[Incontrotempo] IL POPOLO DELL....

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Auteur: cetrusco
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Sujet: [Incontrotempo] IL POPOLO DELL....
5)TRAFORO DEL GRAN SASSO, LABORATORI DI FISICA NUCLEARE E SICUREZZA: BISOGNA
SCOPRIRE LE CARTE E I PROGETTI,

Il trasferimento dei fondi un risultato importante ottenuto dalla
mobilitazione di associazioni, movimenti, amministrazioni e cittadini.
Indispensabile ora la chiarezza sui progetti e sugli esperimenti in corso
che coinvolgono migliaia di tonnellate di sostanze pericolose.



Oggi durante una conferenza stampa gli esponenti del Comitato per la Tutela
delle Acque del Gran Sasso d'Italia, del WWF e dell'Abruzzo Social Forum
hanno espresso una cauta soddisfazione per il trasferimento dei fondi
originariamente destinati al Terzo Traforo del Gran Sasso ma
contemporaneamente hanno sollevato forti dubbi sull'operato del Commissario
Straordinario per l'Emergenza Gran Sasso Balducci che ora si trova a gestire
i fondi e sulla mancanza di coinvolgimento della società civile nelle scelte
che riguardano gli esperimenti condotti all'interno dei laboratori che
tuttora utilizzano migliaia di sostanze pericolose all'interno della
montagna.

Il commissario si trova ormai a gestire non solo amplissimi poteri ma anche
enormi risorse finanziarie pari a circa 60 milioni di euro. Finora l'operato
del Commissario è stato caratterizzato da una completa assenza di
trasparenza nei confronti della società civile che pure è stata parte
fondamentale prima e durante l'emergenza nell'individuare responsabilità,
problemi e possibili soluzioni. Il Commissario si è finora sottratto a
qualsiasi tipo di confronto pubblico e non ha dato la necessaria pubblicità
a tutti gli atti e le opere finora approvati. Le opere di messa in sicurezza
interessano aree estremamente delicate da un punto di vista idrogeologico
che assicurano l'acqua potabile a centinaia di migliaia di persone e che
determinano la ricchezza naturalistica del Parco Nazionale del Gran Sasso e
Monti della Laga.

Dichiara Corrado Di Sante, dell'Abruzzo Social Forum "Gli interventi nel
sistema Gran Sasso potenzialmente possono avere effetti su ben 4 province
(Teramo, Ascoli Piceno, Pescara e L'Aquila). Non è possibile che sulle
scelte che riguardano il futuro della montagna più importante dell'Appennino
non ci sia chiarezza e coinvolgimento della popolazione. Popolazione che per
prima, nel silenzio colpevole e nell'inerzia di tante istituzioni, ha
portato avanti con dignità una lotta che ha fatto emergere tutti i problemi
connessi alla presenza del laboratorio di fisica nucleare. Per questo le tre
organizzazioni chiedono a gran voce di essere coinvolte nei processi
decisionali gestiti dal Commissario al fine di poter portare serenamente il
proprio contributo di conoscenze che spesso superano quelle degli stessi
enti pubblici coinvolti".

