[Forumlucca] Econews - 21 aprile 2005

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Author: Federazione dei Verdi di Lucca
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Subject: [Forumlucca] Econews - 21 aprile 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Ponte Stretto. Donati: sospendere gara general contractor
- Governo. Pecoraro: intervento tardivo, arrogante e autoritario
- Governo. Boco: grave che si senta prigioniero Costituzione
- Inquinamento. De Petris: Sacco, danni gravi per allevatori
- Senato. Boco: contumacia, chiesto numero legale per rispetto aula
- Papa. Verdi tedeschi criticano elezione Ratzinger
- Energia. Solare fotovoltaico: +62% nel 2004, Germania in testa
- Ambiente. Wwf: un'azienda cinese su 5 attenta alla tutela
- Rumore. Eurispes: inquinamento acustico, costa 1,5% pil
Econews dalle agenzie estere:
- Canadian Inuit leader wins Norway's sophie Environment Prize (ENN)
http://www.enn.com/today.html?id=7570
- Scientists "rediscover" rare Angolan birds (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/30473/story.htm


Ponte Stretto. Donati: sospendere gara general contractor

“Lo slittamento dei termini per la scelta del general contractor è solo l'
ultimo di una lunga serie di ostacoli, a conferma delle difficoltà
ciclopiche in cui versa il progetto del ponte. A questo punto, l'unica cosa
sensata da fare è sospendere la gara in corso e ripensare seriamente al
progetto". E' quanto afferma Anna Donati, capogruppo dei Verdi-l'Unione in
commissione Lavori Pubblici e Trasporti del Senato, commentando la
decisione del cda della Società stretto di Messina di differire al 25
maggio i termini per la presentazione delle offerte per la progettazione
definitiva del ponte sullo stretto. "Il rinvio deliberato giunge infatti -
sottolinea Donati - dopo diverse battute d' arresto subite dal progetto: la
grande fuga degli offerenti, fra cui una cordata e diverse imprese
straniere; le inchieste della magistratura per infiltrazioni mafiose; la
forte incognita sui costi effettivi dell'opera". La parlamentare dei Verdi
mette in rilievo, inoltre "l' acceso dibattito tecnico scientifico sulla
fattibilità dell' infrastruttura; il concreto rischio sismico ed il pesante
impatto ambientale ancora da risolvere, ed infine, la massiccia contrarietà
al ponte più volte ribadita dai cittadini dell' area dello stretto". "Noi
Verdi - sostiene Donati - abbiamo sempre contrastato, e continueremo a
farlo, questo progetto inutile che non dà soluzioni per la mobilità di
persone e merci, pericoloso per l'alto rischio sismico dell' area e
disastroso dal punto di vista ambientale. Un'opera interamente a carico dei
cittadini, finanziata con risorse pubbliche. Arrivati a questo ennesimo
scoglio per il ponte chiediamo che si sospenda la gara in corso e si
ripensi seriamente al progetto. Si chiuda una volta per tutte l' era delle
lavagnette in tv e si comici a discutere seriamente di utilità, fattibilità
e rapporto costi/benefici di un' opera infrastrutturale pesante e
costosissima, come l' attraversamento stabile dello stretto". (Ansa)

Governo. Pecoraro: intervento tardivo, arrogante e autoritario

“Costretto a rispettare la Costituzione Berlusconi si dimette con una
settimana di ritardo e lo fa nel peggiore dei modi, con un discorso
arrogante ed autoritario”. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso
Pecoraro Scanio. “Berlusconi - afferma Pecoraro - non ha capito nulla della
sonora bocciatura elettorale ed anzi invoca la dittatura del premier per
evitare i formalismi che le crisi di maggioranza impongono, offendendo la
Costituzione e dimostrando uno scarso senso delle istituzioni e poco
rispetto per il presidente della Repubblica. Ricordiamo al leader della Cdl
che rispettare la Costituzione non è un inutile formalismo, ma la base
della democrazia italiana”. “Le elezioni anticipate - conclude il leader
del sole che ride - sarebbero state la scelta migliore, invece con un
maquillage si sta cercando di rimettere insieme i cocci di una coalizione
allo sbando da tempo, che ha governato malissimo portando l’Italia in una
situazione di crisi che Berlusconi si ostina a non voler vedere,
rivendicando persino con orgoglio i fallimenti di un Governo che ha
impoverito i cittadini e dissestato il paese”.

