[Forumlucca] Econews - 6 maggio 2005

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著者: Federazione dei Verdi di Lucca
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題目: [Forumlucca] Econews - 6 maggio 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Competitività. Cento: su bancarotta governo costretto a retromarcia
- Calipari. Pecoraro: affidare caso ad alta Corte dell'Aia
- Iraq. De Petris: caso Calipari al tribunale penale internazionale
- Iraq. Cento: serve voto del Parlamento su mozioni per ritiro truppe
- Conti pubblici. Pecoraro: Corte boccia demagogia finanziaria
- Ambiente. Turroni: nomina presidente parco murgia è illegittima
- Siae. Cortiana: Parlamento ha oltrepassato mandato
- Rai. Pecoraro: da Cda abusivo ripicca paradossale
- Rai. Bulgarelli: Cda attaccato alle poltrone
- Marghera. Verdi: su incidente interrogazione al Governo
- Indymedia. Bulgarelli: è attacco a libertà espressione
- Lazio. Verdi: serve legge seria e attenta politica contro abbandoni e
maltrattamenti animali
- Greenpeace a Veronesi: basta terrorismo pro ogm
Econews dalle agenzie estere:
- South Africa says climate change will see malaria soar (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/30701/story.htm
- Brazilians fear riches may spark invasion (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/30707/story.htm


Competitività. Cento: su bancarotta Governo costretto a retromarcia

“Il Governo, con la decisione di valutare oggi in consiglio dei ministri
l’emendamento per ripristinare le sanzioni penali rigorose per la
bancarotta fraudolenta, è costretto a fare una clamorosa retromarcia dopo
la gaffe determinata dal maxi emendamento votato con la fiducia. Ci hanno
provato, ma al momento sembrano non riuscirci. Vedremo oggi se il consiglio
dei ministri manterrà l’impegno che hanno annunciato”. Lo ha dichiarato il
deputato Verde Paolo Cento, vicepresidente della Commissione Giustizia.

Calipari. Pecoraro: affidare caso ad alta Corte dell'Aia

Il caso Calipari deve essere affidato all'alta Corte di Giustizia dell'Aia:
è la richiesta del leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio che nel suo
intervento in Aula alla Camera definisce l'informativa del presidente del
Consiglio sull'esito delle inchieste sulle circostanze che hanno
determinato la morte di Nicola Calipari. Pecoraro Scanio pone un
interrogativo: "Quella sera a sparare furono soldati regolari statunitensi
o milizie private, di quelle sostenute anche da Negroponte?". "Non abbiamo
ancora la verità - sottolinea Pecoraro Scanio - e il Governo ci rappresenta
una situazione ancora 'ombrosa' e molto dubbia e non fornisce alcuna
garanzia sull'accertamento della verità perché gli Usa non assicurano la
loro collaborazione". E quanto agli omissis, subito svelati, della
relazione Usa Pecoraro chiede: "si è trattato di una leggerezza o di un
altro pezzo di un intrigo internazionale?". Serve una azione del Governo
italiano perché il caso venga affrontato all'aia e che in via eccezionale,
dal momento che hanno acconsentito ad una inchiesta congiunta, gli Usa
riconoscano l'Alta Corte. "Questa ci sembra la via giusta e per questo
chiederemo a tutte le forze del centrosinistra, ma ci auguriamo non solo
del centrosinistra, di appoggiare la richiesta e di votare la nostra
mozione". Pecoraro chiede inoltre una riunione dei capigruppo di
Montecitorio perché l'Aula possa esprimersi con un voto e dare "un
giudizio" sulla vicenda. Per i Verdi è ormai irrinunciabile il ritiro delle
nostre truppe dall'iraq dal momento che, afferma, in quel paese il nostro
contingente partecipa ad una azione di 'warkeeping' e non di
'peacekeeping'".(Ansa)

