[Forumlucca] Econews - 25 maggio 2005

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Autore: Federazione dei Verdi di Lucca
Data:  
Oggetto: [Forumlucca] Econews - 25 maggio 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Canada. Donati: Governo si impegni per bloccare massacro foche
- Ogm. De Petris: da ricerca italiana rischi alimentari anche per soia GM
- Ogm. Verdi: Governo liberi Italia da transgenico
- Ogm. Verdi: giudizi UE sono affrettati
- Ocse. Pecoraro: Berlusconi ci risparmi un anno di agonia e si dimetta
- Ocse. Ripamonti: Governo incapace di gestire politica economica
- Ocse. Verdi: e il Governo sta a guardare
- Kyoto. Lion: sfida è diminuire davvero emissioni, attendiamo governo alla
prova dei fatti
- Immigrazione. Bulgarelli: su asilo Pisanu mente
- Ulivo. Pecoraro: serve simbolo Unione nel proporzionale
- Camera. Lion: sì a bonifica siti inquinati da ecomafie grazie a
emendamento Verdi
- Ambiente. Turroni: emendamento Cdl contro beni tutelati
- Comunali Milano. Pecoraro: o candidato condiviso o primarie
- Referendum. Zanella a Gasparri: sulla 194 non ci provare…
- Plico esplosivo a Cpt. Cento: netta condanna
- Eritrea. Bulgarelli: criminale appoggio Italia a dittatore Afewerki
- Diritto autore. Cortiana: da Verdi Senato voto contrario, con decreto
aumenta conflitto interessi premier
- Cpt. Verdi: dopo rivolta a Milano chiuderli tutti
- Cpt. Bulgarelli: chiudere lager di Via Corelli
- Spiagge. Bonelli: subito tutela per dune litorale laziale
- Moby Prince. Presentazione libro-inchiesta
- Ogm. Greenpeace: dall’Europa al Giappone sono fuori controllo
- Ambiente. Entro 2020 da Africa migreranno 60 mln di eco-rifugiati
Econews dalle agenzie estere:
- EU Court rejects french animal testing plea
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/30957/story.htm
- Australia warns Japan of backlash over whale hunt
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/30959/story.htm


Canada. Donati: Governo si impegni per bloccare massacro foche

“Anche il Governo italiano faccia la sua parte per fermare il massacro di
centinaia di migliaia di piccole foche, che ogni anno si consuma sulle
coste orientali del Canada. Chiarisca, quindi, lo stato di attuazione degli
impegni già assunti in Parlamento; solleciti il Governo canadese ad
impedire questa pratica barbara e cruenta; adotti provvedimenti in ambito
nazionale e comunitario per la messa al bando di qualunque prodotto
derivante dall'uccisione delle foche e sostenga le iniziative promosse da
Ong e Associazioni contro questa mattanza". Sono questi gli impegni chiesti
al Governo dalla senatrice dei Verdi Anna Donati che ieri ha presentato una
mozione sottoscritta da 29 senatori di tutti i gruppi parlamentari: oltre
alle firme dei Verdi, spiccano - fra le altre - quelle dei senatori Nessa
(FI), Gubert (UDC), Acciarini (DS), Buccero (AN), Peterlini (Aut), Pessina
(FI), Dalla Chiesa (DL), Montino (DS), Thaler (Aut.), Bordon (DL), Boldi
(Lega), Manzella (DS), Specchia (FI). "Ogni anno - si legge nella mozione -
vengono regolarmente massacrati a colpi di randello e spesso scuoiati
ancora vivi esemplari di foca artica, che nel 95% dei casi hanno un'età
compresa tra i 12 giorni e i 12 mesi. Si prediligono i cuccioli sia per il
candore della pelliccia sia perché maggiormente indifesi ed incapaci di
reagire: un vero e proprio sterminio contro cui sono state organizzate
manifestazioni davanti alle ambascaite canadesi di oltre 50 città del
mondo." "Il Governo canadese ha autorizzato il massacro di questi animali
in un piano ufficiale di gestione che dal 2003 al 2005 prevede
l'abbattimento di poco meno di 1 milione di esemplari. Secondo il Report
del Canadian Institute for Business and Environment lo stesso Governo
canadese ha fornito fra il 1995 ed il 2001 sussidi pari a circa 20 milioni
di dollari all'industria della caccia alla foca, animale considerato il
principale responsabile della riduzione del patrimonio ittico. Una
convinzione smentita invece da numerose ricerche scientifiche che
attribuiscono la diminuzione della popolazione di merluzzo allo
sfruttamento eccessivo e sconsiderato delle risorse ittiche e naturali
messo in pratica dal Governo canadese negli ultimi 50 anni". "Inoltre il
Dipartimento canadese della Pesca che dovrebbe gestire e controllare è di
fatto il responsabile di questo tipo di caccia, come è evidente dai
numerosi filmati realizzati dalle più importanti associazioni animaliste ed
ambientaliste del mondo e da associaziooni italiane con le LAV. Immagini
che testimoniano metodi brutali e cruenti con costante violazione delle
normative vigenti quali il 'Marine Mammal Regulation' e il 'Criminal Code
of Canada'. Peraltro - si sottolinea - nell'Unione Europea fin dal 1983 è
proibita l'importazione di pelli dal manto bianco (animali con meno di 2
settimane di vita) mentre altri prodotti in commercio anche in Italia sono
l'olio ed il grasso di foca". "Con la mozione, che ha raccolto ampia
adesione fra i senatori di tutti i gruppi parlamentari - conclude la
senatrice Donati -, si chiedono al Governo impegni ed azioni puntuali:
fornire dettagliate informazioni sull'attuazione degli impegni già assunti
in Parlamento con due risoluzioni approvate all'unanimità; sollecitare
fermamente ed ufficialmente il Governo canadese ad impedire il barbaro
massacro di centinaia di migliaia di piccole foche; sostenere tutte le
iniziative promosse in sedi internazionali dalle Ong ed associazioni
impegnate contro questa mattanza. Infine, prevedere l'adozione immediata di
provvedimenti in ambito nazionale e comunitario per la messa al bando di
qualunque tipo di prodotto che derivi dall'uccisione delle foche, come già
avviene dal 1972 negli USA e dal 2004 in Belgio".

