Autor: pwd9148 Data: Assumpte: [Incontrotempo] Verso la MayDay: le azioni di studenti e
ricercatori precari
Ricercatori precari verso la MayDay
In diverse città italiane, il conto alla rovescia verso
l'euro-MayDay (il primo maggio dei precari, che prevede
manifestazioni in 5 città italiane e in 15 città europee) è
stato aperto dalle università. Studenti e ricercatori
precari hanno organizzato iniziative negli atenei per
reclamare reddito, saperi e diritti per tutti e tutte.
A Roma e a Milano, le iniziative hanno preso di mira la
proprietà intellettuale sulla conoscenza: le università
pubbliche, infatti, incentivano la privatizzazione dei
saperi anche attraverso i brevetti e il copyright, invece di
facilitare la circolazione della cultura e delle conoscenze.
Contro tali politiche, all'università "la Sapienza" di Roma
studenti e ricercatori hanno occupato l'ufficio brevetti,
che si occupa di commercializzare le scoperte, e il centro
stampa; a Milano, hanno bloccato le strade tra la Facoltà di
Architettura e il Politecnico; in entrambe le città, sono
stati distribuiti gratuitamente libri di testo in formato
digitale, per dimostrare quanto sarebbe facile mettere a
disposizione di tutti le risorse immateriali degli atenei. A
Cosenza, invece, precari e studenti hanno protestato contro
i sistemi di videosorveglianza, che l'università ha da poco
installato per controllare chi ci studia e ci lavora.
Studenti e ricercatori precari hanno così mostrato che i
saperi sono una risorsa riproducibile all'infinito e
potenzialmente accessibile a tutte e a tutti, se non fosse
sottomessa alle barriere della proprietà intellettuale a
scopo di profitto e alle esigenze di controllo sociale.