[Lecce-sf] Fw: [no-ogm-ra] Fw: [newsletter] Le frontiere del…

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Szerző: Rosario Gallipoli
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Tárgy: [Lecce-sf] Fw: [no-ogm-ra] Fw: [newsletter] Le frontiere della democrazia: immigrati uccisi, ribelli in carcere

----- Original Message -----
From: "sabinaoliva" <sabinaoliva@???>
To: "noogmra" <no-ogm-ra@???>
Sent: Saturday, May 14, 2005 9:16 AM
Subject: [no-ogm-ra] Fw: [newsletter] Le frontiere della democrazia:
immigrati uccisi, ribelli in carcere


>
> ----- Original Message -----
> From: "anarcotico.net" <info@???>
> To: ".anarcotico" <newsletter@???>; ".freecamenisch"
> <newsletter@???>; ".movimento" <movimento@???>;
> ".tacticalmedia" <tacticalmedia@???>
> Sent: Friday, May 13, 2005 4:02 PM
> Subject: [newsletter] Le frontiere della democrazia: immigrati uccisi,
> ribelli in carcere
>
>
> > Le frontiere della democrazia: immigrati uccisi, ribelli in carcere
> >
> > Giovedì 12 maggio, cinque anarchici leccesi sono stati arrestati nel
> > quadro dell?ennesima inchiesta per ?associazione sovversiva con finalità
> > di terrorismo? (270 bis), in base alla quale sono stati perquisiti case
> > e spazi anarchici in mezza Italia. Il Capolinea occupato di Lecce è
> > stato chiuso e sottoposto a sequestro giudiziario. Conosciuti per la
> > loro opposizione costante e senza compromessi a quei lager che la lingua
> > di Stato chiama ?centri di permanenza temporanea?, questi compagni
> > stavano dando troppo fastidio. Ora che le brutalità del CPT di Lecce
> > sono emerse in modo talmente evidente che il suo direttore, don Cesare
> > Lodeserto, è stato arrestato con l?accusa di violenza privata e
> > sequestro di persona; ora che diversi immigrati rinchiusi hanno
> > cominciato a ribellarsi con coraggio e continuità, la voce di chi da
> > tempo smaschera le responsabilità di un intero sistema concentrazionario
> > andava zittita. Questi compagni vengono accusati di una serie di
> > attacchi contro le proprietà dei gestori e finanziatori del CPT di
> > Lecce, di alcuni sabotaggi contro la Esso e di qualche azione diretta
> > contro la Benetton. Non sappiamo se siano innocenti o colpevoli, e
> > nemmeno ci interessa. Ciò che consideriamo giusto non lo cerchiamo tra
> > le righe dei codici dello Stato. Se sono innocenti, hanno la nostra
> > solidarietà. Se sono colpevoli, ce l'hanno ancora di più.
> > Rispondere con determinazione a chi rinchiude donne e uomini la cui
> > unica colpa è quella di essere poveri e di non avere i documenti in
> > regola; presentare un piccolo conto a chi si arricchisce con il
> > genocidio della popolazione irachena (come la Esso) o con la
> > deportazione dei Mapuche (come la Benetton), sono pratiche assolutamente
> > condivisibili. Dai bombardamenti ai CPT, dalle banche alle
> > multinazionali, i nemici degli sfruttati non sono forse ovunque gli
> stessi?
> >
> > Mentre questi nostri compagni vengono arrestati, in un solo giorno a
> > Torino la polizia sgombera un campo nomadi, uccide a freddo un
> > senegalese a un posto di blocco, provoca la morte di un altro immigrato
> > che cerca di sottrarsi ad un rastrellamento. Vi basta? Da settimane gli
> > internati di via Corelli a Milano sono in sciopero della fame,
> > protestano sui tetti, urlano la loro voglia di libertà. Intanto
> > centinaia di profughi vengono internati in "centri di accoglienza" da
> > cui cercano ad ogni costo di evadere.
> > Sono urla che ci giungono dalle macerie di questo mondo in rovina.
> > Possiamo fare finta di non sentirle. Possiamo festeggiare ipocritamente
> > la lotta armata contro il nazifascismo senza accorgerci che i lager non
> > sono il nostro passato, ma il nostro presente. Possiamo rifugiarci
> > dietro il rispetto della legge ? quella stessa legge in nome della quale
> > si affama e si bombarda, quella stessa legge che viene quotidianamente
> > sospesa per milioni di dannati della Terra. Oppure possiamo decidere di
> > alzare la testa, trovando in noi stessi il senso di ciò che è giusto,
> > armando il nostro cuore e le nostre braccia. Possiamo nasconderci,
> > oppure batterci.
> >
> > Il modo migliore per essere solidali con gli anarchici di Lecce ci
> > sembra quello di continuare la lotta per la chiusura dei lager, per
> > inceppare la macchina delle espulsioni. Per un mondo senza frontiere.
> >
> > SALVATORE, SAVERIO, CHRISTIAN, MARINA, ANNALISA LIBERI!
> > FUOCO AI CPT, LIBERI TUTTI!
> >
> > anarchici a piede libero
> >
> >
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