[Forumlucca] Econews - 27 maggio 2005

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Aihe: [Forumlucca] Econews - 27 maggio 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Ogm. De Petris: tutelare la salute dei soggetti vulnerabili
- Nucleare. Pecoraro: basta demagogia da quattro soldi, Cdl blocca sviluppo
fonti pulite e rinnovabili
- Energia. Bulgarelli: lobby nucleare sempre piu’ audace
- Ulivo. Pecoraro: ora Prodi si concentri su programma Unione
- Ambiente. Turroni: politica Matteoli distrugge i parchi
- Confindustria. Pecoraro: frustata a governo ma senza autocritica
- Confindustria. Ripamonti: Montezemolo omette responsabilita' delle imprese
- Software. Cortiana: lavoriamo per garantire il nostro sistema produttivo
- Aborto. Zanella: antireferendari gettano la maschera
- Calipari. Bulgarelli: dopo rivelazioni periti necessaria commissione di
inchiesta
- Ponte sullo Stretto. Verdi: scoperta l’ennesima bugia
- Corea. Greenpeace: minacce per fermare la protesta contro la caccia
illegale alle balene
Econews dalle agenzie estere:
- Global warming will increase world hunger (Reuters)
<http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/31000/story.htm>http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/31000/story.htm
- Bathing standards in EU inland waters slipping (Reuters)
<http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/30998/story.htm>http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/30998/story.htm


Ogm. De Petris: tutelare la salute dei soggetti vulnerabili

“E’ francamente intollerabile che la normativa europea non consenta una
adeguata tutela preventiva della salute neanche per i soggetti più
vulnerabili. Il principio di precauzione è inserito nel Trattato
costitutivo dell’Unione ma i burocrati di Bruxelles ancora non se ne sono
accorti”. Loredana De Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo in
Commissione Agricoltura, commenta negativamente la sentenza della Corte di
Giustizia UE, resa nota oggi, in merito alla presenza di ogm negli alimenti
per lattanti. “Dopo le preoccupanti evidenze sugli effetti di una
alimentazione a base di ogm contenute nelle ricerche condotte sui ratti ­
dichiara la senatrice ­ mi sembra incredibile che si possa consentire una
‘tolleranza’ di prodotti potenzialmente a rischio nella dieta somministrata
alla prima infanzia, nella fase più delicata dello sviluppo. I latti
sostitutivi contengono infatti elevate percentuali di soia, l’elemento più
sottoposto alla contaminazione determinata dalle coltivazioni transgeniche
degli Stati Uniti e del Sud America”. “Voglio inoltre ricordare ­ conclude
l’esponente dei Verdi ­ che un esperimento tuttora in corso, condotto dalle
Università di Urbino e Pavia ma già oggetto di pubblicazioni scientifiche,
ha riscontrato alterazioni cellulari anomale nel fegato, nel pancreas e nei
testicoli di ratti alimentati con soia ogm. In assenza di una ricerca
indipendente e fortemente sostenuta dalle autorità pubbliche di controllo,
saranno i cittadini europei a fare da cavie”.

Nucleare. Pecoraro: basta demagogia da quattro soldi, Cdl blocca sviluppo
fonti pulite e rinnovabili

