secolo xix
Arsenale, ecco il piano di rilancio
Lo studio redatto dal direttore, ammiraglio Anteo Martelli, è stato presentato alle Rsu e ai sindacati
Investimenti per 40 milioni in 5 anni e 303 assunzioni per integrare il personale insufficiente Previsto anche un Polo subacqueo. Confermata e garantita la strategicità dello stabilimento
Personale insufficiente e da integrare con 303 unità, investimenti totali per oltre 40 milioni di euro in cinque anni, tra attività di ammodernamento, prioritarie e infrastrutturali.
Il progetto di ristrutturazione dell'Arsenale spezzino, redatto al direttore dello stabilimento militare, ammiraglio Anteo Martelli, e dal suo staff è stato presentato all'esame della Rsu e dei sindacati e il Secolo XIX è in grado di presentarne in anteprima le parti salienti.
Il problema - al di là di esami e valutazioni sui singoli interventi che usciranno dal confronto tra amministrazione e sindacati - è il solito: la necessità di risorse economiche importanti, unita all'attuale stato d'incertezza sui finanziamenti governativi.
I famosi 150 milioni di euro in cinque anni, suddivisi tra le strutture di Spezia, Taranto e Augusta, inseriti nella Finanziaria, non sono ancora materialmente disponibili. Come si ricorderà, il mese scorso la Corte dei Conti impose lo stop ai decreti di cartolarizzazione di 3.800 immobili della Difesa che avrebbero dovuto garantire la copertura finanziaria dei fondi destinati agli Arsenali.
Nonostante le difficoltà, comunque, il progetto di ristrutturazione dello stabilimento spezzino è stato messo sulla carta e prevede interventi tali da confermarne e garantirne le strategicità operative. Obiettivi che, in più occasioni, sono stati rivendicati dalla città.
In ultimo, nella lettera inviata il mese scorso al ministro della Difesa, Antonio Martino, il sindaco, Giorgio Pagano, e il presidente della Provincia, Giuseppe Ricciardi, hanno ribadito che le risorse finanziarie dovranno servire per fare dell'Arsenale spezzino un polo tecnologico di eccellenza nell'ambito delle attività della Difesa ma anche per consolidare l'attività di grande manutenzione del naviglio militare.
Il piano complessivo, elaborato dalla Direzione Lavori e servizi dell'Arsenale, riguarda la pianificazione delle attività, suddivise tra Divisione Sistema Nave (Dsn) e Divisione Sistema di combattimento (Dsc). Attualmente, la Divisione Sistema Nave comprende otto reparti di lavoro e la tabella del nuovo organico prevede 438 persone, a fronte delle 374 presenti. Il processo di riorganizzazione mira tra le altre cose, a ottimizzare risorse umane e finanziarie nonché a ridurre il numero di reparti, settori e sottosettori portando progressivamente al passaggio dall'organizzazione del lavoro per mestieri a quella per sistemi. Il Dsn comprende la sezione generazione di potenza con il reparto motori (83 unità previste, 78 presenti), il reparto elettrico (71-54), la sezione strutture e allestimenti composta dal reparto costruzioni (55-58), il reparto bacini- allestimento (109-85); la sezione impiantistica con il reparto impianti (73-71), il reparto frigoriferi (35-31). In totale, l'intera divisione prevede come nuovo organico 439 unità di fronte alle 375 attuali e alle 317 effettivamente presenti.
Analoga ristrutturazione è stata avanzata per la Divisione Sistema di combattimento, attualmente composta da sei reparti di lavoro. La nuova Dsc comprenderà due sezioni - Difesa ed Elettronica - dirette da funzionari tecnici. La tabella del nuovo organico contempla 269 persone a fronte delle 237 attuali. La sezione Difesa comprende il reparto Difesa di superficie (106 unità previste, 105 presenti), il reparto Difesa subacquea (61-55), E' prevista inoltre la realizzazione del Polo subacqueo che troverà posto nel fabbricato 153, adibito a raparto automezzi. L'operazione verrà realizzata in due fasi distinte: il progetto esecutivo del nuovo fabbricato (finanziamento di 80 mila euro già inserito nel piano del 2005) e l'effettiva ristrutturazione dell'immobile a partire dal 2008 (importo stimato, 800 mila euro). La sezione Elettronica consta del reparto Radar (33-28), reparto Comunicazioni (59-47). A febbraio 2005 l'intera divisione contava 219 addetti mentre ne servirebbero 269.
Amerigo Lualdi
26/04/2005
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