Iraq. De Petris: caso Calipari al tribunale penale internazionale

“L'intervento del Presidente del Consiglio non convince per niente. Noi
Verdi chiediamo verità e giustizia. Non si può pensare alla morte di
Calipari solo come a un tragico episodio, né risolvere tutto con una
frettolosa telefonata tra 'amici' " Lo dichiara la senatrice dei Verdi
Loredana De Petris, membro del direttivo del 'Sole che ride'. "Non possiamo
continuare ad accettare la verità del più forte perché questo attiene alla
logica di chi si arroga il diritto di non rispettare le regole. A questo
punto chiediamo che l'accertamento della verità sia affidato al Tribunale
penale internazionale perchè gli States non possono continuare a sottrarsi
alla giurisdizione internazionale. Questa tragica vicenda conferma, ancora
una volta, che dobbiamo ritirare immediatamente le nostre truppe dall'Iraq.
Depositeremo, in tal senso, una mozione insieme a Comunisti italiani,
Rifondazione, Italia dei Valori e agli altri movimenti che aderiscono
all'associazione 'Samarcanda'. La mozione - conclude De Petris - si
articolera' in tre punti e in primis ci sarà la richiesta dell'istituzione
di una commissione bilaterale paritetica Italia-Usa, al fine di rivedere le
procedure sulla giurisdizione su reati compiuti da militari americani".

Iraq. Cento: serve voto del Parlamento su mozioni per ritiro truppe

“Dopo l’informativa di ieri del Presidente del Consiglio Berlusconi e il
dibattito che ne è seguito è del tutto evidente che nei prossimi giorni il
Parlamento dovrà pronunciarsi con un voto - ha dichiarato il deputato verde
Paolo Cento. La drammatica morte di Calipari e le versioni discordanti
sulla vicenda non possono concludersi senza un pronunciamento chiaro del
Parlamento. In questo senso va la nostra iniziativa di una mozione per
affidare l’inchiesta sulla morte di Calipari al Tribunale penale
internazionale e la definizione del ritiro dei soldati italiani dall’Iraq.
La prossima settimana ci sarà una riunione del Forum dei parlamentari
pacifisti per definire un testo comune tra Verdi Pdci e Prc e per lavorare
a una mozione unitaria di tutta l’opposizione per incalzare Berlusconi e il
centro destra”.

Conti pubblici. Pecoraro: Corte boccia demagogia finanziaria

“Anche la Corte dei Conti ha bocciato la demagogia finanziaria del Governo.
L’allarme lanciato dal presidente Staderini non può cadere nel vuoto ed è
ora che la Cdl smetta di fare propaganda elettorale e pensi a risanare i
conti pubblici con opportune manovre”. Lo ha dichiarato il Presidente dei
Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Il disastro economico del centrodestra è
ormai evidente a tutti - afferma Pecoraro - ed anche la Cdl dovrebbe
rendersi conto che gli slogan elettorali devono lasciare spazio ad una
nuova politica economica. Non ci sono coperture per tagli delle tasse e
difficilmente si conterrà il disavanzo al 3,5% senza far slittare il rinvio
dei contratti dei pubblici dipendenti al 2006. In queste condizioni sarebbe
pura follia dissestare ancora di più le casse dello Stato per recimolare
qualche voto in più continuando sulla strada della finanza allegra e
creativa fin qui percorsa”. “La situazione conclude il leader del Sole che
Ride- è estremamente grave e le previsioni preoccupanti. Con i conti in
questo stato fallimentare l’Italia rischia un declino sociale ed economico
ancora peggiore di quello che ha vissuto negli ultimi anni. Se hanno ancora
un senso di responsabilità, Berlusconi e la Cdl dimentichino i calcoli
elettorali e non sfascino definitivamente l’economia italiana”.

Ambiente. Turroni: la nomina presidente parco Murgia è illegittima

“Un altro colpo di mano. Ieri, con un'arroganza inaudita, il ministero
dell'Ambiente ha preteso che, in violazione della legge e del regolamento,
la commissione votasse il parere sulla nomina del presidente del parco
dell'Alta Murgia, il repubblicano Girolamo Pugliese". Lo afferma il
senatore dei Verdi Sauro Turroni, che ha sollevato ieri mattina in Aula il
problema dell'irregolarità della votazione avvenuta nella seduta serale
della commissione ambiente. "I senatori dell'opposizione - spiega Turrroni,
vicepresidente della commissione - hanno sostenuto che il presidente della
Regione Puglia, Fitto, aveva illegittimamente dato l'assenso della Regione
al ministro dell'Ambiente dopo le elezioni che lo avevano visto sconfitto,
abusando così dei propri poteri che dovenano essere limitati all'ordinaria
amministrazione. Nonostante alla Camera lo stesso rappresentante del
Governo avesse accettato di sospendere la votazione per la dubbia
legittimità dell'intesa data da un ex presidente, al Senato la maggioranza
ha voluto ad ogni costo approvare il parere. E' un atto palesemente
illegittimo. Tra l'altro, il Presidente della commissione ha convocato la
riunione in serata, facendo votare persone sprovviste di delega da parte
dei gruppi di appartenenza, dal momento che i commmissari titolari erano
assenti, Ciò in contrasto con l'articolo 31 del regolamento. Siamo alla
fine dell'impero, vogliono occupare tutti i posti con loro uomini. Faremo
ricorso - conclude Turroni - contro questa nomina illegittima".