Governo. Boco: grave che si senta prigioniero Costituzione

“E' grave che Berlusconi sostenga, perché questo è il sunto del suo
discorso, di essere prigioniero delle regole democratiche, dei principi
costituzionali. Purtroppo crede di rappresentare un'azienda, anziché uno
stato democratico". Il capogruppo dei Verdi al Senato, Stefano Boco, torna
sul discorso di Berlusconi. "Ormai - ha aggiunto - solo un blocco di
interessi di parte tiene insieme questi pezzi della maggioranza. Gli
italiani hanno già detto di non volerli. Un'epoca è finita e l"anno
prossimo sarà orribile per la politica italiana, ma soprattutto per il
paese che - conclude Boco - sta pagando un prezzo troppo alto". (Ansa)

Inquinamento. De Petris: Sacco, danni gravi per allevatori

“La situazione per le aziende trovate positive e' gia' grave, stiamo
parlando di un mancato reddito di piu' di 18mila euro al giorno, senza
contare i costi per la distruzione del latte, ma purtroppo la situazione
rischia di aggravarsi con il coinvolgimento di tutte le aziende del
territorio di Segni e Gavignano, senza contare cio' che sta accadendo in
provincia di Frosinone". Lo ha dichiarato l'assessore provinciale
all'agricoltura, la senatrice verde Loredana De Petris, nel corso del
tavolo agricolo provinciale tenuto ieri mattina con produttori e
agricoltori della valle del Sacco a seguito dell'aggravarsi della
situazione che ha portato all'estensione dell'area a rischio e dopo il
rinvio dell'incontro con il ministro Alemanno. Nella riunione, cui hanno
partecipato Romano Giovannetti della Coldiretti, Massimo Biagetti della Cia
e Annalisa Paci della Confagricoltura, sono stati aggiornati i dati sui
danni alle aziende coinvolte, che potrebbero notevolmente aumentare alla
luce dell'estensione dell'area a rischio contaminazione da 1 km a destra e
a sinistra del fiume Sacco. "La Provincia - ha aggiunto De Petris - sta
facendo la sua parte ma occorrono provvedimenti urgenti della Regione
Lazio, la cui latitanza nel settore agricolo ha dell'incredibile, e del
ministero dell'Agricoltura anche tramite un decreto legge come quello
emanato, per esempio, per l'emergenza diossina nel latte in Campania.
Provvedimenti che assicurino aiuti immediati alle aziende, la cui attivita'
e' seriamente compromessa, forse anche in modo irreversibile e
contemporaneamente, in nome della sicurezza alimentare, garantiscano e
tutelino i consumatori". (Dire)

Senato. Boco: contumacia, chiesto numero legale per rispetto aula

“Chiedo solo che ci sia un rispetto formale che una maggioranza di questo
Parlamento sia in quest'aula a votare i decreti in scadenza, perche' questo
e' il compito per il quale gli elettori l'hanno votata". Il capogruppo dei
Verdi Stefano Boco ha giustificato in questo modo la richiesta di numero
legale che rischia di far decadere i decreti legge sull'impugnazione delle
sentenze contumaciali e sull'ambiente, nonostante l'annuncio di voto a
favore di una parte dell'opposizione. Lo stesso gruppo verde avrebbe votato
a favore il dl sulla contumacia. "Compito dell'opposizione - ha aggiunto
Boco - e' quella di difendere non solo nel merito ma anche nel metodo la
sacralita' del Parlamento". (Dire)

Papa. Verdi tedeschi criticano elezione Ratzinger

Scetticismo per l'elezione a Papa del cardinale conservatore Joseph
Ratzinger è stato espresso dai Verdi tedeschi, alleati dei
socialdemocratici nel Governo di Gerhard Schroeder. Volker Beck,
rappresentante parlamentare dei Gruenen, si è detto deluso. "Dal conclave
mi sarei aspettato un segnale diverso in direzione di una chiesa mondiale",
ha detto l' esponente verde a berlino. Egli ha aggiunto di sperare che il
nuovo Papa non sarà il 'maestro di disciplina della chiesa cattolica'.
Christa Nickels, responsabile affari religiosi dei Verdi, ha parlato, da
parte sua, di un "grosso onore per la chiesa cattolica tedesca". Al nome di
Ratzinger tuttavia - ha aggiunto - "sono collegati purtroppo molti casi di
cattivo trattamento non solo dei cattolici riformisti e dei laici". (Ansa)