Ogm. De Petris: da ricerca italiana rischi alimentari anche per soia GM

“Una ricerca condotta dalle Università di Urbino e Pavia evidenzia
l’insorgere di alterazioni cellulari anomale nel fegato, nel pancreas e nei
testicoli di ratti alimentati con soia roundup ready, un prodotto
geneticamente modificato già autorizzato ed in circolazione in Europa. Il
Governo ha ora il dovere di valutare con la massima attenzione le
risultanze dello studio e di applicare, se necessario, la clausola di
salvaguardia, sospendendo l’immissione in commercio di questo alimento a
rischio”. Loredana De Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo in
Commissione Agricoltura, ha inviato al ministro delle politiche Agricole,
Alemanno, e al ministro della Salute, Storace, copia delle pubblicazioni
scientifiche concernenti la ricerca in corso presso l’Istituto di Istologia
dell’Università di Urbino, in collaborazione col Dipartimento di Biologia
Animale dell’Università di Pavia. “Il pool di ricercatori italiani ­
prosegue la senatrice ­ ha riscontrato modificazioni significative in
particolare negli epatociti, le cellule che svolgono funzioni metaboliche
di primo piano nel fegato. La pubblicazione su autorevoli riviste
scientifiche attesta la rilevanza della ricerca e la necessità, dopo le
rivelazioni del quotidiano inglese ‘Independent’, di approfondire con
urgenza quali possano essere le conseguenze a lungo termine di un
alimentazione a base di Ogm.” “E’ emblematico ­ conclude l’esponente dei
Verdi ­ che il ministero dell’Istruzione e della Ricerca abbia interrotto
ogni finanziamento alla ricerca in questione con la motivazione che ‘non vi
sono evidenze in letteratura di possibili danni alla salute di uomini o
animali alimentati con Ogm’. Un atteggiamento che fa il paio con la scarsa
attenzione alla ricerca indipendente dimostrata dall’autorità europea per
la sicurezza alimentare”.

Ogm. Verdi: Governo liberi Italia da transgenico

“No alle pressioni delle multinazionali e sì all'applicazione rigorosa del
principio di precauzione”. Lo ha dichiarato la deputata Verde Laura Cima
che chiede al Governo italiano di “liberare l’Italia dal rischio del
transgenico”. “Gli Ogm ­ continua Cima ­ fanno male alla salute e
all’economia italiana che deve al contrario puntare sui prodotti
tradizionali della nostra economia agricola, anche a fronte di una
competizione internazionale sempre più aggressiva . Il Governo italiano ha
il dovere di garantire la salute dei consumatori e sarebbe molto grave se a
prevalere fossero al contrario gli interessi delle lobby del transgenico.
Da anni i Verdi ­ conclude la deputata Cima - chiedono di investire sulle
produzioni agricole nazionali, sulla purezza delle sementi, sui prodotti
tipici e biologici”.

