Appello per
Tornare a manifestare a Sigonella
Smilitarizzare la Sicilia
Fermare la guerra in Irak
RITIRO IMMEDIATO ED INCONDIZIONATO DELLE TRUPPE
La base militare di Sigonella sarà elevata a "postazione avanzata" per le
unità speciali Usa impegnate nella cosiddetta "lotta antiterrorismo".
Altra infrastruttura militare mediterranea che si affiancherà alla base
siciliana nelle operazioni anti-terrorismo, sarà la stazione navale di
Rota-Cadice (Spagna), che come Sigonella è assegnata alla US Navy per la
gestione delle operazioni di pattugliamento aeronavale e la lotta
antisottomarino(ASW). A partire dallo scorso anno, Sigonella ha assunto un
ruolo di primo piano nella sperimentazione della più recente delle
iniziative USA-Europa nella campagna globale contro il "terrorismo"
internazionale. Si tratta della cosiddetta PSI (Proliferation Security
Initiative), un "piano d'interdizione dei trasferimenti di armi di
distruzione di massa", cui aderiscono ufficialmente 11 paesi (Italia,
Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti,
Polonia, Australia, Giappone, Olanda) e di cui Parlamento e cittadini sono
stati tenuti del tutto all'oscuro. In realtà, più di un piano
multinazionale si tratta di un'iniziativa Usa dove alcuni alleati
occidentali svolgono mere funzioni di contorno.
È proprio nei mari e nei cieli della Sicilia che si stanno svolgendo
alcune delle esercitazioni più qualificate della Proliferation Security
Initiative. Il 18 febbraio 2004 è stata simulata un'intercettazione in
volo di un aereo cargo statunitense, levatosi da Sigonella, "sospettato"
di trasportare Plutonio 239 per la produzione di testate nucleari. Due
caccia F-16 del 37° stormo dell'Aeronautica militare italiana decollati
dall'aeroporto di Trapani Birgi hanno poi "costretto" l'aereo cargo ad
atterrare nelle piste dello scalo siciliano, dove ad attenderlo c'erano
militari italiani e statunitensi e gli uomini della Polizia di Stato e dei
carabinieri.; in pratica un'esercitazione militare diretta e coordinata
dalla Marina Usa, in cui sono stati impegnati enti e reparti italiani
formalmente preposti alla difesa dell'ordine pubblico e alla protezione
civile, riconvertiti ad hoc alla guerra NBC (nucleare-batteriologicha e
chimica) contro il "terrorismo". Due mesi più tardi Sigonella con la
vicina baia di Augusta è tornata ad essere protagonista dei programmi
della Proliferation Security Iniziative. Il ministro della Difesa Antonio
Martino (originario di Messina) ha già fatto sapere, in merito a Sigonella
"postazione avanzata nella lotta antiterrorismo: "L'idea mi piace ,
soprattutto perché può offrire nuove opportunità di lavoro nella Sicilia
orientale".
Il potenziamento della base navale di Augusta, zona ad alto rischio
sismico, già piena di armi nucleari limitrofe alle raffinerie, dove si
vorrebbe costruire addirittura un termovalorizzatore, aumenterà inoltre
l'impegno della Marina Militare nella "guerra" alle imbarcazioni che
trasportano i migranti. Sono frequenti oramai le esercitazioni di
"prevenzione dei flussi migratori" in coordinamento con le centrati di
intelligence di Sigonella; esse si sono rese protagoniste di alcuni
clamorosi scoop giornalistici su fantomatiche scoperte di covi
terroristici, poi rivelatisi imbarazzanti bufale, che però hanno
criminalizzato innocenti lavoratori migranti, sopravvissuti ai sempre più
frequenti naufragi, che stanno trasformando il Mediterraneo in un
gigantesco cimitero marino.
Da anni ci battiamo affinchè il cuore dell' ex-fiorente piana di Catania
sia smilitarizzato e riconvertito per uso civile per non continuare ad
essere complici della quotidiana funzione di morte che la base Usa-Nato di
Sigonella adempie contro i popoli del Mediterraneo e del Medioriente.
All'indomani dall'inizio della seconda guerra in Irak abbiamo manifestato
in 20.000 da tutta la Sicilia attorno alla base della morte , richiedendo
la sua smilitarizzazione e riconversione in un aeroporto civile
internazionale, per sbloccare lo sviluppo del trasporto aeroportuale in
Sicilia e favorire l'incremento occupazionale e turistico al servizio di
pacifici collegamenti internazionali, per farne un "Ponte tra i popoli" ,
concreta alternativa al devastante progetto del Ponte sullo Stretto di
Messina.
Aderiamo pertanto all'assemblea di domenica 15/5 a Roma, per coordinare
insieme , a partire dalle iniziative del 2 giugno, la ripresa anche in
Sicilia del movimento contro la guerra, in continuità con l'intensa
stagione di lotta contro gli euromissili a Comiso negli anni '80 e
l'attuale resistenza popolare in Sardegna per cacciare i militari Usa da
La Maddalena-S.Stefano, chiudere i poligoni di tiro e smilitarizzare i
nostri mari .
La Sicilia non è zona di guerra, via le basi Nato dalla nostra terra
1 giugno giornata regionale di presidio dei ponti e di controinformazione
2 giugno ore 10 manifestazione-presidio della base di Sigonella
promotori:Attac-Catania,Collettivo La Tarantola(Farmacia), Collettivo
Araba Fenice( Scienze politiche),Open Mind-GLBT,Circolo Città
Futura-PRC,Rete Antirazzista Catanese,Attac-Caltagirone,redazione
TerreLibere.org, Antagonisti/e Siciliani/e, Centro Sociale ExKarcere
(Pa)),Cepes(Pa),Fed.Prov.PRC-Sr,Comitato 25 aprile(Sr), collettivo Licata
AntiFascista (Ag)), Collettivo Don Chisciotte (Rg) , Collettivo
Ammanumanca (Modica), collettivo "fuori dal ghetto"(Comiso), Laboratorio
per l'autorganizzazione sociale(Me).
Info-adesioni:attacct@???
www.ecn.org/excarcere
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