[Forumlucca] Econews - 24 maggio 2005

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Szerző: Federazione dei Verdi di Lucca
Dátum:  
Tárgy: [Forumlucca] Econews - 24 maggio 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Giornata europea Parchi. Verdi: promuovere questa straordinaria risorsa
- Ogm. Pecoraro: Governo dichiari subito Italia ogm-free
- Ogm. De Petris: senza ricerca pubblica niente garanzie per la salute
- Ogm. Zanella: fanno male alla salute e alla nostra economia
- Procreazione. Pecoraro: colmare subito gap informativo
- Conti pubblici. Ripamonti: ormai e' impossibile taroccarli
- Conti pubblici. Pecoraro: Cdl da’ i numeri mentre paese affonda
- Rai. Bulgarelli: apparizione di Biagi da Fazio sia preludio al ritorno degli
espulsi
- Elezioni. Pecoraro: Unione ha stravinto amministrative
- Previti. Cento: rispettare sentenza, nessuno la strumentalizzi
- Ulivo. Pecoraro: Prodi leader acceleri sul programma
- Strage Capaci. Pecoraro: onorare vittime con lotta senza quartiere a cosa
nostra
- Friuli Venezia Giulia. Verdi: speriamo che su ogm presidente Illy cambi idea
- Ogm. Greenpeace: silenzi e false informazioni, europei senza tutela
- Giornata europea Parchi. Wwf: istituire parchi transfrontalieri
- Giornata europea Parchi. Legambiente: e' boom eco-turismo
Econews dalle agenzie estere:
- UN agrees new rules to prevent diseases spreading (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/30933/story.htm
- Jordan, Israel, Palestinians agree on action to save shrinking Dead Sea (ENN)
http://www.enn.com/today.html?id=7790


Giornata europea Parchi. Verdi: promuovere questa straordinaria risorsa

“La biodiversità italiana e i parchi che la proteggono sono un patrimonio unico
che non ha pari in altri paesi d’Europa (un terzo delle specie faunistiche e
metà di quelle floristiche dell’intero continente sono in italia) - ha
dichiarato, in occasione della odierna Giornata europea dei parchi, Francesco
Mezzatesta responsabile del settore conservazione natura, biodiversità e aree
protette della Federazione nazionale dei Verdi. Eppure il Governo fa di tutto
per frenare la promozione di questa straordinaria risorsa che tra l’altro fa
sentire i suoi benefici sulle entrate legate all’ecoturismo. I 5 punti
principali con cui il Governo e il centro destra vuole rallentare l’azione dei
parchi per poi cercare di dimostrare che i parchi non funzionano: 1)
nell’ambito
della cosiddetta legge delega anche sui parchi i cosiddetti saggi dovranno
elaborare nuove linee guida. Non è difficile prevedere che verranno
incoraggiate
scelte rovinose come la politica dell’autofinaziamento dei parchi e
l’abbassamento del livello gerarchico dei parchi al ruolo di centri turistici
dove la gastronomia e le attività ludiche dovranno oscurare le scelte legate
alla conservazione della biodiversità 2) i fondi tagliati alle aree protette
rispetto all’anno scorso sono attorno al 8% 3) i parchi nazionali commissariati
e paralizzati per motivi non tecnici ma politici sono 10 4) e’ stata
incoraggiata una politica di riduzione dei confini dei parchi (esempio
eclatante
è portofino) 5) e’ stata avviata una campagna anti vincoli dei parchi che
ricorda quella di molti anni fa (“..prima l’uomo poi il lupo”). Cioè i parchi
sono dipinti come ostacolo alla realizzazione di infrastrutture per cui devono
essere ammorbidite le misure di salvaguardia al contrario i Verdi quando
saranno
nuovamente al Governo porteranno avanti 5 linee opposte alle attuali e cioè: 1)
difenderanno e rilanceranno quella conquista storica rappresentata dalla legge
quadro sui parchi la 394/91 in cui la conservazione della natura deve rimanere
centrale nell’amministrazione di un’area protetta 2) aumenteranno i fondi da
destinare agli investimenti ecocompatibili nei parchi avendo particolare
attenzione alla indispensabilità quella quota essenziale per la gestione
ordinaria 3) pretenderanno che gli amministratori dei parchi indipendentemente
dalla loro collocazione politica siano scelti tra personalità qualificate con
competenze adeguate e volontà di tutelare il patrimonio naturale e
culturale che
devono amministrare. 4) si impegneranno a portare la percentuale di aree
protette alla soglia europea del 15%. Sosterranno la realizzazione di 2 nuovi
“parchi nazionali modello” al nord e al sud dove concentrare maggiori risorse
per sperimentare uno sviluppo legato alla conservazione della natura senza
distinzione tra nord e sud in una sorta di federalismo della biodiversità. I
parchi proposti sono al nord il parco del carso in friuli venezia giulia ai
confini con la slovenia, al sud il parco della costa ionica tra calabria
basilicata e puglia che dovrà tutelare e favorire il corretto sviluppo
dell’ultimo tratto di costa italiana ancora intatto. “ 5) proporranno una
campagna di informazione e sostegno alle aree protette portando dati a sostegno
dei benefici economici e culturali indotti dall’istituzione dei parchi allorché
questi siano adeguatamente sostenuti.