“Basta con la demagogia da quattro soldi. Sostenere che il nucleare è
economico e metterlo in relazione con il caroprezzi è operazione
truffaldina che danneggia i cittadini, l’ambiente e l’economia”. Lo ha
dichiarato il Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Sotto la
pressione dei nostalgici dell’atomo e della lobby del nucleare - afferma
Pecoraro - la ricerca e lo sviluppo delle fonti energetiche sicure, pulite
e rinnovabili viene bloccato, con grave danno per l’ambiente, l’economia ed
il futuro del Paese. Sono gravissime le responsabilità di Berlusconi e
della Cdl che hanno completamente disatteso la direttiva 77/2001
dell’Unione Europea per incentivare la produzione di energia pulita. Mentre
in Germania dal 2001 al 2003 si è passati da 40 a 400 MW di energia solare
prodotta, arrivando nel 2004 a 780 MW, in Italia è stato proposto di
fissare il tetto di 15 MW all’anno. Una follia sotto tutti i punti di
vista”. “Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) - conclude il
leader del Sole che Ride - in Italia, solo sfruttando la superficie degli
edifici esistenti, con il solare si potrebbe coprire il 40% del fabbisogno
energetico annuo. Ma le scelte energetiche del centrodestra vanno in
direzione opposta, con una fortissima penalizzazione per chi investe nel
settore, che non riceve fondi adeguati, nonostante gli italiani abbiano
pagato dal 1991 ad oggi circa 30 miliardi di euro per lo sviluppo delle
fonti rinnovabili. Soldi che sono stati destinati addirittura agli
inceneritori ed allo smaltimento degli scarti dei processi di raffinazione,
attività altamente inquinanti. Al contrario, usando appena un decimo di
questi fondi, potremmo garantire il pagamento di un premio per l’energia
pulita che renderebbe subito convenienti gli impianti di produzione
elettrica dal sole”.

Energia. Bulgarelli: lobby nucleare sempre piu’ audace

“Puntuale come un orologio la lobby del nucleare torna a farsi sentire”. Il
verde Bulgarelli commenta così le dichiarazioni del ministro delle attività
produttive Claudio Scajola, che intervenendo all’assemblea nazionale di
Confindustria ha affermato che è tempo di riaprire il dibattito
sull’energia nucleare. “La campagna a favore della reintroduzione del
nucleare si fa sempre più esplicita e audace, sfruttando ogni occasione di
visibilità per uscire allo scoperto. Oggi tocca a Scajola, che ricorre ai
soliti temi del fabbisogno energetico e del rapporto costi-ricavi per
sponsorizzare una scelta, quella del nucleare, che gli italiani hanno
bocciato senza appello da quasi un ventennio. Al ministro bisognerebbe
ricordare ­ continua il parlamentare dei Verdi - che il nostro paese
potrebbe colmare il suo deficit energetico utilizzando le fonti energetiche
alternative e rinnovabili­ sulle quali si continua a investire pochissimo-
e che l’esperienza di questi decenni ha dimostrato che il nucleare è
antieconomico, tanto che molti paesi hanno deciso di abbandonarlo. Ma
soprattutto ­conclude Bulgarelli- il nucleare produce scorie letali e mi
sembra paradossale che in Italia, dove non si riesce ancora a trovare un
sito per mettere in sicurezza quelle delle vecchie centrali dismesse, si
possa soltanto ipotizzare il ritorno alla produzione di energia tramite il
nucleare.”

Ulivo. Pecoraro: ora Prodi si concentri su programma Unione

“Si deve dare un taglio netto alle incomprensibili polemiche che non
interessano i cittadini, presi da ben altre preoccupazioni. Ora Prodi si
deve concentrare sul programma dell’Unione, che deve contenere proposte
forti, innovative, condivise. Ce lo chiede il Paese”. Lo ha dichiarato il
Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Quanto alla lista unitaria
proposta da Prodi continua Pecoraro- i Verdi convocheranno il proprio
esecutivo per esaminare la proposta. L’obiettivo è sempre la massima unità
possibile della coalizione, perché è l’unione che manderà a casa Berlusconi
e le destre, non un singolo partito”. “L’Unione per vincere conclude il
leader del Sole che Ride- deve puntare sulla compattezza e sui contenuti,
non sulle formule astratte. Il declino dell’Italia non è irreversibile, ma
serve immediatamente fronteggiare i problemi economici e sociali provocati
da un Governo irresponsabile”.

