[Badgirlz-list] Comunicato di A Manca Pro s'Indipendentia.

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Autore: Errata
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Oggetto: [Badgirlz-list] Comunicato di A Manca Pro s'Indipendentia.
[CUNTRA_SU_G8]
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Solidarietà agli anarchici del fraria.
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Solidarietà al Fraria e agli anarchici arrestati.
Solidarietà a tutti coloro che hanno subito
perquisizioni, in Sardegna e in Italia.

Ieri mattina l'epilogo di una imponente operazione
iniziata già qualche giorno fa con gli arresti di tre
militanti a Lecce e la perquisizione dell'abitazione
di un anarchico sardo. Altri tre arresti a Bologna, e
infine la mega operazione che ha portato all'arresto
di sette anarchici del circolo FRARIA, e una valanga
di perquisizioni in Sardegna, Liguria, Lazio, Puglia.
L¹accusa che viene mossa è di aver «promosso,
costituito, organizzato, diretto e finanziato o
comunque partecipato ad un'associazione sovversiva,
finalizzata al compimento di atti di violenza, con
finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine
democratico, nonchè attività di propaganda ed apologia
sovversiva». Non ci sono reati specifici addebitati ai
sette, si tratta dunque di un teorema che si basa solo
su reati associativi. Perquisite le abitazioni di 56
persone in Sardegna, Viterbo, Roma, Genova e Foggia.
Le indagini sono collegate all'attentato compiuto il
12 giugno dello scorso anno, a poche ore dall'apertura
dei seggi per le elezioni europee e regionali, contro
una sede elettorale di Fi a Quartu Sant'Elena.

Non c'è che dire. Il ministro Pisanu è uomo di parola,
lo aveva detto minaccioso nei suoi teoremi deliranti e
lo ha fatto, a ridosso delle elezioni amministrative
in cui il centro destra ha registrato una storica
sconfitta, e pochi giorni dopo le celebrazioni della
festa della polizia in cui i vertici delle divise blu
indicavano come emergenza in Sardegna la lotta agli
anarco-insurrezionalisti. Negli ultimi anni sono stati
innumerevoli gli atti di repressione contro il
movimento popolare e contro le organizzazioni
politiche. Di fronte al crescente malessere sociale
derivante dalla cronica mancanza di lavoro, di fronte
al rinnovato e vigoroso sentimento identitario,
anticolonialista e indipendentista, i vertici dello
stato italiano e in prima fila il Ministro
dell'interno (e non poteva essere altrimenti),
rispondono con il "teorema Pisanu": un delirio in cui
si trovano associati in reati a fini eversivi contro
l'ordinamento democratico anarco-insurrezionalisti,
marxisti-leninisti, indipendentisti... Un calderone di
montature giudiziarie, impianti accusatori
assolutamente indiziari in cui si trovano coinvolti
parenti, amici, lontani conoscenti.

Lo stato colonialista risponde al fermento
indipendentista con una molteplicità di iniziative
repressive che hanno l¹obiettivo di annullare la
spinta rivoluzionaria che le organizzazioni di classe
stanno trasmettendo al popolo sardo. Il piano
repressivo e controrivoluzionario tende a demonizzare
e criminalizzare la Lotta di Liberazione Nazionale in
tutte le sue espressioni politiche, chiamando
terroristi i patrioti comunisti e i rivoluzionari. Non
è un caso che proprio il Fraria sia additato come
centro nevralgico dell'anarco-insurrezionalismo sardo
e italiano. Sono note a tutti le simpatie
indipendentiste degli anarchici sardi. L'attacco al
Fraria è dunque un attacco al Movimento di Liberazione
Nazionale, il primo passo verso la guerra totale a
tutto ciò che si muove al di fuori e contro gli
interessi dello stato colonialista italiano. Tutti i
comunisti-indipendentisti, tutte le organizzazioni di
classe che oggi lottano per la liberazione della
Sardigna hanno preso atto che la repressione nei loro
confronti è uno dei pilastri su cui lo stato italiano
afferma se stesso e la sua dominazione terroristica.
Ecco perché non deve esserci nessun vittimismo nel
nostro denunciare i fatti di repressione, ma
consapevolezza della nostra forza ­ che è la forza del
popolo sardo ­, e della giustezza di ogni nostra
azione e di ogni nostra parola. Più alto sarà il
livello di scontro più crescerà nel popolo sardo e
nelle sue avanguadie politiche la convinzione che solo
una lotta di liberazione nazionale anticapitalista e
di classe porterà ad una vera indipendenza. Lo stato
italiano risponderà in modo sempre più violento e
arrogante ma questo non deve spaventarci ne riempirci
di stupore perché è il naturale evolversi dello
scontro politico. In quanto espressione organizzata
degli interessi della borghesia tutti gli apparati
dello stato saranno impiegati per soffocare, con ogni
mezzo necessario, la legittima rivendicazione di
indipendenza e sovranità del popolo sardo. Questa
consapevolezza deve alimentare in ciascun patriota
comunista, in ciascun rivoluzionario il desiderio di
lottare con scientificità e determinazione e con tutti
i mezzi richiesti dalla lotta, per l¹indipendenza e
per il socialismo.

UN ABBRACCIO DI SOLIDARIETA' AGLI ANARCHICI ARRESTATI
E PERQUISITI.

a Manca pro s'Indipendentzia




        
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