Ogm. Verdi: giudizi UE sono affrettati

”Servono procedure di controllo veramente indipendenti e i giudizi sulla
commerciabilità di varietà gm non devono essere affrettati. Siamo di fronte
a prove palesi di danni causati agli animali sottoposti a test scientifici
con ogm e per questo chiediamo che si blocchi ogni nuova autorizzazione di
introduzione di prodotti transgenici e che si avviino ricerche serie e
indipendenti". Lo afferma Fulvio Mamone Capria, responsabile agricoltura
dei Verdi, a proposito dello studio su un tipo di mais modificato della
Monsanto che avrebbe provocato anomalie immunitarie ai topi durante la
sperimentazione. "Non è concepibile continua Mamone che di fronte a queste
informazioni allarmanti l'Autorità Europea sulla sicurezza alimentare non
abbia approfondito le ricerche. L'Italia deve riuscire a fare lobby a
livello internazionale convincendo i Paesi ancora incerti a frenare
sull'invasione di ogm e in questo quadro il Governo raccogliendo l'appello
della stragrande maggioranza delle Regioni italiane, già dichiaratesi ogm
free, e dei consumatori deve tentare ogni iniziativa a difesa dei
cittadini, dell'economia e dell'ambiente".(Ansa)

Ocse. Pecoraro: Berlusconi ci risparmi un anno di agonia e si dimetta

“Oggi l’Ocse, ieri l’Eurostat, dicono che l’Italia è in piena recessione.
Se Berlusconi avesse un po’ di dignità e avesse a cuore gli interessi del
Paese farebbe come il Cancelliere tedesco e presenterebbe le proprie
dimissioni”. Lo ha dichiarato il Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro
Scanio. “L’Ocse - afferma Pecoraro - certifica che l’Italia è arretrata in
maniera impressionante, addirittura perdendo il 25% della propria
competitività negli ultimi anni. Dati che dimostrano inequivocabilmente il
fallimento di un Governo che proprio del decreto sulla competitività ha
fatto negli ultimi mesi un cavallo di battaglia”. “Mentre parla di
competitività - conclude il leader del Sole che Ride - il Governo continua
a tagliare la spesa sociale, centrando il duplice disastroso risultato di
affossare il welfare e strangolare l’economia. Sarebbe meglio andare ad
elezioni anticipate, perché per dare una sterzata e rilanciare l’economia
serve un Governo fresco senza vincoli di fine legislatura”.

Ocse. Ripamonti: Governo incapace di gestire politica economica

“Ormai le previsioni sullo stato dei conti pubblici del nostro Paese sono
uno stillicidio. Il ministro Siniscalco deve spiegare al Paese se ha ancora
l'autorevolezza per gestire la politica economica del nostro Paese ".
Dichiara il senatore Natale Ripamonti, capogruppo dei Verdi in Commissione
Bilancio. "Il Governo ci ha fatto l'abitudine ed ogni volta afferma che
tutto è sotto controllo. La verità è che il Paese è fermo, anzi rischia di
avere una crescita sotto lo zero mettendo a rischio non solo il rispetto
dei parametri di Maastricht, ma anche favorendo la possibile decisione
delle compagnie di rating sul giudizio del nostro debito. Se questo dovesse
accadere, - conclude Ripamonti - oltre alla figuraccia sui mercati
internazionali provocherebbe, grazie all'aumento dei tassi, un aumento
consistente del servizio del debito".

Ocse. Verdi: e il Governo sta a guardare

“I dati dell’Ocse sono una nuova conferma della situazione finanziaria
estremamente grave in cui versa il Paese ma la cosa più grave è che il
Governo continua a rimanere assolutamente immobile incapace di individuare
una qualsiasi soluzione - ha dichiarato il deputato Paolo Cento,
coordinatore del Verdi. Nell’Unione è necessaria accelerare le proposte
economiche per indicare una soluzione alternativa per portare l’Italia
fuori dalla recessione economica, per rivedere i parametri restrittivi di
Maastricht, soprattutto sul piano sciale, per sviluppare politiche di
tutela del Made in Italy.

Kyoto. Lion: sfida è diminuire davvero emissioni, attendiamo governo alla
prova dei fatti

“Dopo le correzioni da parte di Bruxelles il piano italiano delle emissioni
si avvia ad essere approvato, ma adesso attendiamo questo Governo (ed anche
quelli futuri) alla prova dei fatti”. Lo ha dichiarato il capogruppo dei
Verdi in commissione Ambiente Marco Lion. “L’Italia - afferma Lion - deve
invertire il trend delle emissioni di gas serra inquinanti che invece di
diminuire almeno ai livelli degli anni novanta, continua ad aumentare
costantemente. E’ questa la vera sfida del sistema Paese per i prossimi
anni: unire il rispetto della sostenibilità ambientale alle politiche di
sviluppo”.

