OGGETTO: Intervento de L?Altro Volto ? Lucca Gay Lesbica sulla nuova crociata
anti gay di Papa Benedetto XVI° e dei ?Papa boys?
L?elezione del cardinal Ratzinger a papa rappresenta, per chi come noi conosce
da anni la sua irrefrenabile omofobia, un segnale molto cupo.
La chiesa si è messa in trincea. Invece di aprire una fase nuova, caratterizzata
dal dialogo, dal confronto, dal tentativo di conoscere e comprendere, ha
srotolando attorno a sé del filo spinato e dal ?fortino? Vaticano ha dato
il via ad una nuova crociata.
L?obiettivo, uno dei più gettonati anche in passato, è sradicare il ?cancro?
dell?omosessualità, definita dal neo papa nella lettera ?De pastorali personarum
homosexualium, come ?inclinazione oggettivamente disordinata? tendente
?verso un comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale?.
Ne deriva che ?una persona che si comporta in modo omosessuale agisce immoralmente?
e, di conseguenza, ?quando viene introdotta una legislazione civile per
proteggere un comportamento al quale nessuno può rivendicare un qualsiasi
diritto, né la chiesa né la società nel suo complesso dovrebbero poi sorprendersi
se anche altre opinioni e pratiche distorte guadagnano terreno e se i comportamenti
irrazionali e violenti aumentano?..
Mai come in questo caso, le parole sono pietre, ed è singolare che a lanciarle
, anche riguardo alla recente decisione del governo spagnolo di estendere
il diritto al matrimonio e alle adozioni anche alle coppie gay (rivendicando,
come quasi nessuno si sogna dai fare da noi, la laicità dello Stato), siano
coloro che dovrebbero essere portatori di pace, accoglienza, carità.
Sta proseguendo, con un?intensità ancora maggiore rispetto al passato, una
vera e propria campagna anti gay, lesbiche, transessuali. I nuovi crociati
si chiamano ?papa boys?, e in questi giorni stanno inviando decine di e
mail a rappresentanti di associazioni glbtq, insultandoli o, nei casi migliori,
sostenendo che dall?omosessualità è possibile ?guarire?. Che un organismo
appena appena più attendibile, come l?Organizzazione Mondiale della Sanità,
sostenga che l?omosessualità non è una malattia, per questi ?angioletti?
è del tutto irrilevante; come irrilevante riteniamo che sia per loro il
fatto che già qualcuno, tanti anni fa in Germania, aveva cercato di ?curarci?,
usandoci come cavie prima di spedirci nei forni crematori?
Sinceramente spaventa questo fanatismo esasperato, questo integralismo ostentato.
Non si rendono conto di usare la croce come un corpo contundente, come una
mazza, come un bastone.
Non si rendono conto che dietro la parola ?omosessuali? non ci sono pupazzi
o manichini, ma persone in carne ed ossa, vite.
Sono coscienti Benedetto XVI° e i suoi ?bravi? , di quanta sofferenza possono
causare le loro parole a chi è gay e credente o a chi credente non è ma
deve comunque subire le conseguenze di questi insulti gettati addosso con
tanta leggerezza e disinvoltura?
Sappiamo che c?è un?altra chiesa, fatta di uomini e di donne, di sacerdoti
e di mille associazioni che non discriminano, che sono aperte e disponibili
al dialogo.
A queste persone chiediamo di unirsi a tutti coloro che, come noi, rivendicano
la laicità dello stato e l?universalità dei diritti, per aprire un confronto
e portare avanti un?azione comune contro l?omofobia e le discriminazioni.
Siamo sicuri che un giorno la chiesa cattolica dovrà chiedere scusa a tutte
le persone gay, lesbiche, transessuali, per le sofferenze che certe prese
di posizione, certi anatemi, ci hanno causato.
E? evidente che le gerarchie vaticane non hanno imparato nulla dagli errori
compiuti in passato (e per alcuni dei quali, tardivamente, hanno chiesto
perdono).
Aldo Busi qualche tempo fa ha scritto: ? almeno una volta all?anno e sempre
a ogni 22 giugno, leggo l?abiura di Galileo (?) : ?io Galileo sono stato
giudicato veementemente sospetto d?eresia, cioè d?haver tenuto e creduto
che la Terra non sia centro e si muova?Che Dio m?aiuti e questi suoi santi
Vangeli, che tocco con le mie proprie mani. Io Galileo Galilei suddetto
ho sottoscritta la presente cedola di mia abiurazione?dì 22 giugno 1633?.
Io non abiurerò mai, non rinnegherò mai me stesso. Non ho scelta, e se anche
l?avessi, sarebbe lo stesso. Preferirei morire. Io sono uno di quelli che
devono continuare a far girare la Terra per permetterle di dire che gira
da sola anche senza di me?.
Sottoscriviamo.