Siae. Cortiana: Parlamento ha oltrepassato mandato

“La commissione Cultura ha gia valutato la legittimità del Consiglio di
amministrazione della Siae. Quindi non comprendo il cambiamento di rotta
del presidente Asciutti che ieri, con una relazione, ha attaccato le scelte
fatte dall'ente e il suo operato". Lo afferma il senatore Fiorello
Cortiana, capogruppo dei Verdi in commissione cultura. "E' grave - prosegue
l'esponente del Sole che Ride - che il Parlamento oltrepassi i limiti del
proprio mandato: le commissioni devono solo esprimersi sulla legittimità e
non entrare nel merito dell'operato dell'ente che, tra l'altro, come
confermato dal ministero del tesoro, ha anche i conti in regola. Trovo
sbalorditivo ciò che sta accadendo in questi ultimi mesi: c'è un progetto
ben preciso che mira a far commissariare l'ente per scopi poco edificanti.
Tra l'altro il Governo, con un decreto, ha già asservito la Siae alla
Presidenza del Consiglio, aggravando così la dimensione del conflitto di
interessi di Berlusconi, visto che la struttura Mediaset e' fatta
essenzialmente di contenuti e quindi oggetto di attività 'Siae'. Insomma,
l'ingerenza di molti politici sull'ente è grave e mira a spodestare la base
associativa dal Governo dell'ente, per farle cambiare natura e trarne
risorse economiche. E' chiaro, nell'era digitale - conclude Cortiana- anche
la Siae dovrà adeguarsi alle nuove esigenze, ma non può essere la
Presidenza del Consiglio a promuovere questo cambiamento".

Rai. Pecoraro: da Cda abusivo ripicca paradossale

“La scandalosa querela nei confronti del giornalista del Corriere della
Sera Dario Di Vico è un gesto paradossale. Questo Cda abusivo e da tempo
delegittimato invece di dimettersi pensa a vendicarsi delle critiche
ricevute, peraltro fondate”. Lo ha dichiarato il Presidente dei Verdi
Alfonso Pecoraro Scanio, segretario della Commissione di Vigilanza. “La
querela - afferma Pecoraro - dimostra la mancanza di lucidità di questo
consiglio d’amministrazione monocolore e l’urgenza di nominarne uno nuovo,
che possa soddisfare le garanzie di pluralismo e parità d’accesso
all’informazione televisiva, soprattutto in vista di un delicato periodo
elettorale”. “Il dovere dei vertici di un servizio pubblico - conclude il
leader del Sole che Ride - sarebbe il rilancio della più grande industria
culturale del Paese e la valorizzazione delle risorse interne e non
lasciarsi andare a ripicche e vendette. Da questo cda, invece, abbiamo
avuto solo mortificazione delle professionalità interne e disprezzo del
pluralismo, anche tematico. Per questo la bocciatura è totale”.

Rai. Bulgarelli: Cda attaccato alle poltrone

“E' veramente imbarazzante constatare come l'attuale Cda Rai, pur di
difendere il suo abusivo insediamento, ricorra addirittura alle querele
contro chi osi parlarne". Così il verde Mauro Bulgarelli commenta la
notizia della querela indirizzata dal Cda di Viale Mazzini al giornalista
del Corriere della Sera Dario di Vico. "Quelli del Cda possono denunciare
chi vogliono - aggiunge Bulgarelli in una nota - ma ciò non servirà certo a
garantire loro autorevolezza e legittimità. Queste reazioni scomposte sono
anzi controproducenti perché testimoniano l'attaccamento alle poltrone di
questi signori, che da oltre un anno vanno avanti senza presidente e
pretendono anche di non essere messi in discussione". (Ansa)