Ambiente. Turroni: politica Matteoli distrugge i parchi

“La politica contro i parchi del ministro Matteoli sta distruggendo una
magnifica realtà realizzata in tanti anni dal centro sinistra e
fortissimamente voluta dalla cultura più avanzata del nostro paese.
Matteoli quando parla di parchi pensa ad un turismo sul modello riminese
con la natura in vendita, con il solo scopo di creare profitto ad ogni
costo". Lo afferma il senatore di Verdi Sauro Turroni, vicepresidente della
commissione ambiente di palazzo Madama. "Questa politica fallimentare -
prosegue l'esponente del Sole che Ride - è stata aggravata da un taglio
drastico delle risorse e dall'occupazione manu militari dei vertici dei
parchi con personale quasi sempre squalificato, ma di provata appartenenza
ad Alleanza Nazionale. Oggi ho presentato un'interrogazione relativa alle
ultime dichiarazioni di Matteoli, favorevoli alle stragi di cervi, messe
già in atto da stuoli di cacciatori, nonché alla possibilità di portare
armi da caccia all'interno delle aree protette. Questa opera di
devastazione della natura del nostro paese non può esser più tollerata.
Bisogna dire un no fermissimo - conclude Turroni - a tutta la politica del
ministro, al quale chiediamo, contemporaneamente, di abbandonare un
incarico che non è in grado di svolgere, come dimostrano i fatti".

Confindustria. Pecoraro: frustata a governo ma senza autocritica

“Luci ed ombre nel discorso del Presidente di Confindustria Luca di
Montezemolo. La sua descrizione è una frustata alla politica economica del
Governo, ma manca un po’ di sana autocritica, che sarebbe stata
necessaria”. Lo ha dichiarato il Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro
Scanio. “Tutto sommato - afferma Pecoraro - un intervento con spunti
interessanti, ma anche ripetitivo e cerchiobottista, che scarica su tutti
le responsabilità della crisi, ma nel quale non ci sono stati accenni alla
condivisione da parte di Confindustria, per tre anni almeno, dei gravi
errori economici commessi dalla Cdl”. “Per far uscire il Paese da un
declino al quale non è condannato - conclude il leader del Sole che Ride -
ed avviare una nuova fase, occorre uno sforzo che riguarda anche il sistema
delle imprese, oltre a Governo, partiti e sindacati. Per essere competitive
sui mercati nazionali ed internazionali, devono avere il coraggio di
investire sull’innovazione e la qualità dei prodotti. Solo così l’Italia
potrà affrontare le sfide economiche che l’attendono”.

Confindustria. Ripamonti: Montezemolo omette responsabilita' delle imprese

“Uno sterminato elenco di problemi e una puntigliosa denuncia delle
molteplici responsabilità sulle cause del declino economico competitivo e
morale del Paese". Dichiara il senatore Natale Ripamonti, capogruppo dei
Verdi in commissione Lavoro e Bilancio di Palazzo Madama. "Con un'unica
omissione: perché Montezemolo non parla delle responsabilità del sistema
delle imprese? Scarsa innovazione, investimenti in ricerca irrisori,
riduzione dei costi attraverso la riduzione del costo del lavoro,
flessibilità ad oltranza e nell'unica direzione di favorire le aziende solo
per elencarne alcune. Ma soprattutto investimenti sottratti al sistema
produttivo e indirizzati al sistema finanziario perché è più facile
speculare e realizzare profitti subito. Chi pensava che Montezemolo avrebbe
volato alto sarà deluso perché la ricetta di Confindustria è la solita
minestra riscaldata troppe volte".

Software. Cortiana: lavoriamo per garantire il nostro sistema produttivo

“Oggi era in calendario la discussione della mozione contro la
brevettabilità del software, poi slittata a causa della mancanza del numero
legale su altri provvedimenti. Ma la le iniziative di sensibilizzazione di
chi vive e lavora nel comparto delle nuove tecnologie, dopo la giornata di
mobilitazione nazionale dello scorso 19 Maggio, continuano pervicaci.
Proprio oggi, infatti il Linux User Group di Roma ha consegnato una
petizione alla Presidenza del Senato, nella figura del Vicepresidente
Salvi, contro la brevettabilità, siglata dal fior fiore dell'industria
nazionale, con nomi come Engineering, Zucchetti, Caspur, Logos: siamo di
fronte ad aziende che occupano migliaia di addetti che vedono messe in
discussione il loro mercato da questa proposta". Lo afferma il senatore dei
Verdi Fiorello Cortiana, primo firmatario della mozione e Presidente
dell'intergruppo Bicamerale per l'Innovazione. "Proprio oggi - prosegue
l'esponente del Sole che Ride - partirò alla volta dell'India, dove, come
delegato del Senato per il World Summit on Information Society, incontrerò
governi e parlamentari di Brasile, Venezuela e India stessa, per un meeting
internazionale. Ovviamente porterò lì la mia preoccupazione sul terreno
della brevettabilità: è possibile trovare un incontro con queste economie
molto più vivaci della nostra solo sull'idea della condivisione e del
progresso comune, si pensi agli investimenti che l'India, che si avvia a
primeggiare in campo mondiale nel settore software, sta facendo in
particolare nell'opensource. Possiamo trovare un incontro - conclude
Cortiana - con queste grandi economie solo se ci liberiamo di vassallaggi
ideologici, come quelli che hanno prodotto una direttiva distorta come
quella sulla brevettabilità del software".