Ogm. Pecoraro: Governo dichiari subito Italia ogm-free

“Il Governo italiano, dopo le rivelazioni dell’Indipendent sullo studio tenuto
segreto da Monsanto, faccia immediate pressioni sull’Unione Europea per
bloccare
le importazioni di mais mon 863 ed applichi con rigore il principio di
precauzione, senza cedere alle pressioni delle multinazionali e senza
nascondere
la testa sotto la sabbia come gli struzzi. Governo e Parlamento, inoltre,
ascoltino l’opinione pubblica e dichiarino l’Italia ogm-free”. Lo ha dichiarato
il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Le rivelazioni del giornale
inglese - afferma Pecoraro - confermano i risultati di altri studi. Almeno in
altri tre casi gli animali trattati (mucche, polli e topi) hanno sviluppato
alterazioni metaboliche che hanno indotto a patologie degli organi interni. I
polli alimentati con mangimi transgenici sviluppavano sostanze che inibivano la
digestione proteica, primo passo verso l’insorgenza di allergie e di patologie
ancor più gravi. Nei topi era evidente l’ingrossamento degli organi interni e
l’insorgenza di tumori, in particolare al fegato. Nel caso dei polli l’azienda
riuscì a secretare i risultati dello studio per lungo tempo, mentre nel
caso dei
polli no, perché la ricerca era stata svolta dall’Università di Edimburgo”.
“Gli
interessi della lobby del biotech - conclude il leader dei Verdi - sono
evidenti. La priorità delle istituzioni, invece, è la garanzia della salute
pubblica e non la copertura degli interessi economici delle multinazionali. Il
nostro vero interesse è puntare sulla qualità delle nostre produzioni agricole,
sulla purezza delle sementi, elemento di garanzia per produttori e consumatori.
Si investa sulla valorizzazione dei prodotti tipici e biologici, vera ricchezza
della nostra agricoltura”.

Ogm. De Petris: senza ricerca pubblica niente garanzie per la salute

“La vicenda del mais mon 863 è la conferma che se non si assegnano risorse
adeguate alla ricerca pubblica la sicurezza alimentare dei consumatori europei
resterà in ostaggio degli interessi delle aziende multinazionali titolari dei
brevetti sui semi geneticamente modificati.” Loredana De Petris, senatrice dei
Verdi e capogruppo in commissione Agricoltura, commenta le notizie pubblicate
dal quotidiano inglese ‘Independent’ in merito agli effetti provocati dal mais
gm della Monsanto nel corso di esperimenti di laboratorio sui ratti. “Lo scorso
mese di gennaio ­ prosegue la senatrice ­ l’autorità europea per la sicurezza
alimentare ha concesso l’autorizzazione per il mais mon 863 basandosi
esclusivamente su dati che la monsanto, bontà sua, ha ritenuto di metterle a
disposizione. E’ stato ovviamente omesso qualsiasi elemento che potesse mettere
in discussione una verità precostituita, a cominciare dalle preoccupanti
evidenze scientifiche risultanti dalla ricerca sui ratti”. “Il problema della
ricerca indipendente ­ conclude De Petris ­ riguarda direttamente anche il
nostro paese. Senza finanziamenti idonei quei pochi ricercatori che si
avventurano in questo campo rischiano di vedere vanificato il loro impegno e le
autorità nazionali non sono in grado di esercitare, con cognizione di causa, i
loro compiti di vigilanza. Ho chiesto per questo oggi ai ministri delle
politiche agricole, della salute, e della ricerca di riferire al più presto
alle
comissioni parlamentari”.