Dichiara Dante Caserta "Oltre alle richieste avanzate nei confronti del
Commissario voglio ricordare che non è stato dato seguito alla richiesta
proveniente dalla società civile di istituire un tavolo di confronto
tecnico-scientifico sugli esperimenti in corso e in programma nei Laboratori
del Gran Sasso. Infatti sottolineiamo che tuttora sono in corso nei
Laboratori due esperimenti che coinvolgono l'uso di circa 900 tonnellate di
acqua ragia minerale (esperimento LVD) e di 1300 tonnellate di 1,2,4
trimetil-benzene (esperimento Borexino). Ricordiamo che vi è stato un
processo che ha sancito le responsabilità degli allora responsabili dei
Laboratori del Gran Sasso e di alcuni ricercatori per aver scaricato proprio
l'1,2,4 trimetil benzene nelle acque di un Parco Nazionale. La storia dei
Laboratori è tale che appare evidente la logicità della nostra richiesta di
partecipare alla valutazione del grado di compatibilità di alcuni
esperimenti al di là dei lavori di messa in sicurezza. E' compatibile con l'
ambiente la presenza di migliaia di tonnellate di sostanze pericolose poste
a pochi metri da uno degli acquiferi più importanti d'Italia all'interno di
una montagna carsica? Esiste la sicurezza assoluta, cosa che non crediamo
possibile raggiungere, o gli abruzzesi si trovano a dover accettare un pur
minimo rischio? E in questo caso, non hanno il diritto a decidere assieme
alle istituzioni e ai laboratori che livello di rischio può essere definito
accettabile visto che in caso di incidente grave è il loro territorio e la
loro salute ad essere messi in pericolo?"

Dichiara Piero Angelini del Comitato per la Tutela delle Acque del Gran
Sasso d'Italia "E' importante mettere mano non solo all'aspetto economico ma
anche smantellare quell'architettura legislativa che poneva il terzo traforo
e l'ampliamento dei laboratori tra le opere strategiche per l'Italia. Per
questo devono essere cancellate: la legge n.366 del 1990 che prospettava lo
scavo di altre due camere dei laboratori e del terzo tunnel del Gran Sasso,
la parte della legge obiettivo che include il Terzo Traforo tra le opere
strategiche e l'accordo Stato-Regione Abruzzo che riprende le previsioni
della Legge Obiettivo".



Si veda anche qui sotto un bell'articolo relativo alla conferenza stampa di
Claudio Valente tratto da Il Messaggero Abruzzo




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6)IL POPOLO DELL'ACQUA DI NUOVO IN CAMMINO,
Decine di organizzazioni chiedono una gestione pubblica, sostenibile, equa
ed efficiente dell'acqua in Abruzzo. Un mese di mobilitazione per fermare la
privatizzazione del Servizio Idrico Integrato e per chiedere di partecipare
alle scelte che riguardano il futuro del Gran Sasso. Lunedì sit-in a L'
Aquila in occasione della prima seduta del nuovo Consiglio Regionale.



Oggi durante una conferenza stampa svoltasi a Pescara è stata presentata l'
Alleanza Abruzzese per l'Acqua formata da associazioni, movimenti, partiti,
sindacati e semplici cittadini. L'alleanza nasce per contrastare il processo
di privatizzazione del servizio idrico integrato in Abruzzo, per affermare
una gestione pubblica, sostenibile, equa ed efficiente dell'acqua e per
chiedere che sia garantita la partecipazione della società civile nelle
scelte che riguardano l'emergenza Gran Sasso.

In particolare è stato presentato il programma del "Mese di Mobilitazione
per l'Acqua" che avrà uno dei maggiori eventi nel sit-in promosso presso la
sede della Regione in occasione della prima seduta del nuovo consiglio
regionale prevista per il 16 maggio a L'Aquila. Obiettivo dell'iniziativa,
che avrà inizio alle ore 10:00, è quello di chiedere un impegno a tutti gli
amministratori per mantenere pubblica la gestione del servizio idrico
integrato.

Infatti il 30 giugno prossimo c'è il rischio che si attivi un processo di
privatizzazione senza ritorno per le 6 società SPA, attualmente pubbliche,
che gestiscono il Servizio Idrico Integrato su affidamento da parte degli
Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) abruzzesi dove siedono i Sindaci. L'
Alleanza chiede che gli amministratori e i partiti si impegnino affinché i
sei ATO deliberino entro il 30 Giugno 2005 nuovi affidamenti "in house" alle
società di gestione per garantire la gestione pubblica dell'acqua e
scongiurare la privatizzazione. Queste ultime dovranno contemporaneamente
adeguare i propri statuti. L'affidamento "in house" prevede che le SPA siano
a totale capitale pubblico degli Enti Locali e restringano la loro attività
nel proprio ambito territoriale.