Marghera. Verdi: su incidente interrogazione al Governo

“L’incidente di ieri a Porto Marghera con la conseguente fuoriuscita
dell’acido cloridrico dimostra ancora una volta l'estrema pericolosita'
dell'area del Petrolchimico - ha dichiarato la deputata verde Luana
Zanella - dove lavoratori e cittadini sono continuamente esposti a eventi
pericolosi come esplosioni, incendi, rilasci e dispersioni di sostanze
tossiche: resta dunque cruciale il processo di riconversione di questa area
industriale a favore di uno sviluppo sostenibile, socialmente ed
ecologicamente compatibile, che garantisca la piena occupazione e la
valorizzazione delle professionalita' attualmente operanti nell'ambito
della chimica''. I Verdi hanno presentato un’interrogazione dove chiedono
ai ministri Sanità, Ambiente e Attività produttive di intervenire affinché
venga immediatamente monitorato con prelievi il terreno circostante per
valutare il livello di ricaduta sul terreno durante la combustione e nella
fase successiva e affinché siano resi più efficaci i sistemi di prevenzione
e allarme”.

Indymedia. Bulgarelli: è attacco a libertà espressione

“Un nuovo intollerabile attacco alla libertà d'espressione". Così il
deputato dei Verdi Mauro Bulgarelli giudica il sequestro del sito di
'Indymedia Italia', disposto dal Gip Marco Patarnello. L'ordine di
sequestro di 'Indymedia Italia', sito di informazione della sinistra
antagonista, è scattato dopo l'accoglimento da parte del gip della
richiesta del pubblico ministero Salvatore Vitello, in merito alla messa in
rete da parte del sito di "immagini e frasi irriguardose nei confronti di
Papa Benedetto XVI". La procura di Roma ha quindi deciso di procedere per
offesa della religione cattolica e della figura del Pontefice. "A
confermare i trascorsi di Joseph Ratzinger nella Gioventù nazista - ha
proseguito Bulgarelli - ci ha pensato la Santa Sede all'indomani della sua
elezione e, del resto, molti tra i più diffusi quotidiani del mondo hanno
rimarcato i trascorsi giovanili del Papa". Sottolineato "l'assoluto
anacronismo" di un reato come quello di vilipendio della religione
cattolica, Bulgarelli conclude affermando che "sembra chiaro che in questo
modo si rivolga un attacco all'informazione indipendente e autogestita,
che, in tempi di monopolio mediatico, è sempre più nel mirino del
potere".(Ansa)

Lazio. Verdi: serve legge seria e attenta politica contro abbandoni e
maltrattamenti animali

Il neo-eletto consigliere verde alla Regione Lazio Peppe Mariani, che aveva
messo nel suo programma elettorale, il rispetto dei diritti degli animali,
proprio accanto al Delegato del Sindaco Monica Cirinnà, non può rimanere
indifferente alle ultime cronache. La storia di Maria e Fiocco, l’abbiamo
letta tutti. Fiocco, un pastore maremmano si era smarrito da due giorni. La
sua padroncina per tutte le 48 ore non ha mangiato né bevuto, per la
tensione e il dolore. Un cuore piccolino quello di Maria, ma già pronto ad
un amore così forte. Fiocco è stato ritrovato grazie all’intensa
collaborazione tra l’Ufficio del Comune per i diritti degli animali diretto
da Monica Cirinnà, gli agenti della polizia municipale, in particolare
quelli del III gruppo e del Nucleo assistenza emarginati, e la polizia di
Stato. “Nel rinnovare la grande stima per la sensibilità e la competenza
della delegata del sindaco per i diritti agli animali Monica Cirinnà”, il
consigliere Peppe Mariani continua, “dobbiamo riflettere attentamente
sull’aumento rilevantissimo di sottrazioni alle loro famiglie di cani da
parte della malavita organizzata che poi li utilizza per combattimenti, per
ricerche o più semplicemente per commercio illegale. Tale comportamento,
disgustoso oltre che penalmente perseguito, che spesso viene accompagnato
da maltrattamenti, è “cattiva scuola” che va sconfitta con determinazione.
Come consigliere regionale mi induce,poi, con tempestività a proporre
ufficialmente al neo presidente Marrazzo l'istituzione di un ufficio
preposto a queste problematiche che sia organicamente e funzionalmente
inserito nel lavoro di programmazione politico e amministrativo della
giunta”. Il ruolo degli animali, infatti, nelle nostre famiglie è un ruolo
di grande valore. Queste non sono più però solo opinioni soggettive, È
quanto emerge da un'indagine realizzata da Eta Meta Research in occasione
del Pet Pride 2005 di Alba Adriatica che vede protagonisti la Facoltà di
Veterinaria e l'Istituto Zooprofilattico di Teramo: gli animali fanno bene
alla salute e rendono felici senza dimenticare il loro fondamentale aiuto
nel combattere la solitudine, la malinconia o la sofferenza per piccoli e
grandi. “A questo ruolo così importante degli animali nelle nostre
famiglie”, conclude poi il consigliere Peppe Mariani, “non corrisponde
un’adeguata tutela da parte dello Stato. La proposta di legge approvata il
febbraio dello scorso anno, non è sufficiente. I Verdi e le associazioni
animaliste lo hanno già denunciato ampiamente. Dobbiamo costruire un nuovo
senso comune e una nuova legalità. Altrimenti è facile ipotizzare una
caduta culturale con impatto negativo sulle nuove generazioni sia in
termini di tutela degli animali e di un rapporto positivo e ricco di
significati valoriali sia lo scadimento del senso di legalità e rispetto
dei territori che percorriamo continuamente nella vita sociale, comunitaria
ma anche affettiva”