Energia. Solare fotovoltaico: +62% nel 2004, Germania in testa

Piu' 62% in un anno: tale e' stata la crescita del solare fotovoltaico nel
mondo lo scorso anno, che e' passato dai 762 megawatt (mw) installati del
2003 a 927 mw. A fornire il dato e' la newsletter di Legambiente
"Ecosportello energia". La crescita maggiore e' stata registrata in
Germania, da tempo la prima della classe nel solare, dove lo scorso anno
sono stati installati ben 366 mw, vale a dire una crescita del 152%
rispetto all'anno precedente. "Un risultato ottenuto grazie al forte
impulso e sostegno che il Governo tedesco ha assicurato al fotovoltaico -
segnala Ecosportello - un record che ha confermato la Germania come paese
leader per numero di installazioni, con un netto distacco rispetto a
Giappone e Stati Uniti che nel 2004 hanno registrato a pari merito una
crescita del 27%". Agli ultimi posti della classifica europea l'Italia,
"che ancora oggi non e' stata in grado di varare i decreti attuativi della
legge che recepisce la direttiva europea per lo sviluppo del mercato
interno di energia verde - nota ancora ecosportello - e tra questi il
cosiddetto 'conto energia', che riconosce un valore economico al
chilowattora prodotto da impianti solari fotovoltaici, sistema simile a
quello tedesco (la 'feed-in tariff') che ha consentito lo sviluppo del
mercato solare in Germania". Germania e Giappone rappresentano quindi il
69% delle installazioni fotovoltaiche a livello mondiale, anche se i
nipponici continuano ad essere i leader nel settore della fabbricazione.
Dalle industrie giapponesi nel 2004, rileva Ecosportello, sono uscite
infatti quasi il 50% delle celle solari presenti sul mercato, e piu'
precisamente il 48% dei 1.146 mw fabbricati, in calo invece gli USA che lo
scorso anno hanno coperto solo l'11% del mercato, contro il 26% dei cinque
anni fa. Aumento delle istallazioni, ma anche conseguente impennata netta
della produzione di silicio, che lo scorso anno e' salita del 55%. "un dato
positivo - rileva Legambiente - ma che rischia di essere un ostacolo per un
ulteriore sviluppo del settore". (Dire)

Ambiente. Wwf: un'azienda cinese su 5 attenta alla tutela

La Cina sembra destinata a diventare, con l'India, la prossima bestia nera
degli ecologisti, per la sua intensa crescita economica che trascura la
tutela dell'ambiente. E invece "molte delle piu' grandi aziende cinesi sono
impegnate a migliorare i propri standard ambientali": lo ha verificato il
Wwf che ha pubblicato l'indagine "Aziende cinesi nel 21esimo secolo- la
fortuna o la distruzione del pianeta". L'indagine mostra come il 22% delle
aziende intervistate stiano applicando i propri standard ambientali, mentre
il 13% di esse chiede addirittura normative piu' stringenti. Tutte le
aziende interpellate dall'associazione hanno sottolineato l'importanza
della protezione dell'ambiente, riferisce il wwf, e piu' della meta' ha
aggiunto di considerare la sostenibilita' ambientale uno dei valori
fondanti dell'azienda. Secondo il Wwf si tratta di risultati inaspettati,
considerando le preoccupazioni di carattere ambientale associate alla
rapida crescita economica della Cina. "L'indagine mostra chiaramente come
un gruppo significativo di aziende cinesi siano piu' sostenibili, da un
punto di vista ambientale, di come solitamente vengono dipinte - afferma
Peng Lei, membro del progamma sviluppo e investimenti del Wwf - se queste
riusciranno ad assumere una leadership mondiale saranno in grado non
soltanto di risolvere molti dei problemi ambientali della Cina ma anche
quelli del mondo stesso". I parametri presi in considerazione nella ricerca
riguardano la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e l'utilizzo
di tecnologie ad efficienza energetica. Le compagnie oggetto dell'indagine
rappresentano alcuni dei piu' grandi colossi cinesi nel settore
dell'energia, della finanza ma anche in quello elettronico e
dell'informartica. China national petroleum corporation, banca di Shanghai,
Shanghai automotive company, Haier, Lenovo, China Telecom e China Mobile
sono soltanto alcuni esempi. (Dire)

Rumore. Eurispes: inquinamento acustico, costa 1,5% pil

Nel 2004 il costo diretto e indiretto complessivo dei danni da inquinamento
acustico si attesta intorno all'1,5% del pil, pari a circa 20 miliardi di
euro. Questi alcuni dati che l'Eurispes ha elaborato in occasione della
giornata italiana della sordita'. Sono 7 milioni gli italiani che soffrono
di disturbi uditivi mentre 7 italiani su dieci sono esposti a livelli di
rumore superiori alle norme vigenti. L'inquinamento acustico comporta dei
costi rilevanti in termini economici. Oltre alle spese sanitarie dirette
causate dai danni alla salute, si calcola che vengano perse circa 35milioni
di giornate lavorative, a cio' si devono aggiungere i costi delle misure
intraprese nell'ambito della lotta contro il rumore, i deficit di
produzione e la fuga dal rumore da parte della popolazione colpita. Il 20%
della popolazione europea (circa 80 milioni di persone) e' esposta a rumori
diurni continui, causati prevalentemente dal traffico, che superano il
livello considerato come limite di tollerabilita' per gli individui, 65
db(a). Un altro 40% (circa 170 milioni di persone) e' esposto a livelli di
rumore compresi tra i 55 e i 65 decibel, intervallo considerato come valore
di attenzione, in corrispondenza del quale si possono manifestare seri
disturbi nel periodo diurno. Circa il 25% della popolazione dell'Ue e'
soggetta ad un peggioramento della qualita' della vita a causa
dell'annoyance e una percentuale compresa tra il 5% e il 15% ha seri
disturbi del sonno per via del rumore. (Dire)


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Federazione dei Verdi di Lucca -> www.verdi.luccanet.com

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