Ogm. Zanella: fanno male alla salute e alla nostra economia

“Gli ogm possono far male alla salute e sono anche dannosi per la nostra
economia”. Lo ha dichiarato la deputata verde Luana Zanella dopo le rilevazioni
del domenicale inglese "Independent on sunday" che pubblica i risultati di una
ricerca segreta condotta dalla Monsanto, nella quale si evidenziano
problemi per
topi alimentati con prodotti trasgenici. “Né i consumatori né i produttori
hanno
bisogno dei prodotti trasgenici, al di là del principio di precauzione dai
Verdi
sempre invocato, gli interessi anche di lungo periodo della nostra economia
agricola sono ancorati soprattutto, anche a fronte di una competizione
internazionale sempre più aggressiva , alla qualità e alla specificità e
specialità delle nostre produzioni tradizionali. Chiediamo al Governo di
impegnarsi in sede europea per porre argine all’introduzione degli ogm a difesa
delle nostra economia e della nostra salute”.

Procreazione. Pecoraro: colmare subito gap informativo

“C’è un pauroso gap informativo sui quattro quesiti referendari, per questo
esprimo sostegno ai dieci scienziati in sciopero della fame contro la
carenza di
informazione. Questo vuoto va colmato immediatamente per non compromettere la
regolarità del voto”. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro
Scanio. “Si riduce l’informazione sui referendum - afferma Pecoraro - per
favorire l’astensionismo mentre servirebbe un confronto serio e pacato sui
quattro quesiti che toccano temi complessi. Invece ci troviamo in una
situazione
in cui gli spazi a disposizione sono pochi e vengono spesso utilizzati per
fomentare uno scontro ideologico di cui non c’è assolutamente bisogno”. “E’
preoccupante ed antidemocratico - conclude il leader del sole che ride - che a
pochi giorni dal referendum solo la metà dei cittadini italiani sia a
conoscenza
del referendum, secondo un attendibile sondaggio. Occorre un immediato
cambiamento di rotta: servono più spazi, più informazione, più dibattiti”.

Conti pubblici. Ripamonti: ormai e' impossibile taroccarli

“Come previsto Eurostat porta il deficit del nostro paese sopra il 3%, sia per
il 2003 che per il 2004. Ormai è impossibile per il Governo taroccare i conti
pubblici come ha fatto in questi anni". Dichiara il capogruppo dei Verdi in
commissione Bilancio, Natale Ripamonti. "Lo sfondamento del tetto del 3%, per
due anni consecutivi, rende obbligata una procedura di infrazione da parte
della
Commissione Europea, anche se la destra inveirà contro i burocrati di
Bruxelles.
Il paese è piegato e disorientato. Occorre immediatamente un' operazione verità
in Parlamento e con le parti sociali. Se il Governo non si assume questa
responsabilità è meglio che se ne vada a casa. Il male peggiore - conclude
l'esponente del 'sole che ride' - sarebbe quello di negare la verità e cercare
di galleggiare per un altro anno".

Conti pubblici. Pecoraro: Cdl da’ i numeri mentre paese affonda

“La Cdl dà i numeri dopo l’ennesima bocciatura di una politica economica
fallimentare, che ha condotto l’Italia sull’orlo del baratro. Nemmeno
sull’entità del disastro riescono a trovare una posizione concorde per poi
affrontare il problema”. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso
Pecoraro Scanio. “I dati Eurostat - afferma Pecoraro - sono stati commentati in
maniera irresponsabile da Fini, che ha cercato di cercato di minimizzare la
portata del fallimento, anziché ammettere le responsabilità di un Governo che è
andato avanti grazie a misure una tantum, condoni, finanza creativa e promesse
demagogiche. Di fronte a tali situazione sarebbe stato più serio ammettere le
proprie responsabilità e proporre soluzioni serie per uscire dalla crisi, ma
evidentemente ha prevalso l’interesse elettorale in vista delle elezioni
politiche. Servono interventi strutturali per uscire da una crisi che penalizza
tanto i cittadini quanto l’intero sistema Italia”. “Con debito e deficit che
continuano a crescere - conclude il leader del sole che ride - e con stime che
non possono che peggiorare, la Cdl ha il dovere di dire la verità agli
italiani,
prima che il declino del paese diventi irreversibile. Purtroppo il livello di
irresponsabilità di Berlusconi è tale che anche in questa situazione continua a
parlare di taglio delle tasse”.