Aborto. Zanella: antireferendari gettano la maschera

“Gli antireferendari gettano la maschera, attaccando direttamente la legge
194”. Lo afferma la deputata Verde Luana Zanella, in merito all'intervista
rilasciata dal ministro della Salute Francesco Storace. "Prima Gasparri,
ora Storace - prosegue l’esponente del Sole che ride - hanno rotto il
giocattolo, svelando la volontà di rivedere la legge sull'interruzione di
gravidanza, una norma che ha segnato un passaggio cruciale nel cammino di
libertà delle donne. Credo che questi giochetti potranno convincere gli
incerti della assoluta necessità di recarsi alle urne, dando un segnale
chiaro e netto ai portavoce dei questi venti reazionari”.

Calipari. Bulgarelli: dopo rivelazioni periti necessaria commissione di
inchiesta

“L’esito degli accertamenti tecnico-balistici in corso a Roma nell’ambito
dell’indagine giudiziaria sull’uccisione di Nicola Calipari rende
necessaria e urgente la costituzione di una commissione di inchiesta che
faccia luce sulla reale dinamica dei fatti”. Ad affermarlo è il verde
Bulgarelli, che prosegue: “Il fatto che a sparare siano state almeno due
persone, probabilmente con armi di calibro diverso, rafforza l’ipotesi
dell’agguato e sconfessa su un ennesimo punto la fantasiosa ricostruzione
fornita dagli americani. Perché è stato celato che non fu solo Lozano a
sparare e chi dette l’ordine? Perché quel “blocco volante” non è stato
smobilitato dopo il passaggio di Negroponte? Sono domande ­ conclude
Bulgarelli- sulle quali non possiamo certo attenderci dagli Usa delle
risposte plausibili e per questo sta al nostro Governo ricercare la verità
nel cumulo di menzogne che fin qui hanno coperto l’assassinio di Calipari”.

Ponte sullo Stretto. Verdi: scoperta l’ennesima bugia

“Le bugie hanno le gambe corte ­ cosi dichiara Andrea Carbone, Consigliere
Federale Nazionale dei Verdi (messinese) ­ Per anni ci hanno raccontato che
per costruire il Ponte erano pronte decine di Aziende Americane, Giapponesi
e quant’altro, il meglio del mondo delle costruzioni. Ci hanno raccontato
che tutti erano in attesa del bando di gara per potersi contendere “l’onore
di costruire l’ottava meraviglia”. Ma la verità è un’altra: qui non si vede
nessuno! Tanto che il Consiglio d’Amministrazione della Stretto di Messina
aveva dovuto prorogare il termine della presentazione delle domande di
partecipazione alla gara per il General Contractor. Due sole cordate si
contenderanno l’aggiudicazione della gara una con capo fila Astaldi e
l’altra con capo fila Impregilio. La domanda è lecita: Perchè solo due
imprese, entrambe italiane, trovano interessante, conveniente e fattibile
costruire il “mirabolante” Ponte sullo Stretto di Messina? Prima di dare
una risposta ­ continua Carbone ­ giova ricordare che l’Astaldi non più di
quindici giorni fa aveva proposto all’impregilio di formare un’unica
cordata, esprimendo forti perplessità sulla fattibilità del Ponte e che
l’Impregilio solo la settimana scorsa ha ricevuto il si da parte delle
Banche creditrici ad un piano di salvataggio, senza il quale sarebbe andata
incontro ad un probabile fallimento. A questo punto ­ conclude il
Consigliere Nazionale dei Verdi - la domanda la porgiamo al dott. Ciucci,
al Ministro Lunardi ed a tutti quei sostenitori del Ponte che nonostante
tutte le evidenze credono ancora alle favole.

