[Hackmeeting] Report assemblea 27/4

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Autor: apparakkiato@libero.it
Data:  
Asunto: [Hackmeeting] Report assemblea 27/4
> > Allora, fino a quando queste due cose che tu distingui non coincidono
> > vuol dire che siamo in un paese totalitarista

Rastlin risponde:
> No, vuole solo dire che non siamo in Utopia.
> La legge non e' eticamente fondata ed e' errato concettualmente
> analizzarla con le categorie dell'etica.

ok è sbagliato considerare la legge attraverso l' etica..
mi sono spiegata veramente male.. ma il concetto non era sbagliato, quindi, adesso cercherò di spiegarmi meglio, al max..
non voglio una legge che sia etica, ma neanche un abominio, capito?
cioè, rimanere aderente alla realtà quel tanto che basta a far venire fuori i bisogni della gente (avrei usato la parole individuo ma poi diventa facile darmi dell'utopista..)

> > > modernità tende ad eliminare la disuguaglianza sin dalla rivoluzione
> > francese, e la rete questa modernità la porta all'estremo, in campo
> > politico e quindi anche nel campo della privacy.
>
> Mi stai dicendo che la privacy e' disuguaglianza ?! A me sembrano
> totalmente e perfettamente ortogonali...

per i greci, si, la privacy, l'ambito privato, era disuguaglianza, ecco con quel bel discorso sulla modernità intendevo dire che: da quando ci si è staccati dall'aristotelismo, (galileo galilei è stato il fondatore di questa corrente anche se in modo involontario) si è cercato di andare nella direzione opposta, indubbiamnte utopistica, di dividere la disuguaglianza dalla vita privata della gente...

perchè? ti chiederai tu..

beh sai si è capito che nel campo pubblico i greci erano utopisti, la loro libertà era limitata, quindi si è cercato di fare il contrario di quello che facevano loro: prendendo atto delle disugguaglianze in campo pubblico (vedi Bill Gates/Linus Orvald la disuguaglianza nel campo patrimoniale ma anche di potere effettivo esiste, Linus non ha mai creato un windows media player, e non ha cervcato di influenzare il mondo e il mercato con i suoi prodotti).
Senza volersi imporre che coloro che lavorano in campo pubblico siano tutti uguali, perchè questo impedisce alle persone "meno uguali" di fare qualcosa in campo pubblico, si è cercato di rendere le persone più uguali in campo privato, il che vuol dire che un "uomo libero" se vuole picchiare il suo scriba o sua moglie, non può farlo.. (per questo mio nonno e i nonni di molte persone hanno conbattuto)

La privacy non è disuguaglianza grazie al fatto che qualcuno ha pensato che non lo fosse e ha diffuso la voce tra persone come noi..

quello che volevo dire è che se noi ci facciamo venire in mente una idea della privacy e la diciamo in giro a tutti gli informatici e loro magari la tengono in considerazione, ne discutono, questo sarebbe un modo per agire politicamente.
Puoi dire che è un progetto utopistico e troppo etico ma fino a prova contraria è un modo per cambiare le cose..quindi che cosa c'è di male a provarci?
io da sola non faccio un cazzo. ok
però metti che ci mettiamo d'accordo su un'idea di privacy che taglia le gambe a quello stronzo di Bill Gates, allora forse non ce ne fregherà un cazzo che lui pubblicamente si fa tutti i suoi windows di merda..
no?
voglio dire..
un po' ha senso quello che dico, non mi sono solo fumata troppa erba...

> Non l'ho letto, ma per quel poco che so della Arendt mi sa che nella
> sintesi di questa mail hai LIEVEMENTE rigirato il suo pensiero...
>

quel libro della Arendt ci ho messo due anni a leggerlo perchè era dannatamente difficile.. è probabile che mi ci vorranno due anni per esprimere il mio pensiero in merito, ma non si trotta di un libro qualsiasi, è veramente complesso e veramente bello.
scusate la lunghezza
joy





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