[Incontrotempo] A Spinaceto il digitale liberato

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Autor: rafael@acrobax.org
Data:  
Assumpte: [Incontrotempo] A Spinaceto il digitale liberato


A Spinaceto il digitale liberato
No alle regole della proprietà intellettuale che tutto dominano e
condizionano, no ai Faletti di turno e sì alla condivisione delle opere e
delle idee. Ai margini della Capitale batte un cuore corsaro


Spinacity (pagina 1 di 2)

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proprieta' privata
Roma - I movimenti locali dei "contestatori" sono sempre di più e tutti
tendono a raccordarsi a quel medesimo sentire globale. I temi sono comuni:
la libertà di pensiero e di cultura e, ovviamente, la sua libera
circolazione, il che oggigiorno può significare anche infrangere un pugno
di norme codificate. Dai centri sociali, con furore, si impazza nella Rete
per rientrare a far parte di quell'altra rete che unisce i cervelli di
Roma con quelli di New York. Le parole più abusate sono: cultura, libertà,
informazione, socializzazione e precariato. In pratica una summa delle
esigenze più urgenti dei giovani "riottosi", sempre in lotta con il potere
che vessa.




(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)


E se l'Italia è il Paese dove la pirateria aumenta, mentre altrove
diminuisce, e il P2P non conosce pene deterrenti che tengano, le risposte
si possono trovare anche nelle parole del collettivo Auroemarco, un centro
sociale occupato e autogestito che si muove da ormai 13 anni nell'area di
Spinaceto, un quartiere di Roma situato un paio di chilometri fuori dal
Grande Raccordo Anulare. All'interno di Auroemarco è nato da poco lo
Spinacity Medialab, che offre connettività Internet, organizza momenti di
autoformazione P2P (corsi, workshop, produzione di documentazione) e cerca
di ragionare e porre all'attenzione di più persone possibile alcune
tematiche tecnologiche, politiche, creative e cooperative.

A Roma esistono diversi medialab e hacklab, e alcuni di questi collaborano
assiduamente nella costruzione di iniziative comuni legate a temi
specifici. L'ultimo contributo è una serie di dispense, "una sorta di
vettore finalizzato all'incontro tra soggettività interessate
all'apprendimento e alla condivisione delle proprie esperienze e
conoscenze". "Abbiamo cercato di privilegiare la diffusione di
informazioni utili alla comprensione di tecnologie orientate alla privacy
e alla libera comunicazione", spiega a Punto Informatico Andrea di
Auroemarco, "traducendo liberamente documenti reperibili in rete che
abbiamo reputato interessanti". E dunque niente più segreti su Skype,
wireless o Vpn.

Dopo una lunga consultazione, i responsabili del collettivo (che
rappresentano alcune centinaia di attivisti) hanno deciso di chiarire le
idee ai lettori di Punto Informatico sulle attività di questo centro
sociale.

Punto Informatico: cosa cercate di preciso?
Auroemarco: Vogliamo divertirci, condividere esperienze di vita e
conoscenze, vogliamo dotarci di tutti gli strumenti necessari per non
farci incantare dalle sirene del mercato e della pubblicità. Vogliamo
costruire spazi e tempi autogestiti entro cui relazionarci come persone
libere. Nella società dell'informazione, l'informazione vuole essere
libera, e noi con lei.

PI: Perché?
A: Perché non si vive di solo mercato. Una persona è come prima cosa un
essere umano e non un semplice consumatore. Perchè le relazioni umane che
ci interessano non sono quelle formali, rigide e gerarchiche, tipiche del
mondo professionale. Noi vogliamo sperimentare, smanettare, giocare con la
tecnologia e crescere insieme, avere carta bianca per realizzare i nostri
desideri, senza avere alcun limite se non quello della immaginazione... lo
sappiamo: sembra un sogno ma perché non provare a realizzarlo?.

PI: In che cosa vi impegnate.. Quali sono le vostre attività?
A: In realtà facciamo cose molto diverse tra loro... organizziamo corsi di
alfabetizzazione informatica a vari livelli, workshop focalizzati su
argomenti specifici, garantiamo connettività gratuita a tutte le persone
che attraversano i nostri labs, organizziamo iniziative per finanziare
progetti che ci sembrano affini e riteniamo giusto sostenere. Organizziamo
serate dedicate al retrohardware. Abbiamo aperto un sito che vuole
diventare un riferimento per la comunità wireless di Roma, abbiamo
partecipato all'ultimo numero di Infoxoa (Rivista di quotidiano
movimento)".

Pagine di questa notizia:
1. Spinacity
2. Il rapporto con la Legge

http://punto-informatico.it/p.asp?i=52957&r=PI