da lanuovaecologia.it
Lunedì 30 Maggio 2005
Al bando la "sporca dozzina"
Ratificato dal Consiglio dei ministri il protocollo di Aarhus, che vieta produzione e uso di 12 inquinanti organici persistenti, i cosiddetti Pop. Previste anche misure per abbattere le emissioni di diossina, furani, Ipa e Hcb al di sotto dei livelli del 1990. E valori limite per gli inceneritori
È stato ratificato dal Consiglio dei ministri il protocollo di Aarhus, cioè il trattato europeo che mette al bando 12 sostanze organiche persistenti (i cosiddetti Pop) e fino a oggi ratificato da 22 paesi. Quello sui Pop è il sesto protocollo attuativo della Convenzione di Ginevra del 1979 sull'inquinamento transfrontaliero a lunga distanza, sottoscritto nel 1998 e ratificata dal nostro paese nel 1982. Il trattato vieta la produzione e gli usi di un gruppo di sostanze dannose per l'ambiente e per la salute (aldrin, clordano, clordecone, dieldrin, endrin, esabromobifenile, mirex e toxafene), proibisce l'utilizzo di Ddt, eptalcoro, esaclorobenzene, Pcb, in previsione di una loro progressiva e totale messa al bando.
La ratifica prevede le misure obbligatorie per l'abbattimento dei volumi di emissioni annue di diossina, furani, Ipa e Hcb al di sotto dei livelli del 1990 e stabilisce valori limite di emissione degli inceneritori. Dopo la ratifica del trattato sui Pop, l'Italia deve provvedere all'adempimento di altri impegni vincolanti: l'attuazione del trattato relativo alla riduzione delle emissioni di metalli pesanti, sottoscritto ad Aarhus nel 1998 ed entrato in vigore nel 2003, e il protocollo di Goteborg del 1999, per la riduzione dell'acidificazione, dell'eutrofizzazione e dell'ozono troposferico, entrata in vigore il 17 maggio scorso.
Nei giorni scorsi si è tenuta a Punta del Este in Uruguay la prima Conferenza delle parti della Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti alla presenza di più di 120 governi e circa 600 delegati provenienti dai 50 i paesi che fino a oggi hanno ratificato la Convenzione. All'ordine del giorno l'avvio di un processo di controllo e verifica affinchè nuovi prodotti chimici dei quali venga accertato l'impatto e appartenenti alla stessa tipologia dei Pop vengano aggiunti alla lista delle 12 sostanze incriminate. Il Wwf ne ha già segnalati alcuni: i pesticidi chlordecone ed endosulfan, numerosi ritardanti di fiamma trattati con bromuro, i composti perifluorinati conosciuti come Pfos e Pfoa usati nella produzione tessile, e sostanze utilizzate nella realizzazione di televisori, ma anche nel confezionamento dei cibi e nei rivestimenti anti-aderenti.
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