da uno scambio di mail private con il subcommissario politico
della I sezione ciclorivoluzionaria Roma-sud mi è venuta un'idea, da realizzare compiutamente magari in conclusione di ciemmona: se ognuno scrive un testo sul legame tra lei/lui e la sua bici, e poi li mettiamo insieme, magari riusciremmo a fare un libercolo del ciclismo critico, lo mettiamo a disposizione in pdf, lo si fotocopia&distribuisce, lo regaliamo alla mamma per natale, e insomma tutto quello che ci zompa in testa.
che ne dite, cari ciclocritici?
il baccelliere particolare del movimento centrale autonomo e popolare.
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quanti iracheni fai fuori con un litro?
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