Immigrazione. Bulgarelli: su asilo Pisanu mente

“L’affermazione del ministro Pisanu, secondo il quale il 92% delle domande
di asilo sarebbe falso è veramente singolare, considerando che il nostro
paese ­ unico tra quelli dell’Unione Europea - non dispone di una legge che
lo regolamenti, nonostante esso sia previsto dalla nostra Costituzione”. E’
la replica del verde Bulgarelli alle dichiarazioni rese dal ministro
dell’interno ieri a Palermo in occasione della presentazione di un volume
sull'attivita' parlamentare di Giuseppe La Loggia. “Sono proprio curioso di
sapere in base a quali criteri Pisanu abbia ritenuto che l’8% dei migranti
avesse i titoli per richiedere asilo nel nostro paese. Forse il ministro
pensa di istituire una lotteria, e concederlo ai più fortunati. Per quanto
riguarda poi i rimpatri e i respingimenti ­ continua il deputato dei Verdi
- le bugie di Pisanu sono ancora più grosse. E’ noto che il nostro paese,
grazie al famigerato accordo con la Libia, deporta i migranti in quel paese
senza neppure accertare quale sia la loro provenienza originaria. Dunque,
in realtà, non si tratta neppure di rimpatri, visto che i migranti non
vengono rispediti nel loro paese d’origine, che rimane ignoto, ma in un
paese terzo dove rischiano carcere e morte. Per questo motivo ­ conclude il
parlamentare del Sole che Ride - Pisanu mente quando afferma che il
respingimento sarebbe una misura adottata a livello individuale; essa, in
realtà, risponde a una precisa strategia, che viola il diritto
internazionale e costituisce una vergogna per il nostro paese.”

Ulivo. Pecoraro: serve simbolo Unione nel proporzionale

“Serve presentare il simbolo dell’Unione nel proporzionale per stoppare le
polemiche e dare un forte segnale di unità, come ci chiedono gli elettori”.
Lo ha dichiarato il Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Se non
fosse possibile andare con il simbolo dell’Unione - afferma Pecoraro -
sarebbe comunque necessaria una lista unitaria più ampia possibile, per
intercettare il voto di coloro che vogliono votare per l’Unione e non per
un singolo partito. Le elezioni politiche sono essenzialmente
maggioritarie, e la quota proporzionale deve servire per recuperare
consensi e voti, con un unico programma ed un unico leader”. “E’ chiaro che
all’interno dell’Unione conclude il leader del Sole che Ride- c’è
un’articolazione di posizioni politiche, espressione delle quattro aree che
compongono il centrosinistra: centrista, socialdemocratica, comunista e
verde. Quattro aree che devono riconoscersi in temi programmatici comuni,
ma che non devono entrare in competizione interna”.

Camera. Lion: sì a bonifica siti inquinati da ecomafie grazie a emendamento
Verdi

“Una sonora sconfitta della maggioranza e un sì ad una norma di civiltà”.
Così il deputato Verde Marco Lion (commissione Ambiente) commenta la
sconfitta della maggioranza a Montecitorio e sottolinea che “l’emendamento
dei Verdi approvato dall'aula - che riconosce ai Comuni la possibilità di
bonificare i siti inquinati, negata fino ad oggi dai vincoli posti dal
patto di stabilità - è una norma giuridica di civiltà. Questo provvedimento
garantisce la salute e la sicurezza dei cittadini contro gli atti di
inquinamento del territorio provocati dalle ecomafie”.

Ambiente. Turroni: emendamento Cdl contro beni tutelati

“E' in arrivo un altro colpo mortale al patrimonio archeologico
dell'Italia. La norma è contenuta in un emendamento, presentato dal
senatore Eufemi evidentemente per conto del ministro Lunardi e con la
copertura del ministro Buttiglione, sulla base del quale si escludono
dall'applicazione del codice dei beni culturali e del paesaggio 'ai fini
archeologici tutte le opere pubbliche per le quali sia già intervenuta alla
data in vigore della legge l'approvazione di un progetto preliminare". Lo
comunica il senatore dei Verdi Sauro Turroni, vicepresidente della
commissione ambiente, in relazione all'emendamento presentato in Aula dal
senatore Eufemi al decreto legge per lo sviluppo e la coesione
territoriale, nonché per la tutela del diritto d'autore "I massacratori del
nostro patrimonio storico e artistico - prosegue l'esponente del Sole che
Ride - non stanno mai farmi e questa è l'ulteriore prova. Tutte le volte
che un esponente della maggioranza o del Governo propone qualche norma,
magari dal titolo altisonante, come in questo caso (Archeologia
preventiva), siamo certi che con la scusa di tutelare il paesaggio,
l'ambiente e i beni culturali fra le righe si nasconde un piccone, una
ruspa o una colata di cemento. E' l'ennesima licenza di uccidere la nostra
storia".

