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Sent: Thursday, May 26, 2005 1:20 AM
Subject: [NetworkAnticapital] Campeggio contro Camp Darby


INVITO AL CAMPEGGIO per LO SMANTELLAMENTO DELLA BASE DI CAMP DARBY 29
giugno 3 luglio 2005
Tirrenia, Pisa

Il 27 Giugno, si tiene, presso il tribunale di Firenze, l'ennesima udienza
del processo che vede imputato il movimento antagonista contro la guerra.
Lavoratori dei sindacati di base, studenti, compagni che il 13 maggio del
'99 manifestavano davanti al Consolato americano a Firenze partecipando
allo sciopero autorganizzato contro l'aggressione alla Iugoslavia e la
"guerra umanitaria".
Da Camp Darby partirono il 60% delle bombe scagliate sulla Serbia nel
1999: per questo l'appuntamento fiorentino apre simbolicamente il
campeggio contro la militarizzazione del ns. territorio, una settimana di
incontro, dibattito, iniziative di lotta contro le logiche di "guerra
umanitaria", "guerra infinita", "guerra chirurgica", "guerra preventiva"
che depredano le risorse di interi paesi, massacrano popoli, devastano
l'ambiente, finanziano l'industria delle produzioni di morte.
La 5° edizione di un appuntamento che ha mantenuto attiva in questi anni
la denuncia contro il più grande avamposto militare americano del
Mediterraneo: 2000 ettari di territorio sottratti alla popolazione civile,
governate in regime di extra-territorialità, che vogliamo chiudere.

La Base militare statunitense di Camp Darby è tornata ad essere al centro
dell'attenzione nazionale ed internazionale negli ultimi anni.
Già durante la prima "guerra del Golfo", che ha palesato la centralità
della base nell'invio di forniture militari verso l'Iraq (nel 1991 sono
partite da Camp Darby 22.000 tonnellate di munizioni, pari alla quasi
totalità delle munizioni usate durante la campagna Tempesta nel Deserto),
migliaia di persone si mobilitano con cortei, campeggi di lotta, campagne
popolari, presenze davanti alla base.
Un'attenzione voluta e mantenuta costante negli anni, la stessa che ha
costruito la manifestazione di apertura del Forum Sociale Europeo di
Firenze il 6 novembre del 2002 proprio davanti alla base, e in seguito le
manifestazioni del 2003 contro l'occupazione dell'Iraq. Da Camp Darby,
come è noto, sono partite di nuovo, durante quest'ultima guerra, le
forniture militari per l'Iraq. Un carico di morte che ha attraversato il
territorio italiano, occupato binari ferroviari, strade, porti e
aeroporti e sequestrato di fatto le infrastrutture civili per scopi
militari.
Riteniamo che Camp Darby rappresenti per il movimento di lotta contro le
basi un luogo strategico e non solo per gli scenari aperti dalla guerra
permanente di Bush dopo l'11 settembre. Ricordiamo come la base sia
servita da supporto per diverse operazioni di morte, tra cui il
rifornimento della contras in Nicaragua, nonchè come nodo strategico
della struttura Gladio/Stay Behind, lo strumento di eversione golpista
che operava in Italia al soldo degli USA, e come centro di addestramento
per lo stragismo fascista. Un buco oscuro, incontrollato e
incontrollabile, al centro delle trame eversive e delle aggressioni
militari degli ultimi 60 anni.
La lotta contro le basi e le servitù militari sul nostro territorio
rappresenta un tassello fondamentale, la declinazione territoriale, della
più generale lotta contro la guerra. Una guerra infinita che
pericolosamente moltiplica le minacce e che potrebbe comporta un
allargamento del fronte di aggressione in medioriente.
Una guerra infinita che, per continuare ad esportare aggressioni, sviluppa
in maniera altrettanto pericolosa la ricerca sugli armamenti e i più
sofisticati sistemi di sterminio: un pericolo permanente dunque per le
popolazioni e l'ambiente che entrano nel mirino della guerra di dominio
dell'imperialismo americano.
Un pericolo permanente anche per l'ambiente e la salute delle popolazioni
occupate dalle basi militari che si sintetizza in una cifra: dentro Camp
Darby ci sono materiali bellici del valore di due miliardi di dollari
(l'equivalente in euro), missili e ordigni esclusi. 20.000 tonnellate di
munizioni per artiglieria, missili, razzi e bombe d'aereo con 8.100
tonnellate di alto esplosivo ospitate in 125 bunker. Equipaggiamenti
completi per armare una brigata meccanizzata: 2.600 tra tank, blindati,
jeep e camion. Tutti i migliori sistemi dell'esercito statunitense. La
capacità complessiva dei magazzini nel 1999 (e intanto avanzano i
progetti di allargamento) è stata certificata per contenere 32.000
tonnellate di ordigni mentre recentemente i comandanti stessi della base
hanno confermato la presenza di armi all'uranio impoverito stoccate nei
magazzini della base.
Danni visibili e invisibili della guerra: la presunta la guerra
"umanitaria" in Iugoslavia ha reso noti i danni permanenti per ambiente e
popolazioni di questo tipo di armamenti, frutto di una ricerca scientifica
piegata agli interessi militari.
Diciamo no alla guerra e agli armamenti. Diciamo no alle basi militari.
Per noi significa portare avanti campagne d'informazione per denunciare
l'incompatibilità tra basi e territorio: non costituiscono alcuna
ricchezza per quest'ultimi e non portano posti di lavoro. Al contrario
sottraggono risorse alla popolazione e rappresentano un pericolo costante
in termini di sicurezza, salute e tutela ambientale.
Vogliamo chiudere la base di Camp Darby e riutilizzare l'area di Tombolo
per scopi esclusivamente civili. Restituire un'enorme fetta di territorio
del parco naturale tra Pisa e Livorno alle popolazioni per ragionare di
ipotesi di riutilizzo che escludano in maniera inequivoca ipotetiche
riconversioni in termini di Peace Keeping. Vogliamo far emergere le
contraddizioni delle pubbliche amministrazioni (comuni e province di Pisa
e Livorno, Regione Toscana) che hanno da sempre assunto posizioni ambigue
rispetto alla chiusura della base e al riutilizzo dell'area, per
continuare la vertenza sullo smantellamento della presenza militare a
Camp Darby: è dello scorso anno la votazione del Comipar a favore
dell'ampliamento della base con il beneplacito dei membri della Regione
Toscana, e si progetta intanto l'allargamento del canale dei Navicelli a
servizio della
cantieristica navale senza porre pregiudiziali nei confronti del comando
americano sulla tratta fluviale.