Corea. Greenpeace: minacce per fermare la protesta contro la caccia
illegale alle balene

Greenpeace e la Federazione Coreana del Movimento Ambientalista (KFEM)
hanno ricevuto minacce contro la pacifica occupazione della fabbrica di
carne di balena a Ulsan, Sud Corea, portata avanti da oltre un mese. Alcune
gruppi locali hanno annunciato in una lettera e con una conferenza stampa
che alle 18,00 di oggi si recheranno all’“Ambasciata delle balene” per
distruggerla. Con lo scopo di portare all’attenzione i pericoli che corrono
le balene del pianeta, l’Ambasciata è stata costruita da attivisti di
Greenpeace provenienti da Italia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Usa,
Brasile, Austria, Colombia, Slovacchia,Danimarca, Canada, Nuova Zelanda,
Australia e Repubblica Ceca. “L’Ambasciata delle Balene e la nostra
sicurezza sono minacciate con il pretesto di voler celebrare la giornata
degli Oceani proprio in questo luogo. Ma come può il Governo prendere
seriamente in considerazione la possibilità di celebrare la giornata degli
Oceani in un luogo destinato alla costruzione di una fabbrica di carne di
balena? Sarebbe divertente, se non fosse così drammatico per le sorti delle
balene” ha dichiarato Jim Wickens, campagna oceani di Greenpeace
International. Greenpeace e KFEM affermano che la costruzione di una
fabbrica di carne di balena non farà che accelerare la scomparsa delle
poche balene rimaste nei mari coreani. Questo significa industrializzare il
commercio di carne di balena, un business che secondo le previsioni degli
scienziati porterà all’estinzione di queste balene. In Corea, le balene
possono essere portate a terra e vendute per la loro carne solo se
catturate accidentalmente. In Corea, tuttavia, si verificano catture
accidentali di balena con un tasso cento volte superiore a qualsiasi altro
paese in cui non è consentito il commercio di carne di balena. “Non occorre
essere dei geni per capire che in un paese dove una balena morta vale più
di 100.000 dollari l’industria della pesca incoraggia la caccia illegale di
balena” afferma ancora Wickens. “E’ come costruire una fabbrica di avorio
in Kenya per gli elefanti uccisi accidentalmente!”. Le minacce agli
attivisti arrivano proprio ora che in Corea si è riacceso il dibattito
sulla caccia alle balene e solo poche settimane prima che Ulsan ospiti la
57° riunione della Commissione baleniera internazionale (International
Whales Commission-Iwc) dal 20 al 24 giugno. Per Greenpeace la Corea sta
lanciando il chiaro segnale di voler seguire la tattica del Governo
Giapponese: giustificare la caccia commerciale di balene con la scusa della
ricerca scientifica. Questa tesi è avvalorata dai programmi approvati dal
Governo Coreano di eliminazione mirata di diverse centinaia di delfini nei
prossimi anni. Intanto, il Governo coreano definisce la fabbrica come un
check point per gestire in modo sostenibile dal punto di vista ambientale e
sanitario le carcasse di balene catturate accidentalmente. “E’ abbastanza
chiaro qual è la verità che si nasconde dietro questi presunti motivi
sanitari; queste balene sono destinate ad alimentare l’industria della
carne di balena, un’industria che condurrà le balene coreane all’estinzione
entro la fine della nostra generazione,” ha dichiarato Yeyong Choi di FFEM.
Greenpeace sarà presente anche quest’anno all’Iwc, in Corea, per proseguire
la sua campagna per fermare la caccia alle balene, così come fa da quasi
trent’anni.



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