[Hackmeeting] proposta seminario / presentazione libro

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Autore: jilt quathay
Data:  
Oggetto: [Hackmeeting] proposta seminario / presentazione libro
blicero wrote:
> si ma puo' ancora accadere
> se leggi sopra ho scritto che sara' un wiki il libro per cui si puo' ancora
> fare...
>
>
>>però non è che era un obbligo o che se non si è fatto fa schifo
>>vomitiamo, era un pensiero che m'è venuto in mente leggendo che "la
>>cultura hacker cerca allora di elaborare nuove vie di fuga, insistendo
>>sulla forza delle comunità e sulla responsabilità delle scelte individuali."
>>
>>


mi pare una riflessione opportuna
servirà a molti d noi x prendere coscienza di quello che stiamo facendo

l'idea di un laboratorio all'hackmeeting è costruttiva, purchè non si
cada nella discussione funzionalista sul "come far conoscere ciò che
facciamo". secondo me il seminario sarebbe utile alle varie comunità per
capire quali sono i "metodi" migliori per mettere in gioco se stessi e
rinnovarsi sulla base di esperienze "altre".

Riguardo alla pubblicazione non ho guardato ancora i link ma conosco
alcune pubblicazioni d castelvecchi sullo stesso argomento; libroni
intrisi di "guerre semiotiche" e giri di parole (davvero poco
interessanti).
Da come è stato presentato da otted il "libro" sembra invece un sunto di
esperienze sul collettivismo, la loro pubblicazione mi pare positiva
anzitutto a livello di divulgazione, è propaganda su un modo d'essere (o
di agire), se la si guarda da questo punto di vista diventa un gesto
politico vero e proprio.


Elettrico wrote:
> l primo feedback lo posso dare subito: peccato che si venga all'hackmeeting a presentare il "prodotto finito", per quanto possa tornare
>in ogni momento ad essere in divenire immagino, invece di aver presentato percorsi e metodi per permettere ad un network

più vasto
>di crearsi e partecipare.


Il fatto che si voglia dare un fine pratico alla discussione
(pubblicazione del libro) non mi pare criticabile a priori anzi darà
modo ai partecipanti di finalizzare il loro operato verso una
"divulgazione" non solo virtuale quindi aperta allo sguardo del famoso
"resto del mondo".

Utilizzando la licenza creative commons se ne potrà fruire nella maniera
più adatta ad ognuno, compresa la partecipazione sul web grazie a wiki,
non si esclude nessuno quindi, e il "libro" si evolverà con il passare
del tempo grazie ai contributi dei varii collettivi, purchè ne venga
salvata la fruibilità (come sopra)




otted wrote:
> ci sono alcune decine di pagine di appendice che contengono
> anche delle mappe grafiche di supporto al testo; inoltre faremo un file
> con il materiale che non è stato inserito nella versione finale del
> libro ma che è stato parte integrante del lavoro di scrittura, e anche
> quello verra reso disponibile.


personalmente mi pare bella l'idea delle mappe grafiche
secondo me rende più facile la collaborazione sui concetti di base,
soprattutto se il gruppo che ci lavorerà sarà vasto; una mappa fatta
bene spiega molto con un colpo d'occhio.
ho poca esperienza di lavoro in collettivo ma da quella che ho i
"diagrammetti" aiutano a incanalare gli sforzi delle meningi plurime in
collaboazion/collisione.
Quindi (se fossi in voi) per semplificare partirei da queste mappe per
costruire il seminario all' hm.

per il resto consenso e GAUDIO per l'iniziativa

>>>ovviamente senza polemica :))))))
>>
>>ovviamente


saluti
jilt