[Incontrotempo] sabato 4 dicembre seminario stop bolkestein …

Üzenet törlése

Válasz az üzenetre
Szerző: excarcere@ecn.org
Dátum:  
Tárgy: [Incontrotempo] sabato 4 dicembre seminario stop bolkestein a Palermo
SEMINARIO DI STUDI

"DIRETTIVA BOLKESTEIN"

ACCORDO GENERALE SUL COMMERCIO DEI SERVIZI (GATS)

E TRATTATO DI LIBERO SCAMBIO NEL MEDITERRANEO


SABATO 4 GIUGNO 2005 ORE 9,30


SALA CONFERENZE DELLA CHIESA VALDESE


Via Spezio (dietro teatro Politeama Garibaldi)

Palermo


CAMPAGNA NAZIONALE "STOP BOLKESTEIN! STOP GATS!" UN'ALTRA EUROPA E'
NECESSARIA


Coordina Teodoro Lamonica

Ore 9,30 Prof. Marco Evola Università di Palermo

Interventi programmati:

Piero Bernocchi Cobas Scuola

Marco Bersani Attac - Italia

Carlo Podda F.P. CGIL Nazionale

dibattito


Ore 13,00 Intervallo

Ore 14 Ripresa lavori

Coordina Carmelo Lucchesi

Interventi dei rappresentanti di:

Rete Antirazzista Siciliana

Flex Workers (Pa)

Messina Social Forum

Campagna smilitarizzazione base di Sigonella

DIBATTITO



Interverranno gli europarlamentari:

Roberto Musacchio e Claudio Fava



NO ALL'EUROPA DEI MERCANTI E DEI PROFITTI

                                                                 PER L'EUROPA
SOCIALE E DEI DIRITTI


È attualmente in discussione un progetto di direttiva (legge europea) che
ha come scopo quello di rendere tutti i servizi forniti dai 25 stati membri
dell'Unione europea prodotti economici. Di conseguenza, settori essenziali,
quali la cultura, l'istruzione, le cure sanitarie e tutti i servizi relativi
ai sistemi nazionali di protezione sociale, potranno essere soggetti alle
stesse forme di concorrenza economica delle merci. Tale direttiva, annunciata
come un provvedimento rivolto a "diminuire la burocrazia e i vincoli alla
competitività nei servizi per il mercato interno", è nei fatti un PERICOLOSO
PROVVEDIMENTO DI ATTACCO ALLO STATO SOCIALE E AI DIRITTI DEL LAVORO
NELL'INTERA
UNIONE EUROPEA.

La direttiva introduce il c.d. principio del paese d'origine secondo il
quale un fornitore di servizi è sottoposto alla legge del Paese in cui ha
sede l'impresa e non a quella del Paese dove fornisce il servizio. Ci si
trova di fronte a un vero e proprio incitamento legale a spostarsi verso
i Paesi dove le normative fiscali, sociali e ambientali sono più permissive.
L'applicazione di tale principio consente di destrutturare e smantellare
il mercato del lavoro nei Paesi in cui è organizzato e protetto. Un altro
aspetto non meno preoccupante riguarda la sanità. Infatti, un fornitore
di cure che si stabilisca in un Paese non è più tenuto a rispettare il
sistema
di sicurezza sociale del Paese ospite.

In SICILIA le conseguenze di una simile direttiva sarebbero devastanti,
visto che nonostante gli incentivi pubblici, a fondo perduto, per investire
nel Sud si continua a smantellare il già esiguo apparato produttivo ed il
lavoro nero si diffonde sempre più, nonostante la legalizzazione di una
miriade di lavori precari. D'altra parte si diffondono forme neoschiavistiche
di sfruttamento dei migranti, che fuggendo dalla miseria e dalle guerre,
hanno la fortuna di salvarsi dai frequenti naufragi e dalla reclusione nelle
nuove galere etniche (CPT), in cui rischiano di essere rinchiusi senza che
abbiano commesso alcun reato.

Per costruire un'EUROPA SOCIALE E DEI DIRITTI è essenziale che tutti i popoli
del Mediterraneo possano concorrere in maniera democratica e partecipata
alla gestione delle risorse del territorio. Per tale ragione bisogna mettere
in collegamento le realtà locali del Mediterraneo affinché si possa
instaurare
un percorso comune di lotta al Neoliberismo e alla mercificazione dei beni
comuni, per la riappropriazione dei nostri territori. Nell'ottica dei
rapporti
di solidarietà fra i popoli del Mediterraneo è necessario combattere
l'attuale
impostazione neoliberista dell'U.E., lottare per l'abolizione del GATS
combattere
l'Europa fortezza ed esigere l'abolizione del programma delle grandi opere,
come il ponte sullo stretto. La preparazione del Forum Sociale del
Mediterraneo
(FSMed) a Barcellona il prossimo giugno ci dovrà vedere impegnati ad
abbattere
le barriere di esclusione, le politiche neoliberiste di massacro sociale
ed a costruire Ponti di cooperazione e di Pace tra i popoli.

Stop Bolkestein Sicilia

Flexworkers; Arci-Sicilia; Attac-Sicilia; CSOA Ex Carcere
(Pa);cepes(Pa);Cobas Scuola(PA,CT, AG);
Fiom-Cgil-Sicilia;Flc-Cgil-Sicilia; Funzione Pubblica Cgil-Sicilia;
Laboratorio Zeta (PA);Messina Social Forum; Rete Antirazzista Catanese;
S.In.Cobas (Ct); Confederazione Cobas-Sicilia; Comitato
Antirazzista-Cobas(pa); Collettivo Latarantola(Farmacia-Ct), Collettivo
Araba Fenice (Scienze politiche-Ct), Collettivo Tiro
Mancino(Ingegneria-Ct),