Nelle tante uscite sulla stampa, sia l'Assessore Pierami che Del Mugnaio, mai una volta hanno detto che comunque il prelievo previsto di 450 l/s è limitato al periodo 15 ottobre 15 Giugno e che non essendo in questa fase e in questo accordo prevista la realizzazione di nessun nuovo tubone, il limite di 450l/s è garantito dal limite massimo di portata del tubone già esistente e che gli 800 l/s di cui si parla nell'art. 10 della proposta di accordo è una possibilità lasciata aperta per un futuro più o meno prossimo, comunque da concordare dopo attenta verifica e dopo che il sistema canale nuovo-tubone-acquedotto industriale, sarà in funzione, operante a pieno regime. Le cose stanno così e sono pronto in qualsiasi momento ad un confronto con gli assessori lucchesi per dimostrarlo pubblicamente. Affermare che i Comuni della Val di Nievole devono fare la loro parte nella tutela e nella bonifica della loro acqua è giusto e sottoscrivibile e infatti è scritto nell'accordo, gridare che hanno a disposizione nel loro sottosuolo grandi riserve di acque inutilizzate è dire una bufala gigantesca che anche il più dilettante dei geologi può smentire in qualsiasi momento.



Perché allora tutta questa demagogia da parte di chi indossa le vesti di novelli cavalieri medioevali in difesa dell'acqua lucchese? Semplice e drammatico allo stesso tempo, perché questo è il frutto velenoso di una logica mercantile che sta prendendo piede e corpo anche nella gestione di un bene essenziale e vitale come l'acqua. Viviamo il dopo privatizzazione dove l'acqua è stata trasformata in una merce dalla quale si deve ricavare profitto. Un esempio? Per un anno è stato scritto sull'accordo che dai pozzi di S. Pietro a Vico sarebbero stati dati in un primo momento 10 litri /s all'acquedotto di Marlia che potevano anche diventare 20 o forse 30l/s, oggi veniamo a sapere che Lucca con uno slancio di generosità sarebbe disponibile a darcene addirittura 60l/s, perché? Semplice, perché dai pozzi l'acqua si paga, non si potrebbe per legge ma si paga, diventa un ricavo economico, profitto.



No all'acqua ai Pisani! Dal Serchio no, dai pozzi lungo il Serchio si, perché significano attualmente e annualmente per la Geal e il Comune di Lucca oltre 1.500.000,00 euro. Tutto questo è legittimo in questa ottica mercantile di gestione della risorsa acqua ma allora perché non avere il coraggio di dirlo? Perché tirare in ballo la necessità di garantire il minimo flusso vitale per il fiume che sarebbe messo in pericolo dal prelievo di 800 l/s in un fiume che ha una portata media annuale di 36.000 l/s tra l'altro prelevati in mesi in cui tale portata arriva anche a 100.000 l/s . Che bisogno c'è di fare dichiarazioni dove si prevedono esiti catastrofici per la città di Lucca ? Le posizioni degli Assessori del Comune di Lucca sono senz'altro legittime alla luce del nuovo sistema di gestione del ciclo idrico integrato, però allora permettetemi una provocazione: le sorgenti e i pozzi del magnifico acquedotto del Nottolini che porta l'acqua in città sono nel Comune di Capannori, l'acqua lì prelevata non viene pagata, allora, mi chiedo, perché noi dovremo pagare quella dei pozzi di S. Pietro a Vico? Mi si risponderà che la concessione al Comune di Lucca dei pozzi di Guamo risalgono all'800, benissimo, risale al 1844 anche la concessione di 1580 l/s derivanti dal Serchio del Canale nuovo a Ponte a Moriano che ha portato l'acqua preziosa che ha reso possibile la vita per 150 anni nelle campagne capannoresi. Oggi c'è qualcuno che intima: "non più di 450 l/s nel Canale Nuovo"! Una follia, se si considera che il canale scorre all'aperto per 4,7 km ha 29 derivazioni che alimentano tutto il reticolo idraulico irriguo del capannorese e anche, in misura considerevole, la stessa falda sotterranea.



Concludo dicendo che questa logica è aberrante, l'acqua non è una merce qualsiasi, è un diritto per tutti, una risorsa preziosa che va gestita in solidarietà, per questo ho firmato e sostengo con determinazione la proposta di Legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato. Ultima domanda altrettanto provocatoria, ma il Fiume Serchio di chi è ? Che succederebbe se ogni Sindaco o Assessore di ogni Comune attraversato dal fiume cominciasse a porre delle condizioni o limiti sulle quantità di acque da utilizzare o da mandare a Valle? Nessuno può ergersi ad autorità di governo delle acque del Fiume, c'è una autorità istituzionale preposta per questo che è appunto l'Autorità di Bacino del Fiume Serchio, faccia sentire la propria voce e la propria autorità per fare quel minimo di chiarezza nel rispetto dovuto a tutti i cittadini della Piana.

Nessuno penso voglia nel 2005 una guerra dell'acqua, fermiamoci fino che siamo in tempo e riapriamo in modo trasparente e con metodi partecipati il confronto, tenendo conto che non c'è più tempo da perdere.



CAPANNORI 2 GIUGNO 2005



EUGENIO BARONTI

ASSESSORE ALL'AMBIENTE DEL COMUNE DI CAPANNORI

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