Comunali Milano. Pecoraro: o candidato condiviso o primarie

A Milano o si trova presto un candidato sindaco "forte e autorevole" su cui
tutta l'Unione sia d'accordo, oppure, se ci sono 3 o 4 nomi, si facciano le
primarie, come in Puglia. Alfonso Pecoraro Scanio, presidente dei Verdi,
sintetizza così la posizione dei Verdi in vista delle prossime elezioni
comunali in una conferenza stampa con il capogruppo in Regione, Carlo
Monguzzi, e con i coordinatori di Milano (Stefano Costa) e della Lombardia
(Camillo Piazza). "La scelta del candidato sindaco - spiega Pecoraro - deve
essere più unitaria possibile: c'é bisogno che si scelga presto e bene"
possibilmente entro fine luglio. Perché se non é così, cioé se non si trova
un nome che va bene per tutti, "allora meglio saperlo subito per
organizzare le primarie: non facciamo un'altra Venezia dove il primo turno
si è trasformato nelle primarie e è successo il pateracchio che avete
visto". Una cosa è certa, secondo Monguzzi, che il candidato dovrà
affrontare temi come la questione dell'aria, le scelte programmatiche per
il traffico, il rilancio del trasporto pubblico e il rispetto
dell'ambiente. Per discutere di cosa fare, i Verdi, spiega Costa,
propongono anche di creare un forum di giovani nel Cantiere che deve
preparare il programma. Sono "benvenute" le liste civiche, aggiunge
Monguzzi sottolineando però che "non dipendono dai partiti. Ma se c'é una
parte di società civile che conta una reale rappresentanza in città e vuol
fare una lista civica, ne saremo felici". "Milano dovrebbe essere il centro
propulsore dell'innovazione tecnologica - prosegue - ma è arrivata in serie
B perché in sette anni e mezzo il sindaco non ha mai amato la città ma ha
fatto solo alcune battaglie post-medievali contro alcune categorie come
tassisti e tranvieri". Adesso, dunque, è ora di cambiare, a partire dalla
Provincia. L'esortazione arriva da Piazza che chiede "a Penati e alla sua
giunta di differenziarsi da Albertini e Formigoni" perché su temi come la
mobilità "occorre il coraggio di fare di più".(Ansa)

Referendum. Zanella a Gasparri: sulla 194 non ci provare…

“Sulla Legge 194 non ci provare….”. Luana Zanella, deputata Verde,
interviene dopo le dichiarazioni fatte dall'ex ministro delle Comunicazioni
nel corso di una conferenza stampa di sostegno all'astensione al referendum
e aggiunge: “Con il rapido ma preciso accenno alla legge sull’aborto,
Maurizio Gasparri getta la maschera indossata da molti antireferendari. La
Legge 194 è spesso obiettivo prescelto di campagne reazionarie tese a
mettere in discussione le conquiste democratiche del nostro paese: il
riferimento alla eventuale modifica della legge è un’arma spuntata perché
gli italiani - conclude Zanella - non vogliono tornare indietro e le
minacce di Gasparri sono destinate a cadere nel vuoto”.

Plico esplosivo a Cpt. Cento: netta condanna

Una condanna “chiara e netta" contro le provocazioni di Torino e Modena,
dove l’ordigno era indirizzato al fratello del Ministro Giovanardi, è stata
espressa dal coordinatore dei Verdi, Paolo Cento, il quale evidenzia che
proprio “nel capoluogo emiliano è in atto una vasta mobilitazione
democratica contro i CPT che coinvolge movimenti, parlamentari e vasti
settori della società civile. A nessuno è consentito di infangare o
deligittimare queste mobilitazioni con l’uso di pacchi bomba, micidiali
strumenti che creano un clima di inaccettabile violenza. Continueremo con
la stessa fermezza di sempre a contrastare chi semina ordigni, senza in
alcun modo condizionare la nostra opposizione radicale ai CPT: ma nessuno
pensi di usare la provocazione delle bombe per criminalizzare quanti
svolgono la loro battaglia per i diritti alla luce del sole”.

