Sarebbe interessante comprendere , alla luce di quanto affermato in questa
nota, le ragioni per cui alcuni rappresentanti della CGIL e del circolo il
Cantiere hanno
impedito che si potesse organizzare, in tempo utile ed efficace , una
protesta collettiva presso il Mercatone. Con protervia si è sostenuto che
qualunque azione era da considerarsi "goliardica",
"spontaneista","esibizionista", ecc. ecc., posto che la CGIL , nelle persone
di "Aj e talora anche Malorj" e di "Juri ma anche talora Mosco", sarebbe
riuscita ad ottenere , dai sindaci dei comuni interessati (specie dai
sindaci "compagni "dei d.s.), la chiusura dei Mercatoni. Nel caso non si
fosse ottenuta la chiusura si sarebbe proclamato uno sciopero. Appare ,
quindi, opportuno chiedere , specie dopo essere stati sbeffeggiati ed
insultati, che fine ha fatto la CGIL ?, come si comporterà il 1° Maggio in
relazione ai lavoratori dei Mercatoni?, com'è possibile che gli aderenti al
Cantiere, che avevano sposato le posizioni della CGIL ed ululato contro i
compagni che dissentivano da quella linea, oggi decidano di fare le stesse
azioni proposte da questi ultimi nella riunione presso il "Comitato
ex-fittola"?. Ma soprattutto se si è pervenuti a queste conclusioni, perchè
non si sono formalizzate le scuse nei confronti dei "maltrattati" e non si è
tentato un doveroso recupero e coinvolgimento?.Questa città e questa
asinisistra si confermano una palude che si ingrassa della furbizia,
dell'opportunismo,dell'utilitarismo, dell'ipocrisia dei suoi "anfibologici"
abitanti /appartenenti. Invio come monito ed augurio per il 1° Maggio questo
pensiero di Giordano Bruno: << Non temete di nuotare controcorrente ; è d'un
anima sordida pensare come il volgo, perchè il volgo è in
maggioranza>>.Questo pensiero si completa e si integra con l'affermazione
del compagno Carlo Pisacane secondo cui : << Tutta la mia ambizione, tutto
il mio premio lo trovo nel fondo della mia coscienza e nel cuore di tutti
quei cari e generosi amici che hanno cooperato e diviso i miei palpiti e le
mie esperienze>>.
----- Original Message -----
From: "alessandro presicce" <alessandro.presicce@???>
To: "la mailing-list del Lecce social forum" <forumlecce@???>
Sent: Friday, April 29, 2005 9:28 PM
Subject: [Lecce-sf] Fw: [toctoc] primomaggio
----- Original Message -----
From: "Michele Bee" <ucciopitucchio@???>
To: "toctoc" <toctoc@???>
Sent: Friday, April 29, 2005 7:33 PM
Subject: [toctoc] primomaggio
Cari,
come alcuni di voi già sanno, il Mercatone Uno ha intenzione di aprire per
il primo maggio.
Noi del comitato, assieme al circolo il Cantiere, abbiamo pensato, prima di
andare a festeggiare insieme a tutti, di fare un'azione politica. Si tratta
di approfittare di questa data simbolica, per cominciare a mettere in
discussione il modo di lavorare nella nostra terra (e non solo). A partire
dalla prassi consolidata di lavorare di domenica, sino al senso stesso di
ciò che rappresenta il lavoro nella nostra società. Questo dovrebbe essere
solo l'inizio di un lavoro da portare avanti con tutta la comunità
cittadina.
Il tentativo è, da un lato, quello di smascherare la precarietà e il ricatto
a cui si è soggetti per poter lavorare, tanto che chi lavora e viene
sfruttato sembra pure debba ringraziare; dall'altro, quello di cercare nel
"lavoro", quello che così si può chiamare, il senso della nostra libertà di
uomini.
Ho parlato poco fa con un capo-reparto del Mercatone: mi diceva che il
Presidente nazionale stesso ha inviato una lettera a tutti i dipendenti
chiedendo loro di lavorare il primo maggio; non si tratta di un obbligo, ma
di una "richiesta". Ovviamente chi si assenterà, dovrà sentirsi in difetto
verso l'azienda (per non aver lavorato il giorno della festa dei
lavoratori!!). Un'azienda nella quale, mi diceva, appena ti iscrivi ad un
sindacato vieni convocato dal direttore che ti chiede delle spiegazioni.
Dunque, chi invitava a scioperare, domenica, non ha compreso che era del
tutto inutile, visto che basterà non presentarsi al lavoro...solo che ben
pochi lo faranno!
Vi invio il testo del volantino che distribuiremo domani all'entrata del
Mercatone (verso le 16.30), nel quale è riassunto in pochissime righe cosa
pensiamo rispetto al rapporto lavoro/consumo nella nostra società (visto che
si tratta di un centro commerciale).
Se sarà possibile, domenica ci presenteremo con il fiato delle trombe e
delle nostre voci, per coinvolgere lavoratori e consumatori su tali
questioni.
Il lavoro è un diritto e non un favore!
Riprendiamoci la vita!
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