Angelo Rindone ha scritto:
>>>5) quali tecnologie usate (.ogg , prevalentemente musica elettronica...)
>>
>>Ovviamente chi fa musica elettronica è
>>avvantaggiato rispetto a chi deve registrare una
>>batteria e una tromba. Ma il ventaglio dei generi
>>della musica libera è enorme. Naturalmente si
>>scelgono i formati anche sulla base di quello che
>>usa la gente. Tendenzialmente preferiamo standard
>>non proprietari come Ogg, ma quasi nessuno di noi
>>non ha anche una versione in mp3 del proprio
>>materiale.
>
>
> aggiungerei che nel caso delle radio (ad esempio)
> si tende ad utilizzare software libero per lo streaming
> e server pubblici/condivisi come *indivia*
>
> quindi : copyleft/opensource anche per quello che riguarda
> le piattaforme informatiche su cui far girare musica ed autoproduzioni
> (freebox per esempio verrà progettato in questa direzione)
Decidere di rilasciare le autoproduzioni in copyleft è stato
per alcuni di noi una sorta di "restituzione creativa" naturale degli
strumenti che la tecnologia e il software open source hanno fornito.
Prendiamo il caso delle web radio: i software liberi insieme a progetti
di server streaming aperti (indivia e indymedia) sono la base
tecnologica con la quale si è potuti andare "on-air" abbastanza facilmente.
Il lavoro prodotto con questi strumenti non poteva che continuare il
percorso fisiologico di libera circolazione e diffusione del sapere.