[NuovoLaboratorio] resistenza oltre l'emergenza

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Autore: Elisabetta Filippi
Data:  
Oggetto: [NuovoLaboratorio] resistenza oltre l'emergenza
Se qualcuno vuole dare un supporto economico o tecnico, in fondo alla mail
ci sono i contatti.
Ciao
Elisabetta


Nabus, maggio 2005

Fin dal mio arrivo a Nablus, ho avuto la fortuna di seguire da vicino la
nascita e la crescita dell'Emergency and Rescue Team (ERT).
L'ERT è composto da 13 volontari del Medical Relief, e nasce interamente
dall'idee di alcuni di loro e soprattutto nasce dalla grande voglia di
fare e di lottare di tutti i volontari.
Questo team si propone diversi obiettivi. Il principale è quello di
riuscire a coordinare assieme sia le societies che a Nablus operano nel
pronto soccorso che quelle che operano nelle operazioni di salvataggio e
di protezione civile.
Il team sta svolgendo da due mesi seri ed intensi allenamenti presso la
stazione dei pompieri di Nablus, tre pomeriggi a settimana, per quattro
ore alla volta.
Essendo tutti volontari del Medical Relief hanno già una grande
conoscenza e capacità per ciò che concerne il pronto soccorso, stanno
perciò allenandosi nel settore che ancora non conoscono a pieno.
Ora, per essere davvero professionali, svolgono, da volontari, i turni
regolari, assieme ai pompieri.
Successivamente svolgeranno un corso di difesa civile, un corso di
specializzazione ulteriore nel pronto soccorso ed uno di sostegno
psicologico e di preparazione all'interazione con i soldati.
Davanti a qualunque invasione militare o calamità naturale in città
l'ERT si proporrà come squadra specializzata che saprà operare tanto
nelle funzioni di salvataggio (rescue) quanto in quelle di pronto
soccorso (emergency), lavorando contemporaneamente per il Medical Relief
e per la stazione dei pompieri della municipalità di Nablus e
coordinandosi con tutte le altre societies di primo soccorso.
In tal modo, grazie al loro intervento, si potrà anche ridurre il peso
che normalmente ricade su tutte le diverse squadre di emergenza, che
altrimenti lavorerebbero da sole.
Hanno già progetti molto avanzati, come un sistema computerizzato che
permetterà di individuare il luogo da dove viene fatta una chiamata al
numero delle emergenze e permetterà perciò di inviare sul posto le
ambulanze necessarie, evitando i momenti di caos in cui tutte le
ambulanze e le squadre di soccorso si concentrano in una zona mentre
altre parti della città rimangono scoperte.
Inoltre si doteranno presto di un sistema di comunicazione wireless che
gli permetterà di stare in contatto tra di loro in qualunque momento,
anche quando le linee dei cellulari vengono interrotte (caso frequente
durante le invasioni militari dell'esercito).
Colpisce, come sempre la voglia di fare, l'energia e l'impegno, ma anche
il desiderio di tenere unita la società civile, di lavorare perchè possa
sentirsi legata e possa cooperare, cosa non scontata in una città in cui
la conflittualità interna e la frammentazione sono spesso un problema.
E' bello anche vedere che i ragazzi dell'ERT non pensano al lavoro nelle
ambulanze solo in termini "emergenziali", ossia qualcosa da svolgere
solo quando i soldati stanno facendo disastri in città, ma proprio ora,
in questi mesi di calma apparente, si stanno con impegno preparando per
il futuro, per aiutare Nablus a difendersi e ad avere un futuro.
Hanno bisogno sicuramente di aiuto e di sostegno, sia di chi vuole
offrire loro le proprie conoscenze e capacità sia di chi può supportarli
economicamente, o a livello tecnico....
Vi assicuro che lo meritano davvero.
Per chi volesse prendere contatto direttamente con loro (in inglese)
questo è il sito con i loro contatti: www.ert.150m.com
Chi preferisce avere un’intermediario-traduttore sul campo puo’ scrivere
a me a questo indirizzo: quico80@???

Quico
Presidio di pace a Nablus - http://assopace.blog.tiscali.it/
Associazione per la Pace - www.assopace.org