Autore: Robert J. Newmark Data: Oggetto: [Hackmeeting] Re: hackit vs referndum
> > mi sembra che stiamo andando tutti un po' fuori pista/testa..
>
> La domanda e': fino a che punto la comunita' vuole appoggiare e venire
> incontro ai singoli che decidono di andare a votare?
Ho letto su per la discussione qualche (triste per me) ritorno alla
necessita' di dichiararsi duro e puro. Ma a questa frase mi ricredo...
la domanda non dovrebbe essere fino a che punto la comunita' vuole
appoggiare i singoli.. ma fino a che punto i singoli vogliano appoggiare
la comunita'.
Perche' spero FOTTUTAMENTE che sia una necessita' della comunita' andare a
votare sto referendum (contando almeno per me che voto solo ai referendum
non credendo nella democrazia rappresentativa ma solo a quella diretta)
> Secondo la mia modestissima opinione, se hackit appoggia questo tipo di
> battaglie deve spostare la data, per i rimborsi si vedra' e per le ferie
> ci si adatta.
continuo a pensare che il tempo c'e' e non concordo ne con caparossa ne
con c1 quando dicono che il fatto che la comunita' mette in discussione la
capacita'/volonta' di votare lunedi' e non domenica o sabato, significa
che non sono comunita'... credo solo che come ho gia' detto la differenza
e' tra sbattersi tanto sbattersi poco o non sbattersi per votare.
se stiamo a napoli una settimana prima possiamo anche andar via un giorno
prima e tornare a lavoro martedi'
> Hackit e' bello anche con 30 persone invece di 150 (che poi quanti di quei
> 150 stanno li tutto il tempo sui loro monitor come se fossero soli nel
> deseerto del nevada....-.-)... E' una questione di contenuto non di forma.
>
su questo dissento. hackit deve prevedere la maggior partecipazione
possibile, sia per chi si fa l'orgasmo informatico, sia per chi viene a
solo a incontrare compagni e amici, sia per chi viene per far presenza o a
imparare.
e il contenuto e' fatto anche da forma. piu' forme piu' contenuti.