Greenpeace a Veronesi: basta terrorismo pro ogm

Greenpeace risponde all’ex ministro Veronesi che continua la sua crociata
al fianco delle multinazionali del biotech raccontando quali “magnifiche
sorti e progressive” ci aspettano con gli Ogm e facendo del terrorismo
gratuito. “Anche se con il mais gm si riducesse la presenza della piralide
(uno degli insetti parassiti del mais), solo una delle cause della
formazione delle aflatossine e neppure la più importante, non si
arriverebbe alla soluzione del problema. Per di più gli Ogm non sono
neppure immuni dalle aflatossine e queste si formano spesso durante lo
stoccaggio del mais” afferma Federica Ferrario, campagna Ogm di Greenpeace.
Gli Ogm rappresentano inoltre una nuova fonte di rischi e problematiche: il
recente caso del mais Bt10, non autorizzato eppure coltivato per quattro
anni negli Stati Uniti ed esportato chissà dove, dimostra che l’industria
biotech non è in grado di controllare quanto immette in circolazione. Quel
mais, come si ricorderà, contiene un gene di resistenza all’ampicillina, un
importante antibiotico usato sia per l'uomo che gli animali, mentre la Ue,
nella direttiva 2001/18, raccomandava l'eliminazione di questi geni
marcatori da tutti gli Ogm entro la fine dello scorso anno, perché possono
avere effetti dannosi sulla salute e sull'ambiente. Cinque anni dopo il
lancio del cosiddetto "Golden Rice", Greenpeace ribadisce che il progetto è
tecnicamente fallito, non aiuta a risolvere il problema della
malnutrizione, peggio distoglie l'attenzione e i fondi dalle reali
soluzioni al problema della carenza di vitamina A nei paesi poveri. Ci sono
varietà tradizionali di riso che non solo contengono beta-carotene ma anche
altri elementi nutritivi come ferro, proteine e anche grassi che sono
necessari per metabolizzare il beta-carotene. “Il golden rice rimane allo
stadio di un progetto di ricerca, i cui autori per di più provengono tutti
dalla Syngenta. Il vero scopo del progetto è creare consenso intorno agli
Ogm e non risolvere un problema sanitario che richiede ben altri
interventi” continua Ferrario. "Il riso Ogm, se introdotto su larga scala,
potrebbe aumentare la malnutrizione e minare ulteriormente la sicurezza
alimentare perché incoraggia una dieta basata su un singolo cibo
industriale piuttosto che la reintroduzione di diverse piante ricche di
vitamine, con alti valori nutrizionali, economiche e già disponibili"
afferma il professor Klaus Becker, dell'Università di Hohenheim (Germania),
uno degli autori del rapporto di Greenpeace sul Golden Rice.


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