Dal luglio del 2004 abbiamo cercato di ritessere le fila della presenza
davanti alla base organizzando un campeggio di lotta di tre giorni per
riunire diverse realtà che lottano contro le basi e per coinvolgere e
sensibilizzare la popolazione circostante .
Ripeteremo l'esperienza del campeggio anche quest' anno, dal 29 giugno al
3 luglio ed intendiamo coinvolgere tutte e tutti coloro che si battono
sui propri territori contro questi avamposti di morte in un percorso che
coniughi confronto e mobilitazione: dalla illegittimità giuridica della
base ai suoi contraccolpi ambientali, dalla riflessione sugli armamenti a
quella sulla riconversione, dalla guerra in Iraq all'aggressione in
America latina, dalla riflessione sui saperi di guerra a quella
sull'esproprio militare delle infrastrutture civili. Mettendo a confronto
le esperienze contro le basi che si stanno muovendo sul territorio
nazionale e tornando davanti ai cancelli di Camp Darby.

campeggio di lotta per lo smantellamento della base di Camp Darby
Dal 29/06/05 al 03/07/05

MERCOLEDI' 29/06
.      Ore 17,00      Apertura del 5° campeggio di lotta contro la presenza militare
americana sul n territorio . Itinerario pomeridiano di controinformazione
per strade di Marina di Pisa e Tirrenia con banda musicale(
.      Ore 21,00      Resistenza e lotte in America Latina.
.      )


GIOVEDI' 30/06
.      Ore 17,00      Dibattito sugli armamenti: le conseguenze e la devastazione
ambientale della guerra in Jugoslavia; le nuove frontiere delle armi
chimiche e biologiche (contributo degli scienziati/e contro la
guerra...........)
.      Ore 21,00


VENERDì 01/07
.      Ore 10,30      Tavoli di lavoro dei Comitati contro le basi militari.
.      Sono previsti  3 tavoli di lavoro su : saperi di guerra ; riutilizzo e
riconversione delle territorio da sottrarre alle basi; utilizzo militare
dei porti e delle infrastrutture civili
.      Ore 16,00      Assemblea Plenaria dei Comitati contro le basi: introduzione
al dibattito sulle questioni che sovrintendono alla giurisdizione delle
basi e agli accordi segreti in vigore
.      Ore 21,00      Dibattito sulla guerra in medioriente e la situazione irachena


SABATO 02/07
.      Ore 17,00      Manifestazione davanti alla base di Camp Darby



DOMENICA 03/07
.      Ore 11,00      Riprendiamoci il litorale: controinformazione itinerante sulle
spiagge di Tirrenia
SPAZIO ANTAGONISTA NEWROZ-PISA
SPAZIO SOCIOABITATIVO OCCUPATO S.LORENZO/UNIVERSITA' ANTAGONISTA-PISA
CONFEDERAZIONE COBAS
CSOA GODZILLA-LIVORNO_
MOVIMENTO ANTAGONISTA TOSCANO


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