Eritrea. Bulgarelli: criminale appoggio Italia a dittatore Afewerki

“Il regime guidato da Isaias Afewerki ha trasformato l’Eritrea in un lager,
dove quotidianamente si attuano torture, detenzioni arbitrarie,
maltrattamenti, persecuzione religiosa e, come in tutti i regimi
polizieschi, non si contano i desaparecidos. Nonostante gli appelli
dell’opposizione democratica eritrea e le denunce delle maggiori
organizzazioni umanitarie internazionali, l’Italia continua a offrire,
però, aperto sostegno al dittatore,”. E’ la denuncia del verde Bulgarelli
sulla drammatica situazione riguardante le centinaia di cittadini eritrei
che fuggono dal loro paese, la cui sorte, secondo il parlamentare del sole
che Ride, riguarda anche il nostro Governo: “l’espulsione dei cittadini
eritrei che cercano asilo politico nel nostro paese si configura come una
palese violazione del diritto internazionale in considerazione del fatto
che il loro rimpatrio comporta per essi carcere, tortura e morte. E’ uno
sconcio che deve finire: l’Italia ha il dovere di interrompere qualsiasi
rapporto con il regime di Afewerki e di accogliere i rifugiati politici
eritrei, così come impone il diritto internazionale”. Sulla drammatica
situazione in Eritrea Bulgarelli ha presentato un’interrogazione
parlamentare al Presidente del Consiglio dei ministri e al ministro degli
affari esteri.

Diritto autore. Cortiana: da Verdi Senato voto contrario, con decreto
aumenta conflitto interessi premier

Con il decreto legge sul diritto d'autore "il governo cerca di legittimare
tardivamente l'ingerenza politica esercitata in questi mesi dalla Cdl
nell'attività della Siae". Lo ha detto nell'aula di Palazzo Madama il
senatore dei verdi Fiorello Cortiana, segretario della commissione Cultura,
annunciano il voto contrario del suo gruppo al provvedimento approvato lo
scorso 23 aprile dal Consiglio dei Ministri. Per Cortiana, si tratta di un
provvedimento che "asserve l'ente alla Presidenza del Consiglio e che,
quindi, aggrava la dimensione del conflitto di interessi di Berlusconi,
visto che la struttura Mediaset è fatta essenzialmente di contenuti ed è
oggetto di attività Siae". Il Governo, prosegue l'esponente del Sole che
Ride, "ha diabolicamente attivato una manovra generale sul settore della
comunicazione. Una manovra che parte dalla legge Gasparri con il controllo
delle reti e che, adesso, si estende al controllo dei contenuti delle reti
stesse. L'intento è chiaro anche in questo caso: gradualmente si espropria
la base associativa dal governo dell'ente per modificare la natura della
Siae, trarne risorse economiche e, in attesa dell'avvento completo della
digitalizzazione, indirizzare il cambiamento, pur necessario, ad uso e
consumo dell'attuale esecutivo". Insomma, conclude Cortiana, "un altro
provvedimento 'ad personam', un progetto poco edificante. Certo la Siae
dovrà adeguarsi alle nuove esigenze, ma non può essere la Presidenza del
Consiglio a promuovere questo cambiamento. Purtroppo, anche questo decreto,
che si nasconde dietro falsi intenti come la lotta alla pirateria, mira
all'esclusivo perseguimento di interessi personali e a legittimare il
tentativo di occupazione da parte della Cdl". (Ansa)

Cpt. Verdi: dopo rivolta a Milano chiuderli tutti

“Quanto accaduto a Milano al cpt di Via Corelli dove sono stati arrestati
22 immigrati e distrutto un intero padiglione, è la conferma della
condizione assolutamente illegittima in cui si trovano gli immigrati
rinchiusi nei Cpt e conferma la necessità di una loro immediata chiusura
per la persistente violazione dei diritti civili e umani - ha dichiarato il
deputato verde Paolo Cento, vicepresidente della commissione Giustizia
della Camera. D’altra parte siamo di fronte al fallimento della politica
sull’immigrazione del Governo, così come sono assolutamente insoddisfacenti
i dati del ministro Pisanu sulla falsità del 90 per cento delle domande dei
richiedenti asilo. L’unica cosa vera di questa vicenda è che l’Italia non è
ancora dotata di una legge che riconosca i principi europei di diritto
d’asilo e che il Governo è scandalosamente responsabile di questo vuoto
legislativo. Il ministro Pisanu anziché dare i numeri impegni Governo e
Parlamento affinché questa legge diventi una priorità”.

