[Cerchio] Cruz negra Colombia: sull'assassinio di Nicolas

Delete this message

Reply to this message
Autor: Federazione Anarchica Torinese
Data:  
Temat: [Cerchio] Cruz negra Colombia: sull'assassinio di Nicolas
NICOLAS NEIRA ALVARES
Nicolas è morto oggi, 6 maggio, in seguito all'aggressione dello SMAD (polizia anti-disordini) il Primo Maggio.
Un saluto, care compagne e compagni. In verità, queste parole sono piene di rabbia e dolore, e con il chiaro e preciso messaggio: NON CI SPAVENTIAMO E CONTINUEREMO A LOTTARE COL PUGNO ALZATO.
I tragici fatti accaduti in questo primo maggio 2005 ci hanno dato soltanto più fermezza nella lotta e nella resistenza: non dubitino i compagni e le compagne che questa lotta continua e continuerà, poiché la vita di Nicolas Neira Alvares di 15 anni non è caduta invano. Oggi 6 maggio Nicolas chiude per sempre i suoi occhi impregnati di libertà.
Pur sentendo una profonda tristezza, ma con la voglia di lottare e proseguire in avanti nel duro cammino della rivoluzione sociale, la Croce Nera Anarchica di Bogotà invita le diverse individualità, federazioni, gruppi di affinità, ecc., a continuare il proprio lavoro dimostrando che la lotta va e andrà avanti, sebbene questi assassini pretendano di continuare a governare la nostra vita. Diciamo assassini, perché non furono soltanto i poliziotti ad aggredire Nico, ma tutto questo sistema impregnato di violenza, ingiustizia, oppressione.
Nicolas va ad ingrossare la lista dei tanti e tante che hanno dato la loro vita per aver respirato il profumo intenso della libertà. Ci resta soltanto da dire che non finisce qui, che Nico è vivo nei nostri sentimenti e nelle nostre azioni ribelli, che coloro che lottano e sognano non muoiono mai. Oggi piangiamo il piccolo Nico; presto o tardi saranno esse ed essi, i padroni del potere, a dolersi della sua caduta.
CON L'AMAREZZA DI UNA GRANDE PERDITA E LA FORTE CONVINZIONE DI PROSEGUIRE NELLA LOTTA.
Croce Nera Anarchica Bogotà...
per la distruzione di ciò che ci rende schiavi.
"La guerra sociale è inevitabile."

Traduzione a cura della Commissione di Relazioni Internazionali della FAI