Entrare in contatto, grazie alla CM, con chi va in bici abitualmente mi ha
consentito di conoscere bella gente, positiva e aperta, solidale, capace di
collegare il movimento meccanico di un oggetto semplice e geniale come la
bicicletta a tematiche di ben altro respiro. Dare una mano nelle
ciclofficine e partecipare alle iniziative che si svolgono negli ambienti
ove si sostiene il ciclismo critico è cosa che ogni giorno m'arricchisce.
Ecco perchè alzo il sopracciglio quanto vedo incomprensioni o piccoli
scazzi: ciò che ci unisce è molto più delle piccole differenze che possono
dividerci.
So che non è scientificamente provato, ma
ritengo che l'andare in bicicletta possa stimolare in noi l'intelligenza, il
senso critico e, soprattutto,
l'ironia. Il pedalare assieme a altri ci aiuta poi a sorridere, almeno per
un po', delle piccole e grandi schifezze che questo mondo ci va vedere e,
aimé, anche respirare.