Rai. Bulgarelli: apparizione di Biagi da Fazio sia preludio al ritorno
degli espulsi

“Mi auguro che il ritorno di Biagi in una trasmissione della televisione
pubblica sia il preludio al ritorno in video degli altri espulsi da
Berlusconi”.
Così commenta il verde Mauro Bulgarelli l’apparizione del giornalista Enzo
Biagi
alla trasmissione condotta da Fabio Fazio ­ “Che tempo fa” ­ andata in onda
domenica sera. “Fazio e il direttore di rete Ruffini ­ aggiunge Bulgarelli -
oltre a fare una scelta coraggiosa hanno fatto un piccolo risarcimento al vasto
pubblico televisivo, da troppo tempo ingiustamente privato dell’intelligenza e
del rigore giornalistico di Biagi. Ora vedremo se i nuovi dirigenti rai avranno
il coraggio di completare l’opera, riportando in video Santoro, Luttazzi, la
Guzzanti e le altre vittime della censura berlusconiana. Sarebbe uno di quegli
atti concreti che un Cda non fazioso e asservito avrebbe l’obbligo di compiere
per dimostrare la sua effettiva autorevolezza”.

Elezioni. Pecoraro: Unione ha stravinto amministrative

“L’Unione ha stravinto le elezioni amministrative concluse con i ballottaggi di
domenica e l’esultanza della Cdl per i sette voti in più di Bolzano è patetica
”. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “L’anatra
zoppa di Bolzano - afferma Pecoraro - non fa primavera per il centrodestra, che
è al tramonto della sua esperienza di Governo. Hanno esultato per un risultato
che non consentirà al loro sindaco di governare, visto che può contare solo
sull’appoggio di 21 consiglieri su 50”. “Nei momenti di disperazione - conclude
il leader del sole che ride - ci si appiglia a tutto, ed è naturale che nella
Cdl non si guardi al risultato sardo, senza voler ricordare il cappotto delle
regionali, pur di trovare una ragione di speranza”.

Previti. Cento: rispettare sentenza, nessuno la strumentalizzi

“La sentenza della Corte d’Appello sul processo Imi Sir che condanna Previti a
sette anni di reclusione sia rispettata dalle forze politiche e non diventi
oggetto dell’ennesima campagna di strumentalizzazione della destra - ha
dichiarato il deputato Paolo Cento, vicepresidente della commissione Giustizia.
D’altra parte se è vero che ognuno ha diritto di proclamarsi innocente fino
alla
sentenza definitiva, è del tutto evidente che con la decisone di secondo grado
sembra essere confermata gran parte dell’ipotesi accusatoria, e che quindi
l’azione penale non era frutto di una persecuzione politica.”

Ulivo. Pecoraro: Prodi leader acceleri sul programma

“Stop alle polemiche incomprensibili sulla lista unitaria al proporzionale. In
questo momento di crisi l’Italia ha bisogno di essere rilanciata con un
progetto
condiviso che sappia parlare ai cittadini, che li coinvolga sui progetti e
sulle
scelte concrete. Per questo è indispensabile accelerare sul programma
dell’Unione, lasciando alla Cdl il discorso fumoso sui contenitori”. Lo ha
dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Romano Prodi -
afferma Pecorar o- è il leader della coalizione, legittimato dalla grande
vittoria alle elezioni regionali, dal voto di milioni di cittadini e qualsiasi
dibattito sulla sua leadership sarebbe inutile e dannoso per tutto il
centrosinistra. Ora Prodi deve valorizzare l’unità della coalizione,
puntare sui
contenuti, sul programma e sulle regole dell’Unione”. “Si convochino subito -
conclude il leader del sole che ride - i tavoli dell’Unione sul programma e le
regole, non si perda altro tempo su una questione marginale rispetto ai grandi
problemi del paese e si definisca entro il 30 giugno in che modo l’Unione si
presenterà al proporzionale”.