Cpt. Bulgarelli: chiudere lager di Via Corelli

“La violenta rivolta esplosa ieri notte nel cpt di Via Corelli a Milano
mette in luce, se ancora ce ne fosse bisogno, le intollerabili condizioni
in cui sono costretti a vivere i migranti che vi sono detenuti, che, sempre
più spesso, sono costretti ad azioni eclatanti e a episodi di vero e
proprio autolesionismo per attirare l’attenzione su questi veri e propri
lager”. Così il verde Bulgarelli a proposito dei gravi disordini scoppiati
nel Centro di Permanenza Temporanea di Via Corelli, nel corso dei quali 21
persone sono state arrestate e almeno 3 sono rimaste ferite. “La situazione
in molti Cpt è ormai esplosiva ed è una vergogna che queste strutture,
paragonabili ai peggiori carceri, in cui quotidianamente si consumano
violenze e soprusi ai danni dei migranti, non siano ancora state chiuse ma,
al contrario, se ne progetti di aprirne altre. Mi auguro almeno ­ conclude
Bulgarelli- che quanto accaduto stanotte a Milano renda non più rinviabile
la chiusura del lager di Via Corelli”.

Spiagge. Bonelli: subito tutela per dune litorale laziale

L'assessore regionale all'ambiente Angelo Bonelli ha inviato una nota al
corpo Forestale dello stato, al presidente del XIII municipio e
all'assessore all'ambiente del Comune di Roma, chiedendo quali urgenti
provvedimenti intendano adottare per impedire che le dune di Capocotta e
Castelporziano vengano utilizzate come spiaggia. "Durante l'ultimo weekend
- sottolinea Bonelli - centinaia di persone hanno posizionato ombrelloni e
sdraio sulle dune sia a Capocotta che a Castelporziano, aree soggette a
tutela integrale, sulle quali non si dovrebbe neanche camminare". La
questione e' "assai grave: ormai da anni le presenze in quel tratto di
costa si sono moltiplicate a dismisura e non credo si possano considerare
le dune come una qualunque spiaggia. E' necessaria una rigida opera di
prevenzione e anche un monitoraggio attento finalizzato - conclude Bonelli
- alla realizzazione di sistemi di difesa e conservazione della fascia
dunale". (Dire)

Moby Prince. Presentazione libro-inchiesta

“Non ho mai considerato questa storia congelata né tanto meno conclusa”.
Sono parole del giornalista Giovanni Minoli che ha realizzato sulla
tragedia del Moby Prince, la nave-passeggeri affondata dopo la collisione
con la petroliera Agip Abruzzo nella notte del 10 aprile 1991, numerose
inchieste. Minoli, insieme al giudice Guido Salvini, ai parlamentari
Giovanni Bianchi, Mauro Bulgarelli e Valerio Calzolaio, torna a discutere
il caso in occasione della presentazione del libro-inchiesta di Enrico
Fedrighini, Moby Prince, Un caso ancora aperto (Ed.Paoline). Un dibattito
che si annuncia come una vera e propria tribuna per chiedere alle
istituzioni di non far calare il silenzio sul caso ma un impegno per fare
luce sui numerosi interrogativi lasciati aperti dalla “verità confezionata”
all’indomani della tragedia dove trovaro la morte 140 persone, la più grave
sciagura della marineria civile italiana. Giovedì 26 maggio 2005, ore
11.00. Sala della Sacrestia, Camera dei Deputati

