Autor: Elettrico Data: Assunto: [Hackmeeting] 7 - 12 Giugno
alberto wrote: >
> Guarda, pensavo di chiamare a parlare Mitnick, Che Guevara e Manitù, ma forse
> a 10 giorni mi danno buca. Mi rassegno e faccio quel che posso.
> per quanto mi riguarda non mi interessa nè delle personalità politiche
nè di quelle tecniche.
l'hm per me è sempre stato incontrarsi e tessere la tela di progetti in
divenire, che non si distinguono generalmente per quanto sono fighi, ma
per quando stravolgono o riprendono concetti. per cui ad esempio DNA,
domain name anarchy, non è figo perchè tecnicamente spakka (se poi lo
fa, meglio) ma perchè dietro c'è un'idea che spakka, che magari vorrebbe
stravolgere il sistema attuale dei dns, che prova a proporre qualcosa di
diverso, in controcorrente.
questo è quello che mi interessa e che ritengo fortemente politico, non
quante reti wireless sappiamo craccare al minuto.
quest'anno, credo anche che si tratti di un certo trend, noto con
tristezza che ci si concentra su tutto, dalla netiquette alle date,
senza concentrarsi su _niente_ che sia hacktivism, inteso come legame
fra hacking e politica. che come immagini non è certo il tuo
superficiale "che guevara".
se per te quindi l'hm vuol dire 4 hub e 1 ap con tanti che smanettano al
pc sono ben contento se ne facciamo due diversi, perchè da un bel po' io
arrivo all'hackmeeting, attacco il pc, lo lascio acceso se per caso
serve a qualcuno e me ne vado in giro, a seguire seminari o parlare con
la gente, a vedere se per caso qualcosa si può tessere.
per me ormai c'è una differenza di approccio sostanziale, e non dico che
la mia è meglio e l'altra fa schifo, semplicemente sono diverse, e mi
spiace non sapermi inserire proficuamente in quella che non sento mia.
per avere un hackmeeting dove c'è in una stanza la gente che discute di
un network di server per combattere la repressione crescente in rete e
nella stanza accando altra gente che crede che sfondare le macchine
nella lan sia il Vero Hacking potremmo anche farne due, uno per gli
h4xx0r 31337 e uno per i wannabe politici.
se poi ti preoccupa cosa ti si dice alle spalle permettimi un consiglio:
non vale niente quello che si dice dietro. preoccupati di confrontarti
con chi ha la faccia di dirti direttamente quello che pensa, invece che
parlarti dietro, che chi parla dietro ha una stima di sè pessima.