Strage Capaci. Pecoraro: onorare vittime con lotta senza quartiere a cosa
nostra

“Per celebrare degnamente l’anniversario del sacrificio di Giovanni Falcone,
Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo, Vito Schiafani e
tutte le
vittime della mafia si deve dare un’accelerata alla lotta contro cosa nostra,
che negli ultimi anni ha subito un pericoloso rallentamento”. Lo ha dichiarato
il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio ricordando l’anniversario della
strage di Capaci. “Non bastano solo le parole e le cerimonie - afferma Pecoraro
- per rendere giustizia a chi ha dato la vita per lo stato e la legalità,
contro
le cosche che strozzano la Sicilia e, ramificando le proprie attività,
inquinano
l’Italia. Come prima cosa è indispensabile colpire i patrimoni mafiosi, gli
interessi economici di cosa nostra. Si deve però riscontrare che negli ultimi
anni il numero dei beni confiscati alla mafia è diminuito notevolmente”. “Nel
solco di quanto seminato da persone come Giovanni Falcone - conclude il leader
del sole che ride - è importante avvicinare i giovani alla cultura della
legalità, dei diritti e del rispetto delle istituzioni”.

Friuli Venezia Giulia. Verdi: speriamo che su ogm presidente Illy cambi idea

“Io, una polenta con mais geneticamente modificato me la mangerei anche subito.
Tra dieci anni sorrideremo tutti dei problemi e della diffidenza di oggi verso
la scienza». Questo quanto aveva dichiarato circa due anni fa il presidente
della Regione Friuli Venezia Giulia ­ commenta in una nota Maurizio Rozza
responsabile ambiente e territorio della Federazione dei Verdi del Friuli
Venezia Giulia. La vicenda del mais mon 863, resa pubblica dal quotidiano
inglese “independent”, riuscirà ora a mettere in dubbio le convinzioni del
presidente Riccardo Illy sugli ogm? Come già fatto dalla senatrice De Petris a
livello nazionale, rimarchiamo il fatto che se non si assegnano risorse
adeguate
alla ricerca pubblica e ai sistemi di controllo sul territorio, la sicurezza
alimentare dei consumatori di questa regione, italiani ed europei resterà in
ostaggio degli interessi delle aziende multinazionali titolari dei brevetti sui
semi geneticamente modificati. Anche alla luce di quanto accaduto è
indispensabile applicare subito nel modo più restrittivo il principio di
cautela, vietando qualsiasi utilizzo di ogm sul territorio regionale e
bonificando immediatamente le coltivazioni che risultassero contaminate.