Ogm. Greenpeace: dall’Europa al Giappone sono fuori controllo

I paesi europei non dovrebbero coltivare i mais Bt geneticamente modificati
perché rappresentano una potenziale minaccia per l’ambiente. Questo è
quanto affermato dal Professor Béla Darvas, dell’accademia delle Scienze
Ungherese, ospite della conferenza stampa organizzata ieri a Bruxelles da
Greenpeace. Il Prof. Darvas ha puntato il dito sulla necessità di ulteriori
studi sugli effetti delle coltivazioni Ogm e ha criticato la riluttanza
dell’industria biotech a collaborare con scienziati indipendenti. I
risultati delle ricerche commissionate al Prof. Darvas dal Governo
ungherese sul mais transgenico della Monsanto, Mon810, hanno portato
l’Ungheria, lo scorso gennaio, a imporre il divieto di questo tipo di
coltivazione, autorizzata invece dall’UE con ben 17 varietà di questo Ogm,
iscritte nel registro europeo delle sementi. Le sue scoperte preliminari in
Ungheria mostrano che alcune specie protette di farfalle e altri organismi
sono sensibili alle tossine Bt prodotte da queste colture, sollevando
ulteriori interrogativi riguardo ai possibili effetti secondari. “Il mais
Bt può avere gravi e non volute conseguenze su diverse specie. L’Ungheria
non può permettersi il rischio di autorizzare la coltivazione di questo
mais fino a quando non saranno adeguatamente studiati i reali effetti che
può avere sull’ambiente. E’ per questo che l’Ungheria ha adottato un
approccio precauzionale vietando il Mon 810” ha dichiarato il Prof. Béla
Darvas. Il Professor Darvas ha inoltre espresso le sue preoccupazioni sul
fatto che le aziende biotech non collaborano con gli scienziati: “Abbiamo
chiesto diverse volte alla Monsanto di fornirci il materiale necessario per
condurre ulteriori ricerche per conto del Governo ungherese, ma l’azienda
ha comunicato che non desidera fornire altri semi geneticamente modificati
a scopo di ricerca. Questo è assolutamente inaccettabile dal punto di vista
scientifico” afferma Darvas. “ Non possiamo interrompere gli studi sulla
sicurezza delle coltivazioni Ogm solo perché i risultati non sono di
gradimento dell’industria biotech. Se questo riflette il grado di
considerazione in cui queste aziende tengono gli impatti dei loro prodotti
sull’ambiente, abbiamo tutte le ragioni per essere veramente allarmati”.
Greenpeace è preoccupata che la potenziale minaccia per l’ambiente del mais
Bt e di tutte le altre coltivazioni geneticamente modificate venga
consistentemente sottovalutata dall’agenzia europea per la sicurezza
alimentare (Efsa). “L’attuale ed esclusiva fiducia nei dati forniti dalle
aziende biotech è irresponsabile da parte dell’Efsa, che sugli Ogm non sta
assicurando il principio di precauzione”, ha affermato Federica Ferrario di
Greenpeace. “L’Unione Europea deve assicurare che il principio di
precauzione, che è il cuore della legislazione europea in materia di ogm,
venga rispettato dall’Efsa”. Quanto siano necessari studi approfonditi
sugli ogm e quanto sia velleitario pensare di controllarli lo conferma la
notizia arrivata oggi dal Giappone: intorno ai principali porti del Sol
Levante crescono spontaneamente campi di colza geneticamente modificata
(GE). E’ la conseguenza della contaminazione accidentale dovuta alle
operazioni di carico e scarico delle sementi dalle navi, secondo quanto
riferito dall’istituto nazionale giapponese per gli studi ambientali, che
ha trovato colza transgenica intorno a otto dei dieci principali porti. Ma
campi spontanei di colza GE sono stati trovati anche lungo una delle strade
di trasporto via terra, a ben trenta chilometri dal porto di Kashima.

Ambiente. Entro 2020 da Africa migreranno 60 mln di eco-rifugiati

Lo spostamento di popolazioni dovuto al degrado dell'ecosistema e ai
mutamenti climatici e' un fenomeno che si ripete nella storia dell'uomo,
condizionandone la vita e costringendolo alla ricerca di forme di
adattamento in ambienti piu' ospitali. A differenza del passato, pero', lo
scenario che va attualmente delineandosi mostra nuovi elementi: la
trasformazione dell'ambiente ad opera dell'uomo e' cosi' rapida da superare
di gran lunga la sua stessa evoluzione. In Africa nelle aree del Sahel, del
Corno d'Africa e del cosiddetto corridoio arido- che passa attraverso la
Namibia, il Botswana, lo Zimbabwe e il Monzambico - circa 60 milioni di
persone saranno costrette a migrare, entro il 2020 verso l'Africa del nord
e l'Europa. E' stato presentato ieri a Roma, per la settimana
Italia-Africa, il dossier "Profughi ambientali, la nuova emergenza del
millennio - un focus sull'Africa". Si e' parlato del documento nel corso di
un convegno sul tema promosso in collaborazione con il Wwf. "L'Africa
subsahariana, regione piu' arida e vasta di quello che viene definito terzo
mondo, racchiude le grandi problematiche connesse ai fenomeni esposti. Dei
36 paesi piu' poveri nel mondo 29 sono in questa fascia di terra con i 2/3
della popolazione che vive, sopravvive, in una situazione di assoluta
poverta'", ha ricordato Maurizio Gubbiotti, responsabile del dipartimento
internazionale di Legambiente. "Nella sola fascia del Sahel, che scorre
lungo i confini meridionali del deserto del Sahara dalla Mauritania alla
Somalia, e' concentrato l'80% delle persone piu' esposte agli effetti della
desertificazione del continente, cifra questa che rapportata all'intero
pianeta 'scende' al 50%. Meta' della popolazione mondiale di rifugiati e
sfollati si trova in Africa". Secondo le stime 2002 Unhcr, nel continente
africano si trovano 3,6 milioni di rifugiati e almeno 13,5 milioni di
sfollati. (Dire)


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Federazione dei Verdi di Lucca -> www.verdi.luccanet.com

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