LA SINISTRA FRANCESE HA DETTO NO A QUESTA EUROPA,
SI A PIU EUROPA, PACIFISTA, SOLIDALE ED EGUALITARIA
La discussione torni ora al Parlamento Europeo per un dibattito vero
e la possibilità di emendare il progetto costituzionale
Roma, 30 maggio 2005 A seguire il commento di Vittorio Agnoletto sul voto
di ieri in Francia sul Trattato costituzionale europeo:
Ancora una volta dalla Francia, culla del costituzionalismo europeo, è
arrivata la difesa dei diritti di cittadinanza davanti allavanzata di un
liberismo mondiale che, fino a ieri, sembrava inarrestabile. Nonostante i
principali commentatori politici si affannino oggi ad attribuire la vittoria
del NO alla destra, risulta evidente a tutti quanto le ragioni e limpegno
della sinistra doltralpe abbiano inciso su tale risultato.
Gli elettori francesi, a nome della stragrande maggioranza dei cittadini
europei privata dellopzione referendaria e sulla scia dellenorme lavoro
politico svolto dai movimenti negli ultimi anni, hanno imposto allagenda
politica europea un totale ripensamento dei principi e delle regole su cui
va costruita lUnione a 25.
Il NO francese è un NO allEuropa della NATO che rincorre il ruolo di
potenza militare degli USA e rischia una vera a propria sudditanza nei loro
confronti; è un NO allEuropa della Direttiva Bolkestein e della Direttiva
sullOrario di lavoro che attacca i diritti dei lavoratori e privatizza i
servizi pubblici essenziali; è un NO allEuropa fortezza contro i migranti e
allEuropa del WTO e della finanza internazionale che impedisce lo sviluppo
del Sud del mondo.
Il SI allinserimento allarticolo 1 del ripudio della guerra, sui cui si
sono raccolte milioni di firme in tutta Europa, e quindi il riconoscimento
della pace come valore fondante della UE è il primo punto allordine del
giorno della discussione che dovrebbe riaprirsi domani stesso al Parlamento
Europeo. Strasburgo, unica istituzione comunitaria eletta a suffragio
universale, è infatti la sede ideale in cui svolgere finalmente un dibattito
serio che preveda una reale possibilità di emendare il testo da sottoporre
infine al voto popolare.
Ma il SI alla pace e alla democrazia europea passa inevitabilmente dal SI
al riconoscimento dei diritti di cittadinanza a tutti coloro che vivono e
lavorano in Europa e non solo a coloro che vi sono nati; e dal SI alla
difesa di quello che fu e in parte rimane il Welfare europeo con limpegno
di allargare al resto del mondo le garanzie in esso contenute.
La crisi irreversibile della rappresentanza politica tradizionale,
testimoniata una volta di più dal voto di ieri, richiede - in altre parole -
il rilancio in grande stile di un processo costituente dal basso e,
considerato il segno prevalentemente di sinistra del NO francese, il
ritrovamento di una radicalità programmatica di alto profilo da parte della
sinistra europea. Una radicalità programmatica su cui bisognerà fondare-
pena la sconfitta - anche in Italia il percorso politico che va da oggi
fino alle elezioni del 2006.
Giosuè De Salvo, ufficio stampa Agnoletto
-------------------------------
"Eppure il vento soffia ancora...."
-----------------------
antonio bruno FORUM AMBIENTALISTA MOVIMENTO ROSSO VERDE 339 3442011
-----------------
sito Comitato Verità e Giustizia per Genova
www.veritagiustizia.it, con
aggiornata rassegna stampa.
Vogliamo aiutare le vittime della violenza delle forze dell'ordine a Genova
(luglio 2001).
ccp 34566992 ABI 07061 CAB 01400 intestato Comitato Verità e Giustizia per
Genova
per aderire alla mailing list del Comitato inviare messaggio vuoto a
veritagiustiziagenova-subscribe@???
---------------------
aderite alla mailing list AMBIENTE LIGURIA
mandando un messaggio vuoto a
ambiente_liguria-subscribe@???