Auteur: ANDREA AGOSTINI Date: Sujet: [NuovoLaboratorio] legambiente contro i diserbanti amiu
dal mercantile di sabato 14 maggio 2005
DOSSIER DENUNCIA
Legambiente contro i diserbanti dell'Amiu
Allarme della Legambiente Liguria sull'uso di diserbante da parte dell'Amiu
nelle aiuole e nelle strade della città: gli ecologisti sostengono che la
sostanza usata - che sino a qualche mese fa era il glifosate - inquina ed è
pericolosa per la salute degli operatori Amiu che la trattano
distribuendola in ogni zona verde della città dove esiste la necessità di
bloccare la crescita di erbacce.
I dipendenti Amiu - avvisano gli ecologisti - per evitare guai alla propria
salute dovrebbero indossare guanti e stivali speciali, adeguati per il
trattamento delle sostanze acide , ma anche particolari occhiali e una
mascherina. Invece oggi gli operatori dell'Amiu al massimo indossano un
paio di guanti da lavoro e dei comunissimi stivali. La vicenda - a detta di
Legambiente - non sarebbe all'attenzione dei sindacati perchè quasi sempre
gli operatori hanno contratti a termine che inducono a non fare valere le
proprie ragioni. Per esemplificare quanto il glifosate possa essere nocivo
Legambiente Liguria ha effettuato dei blitz con macchina fotografica in
varie zone della città dove gli operatori Amiu effettuano il diserbamento:
in via Quattro Canti di San Francesco, nel centro storico, non lontano da
una scuola; fra le vie Peschiera e San Bartolomeo degli Armeni; a Rivarolo,
in via Lodi, a Staglieno; a Borgoratti e a San Teodoro. Per spiegare i
danni da diserbante gli ecologisti riportano la dettagliata indagine svolta
da Edoardo Magnone , ex chimico universitario. Una ricerca in cui, fra
l'altro si legge: Il composto il cui principio attivo è costituito da un
derivato fosfonato della glicina - cimicamente N-fosfonometilglicina del
gruppo del phosphinicacid - viene usato con lo scopo di controllare la
crescita dell'erba . I primi sintomi su questi organismi si manifestano in
media dopo 7 - 10 giorni del trattamento e , a seconda della concentrazione
e della tecnica di dispersione, si possono osservare iniziali ingiallimenti
delle piante fino a dissecazione totale. Dai produttori è consigliato un
trattamento eseguito quando lo sviluppo fogliare delle malerbe consenta un
adeguato assorbimento per favorire la successiva migrazione sino agli
organi sotterranei delle piante.
Sempre leggendo le schede tecniche di sicurezza fornite dei prodotti si
possono trovare le modalità d'uso. In tali schede si consiglia di non
trattare le piante nelle giornate ventose, al fine di evitare fenomeni di
deriva sulle culture vicine, sia nel caso di previsione a breve termine di
precipitazioni atmosferiche.
Inoltre sono fornite indicazioni sulla corretta modalità sulle misure
igeniche da adottare durante la manipolazione, come non mangiare, ne bere,
ne fumare. Lavarsi mani e indumenti, separatamente, prima di riutilizzarli
e l'uso degli indumenti protettivi da parte degli operatori.
Esiste la prova del desorbimento del composto nel terreno e quindi un
movimento verso le acque freatiche, con assorbimento delle piante
commestibili ed inserimento nella catena alimentare. Studi indicano che la
sostanza può provocare l'erosione del tratto gastrointestinale,
elettrocardiogrammi anormali e pressione sanguigna bassa , mal
funzionamento del rene, battito cardiaco accelerato, gonfiori sul viso,
formicolio della pelle e ricorrenti eczemi. L'ingestione comporta gravi
forme di avvelenamento con conseguente arresto cardiaco e respiratorio
seguito da coma e decesso.
L'AZIENDA: DILUITO E' UN PRODOTTO SICURO
Il glifosate diluito in modo adeguato non è dannoso ne per l'ambiente ne
per la salute dei lavoratori e dei passanti.
E' secca la smentita del portavoce dell'Amiu che ieri, dopo aver confermato
che la sostanza usata per il diserbamento è proprio il glifosate, aggiunge:
La sostanza non è pericolosa come viene ventilato dagli ecologisti che
periodicamente lanciano campagne contro l'uso del diserbante, ora colpevole
di uccidere le lumache, ora di avvelenare sino ad ammazzare anche i cani
che passeggiano nelle aiuole. Dall'azienda precisano: con la diluizione di
2,5 litri per ogni cento litri di acqua non ci sarebbe pericolo neppure
bevendola. Se, invece, per assurdo il diserbante venisse bevuto allo stato
puro al massimo provocherebbe un mal di pancia. Non a caso il glifosate
viene liberamente venduto nei supermercati