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Un avvocato del GSF e un'amica biologa venenro spintonate colpite a manganellate e insltate
"Se nulla dunque puo' giustificare un approccio violetno, allora vi e' da concludere che il pestaggio delel due cittadine bolognesi rimane del tutto inspiegabile in termini razionali ... che si vesa piuttosto in uan situazione di deriva violenta e non giustificata di un'azione di polizia."
Cois' il giudice Roberto Braccialini nelle motivazioni della sua sentenza a favore di 2 giovani donne bolognesi, uno avvocato e l'alta biologa, cheerano state insultate e prese a manganellate in piazzaAlessi nei giorn idel G8 2001. E che per questo dovranno essere risarcite dal ministero degli interni con circa 15 mila e 19 euro ciascuna.
Aggiunge Braccialini "Nesusn dubbio che sotto il profilo obiettivo non possono invocarsi in favore degli imputati le scriminanti della legitima difesa e dell'uso legittimo delle armi viso che nessuna violenza veniva contro i loro o conro i loro colleghi portata dalle 2 attrici o da altre persone che si trovassero in quel momento in loro compagnia o nei pressi, eloquenti sono le fotografie dell'accaduto che in nessun scorcio lasciano inrtavvedere assembramenti o gruppi violenti all'opera nella piazza Alessi e nelle sue vicinanze.
Venerdi 20 luglio 2001 verso le 13 l'avvocato bolognese in qualita' di osservatore legale del GSF insieme a una sua collega all'amica biologa e a una copia di coniugi genovesi conosciuta erano in piazza Alessi all'epoca compresa nella zona gialla che delimitava una porzione della citta' in cui vi era divieto di manifestazioni publbiche (pur essendo consetito l'acceso ad essa a differnza della zona rossa contigua cui si accedeva solo in base ad autorizzazione).
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