Ogm. Greenpeace: silenzi e false informazioni, europei senza tutela

“La Commissione europea e l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa),
che approvano a occhi chiusi gli ogm, hanno molto di cui rendere conto”. E’
quanto denuncia Greenpeace a proposito del parere positivo rilasciato dall’Efsa
sul mais mon863 (oggetto del rapporto riservato della Monsanto, la cui
divulgazione Greenpeace chiedeva da mesi e riportato ieri da Indipendent).
Quanto l’Efsa abbia trascurato e sottovalutato le preoccupazioni di carattere
scientifico relative a questo ogm è ben evidente nelle sue valutazioni
pubblicate in ottobre 2004. Fra l’altro vi si legge, in conclusione, che il
prodotto della Monsanto è sicuro per l’importazione in europa: evidentemente,
senza tenere nella dovuta considerazione le controverse scoperte degli studi
sull’alimentazione dei ratti. I dati scientifici su questo ogm sono stati fonte
di discussione tra esperti indipendenti e governi nazionali: nel corso degli
studi è stato infatti rilevato che questo mais transgenico ha causato
effetti di
rilievo sull’alimentazione dei ratti. Esperti nazionali e indipendenti hanno
evidenziato preoccupazioni riguardo alla sicurezza e criticato fondamentali
mancanze nel modo in cui i test sono stati condotti. Nonostante ciò, l’Efsa ha
liquidato questi risultati come “non di rilevanza biologica” o “scoperte
accidentali”. Alla luce dei dati pubblicati e del controverso dibattito, un
requisito minimo avrebbe dovuto essere quello di optare per ulteriori test e
ricerche, cosa che invece non è accaduta. Greenpeace ha inoltre di recente
denunciato che la Commissione Europea ha fornito false informazioni agli stati
membri, sostenendo che la Monsanto si è conformata alle condizioni necessarie
per consentire la coltivazione di un altro mais geneticamente modificato, il
mon810; in realtà, le informazioni fornite dalla compagnia non rispettano le
attuali norme di legge. Proprio a causa della mancanza di adeguate valutazioni
di rischio ambientale, l’Ungheria ha già bandito la coltivazione del mais
mon810
sul proprio territorio. E la storia si ripete. Recenti studi scientifici hanno
rivelato che il mais mon810 può avere impatti negativi sull’ambiente. Ma
neppure
questi sono stati presi in considerazione dalle autorità europee né esiste un
piano per monitorare i rischi evidenziati. ”Introdurre la coltivazione di
ogm in
ambiente vuol dire imboccare una strada senza ritorno. Non lo dicono gli
oscurantisti, ma i rapporti scientifici sul mais mon863 della Monsanto, che
parlano di topi con anomalie ai reni e al sangue se nutriti con questo mais, o
sul mais nk603 dove frammenti di dna non intenzionalmente inseriti risultano
funzionali e dove differenze significative sono state riscontrate tra questo e
la varietà convenzionale. Ma queste differenze non sono state studiate. E’
questa la sicurezza degli ogm di cui si parla?”, afferma Federica Ferrario,
responsabile campagna ogm di Greenpeace. “La coltivazione di piante gm deve
essere interrotta in quanto gli ogm rappresentano una minaccia per l’ambiente.
L’Europa non sta adottando misure adeguate né per proteggere l’agricoltura
ogm-free, né per assicurare la purezza delle sementi convenzionali e
biologiche,
mentre aziende come la monsanto stanno avendo “carta bianca” per portare avanti
i loro interessi sprezzanti delle regole basilari”, conclude Ferrario.

Giornata europea Parchi. Wwf: istituire parchi transfrontalieri

Istituire nuovi 'parchi trasfrontalieri' per salvare la natura che l'Italia
condivide con l'Europa: e' la proposta del Wwf rivolta al nostro Governo e a
quelli dei paesi confinanti con l'Italia per rilanciare la funzione strategica
delle aree protette per la tutela della biodiversita'. ''La natura non conosce
confini geografici - afferma il presidente del Wwf Italia Fulco Pratesi in
occasione della giornata europea dei parchi - e la creazione di parchi
transfrontalieri e' la proposta del Wwf sulla traccia del diploma che il
Consiglio d'Europa ha scelto per premiare le aree confinanti che si alleano
e in
attesa di una direttiva che promuova queste nuove formule di parchi europei.
Alcune aree di 'frontiera' - prosegue Pratesi - gia' collaborano fattivamente
come nel caso dei due parchi alpi marittime e Mercantour, tra Italia e Francia,
che condividono specie importanti come gipeti, lupi, pernici bianche''.
L'obiettivo, sottolinea il Wwf in una nota, e' ottenere una 'cintura
verde', una
sorta di 'Shenghen della natura' che garantisca l'espansione naturale di specie
come lupi, orsi, linci, grifoni e gipeti, pernici bianche, camosci, marmotte ma
anche balene, delfini, berte e gabbiani corsi, che condividiamo con i paesi a
noi confinanti. Ecco la mappa di 10 possibili parchi transfrontalieri: il parco
nazionale della Vanoise e p.n. Gran Paradiso (I-F), con possibile
ampliamento al
parco naturale del Monte Avic (I) per stambecchi, camosci, aquile, gipeti e
marmotte; il parco internazionale del Carso (Friuli e Slovenia) che condividono
sciacalli dorati, orsi, allocchi degli Urali; parco nazionale Alti Tauri (a) e
parco naturale Vedrette di Ries-Aurina (I) con possibile allargamento al parco
naturale Zillertaler Hauptkamm con gipeti e grifoni; parco nazionale svizzero
(CH) parco nazionale dello Stelvio (I) con possibile ampliamento al parco
naturale dell'Adamello (I) per gipeti, aquile, orsi e linci; parco nazionale e
riserva di biosfera Triglav (SL) parco naturale delle prealpi Giulie per
grifoni, linci e aquile; parco naturale gruppo di Tessa (I) area di quiete
Otztaler Alpen (A) parco naturale Kaunergrat (A) per galli forcello e cedrone,
picchi neri, gufi reali; parco naturale regionale del Queyras (F) parco
naturale
del Po cuneese (I) per pernici bianche gracchi corallini; parco naturale alpe
Veglia e Devero (I) parco naturale Binntal (CH) per stambecchi, cervi e
caprioli
e infine il parco internazionale delle bocche di bonifacio (I e FR) che
andrebbe
recuperato per delfini, stenelle ma anche uccelli delle tempeste, certe
maggiori
e minori e gabbiani corallini. ''La responsabilita' del nostro paese -
sottolinea il presidente dell'associazione ambientalista - e'
importantissima in
quanto l'Italia e' il paese europeo con la maggiore biodiversita', almeno per
numero di specie e di sistemi ecologici. Nel belpaese sono presenti oltre un
terzo delle specie animali distribuite in europa e quasi il 50% della flora
europea su una superficie di circa 1/30 di quella del continente. Ma le nostre
aree protette - denuncia Pratesi - soffrono di diversi mali: eccessiva
politicizzazione e burocratizzazione, fondi dello stato che diminuiscono di
anno
in anno, rischio di trasformarsi in 'pro loco' o agenzie per il turismo,
dove si
investe in opere dal grande impatto ambientale. La conseguenza - conclude - e'
la perdita della missione specifica dei parchi: quella della conservazione
della
natura, degli habitat e specie minacciate anche per le prossime
generazioni''.(Ansa)