L'Alleanza chiederà al presidente della Regione Abruzzo On.le Ottaviano Del
Turco un segnale forte e chiaro sulla gestione dell'acqua attraverso la
convocazione dei sindaci abruzzesi su questo argomento. Secondo l'Alleanza
assicurare la gestione pubblica dell'acqua è la premessa per avviare una
nuova gestione della risorsa su tutto il territorio regionale dal punto di
vista ecologico e sociale.

Inoltre l'Alleanza chiede che venga fatta chiarezza sulla questione della
sicurezza del sistema del Gran Sasso d'Italia. Il commissario straordinario
per l'emergenza Gran Sasso Balducci, nominato ormai da due anni dal
Consiglio dei Ministri, si trova ormai a gestire non solo amplissimi poteri
ma anche enormi risorse finanziarie pari a circa 60 milioni di euro. Finora
l'operato del Commissario è stato caratterizzato da una completa assenza di
trasparenza nei confronti della società civile che pure è stata parte
fondamentale prima e durante l'emergenza nell'individuare responsabilità,
problemi e possibili soluzioni. Le opere di messa in sicurezza interessano
aree estremamente delicate da un punto di vista idrogeologico che assicurano
l'acqua potabile a centinaia di migliaia di persone e che determinano la
ricchezza naturalistica del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della
Laga. Per questo la società abruzzese deve essere coinvolta nei processi
decisionali gestiti dal Commissario al fine di poter portare serenamente il
proprio contributo di conoscenze che spesso superano quelle degli stessi
enti pubblici coinvolti. Intanto bisogna smantellare quell'architettura
legislativa che poneva il terzo traforo e l'ampliamento dei laboratori tra
le opere strategiche per l'Italia. Per questo devono essere cancellate: la
legge n.366 del 1990 che prospettava lo scavo di altre due camere dei
laboratori e del terzo tunnel del Gran Sasso, la parte della legge obiettivo
che include il Terzo Traforo tra le opere strategiche e l'accordo
Stato-Regione Abruzzo che riprende le previsioni della Legge Obiettivo.

L'Alleanza invita tutti i cittadini e le organizzazioni ad attivarsi sulle
problematiche dell'acqua in Abruzzo durante questo mese di mobilitazioni.
Incontri, sit-in, dibattiti, azioni creative: chiunque può dare il proprio
contributo alla lotta per la gestione pubblica, partecipata e sostenibile
dell'acqua.

Infine, con una lettera aperta ai sindaci degli oltre 300 comuni abruzzesi,
affinché si esprimano con chiarezza sulla gestione dell'acqua, votando
ordini del giorno di giunta o consiglio contro la privatizzazione ed
esplicitando la richiesta urgente di convocazione dei rispettivi ATO per la
realizzazione entro il 30 giugno degli affidamenti "in house".


Hanno aderito finora all'Alleanza per l'Acqua:

WWF, Adiconsum, Abruzzo Social Forum, Rifondazione Comunista, CGIL Abruzzo,
Giovani Comuniste/i, Abruzzo Pro Natura, COBAS, Marevivo, Mila Donnambiente,
Gruppo No-WTO L'Aquila, Laboratorio Politico L'Aquila, Movimentazioni,
Radiocittà, Kabawill, Abruzzo Crocevia, Coop. Il Mandorlo Commercio Equo e
Solidale, Partito dei Comunisti Italiani, Federazione Italiana dei Giovani
Comunisti, Codacons Abruzzo, ARCO Chieti, Montesilvano Sostenibile, Sinistra
Giovanile Abruzzo, Comitato per la Tutela delle Acque del Gran Sasso,
E.Co.FeBio onlus, Comitato No-Bolkestein Abruzzo, Verdi, Passage to the
South, I
Girotondi, FILCEM-Cgil, ARCI Abruzzo, Deposito dei Segni, Aprile - Sinistra
DS, Rifugio Sebastiani..




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