[Consumo critico - Milano Social Forum] IRAQ: LE VITTIME DI …

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Autore: xawcos@tin.it
Data:  
Oggetto: [Consumo critico - Milano Social Forum] IRAQ: LE VITTIME DI NASSIRIYA MORTE PER IL PETROLIO DELL'ENI
IRAQ: LE VITTIME DI NASSIRIYA MORTE PER IL PETROLIO DELL'ENI
da Un ponte per

L'ENI e il Governo si scusino con le famiglie dei soldati italiani e degli
iracheni e con il popolo italiano
Quanto sosteniamo da tempo, sempre smentiti dal Governo e dall'ENI, si è
rivelato vero: le truppe italiane sono a Nassiriya per proteggere il contratto
firmato dall'ENI

- http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?page=1&articleid=1035
-

con Saddam Hussein, per lo sfruttamento dell'omonimo campo petrolifero.
Ecco perché, e per chi, sono morti i militari italiani.
Tutte le frottole sulla "operazione umanitaria" e sul "portare la democrazia"
si sgonfiano come quelle sulle armi di distruzione di massa: già sei mesi
prima delle guerra, mentre gli ispettori dell'Onu erano in Iraq, il Consiglio
di Sicurezza discuteva, il Governo stava già studiando dove mandare le proprie
truppe.
Già a suo tempo avevamo denunciato che, prima dell'arrivo dei militari,
nel giugno 2003, erano volati a Nassiriya, su un aereo militare, esponenti
dell'ENI, ora si apprende che questa non è una coincidenza.
Ci chiediamo se ora l'ENI assumerà la responsabilità che le compete nei
confronti delle famiglie che hanno perso un congiunto per sorvegliare i
suoi barili di petrolio e nei confronti dei civili iracheni rimasti vittime
nella "battaglia dei ponti".
Ci chiediamo se il Governo ammetterà di aver mentito agli italiani sugli
obiettivi della presenza a Nassiriya e sul fatto che la discussione sull'invio
delle truppe era una pura copertura di decisioni già prese.
Mai tanto vero si è rivelato lo slogan del movimento pacifista americano:
No blood for Oil.
Oggi torniamo a chiedere con maggior forza il ritiro immediato delle truppe
italiane e l'avvio di una nuova fase che sia finalizzata con atti politici,
diplomatici ed economici a sostenere un processo di dialogo tra le diverse
componenti irachene, che sia autonomo dalle forze occupanti e che favorisca
la riconquista della sovranità e sconfigga il terrorismo.
Invitiamo tutto il popolo della pace a mettere in atto una diffusa campagna
di denuncia e di boicottaggio non-violento dell'ENI, come sta facendo da
tempo il movimento pacifista statunitense con le multinazionali Bechtel
e Halliburton.
Un ponte per aveva denunciato il vero motivo della presenza italiana a Nassiriya
all'indomani dell'attentato nel novembre 2003, lo aveva scritto sul "Il
Manifesto" il 16 gennaio 2004

- http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1033
- e ripetuto il 18 marzo 2004 nel convegno "La ricostruzione in Iraq. Un
gioco di interessi" - http://www.unponteper.it/article.php?sid=247

Un ponte per.
news in continuo aggiornamento:
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/cerca.php?stringa=petrolioitalia

"Un ponte per..."Associazione Non Governativa di Volontariato per la Solidarietà
Internazionale
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