Giornata europea Parchi. Legambiente: e' boom eco-turismo

Boom del turismo nei parchi italiani: sono 118 milioni di turisti in movimento
nei 463 comuni dei parchi nazionali, per un giro di affari di circa 5,5
miliardi
di euro che rappresenta piu' del 7% del totale della spesa in questo
settore con
104.000 posti di lavoro. Questi i dati contenuti in un dossier di
Legambiente in
vista della giornata europea dei parchi che si celebra oggi organizzata da
Europarc. Un successo di ecoturismo al quale deve corrispondere anche un
rilancio della funzione strategica delle aree protette per la tutela della
biodiversita'. Sul fronte turismo sono il parco dell'Arcipelago toscano, del
Cilento e quello del Gargano (da 14 a oltre 16 mila presenze in un anno), le
mete top, secondo Legambiente, delle vacanze verdi degli italiani che, alla
passione per i bagni e la tintarella, sempre piu' affiancano quella per le
passeggiate e il trekking. E subito dopo Stelvio, Circeo e Vesuvio, scelti non
solo per i paesaggi mozzafiato, ma anche per gli splendidi centri storici, i
sapori della gastronomia locale, le tradizioni ancora vive sul territorio e le
attivita' culturali. Non e' da meno anche l' escursionismo che costituisce il
45,8% del turismo in area protetta, in grado di attivare 1,4 miliardi di spesa
solo nel perimetro dei parchi nazionali. In Europa sono oltre 43.000 i parchi
per una superficie protetta di 750.000 kmq, pari al 14,63% di quella
complessiva. In Italia la rete di aree protette (24 parchi nazionali 23 aree
marine protette, piu' di 700 tra riserve, parchi regionali e riserve statali).
La festa dei parchi, in Italia non si esaurisce oggi. Il Wwf prosegue fino
al 29
maggio con iniziative tra campagne pubblicitarie, visite guidate nelle oasi e
mostre. E ancora, dal 26 al 29 maggio a Roma, si aprira' 'Park life', la prima
fiera dei parchi italiani e del Mediterraneo organizzata da Federparchi,
Legambiente, compagnia dei parchi e Fiera di Roma, con il contributo del
ministero per l'ambiente, in cui verranno presentati e discussi tutti i
progetti
utili da dare ai parchi. (Ansa)


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