[Incontrotempo] liberi subito! dalla città già in rivolta

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Autor: teko@insiberia.net
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Assumptes vells: [Incontrotempo] Fw: dvd LEGITTIMA DIFESA
Assumpte: [Incontrotempo] liberi subito! dalla città già in rivolta
Stavamo scrivendo un comunicato di solidarietà alla nuova occupazione di
un'aula autogestita in università avvenuta ieri a Bologna, quando abbiamo
saputo degli arresti dei tre compagni di passpartout.
Scriviamo allora parole di gioia e di rabbia, parole comunque di
complicità e solidarietà.
Solidarietà e complicita' agli studenti precari che ieri hanno liberato
nella fabbrica dei saperi di guerra, l'università, un nuovo spazio, un
luogo di connessione tra autorganizzazione sociali e saperi scatenati
dalla morsa della produttività universitaria.
Solidarietà e complicità a vittorio, fabiano e ....., che questa mattina
sono stati oggetto di una perquisizione e poi di un arresto. Come per
l'iniziativa "vola al cinema con san precario" il solito magistrato ha
elargito capi di accusa gravissimi come quello di associazione eversiva.
Alla sbarra è finita un'iniziativa di lotta sui saperi, un occupazione e
la fotocopiatrice copyriot, alla sbarra sono finite legittime, antiche e
nuove pratiche di appropriazione e denuncia che da secoli sfondano il muro
della legalità dei regimi producendo diritti, da sempre grammatica reale
di emancipazione della classe operaia, contadina e non garantita, dei
movimenti sociali.
Vogliamo da subito la scarcerazione dei compagni! e la fine della
intimidazioni contro i comportamenti sociali e le appropriazioni del
precariato metropolitano in lotta. E' una città intera a dichiararlo! E'
quella città altra, necessaria e già in rivolta che si costruisce nella
solidarietà dei picchetti antisfratto, nelle occupazioni di case e spazi,
nei punti copyriot dove è possibile condividere e rielaborare saperi e
conoscenze gratuitamente, negli autobus quando le macchine obliteratrici
scioperano, fuori al lager di via Mattei quando i migranti internati
protestano ed evadono, e' la città che non è stupita dalle politiche di
Cofferati, che non è affatto delusa in quanto era ben consapevole da prima
della sua elezione che a pagare il prezzo della poltrona di
centro-sinistra sarebbero stati i migranti, molti studenti e tutte le
fasce deboli e non garantite. Il gravissimo evento intimidatorio di oggi
che ha colpito tre compagni sempre in prima fila nelle lotte sociali non è
affatto alieno al clima politico prodotto dalle dichiarazioni di Cofferati
sulla città delle regole e della legalità, ricordiamo che il comune di
Bologna è l'unico in tutta Italia ad essersi espresso contro la giornata
del 6 novembre definendo i protagonisti di quella grande giornata di
appropriazione e comunicazione precaria come delinquenti,
l'amministrazione Cofferati incita a prendere a "bastonate gli irregolari"
(nel caso specifico profughi della guerra dell'exjugoslavia, occupanti di
casa), dichiara l'autorganizzazione dal basso e le occupazioni di case
sfitte come la cosa piu' dannosa per la città, proibisce la socialità
nelle piazze e nelle strade a suon di multe e polizia, applica quindi alla
lettera e senza sconti la legge bossi-fini e la legge fini... questa è la
legalità di cofferati: quella dei padroni che sfruttano i migranti nel
lavoro in nero, quella dei ricchi proprietari di case che si ingrassano
sugli affitti delle migliaia di studenti precari della città, quella
dell'impresa che distrugge parchi verdi e spazi sociali per fare strade e
grattacieli. E' questa Bologna, un pugno di ricchi criminali e poltronari
da palazzo, che oggi è indifferente o si compiace dell'evento repressivo e
intimidatorio. Una Bologna che Cofferati ha scelto di consegnare su di un
piatto di lacrime a sangue a Prodi come città della sperimentazione del
prossimo governo dell’Unione, con l’uso intensivo delle nuove leggi del
mercato del lavoro e della Bossi-fini attraverso gli sgomberi dei
migranti, la negazione dei diritti acquisiti dei lavoratori pubblici, la
chiusura dei territori ai momenti di socialità, la svendita del patrimonio
pubblico.

Per quanto ci riguarda noi siamo decisamente altro, siamo parte sociale
attiva e sempre in movimento nel rivendicare diritti, produrre e difendere
conflitto sociale. Siamo la città necessaria e già in costruzione che oggi
dice:
liberi tutti e subito!
COFFERATI NON LAMA NESSUNO!

Appuntamento per tutti e tutte alla manifestazione di sabato alle 15.30 in
piazza xx settembre

Laboratorio del Precariato Metropolitano Crash Occupato - Movimento
Autorganizzato Occupanti - CopyRiOt ProjEct


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